Discussione: Messier 33
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Ieri, 18:51 #1
Messier 33
Vorrei dedicare questa mia monografia ad una delle più belle galassie del firmamento, é il terzo membro del Gruppo Locale per grandezza dopo quella di Andromeda e la nostra Via Lattea, sebbene sia la quarta galassia più luminosa nel cielo, la sua luce è distribuita su di un'area talmente enorme, tre volte la dimensione della Luna piena, da renderla notoriamente difficile da distinguere da postazioni suburbane o con osservazioni frettolose.
Classificata come galassia SA(s)cd, dove “SA” indica che si tratta di una galassia a spirale ordinaria senza barra centrale, la “(s)” indica che ha braccia prominenti a forma di S che emanano dal nucleo centrale mentre il termine “cd” indica che i bracci della spirale sono vagamente avvolti intorno alla galassia.
Le migliori fotografie mostrano M33 con un'estensione angolare di circa 67x41 minuti d'arco mentre il diametro visivo è solitamente poco più di mezzo grado, se non ricordo male hanno rilevato un blueshift di circa 200 km/s quindi dalla mia prima osservazione del 7 ottobre 2007 si é avvicinata di oltre 107 miliardi di chilometri...
Sotto un buon cielo, in termini di risoluzione dei dettagli extragalattici, non esiste obiettivo migliore per gli osservatori dell'emisfero boreale grazie alla sua distanza relativamente ravvicinata e all'orientamento quasi frontale ( osserviamo il disco inclinato di 54° ), la caratteristica più evidente é la presenza di due bracci a spirale principali disposti a S rovesciata molto aperti che si risolvono in una moltitudine di regioni di idrogeno ionizzato ( H-II ) e nubi stellari ( associazioni OB ) ricchissime di supergiganti blu , motivo per cui la luce di M 33 risulta più blu delle altre galassie.
Da uno studio di Sandage e Sersic del 1960 si evidenziano una decina braccia.
Bracci M33.jpg
Nel 1974 J.Boulesteix, G.Courtés,A.Laval, G.Monnet e H.Petit hanno compilato un caltalogo di 369 regioni H II... ( ho il pdf ma non riesco ad allegarlo ).
Nel 1980, Roberta Humphreys e Allan Sandage hanno identificato143 associazioni OB...( ho il pdf ma non riesco ad allegarlo ).
Attualmente si stanno formando nuove stelle ad un tasso di circa una massa solare ogni due anni, che è un terzo di quello della Via Lattea ma sette volte quello di M31.
Negli ultimi cento anni circa non sono state osservate supernovae, uno studio ha stimato che dovrebbe averne in media una ogni 150 anni circa, il che colloca M33 nella stessa categoria "in ritardo" della Via Lattea.
Passo velocemente a qualche nota storica.
Questa galassia fu scoperta dall'astronomo italiano Giovanni Battista Hodierna utilizzando un piccolo telescopio rifrattore a Palermo, a quel tempo scoprì un gran numero di nebulose ma purtroppo la sua pubblicazione del 1654 ricevette poca attenzione fuori dalla Sicilia.
Il 25 agosto 1764 Charles Messier osservò la galassia e la inserì come 33esimo oggetto nella sua lista:
«La nebulosa è di luce biancastra, di densità quasi uguale, però un po' più luminosa a due terzi del suo diametro, e non contiene stelle. È difficile vederlo con un telescopio ordinario di un piede»
Sir William Herschel l'11 settembre 1784 la descrisse come:
« nebulosità lattiginosa, larga non meno di 1/2 grado. forse 3/4 di grado, ma non determinato.» Notò anche una piccola e debole nebulosa nelle vicinanze che catalogò come III 150 e in seguito divenne nota come NGC 604.
Nel 1850 Bindon Stoney stava utilizzando il telescopio gigante con apertura di 6 piedi «Leviathan» del suo datore di lavoro William Parsons, III conte di Rosse, e scoprì una grande struttura a spirale piena di nodi. Ai tre più luminosi furono successivamente assegnati da Dreyer i numeri NGC 592, NGC 595, NGC 603.
Nel 1889 l'astronomo francese Guillaume Bigourdan trovò altri nodi con un telescopio rifrattore da 12,4 pollici che hanno ricevuto la designazione IC.
