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27-12-2012, 08:27 #1
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Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
No, non oserei mai pensare di imitare Galileo Galilei e il suo celeberrimo e magnifico "dialogo sui due massimi sistemi". Molto pių semplicemente vorrei riportare una discussione avuta durante il pranzo di Natale, trascorso a casa di carissimi amici. Ho passato ore a chiacchierare di Universo e dei concetti pių difficili da "digerire" ad esso collegati: finito, infinito, nulla, niente, confini, ec...
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27-12-2012, 11:11 #2
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Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Sicuramente, non č una discussione finita in NIENTE.... O sė?
Eh, caro Enzo, quando si ragiona di infinito la mente si perde facilmente. Dopotutto, non č una cosa che maneggiamo tutti i giorni. Almeno, per ora...Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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27-12-2012, 14:00 #3
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Vorrei fare una domanda:
con che forma č approssimabile l'universo?
Cambia forma nel tempo? (si espande, ok, ma la forma č sempre quella?)
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27-12-2012, 14:31 #4
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Questo mi sembra l'Argomento per eccellenza di ogni essere razionale, dunque credo che varrebbe la pena affrontarlo anche a costo di ricadere nell'ontologia.
Nella limitatezza delle mie conoscenze scientifiche ho sviluppato un'opinione pressochč coincidente con quanto esposto dal prof. Zappalā, non certo per merito mio, ma poichč, accordata alla scienza quella supremazia che merita, ho cercato soluzioni non autocontadditorie all'interno dello stesso paradigma.
Purtroppo temo, o forse spero, che tra qualche decennio i nostri posteri sorrideranno compassionevolmente dei nostri modelli del "tutto". Mi sembra abbastanza indicativo il fatto che non abbiamo ancora minimamente compreso il 96% di ciō che abbiamo misurato (sto parlando ovviamente dell'energia espansiva e della massa gravitazionale non luminosa). La sensazione forte č che davvero appariamo lontani dall'aver intuito la natura dello spazio e dei suoi processi evolutivi; in ogni caso l'aver superato il concetto di spazio assoluto rappresenta sicuramente una meravigliosa conquista del pensiero.
Per quanto riguarda il Nulla... non vi č nulla che mi sta pių a cuore, essendomi autoverificato tale, ma qui lascio cadere l'argomento poichč c'č rischio reale di "metafisica"... se mi si passa la battuta trovo solo molto buffo che in quanto essere, non conosco il mio stesso corpo.
p.s.: sto ancora aspettando con ansia "l'infinito teatro del cosmo" (mannaggia alle festivitā che ritardano la consegna), ma temo che presto avrō bisogno della bella addormentata...
buon anno e buon baktun (sperando che sul prossimo asteroide non vi sia un cartello con scritto "scusate il ritardo")
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27-12-2012, 15:23 #5
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27-12-2012, 15:35 #6
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Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
caro Marco,
i tuoi commenti sono sempre precisi e puntuali. Direi, comunque, che l'esistenza o meno dell'energia e della materia oscura non dovrebbero influire pių di tanto sulla struttura generale dell'Universo come oggi ipotizzato. D'altra parte, la maggior parte delle teorie moderne considerano ormai assodata la loro esistenza, eppure non hanno avuto bisogno di paradigmi veramente nuovi. In fondo, sono state introdotte proprio per dare maggiore credibilitā a ciō che si osserva.
In conclusione, sono d'accordo con te sulla nostra ignoranza profonda. Tuttavia, certi concetti fondamentali come infinito, confine, nulla, ecc., sono ormai sicuramente propri dell'Universo (con o senza materia ed energia oscura) e devono essere affrontati senza inutili giri intorno all'ostacolo. Lo sforzo va fatto anche se noi siamo ben lontani da certe grandezze. Pensiamo, perō, che i nostri protoni sopravviveranno per sempre o quasi e quindi anche noi siamo comunque un po' infiniti!
Infine, non penso che le generazioni presenti si dovranno preoccupare di quell'ASTEROIDE... (perō pianificare qualcosa per i futuri nascituri ci starebbe bene senz'altro)...
Continua a essere dei nostri!
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27-12-2012, 15:48 #7
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Questo articolo č un capolavoro!
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27-12-2012, 16:02 #8
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27-12-2012, 16:07 #9
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27-12-2012, 16:28 #10
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Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
molto difficile direi... Si dice piatto un universo che ha curvatura nulla, ma pensare a un piano a quattro dimensioni diventerebbe fuorviante. Il concetto di forma perde di significato e si usano similitudini riconducibili a forme conosciute e descrivibili, come la sfera (universo chiuso), il piano e l'iperboloide (universo aperto)...
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