Visualizza Versione Completa : mak 150 f12 vs acro 150 f7,9
primaluce
08-03-2015, 11:10
chi vince la sfida?
campi di gioco:
1) visuale planetario
2) visuale deep
3) foto planetarie
4) foto deep
Alan Ford
08-03-2015, 11:19
riguardo le foto non mi pronuncio per ignoranza conclamata.
In visuale il mak 150 l'ho utilizzato per un po'; sul planetario, concedendogli una mezz'ora per acclimatarsi, era notevolissimo.
Direi che i due strumenti sono complementari, di certo l'acro e' molto piu' pesante e meno maneggevole.
Angeloma
08-03-2015, 12:31
Puoi fare confronti qualitativi fra strumenti analoghi, non ha senso farlo fra strumenti diversi che hanno campi di utilizzo diversi anche se in parte sovrapponibili se non per puro divertissement. Come confrontare una berlina e una ssportiva o un SUV.
In linea di massima, il Mak è superiore sul planetario, il rifrattore sul deep; sia in visuale che in foto. Poi, c'è da cosiderare la qualità ottica del singolo pezzo.
primaluce
08-03-2015, 13:14
Infatti è solo pre scopo di intrattenimento vediamo chi titalizza piu punti:D
Mak 150 f12....er mejo!meno sul deep,ma per il planetario è una bomba..luna poi è meraviglioso!:D
Wolfenstein
15-03-2015, 13:50
pianeti > mak
luna > acro
deep > acro
maneggevolezza > mak
se stai in città da un terrazzo mak tanto oltre i pianeti non fai e il mak oltre i pianeti è buio.
se stai in una cittadina che consente anche il deep acro senza ombra di dubbio. Io ogni tanto lo metto accanto al dobson da 10" e non noto grosse differenze nel deep (il dob vince ma di misura)
Se hai una montatura piccola traballante nessuno dei 2, se hai almeno una HEQ5 tutti e 2 vanno bene (provato personalmente)
se vuoi fare deep/pianeti/leggerezza/dimensioni ridotte ti consiglio un SC C8 (celestron) a questo punto, spendi di piu ma hai un tuttofare eccellente che può andare anche su EQ5 (provato personalmente con un C8 non celestron)
a sto punto ti consiglio un Celestron C6,ci fai planetario,luna e deep con riduttore,per me vai tranquillo!
Wolfenstein
15-03-2015, 14:03
con il C6 il deep è inutile :thinking:
Provato su cieli bui e si vede poco e niente. Per avere visioni decenti (non planetarie ma deep) bisogna stare sui 20cm di diametro "almeno".
Sotto o ti prendi un acro da 150mm (ottima apertura non ostruita mentre il mak ha una bella ostruzione davanti a causa del menisco) oppure per il deep non c'è niente di performante.
Un C8 lo puoi paragonare o confrontare un mak180 ma col vantaggio che puoi anche farci deep mentre i mak sono spenti nel deep (visuale non fotografico ovviamente) :sbav:
con il C6 il deep è inutile :thinking:
Provato su cieli bui e si vede poco e niente. Per avere visioni decenti (non planetarie ma deep) bisogna stare sui 20cm di diametro "almeno".
Sotto o ti prendi un acro da 150mm (ottima apertura non ostruita mentre il mak ha una bella ostruzione davanti a causa del menisco) oppure per il deep non c'è niente di performante.
Un C8 lo puoi paragonare o confrontare un mak180 ma col vantaggio che puoi anche farci deep mentre i mak sono spenti nel deep (visuale non fotografico ovviamente) :sbav:
se pensi che sia inutile allora questi astrofili hanno perso tempo10530
10531
fatte con riduttore chiaramente!ma se ci fermiamo prima di iniziare .....
Angeloma
15-03-2015, 14:21
Wolfie... sei abituato troppo bene.:D
Si osserva con quello che si ha sottomano tutto quello che si riesce ad osservare. Quello che si vede, è tutto un altro discorso. Sono relativamente pochi i luoghi dai quali è possibile fare osservazioni in condizioni ideali; e lì si vedrebbe tanto con poco sforzo. Sai, quando ti accorgi che con un'apertura di 30cm non riesci ad arrivare a coprire l'11^ magnitudine, ti viene voglia di buttare via tutto.