A novembre del 2024 il Vesna decide di riosservare con dovizia di dettagli questa meraviglia del cosmo!
La premessa é stata lunga ma doverosa, di seguito il risultato di oltre cinque ore di osservazione.
ScanM33proforum.jpg
Nella seconda parte entrerò nei dettagli della serata.Osservo con NORTHEK Rapido 450 .
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Oggi, 14:42 #2
Re: Messier 33
Messier 33 – galassia SA(s)cd, mag.app. 5,72 ( 24,62 mag./”² )
dimensioni 70,8'x41,7' – distanza 0,869Mpc ( 2,83Al )
Osservazione del 04 novembre 2024, Monte Zoncolan ( 1750m ) dalle 20:45 alle 02:30.
SQM medio 21,09, la Luna al 9% di illuminazione tramonta alle 18.03 mentre il Sole raggiunge la minima altezza alle 23:51 ( -59,7° ) poco prima M33 sarà all'apice ( +74,3° ).
In rete c'é parecchia confusione riguardo la nomenclatura degli oggetti interni ad M33, per completare la mia personalissima lista ho fatto riferimento a diversi cataloghi che però non riesco ad allegarle ( pdf... ).
Come abitudine arrivo sul posto al tramonto, dopo qualche oretta di rilassamento, concentrazione e adattamento al buio, inizio l'osservazione alle 20:45. Durante la serata ho rilevato un valore medio SQM di 21,09 mentre il seeing l'ho valutato 6 sulla scala Pickering, la galassia, al contrario di altre volte, non é visibile ad occhio nudo mentre al cercatore ottico 9x60 appare come una nebulosità di forma elittica elongata da nord a sud senza dettagli di rilievo ma immersa in un bel campo stellare.
M33, come la compagna M31, a prima vista sembra molto diffusa, piuttosto eterea però basta solamente prolungare l'osservazione e si rivela gradualmente e poco a poco ne scopriamo tutta la struttura!
Passando alla visione telescopica inizio a bassi ingrandimenti ( 65x, Nagler 31mm / 82°, P.U. 6,9 e 1,26° di campo reale ), posso annotare un piccolo ma evidente nucleo ( Luminosità 8 e 7 ) con il doppio braccio principale nord / sud ( L6 ) ed alcuni “noduli” quali Ngc604 ( L7 ), Ngc595 ( L6 ), Ngc592 e Ngc588 ( L5 ) e dopo una prolungata osservazione, tra il braccio sud ed il nucleo, inizio ad intravedere un secondo braccio, più a ovest ( L5 ) piuttosto corto e tozzo, vagamente triangolare e poi un terzo, più ad est ( L5 ). Parimenti nel lato nord mi appare un secondo braccio più stretto ed allungato valutato L3. Tutti questi dettagli erano immersi in un grande alone esterno di forma vagamente ellittica con una prominenza verso nord a “chicco di riso” ( L1 ).
Aumentando gli ingrandimenti ( 115x, Ethos 17mm / 100° , P.U. 3,9 e 52' di campo reale ), la galassia tende quasi a “riempire” il campo oculare migliorando il contrasto dei dettagli a grande campo, ora l'alone esterno, quello più etereo, assume una morfologia propria con “baie e promontori”, inizio ora ad abbozzare sul foglio le “isofoto” più deboli ed esterne ( livelli 1 e 2 ) e poi mi concentro su quelle più “intense” dei bracci principali, secondari e delle varie condesazioni ( livelli da 3 a 6 ), nonché il nucleo ( livelli 7 e 8 ) e contemporaneamente vado a completare il campo stellare ( per agevolare il compito, le stelle più brillanti le avevo già segnate a tavolino ).
Dopo un'oretta abbondante tra appunti vocali e disegni a largo campo, posso iniziare a concentrarmi sui dettagli fini quali “bolle” di idrogeno e associazioni stellari, “spingo” a 200 ingrandimenti ( Ethos 10mm / 100° , P.U. 2,25 e 30' di campo reale ), per comodità inizio dall'alone esterno nord e giro in senso orario per infine concentrarmi sul braccio principale nord, di seguito elenco schematicamente quanto riuscito a “scovare”:
Pgc 5899 - galassia mv15,50
Anche se non fa parte di M33 la si vede sfiorare l'alone in tutte le foto per cui...
