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Visualizza Versione Completa : Quale facoltà scegliere dopo il liceo scientifico?



Fra991
23-02-2015, 22:01
Ciao a tutti, mi sono registrato perchè questo mi sembra un ottimo forum :)
Fra poco devo scegliere quale facoltà vorrò intraprendere , tuttavia ho qualche dubbio ...
sono indeciso su quale facoltà scegliere e vorrei sapere qualche opinione da persone che ci sono già passate.
Sono appassionato di fisica , più nello specifico di astrofisica. Vorrei scegliere una facoltà inerente, ma purtroppo devo fare i conti anche dal lato economico. Una soluzione abbastanza valida che sono riuscito a trovare è ingegneria fisica al politecnico di Milano e Torino.
Secondo voi è un buon compromesso? avete altre facoltà da consigliarmi?
Ps: (il mio grande sogno è riuscire ad entrare nell' ESA )

mustang
23-02-2015, 22:49
Benvenuto!:D
Io credo che siano ottime facoltà sopratutto quella di Torino che quest'anno è la prima in italia di ingegneria, ma questo sicuramente lo sapevi già. Io studio ingegneria meccanica a Roma. Finita la triennale in Italia ti consiglio anzi DEVI farti una specializzazione all'estero. in bocca la LUPO;)

Red Hanuman
23-02-2015, 23:25
Benvenuto!;)
In effetti, i più adatti a risponderti sono @Lampo (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=7) e @Enrico C. (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2649).
Lampo fino a qualche tempo fa lavorava a Torino, presso Thales Alenia Space. Lui è laureato in ingegneria nucleare, e si occupava in particolare dello stivaggio del materiale nel modulo Columbus.
Enrico, invece, è astrofisico di professione.
Io ho fatto un paio d'anni di fisica, uno a Pavia ed uno a Milano, ma non ho concluso la missione.:cry:
Personalmente, mi sono trovato molto bene a Pavia, i collegi non erano male ed alcuni sufficientemente economici. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti, e adesso non ti so dire com'è.

Che diploma stai prendendo?:confused:

Potresti chiedere anche ad Enzo (Vincenzo Zappalà), sul suo blog QUI (http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/). Lui sì che ti potrebbe consigliare, visto che era professore ordinario di Astrofisica a Torino, oltre che presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale...

Fra991
23-02-2015, 23:52
Capisco , come mai hai abbandonato ?hai conseguito un altra laurea o ti sei fermato proprio ?
Sto per finire il liceo scientifico ordinario , é dura ma speriamo di farcela :)

Enrico Corsaro
24-02-2015, 01:32
Ciao Fra e benvenuto! Red Hanuman ti ha già dato un quadro della situazione (grazie per il tag a proposito!).

Per rispondere alla tua domanda in modo più opportuno sarebbe utile ci dessi qualche informazione in più.
Per esempio, di dove sei?
Come già ti ha chiesto Red, che istituto frequenti?

Non conosco il programma di ingegneria fisica, però devi tenere in considerazione una cosa: un conto è fare il fisico, un altro è fare l'ingegnere. Sono due rami molto differenti. Per quanto posso dirti, il ramo ingegneristico implica maggiormente fattori di gestione, organizzazione e a diretto impatto di produzione e industria (almeno nella maggior parte dei casi).
Nel caso fisico invece, si parla di ricerca fondamentale, o di base, cioè sviluppo, analisi, interpretazione di dati, di teoria fisica, e mission concept. Inutile dire che gli sbocchi lavorativi sono più rosei nel campo ingegneristico, per motivi principalmente legati all'applicabilità e al diretto impatto nel sistema industriale (e lo dico onestamente perchè mi rendo conto che nel tipo di carriera a cui si va incontro con la ricerca il percorso è lungo e difficile, ma si sa...se si vuole raggiungere un bell'obiettivo nella vita, bisogna fare sacrifici). Devi prima di tutto capire cosa realmente desideri fare, se una o l'altra cosa, e quali sono i tuoi obiettivi sulla base di queste linee guida.

Se comunque ti piace realmente la fisica e l'astrofisica in particolare, a livello di comprensione dei fenomeni, di osservazione, di studio dei dati e della teoria, la scelta più opportuna sarebbe quella di un corso di laurea triennale in Fisica, ed una specializzazione in Astrofisica. Questo ti da, a mio avviso, la migliore formazione, più completa (sia da un punto di vista teorico che sperimentale) e secondo me al giorno d'oggi è davvero essenziale, soprattutto a livello di conoscenza e uso di software predisposti alla ricerca scientifica svolta in ambito astrofisico.