In visuale, le differenze tra un f5 e un f12 io non ce le vedo. Dunque: f5, f5,5, f9,81, f10, f11, f12... mai notato niente, osservando le stesse cose.
Huniseth
15-03-2015, 15:12
Stiamo alla discussione.... (il C6 in fotografia va bene, ma quelle foto le fa un qualunque altro telescopio anche più piccolo.)
Fianco a fianco mak150 e acro 150/1200 - Ko tecnico alla prima ripresa, il rifrattore acromatico non ce l'ha fatta. C'era anche un 150/750 acro, è uscito dal ring appena indossati i guantoni.
Poi qualche cosa di buono hanno i due acro.. sui campi larghi ... a chi piacciono... a me non interessano.
Wolfenstein
15-03-2015, 15:30
x Angeloma
:D magari abituato bene.
No comunque sono d'accordo con te, però in visuale , per lo meno secondo la mia personale esperienza, ho notato un abbattimento della luce. Non notevole sia chiaro ma comunque percepibile.
Non puoi capire che delusione quando comprai l'SC da 10" e lo provai sotto il cielo della mia cittadina (che offre di solito un cielo non tanto inquinato, si vede la via lattea e parecchi oggettini deep pure) ma c'era troppa umidita e la visione era scandalosa, mi sono fatto 10000 pippe mentali se ho fatto bene a comprarlo o no :cry::cry:
X robj
In fotografia ovviamente le cose cambiano, un diametrino può benissimo sfornare grandi risultati.
Se deve fare solo foto un C6 è ottimo come una mak 150 (sarei d'accordo con te sul prendere il mak a quel punto) ma in visuale apparte i pianeti non ci fai nulla in visuale.
Considera che a un oretta ho Forca o Castelluccio quindi i cieli sono ottimi per testare strumenti e anche io all'inizio volevo un C6 o un mak 150 ma dopo aver messo occhio dentro un C8 ho optato a occhi chiusi verso questo (praticamente cielo nero con i primi 2 e galassiette visibili con il C8) .
Nell'usato se ne trovano tantissimi e a prezzi abbordabilissimi (anche 400€).
primaluce
il problema è che per le tue richieste ti serve un tuttofare, quindi visuale planetario/deep + foto planetario/deep oltre un SC non saprei cosa vedere apparte un APO ma i costi sono improponbili.
Io nella tua situazione avrei preso un SC da 8" (usato, se ne trovano tantissimi) oppure un acro da 150 che almeno ti concede un deep molto buono sia visuale che foto. Nei pianeti l'acro ha limiti, io ho diaframmato e il cromatismo è sparito.
Poi vedi tu :)
Mah... penso che ogni strumento ha il suo campo di applicazione per il quale è stato progettato e quindi tale deve essere il suo utilizzo, poi ci sono quelli che stanno in mezzo. In questo caso o si ha un tele coi "controcosi" oppure si rischia di avere uno strumento che non eccelle ne sul planetario ne sul deep. Io la vedo così.
primaluce
15-03-2015, 18:09
Mi sono deciso per il mak 150.
Per il deep ci si arrangia un po!!!
A pensare che un c8 l ho avuto e come un c....... l ho venduto perche dovevo monetizzare in qualunque modo possibile appena troverò una vendita nell usato conveniente si prende il mak 150
La differenza osservando un globulare o il doppio ammasso in un rifrattore o in un mak sempre da 150 è notevole per me...il rifrattore mi da una visione di stelline puntiformi e quello che a me più piace è quello che pare di vedere le stelle non su un piano unico ma con profondita di alcune rispetto alle altre cosa che con strumenti a riflessione io non avverto ...voi non so...
Huniseth
15-03-2015, 23:36
Non sono affatto convinto che sia percettibile la differenza osservando m13 con un rifrattore ed medio da 120 e il mak150/180... non sono affatto convinto... temo il contrario.. verifico appena posso. In m13 col mak180 ci entro.. questo lo so già.
Non sono affatto convinto che sia percettibile la differenza osservando m13 con un rifrattore ed medio da 120 e il mak150/180... non sono affatto convinto... temo il contrario.. verifico appena posso. In m13 col mak180 ci entro.. questo lo so già.
Con il mak180 m13 è una cosa con il mak 150 cambia notevolmente preferisco un 150 rifrattore acro il mak 150 è buio al confronto.