Individuata subito grazie a facili asterismi che ne indicavano la posizione, visibile in distolta come una piccola “mandorla” allungata da nord a sud.
A 38 - associazione OB
La metto come vista anche se non ho la certezza al 100%, a tratti appariva dal nulla ma solo per il 30% del tempo.
BCLMP 638 alias Ic 132 - regione H-II
Visibile prima solo con filtro UHC e poi anche senza, appare tondeggiante vicino ad una doppia stellina di fondo.
A 137 alias BCLMP 623 alias Ic 133 - associazione OB con regione H-II
Appare molto debole ed allungata da nord a sud, meglio se vista con il filtro UHC.
Ic 134 - regione H-II
Debolissima visione “ectoplasmatica”, rigorosamente in distolta!
U 15 – amasso globulare ( mv 15,80 )
Una delle chicche della serata, confermato in visione distolta, debolissimo ma presente, faceva il vertice “sfocato” di un triangolo equilatero con due stelline di sfondo! ( 560x, Takahashi 3,6mm/45° , P.U. 0,8 e 5' di campo reale ).
A 29 alias BCLMP 629 alias Ic 131- associazione OB con regione H-II
Notata senza filtro ma preferibile usare l'UHC, in distolta sembra allungata da nord a sud.
A 28 alias BCLMP 288 - associazione OB con regione H-II
Idem come la vicino di sopra ma solamente di forma rotonda.
A 27 alias BCLMP 280 alias Ngc 588 - associazione OB con regione H-II
Si vede meglio senza filtro, appare tondeggiante ed in distolta c'è una debole stellina in sovrapposizione.
A 59 alias BCLMP 277 alias Ngc 592 - associazione OB con regione H-II
Visibile con filtro UHC con forma leggermente ovale e al centro due stelle visibili in diretta.
N.B.
“La regione di formazione stellare gigante conosciuta come NGC 592 appare così brillante grazie alle due stelle di magnitudine +14.6 (note come B71) e +15.9 sovrapposte in primo piano. Quindi, per poter realmente affermare di aver visto NGC 592, gli osservatori devono essere in grado di vedere un bagliore morbido di circa 0,5' di diametro sul lato nord-ovest di B71 - e un filtro tipo UHC può aiutare a far emergere quale nebulosa è lì. Curiosamente, la stella più luminosa di NGC 592 è B67 con magnitudine +16.6.”
A 21 - associazione OB
Grande ovale elongato da est ad ovest, in visione distolta appare debole e “granuloso” tipo i nostri ammassi globulari!
A 128 alias BCLMP 218/219 - associazione OB con regioni H-II
Più luminoso del precedente A 21 ma più piccolo, sempre di forma ovale ma più schiacciato ( est/ovest ).
A 127 alias BCLMP 216/217 - associazione OB con regioni H-II
Anche questo ovale va visto in distolta, appare più debole di A 128.
A 17 - associazione OB
Leggermente più flebile del precedente, in distolta si presenta tondeggiante.
A 116 alias BCLMP 255/256/258 - associazione OB con regioni H-II
Sembra una copia sbiadita di A 127.
A 110 - associazione OB
Grande, debole e granuloso ovale allungato lungo la direttrice est / ovest posto nelle immediate vicinanze della stella SAO 54783 di mv8,29, megio visibile se quest'ultima é portata fuori campo oculare.
A 12 alias Ic 137 - associazione OB con regione H-II
Condensazione tondeggiante del braccio principale sud.
A 4 alias Ic 139 - associazione OB
Debole pallore ovale.
A 5 alias Ic 140 - associazione OB
Piccolo nodo allungato da nord a sud.
A 101 alias BCLMP 711 alias Ic 136 - associazione OB con regione H-II
Grande condensazione apparentemente rotonda.
A 100 alias BCLMP 88 alias Ic 135 - associazione OB con regione H-II
Idem come sopra.
Ngc 603 – stella multipla
A bassi ingrandimenti appare come una macchietta nebulosa mentre ad alti poteri si contano due stelline in visione diretta alle quali se ne aggiunge una terza in visione distolta.
... segue.Osservo con NORTHEK Rapido 450 .
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