Riguardo alla specializzazione all'estero, non sono d'accordo su quanto detto prima da mustang. Semplicemente perchè ritengo che la formazione italiana sia molto buona e lo posso dire sulla base della mia esperienza e di quella di tanti altri giovani che conosco (e i giovani italiani laureati in italia e che lavorano all'estero sono davvero tantissimi e si fanno valere nel loro lavoro). Ci sono certamente facoltà migliori ed altre meno, ma in linea di massima puoi avere tutto ciò che ti serve, sta ovviamente anche a te studiare bene!
Il problema vero e proprio nasce dopo la laurea, dove purtroppo non c'è molta, se non davvero pochissima, possibilità di proseguire la carriera. Il discorso è comunque molto articolato e se ne può anche parlare in un secondo momento, se vorrai più delucidazioni.

In ogni caso, tieni presente quanto ti dico a seguire:
1) Se scegli fisica, e una volta prossimo alla laurea dedici di proseguire nel settore della ricerca, dovrai necessariamente conseguire un dottorato di ricerca (3 o 4 anni dopo la laurea specialistica), per poter pensare di avere un minimo di possibilità per entrare nel campo della ricerca. Inoltre, al 100% avrai necessità di andare a lavorare all'estero, che sia per il dottorato stesso o dopo il dottorato, e questo è uno scenario che devi considerare necessariamente al giorno d'oggi (e attenzione, non è affatto una cosa negativa, anzi, più hai una formazione articolata ed un curriculum ricco di esperienze, in diversi centri Universitari, in diverse parti del mondo, e meglio è!)
2) Qualsiasi dei due corsi di laurea tu decida di seguire, puoi tranquillamente studiare in Italia, almeno fino alla fine della specialistica, e non hai bisogno di andare all'estero (e questo dal mio punto di vista ha i suoi vantaggi, principalmente in termini economici).
3) Se scegli ingegneria, tieni presente che c'è la possibilità di trovare lavoro già con la sola stessa laurea (senza il dottorato dunque) e conosco diverse persone che lo hanno fatto, anche in Italia stessa. La necessità di trovare un lavoro il prima possibile è un fattore fondamentale per la maggior parte delle persone e non tutti hanno la possibilità di rimanere girovaghi con contratti a tempo determinato di 2-3 anni dopo essersi preso un dottorato di ricerca (e purtroppo è questa la prassi)...quindi riflettici bene. C'è anche da dire che conosco molta gente, soprattutto ex colleghi miei del corso di laurea in Fisica, che hanno sfruttato bene la stessa laurea in Fisica andando a trovare i lavori più disparati (e anche ben retribuiti, ma non più nel campo della ricerca) in settori quali ad esempio matematica finanziaria, sviluppo e programmazione software, analisi quantitativa, ingegneria del software, insegnante di fisica e matematica in scuola superiore, biomedica, ecc.

Insomma per intenderci, una laurea in fisica la puoi sfruttare veramente in tantissimi modi, anche se è ovviamente un peccato prendersi una laurea in fisica e poi decidere di non sfruttarla per il motivo per cui nasce, cioè fare ricerca.

Fammi sapere se hai altre domande e spero di esserti stato d'aiuto ;).

Red Hanuman
24-02-2015, 08:32
Capisco , come mai hai abbandonato ?hai conseguito un altra laurea o ti sei fermato proprio ?
Sto per finire il liceo scientifico ordinario , é dura ma speriamo di farcela :)
Eh, purtroppo ho dovuto fermarmi per una serie di motivi, non ultimi grossi problemi famigliari.
Ho dovuto cercarmi un lavoro, insomma.....:hm:

Enrico ti ha dato buoni input: considera bene se la tua famiglia può permettersi uno sforzo finanziario a lungo termine di questo genere, e considera anche gli sbocchi lavorativi.
Se sei veramente in gamba e motivato, buttatici a capofitto, perchè è l'unico modo di trovare un lavoro con uno stipendio consono a quello che fai (devi essere il migliore per ottenere qualcosa).
Altrimenti, dovrai ripiegare sull'insegnamento, e in Italia non è proprio il massimo (il che la dice lunga sullo stato e sul livello culturale del paese.... :cry:), oppure andare all'estero.

Per capirci: sono gli stessi consigli che sto dando a mia figlia....