Wolfenstein
16-03-2015, 23:51
Concordo con Aldir nel deep un acro 150 è decisamente superiore mentre il mak è buio naturalmente. Nei pianeti ovviamente il mak è il mak senza bisogno di spiegazioni :D
Angeloma
17-03-2015, 00:18
Smettiamo di dire cose imprecise!
http://www.astroshop.it/intesmicro-telescopio-maksutov-tubo-ottico-mc-203-1218-alter-m806-ccd-photo/p,6557#tab_bar_1_select
Quello sopra è un Mak f6.
Anche questo è f6:
http://www.astroshop.it/intesmicro-telescopio-maksutov-mc-152-912-alter-m606-ota/p,6552#tab_bar_1_select
E questo pure:
http://www.astroshop.it/intesmicro-telescopio-maksutov-tubo-ottico-mc-180-1080-alter-m706-ccd-photo/p,6554#tab_bar_1_select
Fino a qualche decennio fa, i rifrattori avevano rapporti focali da f11 in poi, f12, f15 erano la norma.
Wolfenstein
17-03-2015, 00:57
Si parlava di mak f12 non 6 comunque un mak f6 lo trovo interessante :)
primaluce
17-03-2015, 01:19
A parita di apertura e di f vince il mak su tutti i campi lo svantaggio di un minor contrasto per via dell ostruzione lo recupera con la sua natura apocromatica!
Io sono di questa idea !!!
Wolfenstein
17-03-2015, 01:31
Però non si possono paragonare mak da 6000€ scusate :D
Rimaniamo a livello di mak 150 e 180 commerciale e acro 150 commerciale.
Nei pianeti il mak vince ma nel resto no, io perlomeno cosi ho visto quando li provai
Angeloma
17-03-2015, 01:32
Wolfenstein
F12 contro f8 non è leale...:D
primaluce
Il mak, in effetti e in linea di massima, potrebbe stare tra acro e apo come qualità visiva, prestazioni, ecc.
primaluce
17-03-2015, 01:35
Wolfenstein hai ragione tanto chi comprerà mai un mak da 6000 euro!!! :)
Angeloma
17-03-2015, 01:36
Non hanno lo stesso rapporto focale, gli esemplari commerciali, pertanto è insensato confrontarli. Ognuna delle due tipologie ha il proprio campo di lavoro, pertanto è ovvio che fuori di questo sono svantaggiati.
Wolfenstein
17-03-2015, 02:05
Si si ma Angeloma hai ragione se paragoni mak da 6000€ o anche solo 1500€ la vittoria è assicurata.
Ma credo che l'utente della discussione parli di prodotti commerciali (credo è non sono sicuro al 100%).
Altrimenti si potrebbe ro mettere gli istar in discussione che hanno prestazioni alte anche con le lenti acromatiche :D
Ecco perche consigliai un C8, ci fai visuale planetario/deep e foto planetario/deep.
Io con i mak al di fuori dei pianeti vedo poco e niente ma solo perche sono bui non per scarsa qualitá anzi.
Angeloma
17-03-2015, 09:13
La vittoria (forse) è assicurata ma parità di rapporto focale.
Portiamo entrambi gli strumenti a parità di focale con un riduttore e vediamo cosa succede.
Wolfenstein
17-03-2015, 20:53
sicuramente Angeloma :)
Angeloma
17-03-2015, 21:03
È arrivato il riduttore di focale 0,5x e l'ho provato col Mak 127; ovviamente osservazione terrestre e al tramonto :mad: ché le nubi non se ne vanno; la rottura di corbelli è che va avvitato all'oculare perché davanti alla diagonale non funziona. Il guadagno di luminosità e di campo visivo c'è, non si discute; appena possibile, si darà una guardatina ai DSO...:biggrin:
Huniseth
17-03-2015, 23:24
Un riduttore di focale al mak? :biggrin::colbert:
Wolfenstein
17-03-2015, 23:37
riduttore di focale in un mak 127 e deep col 127?? bò coraggio tuo Angeloma :D :D
facci sapere ma un guadagno di luminosità non penso che puoi averlo non hai ridotto fisicamente il tubo o aperto.
