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Visualizza Versione Completa : 60mm. FOREVER



cherubino
11-03-2015, 09:23
L’amico Maurizio mi ha mandato un articolo di fondo sulla bontà dei così detti “60ini”, i piccoli rifrattori da 6 cm. di diametro che hanno accompagnato la storia dell’astronomia amatoriale moderna. Declinati in varie lunghezze focali e vestiti in modo più o meno decoroso, i piccoli rifrattori sono stati per molti la prima finestra sull’universo, per altri un oggetto da collezione, per altri ancora un regalo da fare ai propri figli o nipoti.
Nel suo variopinto linguaggio, Maurizio ci offre una testimonianza autentica di quanto ancora si possa giovare dell’uso di questi piccoli strumenti a lente.

Leggerlo fa un pochino bene al cuore e all'anima e ci rende un po' meno apprensivi..

http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/astronomia-economica/60mm-forever/


Paolo

naieh
11-03-2015, 09:41
Molto interessante. Credo che cercherò un 60ino da "passeggio" (:

cicciohouse
11-03-2015, 10:01
Bellissimo articolo, complimenti !
La cosa che più ho apprezzato é come venga sottolineato il senso profondo e genuino dell'osservazione del cielo, cosa che in tantissime occasioni prescinde dal "io ce l'ho più grosso"...

medved
11-03-2015, 10:08
hehehehe io ne ho due !!!

PS
si parla di diagonale "giusto" ed in effetti quello in dotazione sembra proprio leggerino. Su cosa bisognerebbe orientarsi?

cherubino
11-03-2015, 10:18
Sì, Maurizio ha sottolineato molto il concetto "piccolo è anche bello", quello che scrivo anche io da anni e vengo, in altri ambiti, un po' deriso… :thinking:

Paolo

primaluce
11-03-2015, 10:43
Bell'articolo coinvolgente ed emozionante

Riccardo_1
11-03-2015, 10:52
Ieri sono andato alla prima lezione di un corso di astronomia.

Per dimostrazione avevano montato un dobson da 300mm autocostruito e ci hanno fatto vedere Giove al termine della lezione teorica.

Eravamo io e un mio amico con cui spesso osservo il cielo. Bene che ci crediate o no Giove era uguale a quello che si vede sul mio TAL (anzi...). E questo mio amico me l'ha confermato, stupitissimo perchè un dobson di quelle dimensioni fa sempre molto effetto. E il confronto l'abbiamo fatto diretto perchè tornati a casa abbiamo montato il mio telescopio e osservato Giove a mezzora di distanza da quando l'avevamo visto nel Dobson. Anzi l'osservazione nel Dobson era più fastidiosa perchè il pianeta era immerso in una luce diffusa molto forte mentre il fondo cielo del rifrattore era nero, e questo rendeva molesto guardare la superficie del pianeta.

Ora sia chiaro, probabilmente la collimazione del dobson non era perfetta e dove osservo io è più buio rispetto che dove c'era la lezione però parliamo sempre di 300mm contro 100mm. Francamente mi aspettavo un qualche miglioramento...

Giove sul Dobson era a 100x, si vedevano giusto le due bande e il pianeta era immerso appunto in una luce diffusa che rendeva molto difficile vedere i dettagli (come se il pianeta fosse troppo illuminato). Tornato a casa a 140x sul TAL questa luce non c'era, fondocielo nero e si vedevano nette le due bande. Purtroppo non sono saliti con gli ingrandimenti sul dobson mentre io con il TAL ho poi visto nettissima la GMR fino al folle ingrandimento di 321x anche se ovviamente la visione migliore era ad ingrandimenti più bassi, sui 185/225x.

Cagnaccio
11-03-2015, 12:36
il dobbie è bello per l'elevato diametro accompagnato da una semplicità costruttiva che lo rende relativamente abbordabile in termini di prezzo, rispetto ad un pari diametro con schema ottico differente

ma ricordiamoci che il diametro serve per raccogliere la luce e giove è estremamente luminoso, quindi vedi una corona di rifrazione fotonica enorme

sul planetario direi che "la gara" non è sugli ingrandimenti ma sulla definizione, ecco perchè il tuo rifrattore lo ha mostrato meglio

cherubino
11-03-2015, 12:36
beh, la cosa non mi stupisce, però andrebbero fatte alcune valutazioni che mi permetto di riportare.
1) magari le condizioni di seeing locale (nel raggio di 20 metri intendo) non erano le stesse.
2) Giove nel frattempo si era magari alzato un po' verso il meridiano
3) un 300 mm operante a 100x "brucia" la maggir parte dei dettagli a basso contrasto su Giove per via della notevole luminosità del pianeta. Il confronto andrebbe fatto a 100x con il TAL e 200x con il 300 mm o qualcosa di simile..
4) non è detto, come scrivi, che la collimazione del newton fosse impeccabile…

A parte tutto questo l'immagine di un rifrattore è comunque più pulita e contrastata rispetto a quella di un ostruito a specchio. Non per nulla gli strumenti planetari per eccellenza in VISUALE erano i rifrattori da 15 cm. a lungo fuoco (questo in qualsiasi istituto o università degli anni '50 e '60 e anche '70).
Ora che ci si dedica alla ripresa CCD e web questi hanno finito di avere senso ed è meglio operare con cassegrain o derivati. Più "grossi" e più "piccoli" al tempo stesso (richiedono montature inferiori e spazi più contenuti).

Paolo

Huniseth
11-03-2015, 12:51
Ci fosse mai un dobson grande che sia collimato.... penso che quelli usati per dimostrazioni non lo siano mai. Per conto mio i newton non vanno sul planetario.
Contraddico un po Cherubino sui diametri, . con mio dispiacere il 120ed è lontanissimo dal mak180 su Giove, c'è un leggerissimo miglioramento di contrasto e dettaglio, ma non regge se portato allo stesso ingrandimento. Ti assicuro che la differenza non è poca, è proprio una botta visuale. Almeno finora, con seeing sempre negativo.


PS
Non è il mio rifrattore che non va, la stessa cosa l'avevo già notata all'osservatorio con il 130 Apo Astro-Physics

Riccardo_1
11-03-2015, 13:25
Sarebbe interessante sapere come si comporta un acro da 5" o 6" a lungo fuoco...

Huniseth
12-03-2015, 01:20
A lungo fuoco quanto? 1 km? Niente da fare, anche il 150/1200 diaframmato a 125-100 non è nemmeno da tirare fuori se c'è il mak180 in giro.

Riccardo_1
12-03-2015, 08:40
f12 almeno.... Quindi in entrambi i casi più di 1200 di focale

cherubino
12-03-2015, 13:54
io ne ho avuti un po'… mi sono sempre piaciuti. Immagine quieta, disco di aire un po' più cicciottello (che aiuta a vedere una immagine più quieta), comodità nell'usare oculari a pochi elementi. Belli, indubbio, solo lunghi e necessitanti di montature adeguate.

Paolo