Antonio86
24-02-2015, 12:27
Ciao ^^

bertupg
24-02-2015, 14:14
Se può esserti utile, la mia esperienza (risalente ormai a più di 10 anni fa) non è molto dissimile da quella di Red Hanuman: ho frequentato per 3 anni la facoltà di fisica di Torino, ma senza portare a casa nulla di concreto. Tuttavia mi ha aiutato a trovare l'occasione di inserirmi nel mondo del lavoro, e adesso sono sviluppatore software. Quindi, a conti fatti, sono contento di ciò che ho fatto, e se dovessi tornare indietro non credo che farei scelte diverse.
Inoltre, sono anche pienamente d'accordo con la valutazione di Red: devi essere il migliore per ottenere qualcosa.
Per quanto mi riguarda (soprattutto per quello che è stata la mia esperienza), questo vuol dire che il compito dell'istituzione universitaria (probabilmente al giorno d'oggi ancora più che allora) è solo quello di certificare le tue competenze (e accidentalmente quello di riunire persone con lo stesso interesse cosicché ci possa essere un minimo di stimolo reciproco) ma non ti aspettare che ti trovi la strada spianata.
Quello che voglio dire è che non è sufficiente, come forse lo può essere fino al liceo, fare il bravo studente, seguire la lezioncina, e studiarti i tuoi libri di testo. Devi metterci tantissimo di tuo, molto più di quanto non ti dia il tuo corso di studi. Fin dall'inizio devi partire non in quarta, ma in sesta, e praticamente già sapere le cose di tuo, sfruttando i prof non per apprendere cose nuove e meravigliose (per quanto lo siano), ma per approfondire e risolvere dubbi su cose che devi già aver "interiorizzato" ben prima che ti vengano spiegate a lezione (e questo richiede del tempo). Almeno, io (se avessi avuto qualcuno che me lo avesse fatto capire prima) avrei fatto così perché, per quanto fossero interessanti e affascinanti tutti quei "segreti rivelati" di matematica e fisica, essendo praticamente tutto nuovo, il mio cervellino limitato non ha avuto tempo di "metabolizzare" le nuove nozioni alla velocità dettata dagli stringenti tempi delle sessioni di esame. Certo, poi puoi anche avere la fortuna di esserci portato, ma devi essere praticamente un genio, e non è sufficiente che al liceo matematica e fisica fossero le materie preferite (come ad esempio era nel mio caso) e nemmeno essere il più bravo della classe nelle stesse.

Comunque, visto che il tuo sogno è esplicitamente quello di andare all'ESA, credo sia ci sia un maggior numero di opzioni come ingegnere aerospaziale che come ricercatore di (astro)fisica, benché non escludo che anche la seconda via sia percorribile.

Lampo
24-02-2015, 14:33
Ciao Fra,

vedo che ti hanno già risposto esaurientemente gli altri amici.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale ti dico che mi sono laureato nel 2004 in ingegneria nucleare sapendo che in Italia avrei avuto pochi sbocchi nel settore...però ricordati che un ingegnere è versatile, quindi indipendentemente dall'indirizzo specifico alla fin fine se sei in gamba, con un background da ingegnere un impiego da qualche parte lo trovi. Il problema qui in Italia in generale è lo stipendio...

Io dopo essermi laureato ho fatto un master in Esplorazione Spaziale e ho poi trovato lavoro in Thales Alenia Space a Torino, lavoravo a stretto contatto con gente di ESA e NASA tutti i giorni e nonostante il contesto mi piacesse moltissimo dopo 5 anni mi sono licenziato e ho preso in mano la ditta di mio padre che di ingegneristico/spaziale ha ben poco... (facciamo borse da donna)

Ho molti amici che lavorano in ESA, ci sono andato parecchie volte per conferenze varie ed è sicuramente un bel lavorare...personalmente non ho mai provato ad entrarci perchè non avevo voglia di piantare le radici in Olanda...alla fine se vuoi lavorare in ESA punti all'ESTEC che è lo stabilimento principale (sei sul mare del nord, sepre vento, freddo e cielo sempre grigio). Se questo non fosse un problema per te mi spiace dirti (non voglio abbatterti, c'è ancora molto tempo prima che tu ti laurei) che comunque non è affatto facile entrarvici, tutti i miei colleghi sono riusciti dopo anni di esperienza in Alenia, attraverso conoscenze, contatti ecc...

Comuque sia, come detto da qualcun'altro prima di me, anch'io tornassi indietro rifarei tutto ciò che ho fatto. Tutto ciò che ho imparato nei 5 anni di nucleare e nel master in aerospaziale sono un bagaglio culturale che mi hanno cambiato la vita e che se anche non mi sono di un gran aiuto per il mio attuale lavoro non baratterei mai con niente altro al mondo.

Se hai altre domande chiedi pure.

Lampo

Enrico Corsaro
24-02-2015, 15:19
@Red Hanuman (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=9), perchè non spostare la discussione in un thread apposito? Potrebbe essere interessante anche per altri ragazzi averla di riferimento.