Magari mi sbaglio ma in quello che provai della celestron su mak 150 notai solo la focale minore ma la luminosità no
Infatti riduce la focale e basta questo mi pare di ricordare quando ho provato nel C8 poi più vetri ci mettiamo più perdiamo luce...giovedì scorso abbiamo osservato in prealpi vicino alla mia zona confermo ottima visione di Giove con il mio vetrone da 150 e ottima con mak da 150 (bianco) pochi x max 100 non di più causa turbolenza , ma oggetti messier vince acromaticone parliamo mak normale. Altri non ne abbiamo.
Sono fuori argomento ma anche un C8 vince su deep su un mak da 180 si nota la minore luminosità.
Huniseth
18-03-2015, 01:36
In quest'ultimo caso ci sono anche del diametro in meno.
Ma poi, questa faccenda della luminosità - se io voglio osservare a 100x la luminosità alla fin fine è la medesima, probabilmente maggiore senza riduttore.
Hai messo il riduttore per osservare a ingrandimenti minori, tutto lì.
Wolfenstein
18-03-2015, 01:58
bè ha sperimentato, questo è lodevole :D d'altronde che non risica non rosica sennò che gusto c'è ;)
Angeloma
18-03-2015, 09:14
Non si considera l'uso fotografico del riduttore di focale, che è lo scopo pricipale del suo impiego e da f12 arrivare a f6 è già buono. Torna comodo anche per non dover cambiare strumento "al volo" se salta il ghiribizzo di osservare qualche ammasso aperto che non entra nel campo dell'oculare. Diciamo che dà una botta di vita anche all'osservazione visuale, fermo restando che il campo utile di un Mak 127 è di poco superiore al grado.
Per vedere se c'è un effettivo guadagno di luminosità e a quanto ammonta, proverò a montare la reflex e rilevare i valori attraverso l'esposimetro; quando mi ricorderò di acquistare la batteria per il mio esposimetro esterno Hama, proverò anche con gli oculari.
etruscastro
18-03-2015, 09:28
ma come fai a misurare la luminosità se ti approcci in due campi diversi come visuale e fotografia?
in visuale la "luminosità" (che poi bisognerebbe intenderci su cosa ci intendiamo su luminosità con due strumenti a rapporto focale totalmente diversa!) è data solo dall'apertura, mentre in fotografia un fattore pesantissimo lo assume il rapporto focale.
personalmente, e di osservazioni visuali ne ho fatte molte, un riduttore per osservare lo trovo oltre che inutile dannoso alla resa finale delle immagini.
è inutile inserire un riduttore per far fare cose che uno schema ottico non è stato concepito per farlo.... cosa pensi perché affiancai un Nexus da 100mm al mio c11" SCT?
se poi la cosa è solo per fare una prova "bonaria" dell'esperimento allora ben venga, ma non venitemi a raccontare che da i suoi risultati oltretutto in piccoli diametri. IMHO!
Riccardo_1
18-03-2015, 12:22
Nel deepsky l'acromatico vince ma non tanto (meglio: non solo) per il rapporto focale ma quanto e sopratutto perchè a parità di diametro uno strumento a lenti raccoglie molta più luce, sopratutto di un catadriottico poi.
Ovviamente il Mak vince nel planetario ma diaframmando l'aco a 100-110mm la differenza c'è sicuramente (a vantaggio del Mak) ma non credo debba essere enorme.
Wolfenstein
18-03-2015, 12:32
piu che altro non credo proprio che aumenti la luminosità, è una questione proprio di fisica.
poi anche la vignettatura si farà sentire :(
esatto Riccardo_1 è quello che volevo dire, io ho diaframmato a 90mm addirittura e non ho notato tutta questa differenza coi mak.
Poi logico se uno vuole solo planetario che sta in città il mak è l'acquisto migliore ma per cieli bui serve o un tutto fare come l'sc o un rifrattore per poter sfruttare il deep :)
primaluce
18-03-2015, 12:38
l idea che mi sono fatto è che il mak ha una natura molto piu corretta rispetto a un acro, l unico svantaggio del mak è la scarsa luminosità.
questo poi va incedere solo nel campo di fotografia sia per il deep che per il planetario e nel primo caso poi si ha anche un campo ridotto!!!
io direi se si vuole fare planetario visuale e hi-res, con qualche sbirciatina al profondo cielo, in visuale, allora mak
ora dovremmo realizzare una tabella punteggi e tirare le somme!!!:D:D:D
Huniseth
18-03-2015, 15:01
Mi sa che le idee sono alquanto confuse........
Cos'è la "luminosità" ? E' la luce raccolta dal telescopio in base al suo diametro. Questa luminosità è "spalmata" sul campo inquadrato. Più ampio il campo, più luce raccoglie. Posto che non ci sia vignettatura, l'apertura di un un mak150/900 f6 e un di mak150/1800 f12 raccoglie esattamente la stessa quantità di luce. Naturalmente, con l'f12 se uso un oculare da 40mm avrò 45x e un campo Tot, se uso un oculare da 20mm avrò 90x e campo Tot/4 (e al quadrato la differenza). Con l'f6 il 40mm mi darà 22,5x e campo 4xTot e col 20mm avrò 45x e campo Tot.
Di cosa stiamo parlando? spero di essere stato chiaro. Come si evince, a 45x entrambe le focali hanno un campo uguale a Tot e la relativa luminosità.
In fotografia le cose cambiano, per il semplice motivo che il sensore ha sempre le stesse dimensioni in entrambe le le 2 focali, ossia è come avessimo a disposizione un solo oculare, è ovvio che il campo inquadrato e la relativa luminosità cambiano.
Tutto dipende da cosa si vuole inquadrare. Benissimo vedere il doppio Perseo a 22,5x, ma se voglio risolverlo un pochino dovrò usare il 45x
PS
Diaframmatura.. chiariamo anche questo - se si riduce il diametro di un obiettivo, quale che sia, andrò a ridurre il potere risolutivo e la quantità di luce, quindi non è affatto vero che un acro diaframmato di un 20-30 per cento faccia vedere meglio di un mak o dell'acro a piena apertura, ci sarà una perdita evidente di moltissimi tenui dettagli, che magari saranno un pelino meno contrastati nel mak ma non di meno saranno visibili. Ho già fatto queste prove sia con il 150/1200 e con il binocolo 15x70 - il cielo diventa più scuro e l'immagine più pulita.. per semplice fatto che sono spariti un sacco di dettagli e sfumature. Poi è una scelta ... immagine più bella ma più povera o meno contrastata ma con più dettagli?
primaluce
18-03-2015, 15:12
Spiegazione molto esauriente
A questo punto meglio un mak su tutti i campi ovviamente con i relativi accessori
Riccardo_1
18-03-2015, 19:56
Deep.
I riflettori vincono perchè è possibile salire molto col diametro e, per quanto un rifrattore raccolga (a parità di diametro) più luce rispetto ad riflettore non è possibile (o è difficilissimo) costruire una lente da 14" mentre un C14 viene prodotto in serie dalla Celestron.
Qui però stiamo parlando di due strumenti entrambi da 150mm, di cui uno (il Mak) è probabilmente lo strumento che si perde per strada più luce di tutti gli altri (il menisco è molto più spesso della lastra degli SC, oltre alla doppia riflessione). Quindi, ed è una cosa puramente matematica, l'acro da 150mm raccoglie più luce. Inoltre il rapporto focale (f8 vs f12) è più adatto. Ho letto che le proporzioni sono circa di 2:3 (cioè un acro da 100mm raccoglie tanta luce quanto uno strumento a specchi da 150mm), a naso mi sembra essere circa così. Questo io intendo per luminosità: la capacità dello strumento di raccogliere luce per l'osservazione visuale. E l'acro è più luminoso. E quindi vince nel deep, e non credo di poco.
Pianeti.
Posto che un acro a lungo fuoco lo batte il mak, qui abbiamo un acro a medio fuoco. Io ci ho osservato solo una volta dentro un acro da 150mm a f8 e rapidamente (fa abbastanza impressione il tubone che comunque era sorretto bene da una HEQ-5) e il cromatismo c'è, di sicuro (questa fugacissima osservazione è stata comunque una delle "esperienze" che mi hanno portato a scegliere il TAL rispetto al 120/1000).
La soluzione è diaframmare. Diaframmando diminuisce la luminosità (definita come sopra) però lo strumento a lenti ha un vantaggio rispetto al catadriottico quindi anche scendendo a 110-120mm la capacità di raccolta luce dovrebbe essere simile.
Non ho mai osservato in un Mak 150, probabilmente lo batte l'acro sul planetario ma non credo di tanto.