Fra991
24-02-2015, 17:26
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti per le risposte, davvero, non mi aspettavo tanta disponibilità :)
Rispondendo ad Enrico ,io abito a Pordenone e sto finendo il liceo scientifico ordinario.
La mia aspirazione primaria sarebbe diventare astrofisico , e riuscire a lavorare magari un giorno per l'ESA come ricercatore. Ho trovato una soluzione come ingegneria fisica al politecnico per cercare di studiare quello che mi piace ma non rischiare di fare la fame qualora non dovessi riuscire a trovare lavoro, anche perchè , è vero che se io scelgo di conseguire la laurea in astrofisica e sono un genio non ho difficoltà nel trovare lavoro, tuttavia bisogna essere realisti ed essere consapevoli che diventare uno dei migliori in questo campo è davvero difficile. Ecco perchè ingegneria fisica potrebbe colmare la mia "sete di conoscenza" e potrebbe al tempo stesso , qualora non riuscissi a trovare lavoro nel campo della ricerca per grandi aziende(no università)come può essere ad esempio l'ESA, farmi trovare qualche lavoro al di fuori del mio campo, nell'ambito dell'ingegneria.
Un altro punto che non ho precisato è che l'insegnamento sarebbe l'ultima cosa che vorrei fare , quindi anche per questo devo fare molta attenzione se scelgo di diventare astrofisico.
Detto questo ho ancora le idee confuse e avrei un'altra serie di domande ...
Tenendo sempre presente che vorrei lavorare per l'ESA nell'ambito della ricerca , secondo voi ingegneria fisica è la scelta giusta? Immagino che la facoltà più consona per riuscire a trovare lavoro per l'ESA sia ingegneria aerospaziale, però vorrei cercare di evitarla perchè si discosta dai miei interessi.
Per la facoltà astrofisica, in quale università dovrei andare?
Secondo voi è possibile invece di fare 3 anni di fisica e gli altri 2 di specializzazione in astrofisica , fare 3 anni di ingegneria fisica al politecnico e gli altri 2 specializzarmi in astrofisica? sempre per il motivo di non rischiare di rimanere scoperto nel lavoro una volta finita l'università.
Anche in questo caso sarebbe doveroso farsi un dottorato ?
Per quanto riguarda mustang che mi ha consigliato di specializzarmi all'estero , una buona idea potrebbe essere di specializzarmi in Italia facendo però un' erasmus ?
Se avete in mente un percorso migliore di studio da consigliarmi tenendo sempre a mente le mie passioni ed i miei obbietti futuri sarei lieto di saperlo :)
Per Lampo :
Io avevo capito che l'ESA ha anche una sede centrale a Parigi , puo' essere?

Enrico Corsaro
24-02-2015, 17:44
Ecco perchè ingegneria fisica potrebbe colmare la mia "sete di conoscenza" e potrebbe al tempo stesso , qualora non riuscissi a trovare lavoro nel campo della ricerca per grandi aziende(no università)come può essere ad esempio l'ESA, farmi trovare qualche lavoro al di fuori del mio campo, nell'ambito dell'ingegneria.

Credo che ci sia un pò di confusione in questo senso...una laurea in fisica è sempre versatile. Il problema è che è difficile trovare un posto di lavoro fisso nel campo della ricerca, anche se sei bravo o tra i migliori.
Io personalmente al posto tuo proverei proprio fisica triennale + astrofisica di specializzazione. Se poi fisica non fa davvero per te, lo capirai già alla triennale stessa e potrai cambiare direzione nella specialistica ad esempio scegliendo un ramo ingegneristico.



Un altro punto che non ho precisato è che l'insegnamento sarebbe l'ultima cosa che vorrei fare , quindi anche per questo devo fare molta attenzione se scelgo di diventare astrofisico.

Ovviamente l'insegnamento non è un obbligo ma è solo una via possibile nel caso in cui tu decida di rinunciare alla ricerca.




Tenendo sempre presente che vorrei lavorare per l'ESA nell'ambito della ricerca , secondo voi ingegneria fisica è la scelta giusta? Immagino che la facoltà più consona per riuscire a trovare lavoro per l'ESA sia ingegneria aerospaziale, però vorrei cercare di evitarla perchè si discosta dai miei interessi.