Ah, e vale sempre il discorso: se qualcuno ha un mak 127 e non sta lontano da Verona possiamo osservare fianco a fianco col mio TAL :P
cicciohouse
18-03-2015, 20:11
Non ho mai provato, ma a naso mi pare difficile che un acro da 100 mm possa fornire un'immagine luminosa quanto quella di un mak 150 mm, ovviamente a parità di ingrandimenti (e quindi con la variabile del rapporto focale ininfluente a tale prova in visuale).
Wolfenstein
18-03-2015, 21:00
cicciohouse devi aggiungere però l'ostruzione quindi un tele a specchi avendo un ostruzione che "ostruisce" raccoglie meno luce.
il mio acro 150mm raccoglie luce paragonabile (visto ad occhio tranquillamente) ad un newton da 200mm, ho visto m81-82, orione, giove, e la luce che ho notato era la stessa (naturalmente con gli stessi oculari sia chiaro :D )
Huniseth
18-03-2015, 21:50
Purtroppo in rete girano molte favole....
Rapporto 2 a 3? Ma se la matematica non è una opinione, un 100 mm ha un diametro di 8500 mm2 e un 150mm di 17662 mm2 ....... quanto perderà fra riflessione e ostruzione un mak? il 30 percento? Se ha specchi di lamiera... e comunque sono 5258 mm2 che sottratti fanno ancora 12400 mm2 ... come la mettiamo?
Fra un rifrattore apo da 120 e il mak 127 ci ho messo mezz'ora per trovare delle differenze sulla Luna
Wolfenstein
18-03-2015, 23:27
Si possono essere favole ma tra l'acro 150 e il newton 200 non ho visto differenze, eppure 5cm non sono pochi.
Poi dipende molto secondo me
- dall'occhio della persona
- dalla bontá dell'ottica
Io come scrivevo in precedenza tra acro 150 e mak 180 ho notato un vantaggio nei pianeti in favore del mak ma nel deep zero in confronto.
Tra mak 180 e sc 8" l'sc lo surclassa su tutto tramme sui pianeti che se la batte.
Tutti con oculari uguali per l'esattezza baader zoom e ortho per pianeti
Huniseth
19-03-2015, 01:27
Mah.. è tutto soggettivo fino ad un certo punto... per conto mio non esiste nessun campo dove l'acro da 150/1200 sia pari o superiore al mak180, ma proprio nessuno, e della grossa. Il deep? Non so cosa guardiate voi, ma m13 e la Lira sono irraggiungibili all'acromatico 150 rispetto al Mak. Magari qualche nebulosetta qua e là.. è possibile. Non parliamo delle doppie, un abisso.
Ragazzi.. ho avuto i due telescopi per anni.. di confronti ne ho fatti a volontà.
Sul C8 non so, non ci ho mai guardato.
etruscastro
19-03-2015, 09:43
continuate a fare l'errore di paragonare strumenti diversi con C.R. diverso.
a lume di naso che un 150mm a f12 faccia vedere le stesse cose di un 200mm a f6 (o a f5) la vedo davvero dura, ma talmente dura che mi viene da pensare che il cielo in cui sia stata fatta la prova fosse davvero indecente!
Riccardo_1
19-03-2015, 16:34
Uno specchio alluminato riflette tra l'88% e il 92% della luce.
Tecniche particolari di alluminatura possono farti arrivare al 96%, ma parliamo di Orion UK. Specchi primari dielettrici (riflettività 99%) non ne ho mai sentiti.
E parliamo di valori ottimali, senza l'usura del tempo.
A questo bisogna aggiungere la perdita di luce dovuta all'ostruzione
- sia per l'ostruzione fisica
- sia perchè l'ostruzione porta meno luce al disco di airy
Una lente con semplice rivestimento antiriflesso mgf2 si perde il 4% di luce, una lente con rivestimento antiriflesso multistrato meno dell'1%, in entrambi i casi va aggiunto l'assorbimento della lente (circa l'1-2%).
Per il resto basta fare i conti.
La mia esperienza personale dice che un C5 prende meno luce di un acro da 100mm, e abbiamo sentito qua un'altra persona che ci dice come un acro da 150mm non abbia differenze con un C8.
Il punto è che una lente da oltre 150mm e sufficiente lunghezza focale è ingestibile, quindi basta un 250mm per battere sicuramente un qualsiasi strumento rifrattore nel deep.
Wolfenstein
19-03-2015, 18:38
bravissimo Riccardo_1 infatti usando il newton da 10" o l'sc da 10" non occorre piu parlare ne di apo ne di rifra ne mak ecc :)
cicciohouse
19-03-2015, 18:47
Il punto è che una lente da oltre 150mm e sufficiente lunghezza focale è ingestibile, quindi basta un 250mm per battere sicuramente un qualsiasi strumento rifrattore nel deep.
Scusa Riccardo, ma questa frase non la capisco. Che significa avere una lente da 150mm e sufficiente lunghezza focale? Sufficiente per cosa?
In visuale abbiamo mi pare ribadito che un 150 f/6 o f/12, a parità di ingrandimenti, sono esattamente la stessa cosa per quanto riguarda la luminosità apparente di un oggetto inquadrato.
In fotografia, ovviamente é tutt'altro paio di maniche...
gioveluna
19-03-2015, 18:52
Salve a tutti,allora io posso dire che il Mak da 150 su Luna,pianeti stelle doppie, non c'è paragone con Acromatico da 150mm, purtroppo sul deep-sky ho notato che c'è una piccola perdità, (diciamo come luminosità,anzi per specificare meglio l'immagine è tendenzialmente più scura,ma dipende anche da che tipi di oggetti vedi,esempio la nebulosa della Lira,M13,M5,M15,M27,ecc..dalla mia esperienza osservativa fatta col mak da 150 e sotto un Cielo di montagna,questo chiamiamolo difetto invece è un bene, perchè tutti i globulari visti compreso le Nebulose creavano un effetto molto contrastato col fondocielo nerissimo,e si riusciva a percepire anche le tenue sfumature,naturalmente tutto rapportato al diametro del telescopio.
Invece sotto un cielo diciamo con un inquinamento luminoso medio-alto,ho riscontrato una grandissima perdità
sul deep-sky.
ciao.
Riccardo_1
19-03-2015, 19:08
In visuale abbiamo mi pare ribadito che un 150 f/6 o f/12, a parità di ingrandimenti, sono esattamente la stessa cosa per quanto riguarda la luminosità apparente di un oggetto inquadrato.
Per quanto riguarda la luminosità si ma, nel caso specifico del rifrattore acromatico, un rapporto focale veloce (cioè un f basso ex f5) provoca aberrazione cromatica che significa che, se anche la quantità di luce che lo strumento raccoglie è la stessa rispetto ad un 150mm f12, poi questa luce non viene tutta messa a fuoco nello stesso punto e quindi ce ne perdiamo un bel po.
Un buon modo per comparare gli acro è questo: K = f / d (in pollici).
e più K è alto minore sarà l'aberrazione cromatica.
Quindi il mio TAL è un 4" f10 e avrà K = 10 / 4 = 2.5
Si considera con aberrazione cromatica trascurabile uno strumento con K = 3, poi dipende anche molto dal progetto ottico e dalla qualità della lente, nel mio TAL anche se ho 2.5 l'aberrazione cromatica è molto ridotta.
Un 150mm (6") per avere lo stesso coefficiente del mio TAL dovrebbe essere f15. Prova a calcolare quanto lungo è un acro 150mm f15.
Tornando alle origini della discussione e prendendo atto del fatto che tanti li snobbano gli acro da 150 ma leggo che tanti ce l'anno e anche io ne posseggo uno...e lo uso spesso nelle uscite in montagna devo dire che ha il suo fascino nonostante tutte le recensioni lo declassino parecchio. Dal mio punto di vista e come da paragone di questa discussione tra un Mak e un acro stesso diametro nel deep è meglio il Vetrone acro ,per i pianeti invece usando oculari per rifrattori devo dire che si difende bene comunque , ci sono oculari si costosi ma che esaltano parecchio la visuale planetaria anche nei rifrattori acro a f8.
Huniseth
20-03-2015, 00:21
Ragazzi... o la matematica è una opinione oppure qualcosa non mi torna.. nessun acromatico da 150 compete con il C8, togliete pure tutte le perdite che volete e guardate cosa resta alla fine.
La qualità è un'altro paio di maniche .. ma se parliamo di deep e luce raccolta parlano i diametri utili netti.
Concordo anche perché ho sia il C8 che il rifrattore da 150 e li ho paragonati varie volte più grande è lo strumento e più forte è nel deep...e turbolenza permettendo anche nei pianeti.
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