Ti faccio una domanda io stavolta. Perchè proprio l'ESA? Perchè non la NASA o un qualsiasi altro centro universitario europeo o mondiale dove si fa ricerca? Ce ne sono tanti e non esiste solo l'ESA, tienilo presente. Io ad esempio lavoro in un grosso centro governativo francese di ricerca. Poi per l'ESA le possibilità sono più limitate perchè la ricerca viene essenzialmente svolta in funzione unica delle missioni spaziali dell'ESA stessa (altrimenti non ti finanziano il lavoro), quindi dal mio punto di vista sei molto più limitato. Comunque dipende molto dal campo specifico di cui ti vuoi occupare e questo lo potrai solo capire studiando fisica e astrofisica. Inoltre, bisogna anche tenere in conto se hai preferenze climatiche, e se non hai un domani problemi a trasferirti all'estero se ti offrono un dottorato (in cui tieni presente che sei pagato, un pò come se fosse un lavoro), od un contratto dopo dottorato.



Per la facoltà astrofisica, in quale università dovrei andare?

Posso dirti che le Università di Padova e Trieste hanno ottimi istituti di astrofisica, ma anche Roma e Bologna. Sta anche un pò a te valutare poi quale possa convenirti maggiormente.



Secondo voi è possibile invece di fare 3 anni di fisica e gli altri 2 di specializzazione in astrofisica , fare 3 anni di ingegneria fisica al politecnico e gli altri 2 specializzarmi in astrofisica? sempre per il motivo di non rischiare di rimanere scoperto nel lavoro una volta finita l'università.

Non rischi se fai fisica e astrofisica ma devi prima di tutto capire cosa desideri veramente. Ingegneria ti da un taglio professionale diverso, mirato alla produzione industriale e all'impatto sul mercato, mentre quello puramente scientifico è mirato alla ricerca, quella di base (quindi laboratorio, esperimenti, osservazioni, comprensione dei dati, verifica e sviluppo delle teorie). Sono due cose molto molto diverse. Devi capire prima bene cosa ti piacerebbe veramente fare.



Anche in questo caso sarebbe doveroso farsi un dottorato ?

Il dottorato di ricerca è d'obbligo nel caso in cui tu vuoi perseguire la carriera della ricerca, altrimenti no, anche se è pur sempre una qualifica in più che anche a livello industriale, aziendale e organizzativo viene comunque valutata.



Per quanto riguarda mustang che mi ha consigliato di specializzarmi all'estero , una buona idea potrebbe essere di specializzarmi in Italia facendo però un' erasmus ?

Questa è sicuramente una ottima soluzione. Tesi di laurea + erasmus in un centro universitario all'estero ti danno già una bella possibilità di allargare la tua cerchia di conoscenza, fare esperienza e farti conoscere da persone che potrebbero domani offrirti un dottorato nel loro centro universitario/di ricerca.

Fra991
24-02-2015, 18:34
Ti faccio una domanda io stavolta. Perchè proprio l'ESA? Perchè non la NASA o un qualsiasi altro centro universitario europeo o mondiale dove si fa ricerca? Ce ne sono tanti e non esiste solo l'ESA, tienilo presente. Io ad esempio lavoro in un grosso centro governativo francese di ricerca. Poi per l'ESA le possibilità sono più limitate perchè la ricerca viene essenzialmente svolta in funzione unica delle missioni spaziali dell'ESA stessa (altrimenti non ti finanziano il lavoro), quindi dal mio punto di vista sei molto più limitato. Comunque dipende molto dal campo specifico di cui ti vuoi occupare e questo lo potrai solo capire studiando fisica e astrofisica. Inoltre, bisogna anche tenere in conto se hai preferenze climatiche, e se non hai un domani problemi a trasferirti all'estero se ti offrono un dottorato (in cui tieni presente che sei pagato, un pò come se fosse un lavoro), od un contratto dopo dottorato.


Certamente, era solo un esempio dei tanti. Per la NASA sapevo però che per entrare bisogna, oltre ad essere bravissimi e fortunati ,essere cittadino americano.Quindi entrare è pressochè impossibile per noi.
Per quanto riguarda trasferirmi all'esterno non è grosso problema, anzi è sempre bello viaggiare.



Non rischi se fai fisica e astrofisica ma devi prima di tutto capire cosa desideri veramente. Ingegneria ti da un taglio professionale diverso, mirato alla produzione industriale e all'impatto sul mercato, mentre quello puramente scientifico è mirato alla ricerca, quella di base (quindi laboratorio, esperimenti, osservazioni, comprensione dei dati, verifica e sviluppo delle teorie). Sono due cose molto molto diverse. Devi capire prima bene cosa ti piacerebbe veramente fare.

In primis io vorrei lavorare in un centro di ricerca importante o per conto di una grande agenzia. Come ripiego non mi dispiacerebbe lavorare in ambito ingegneristico mirato appunto alla produzione industriale.



Il dottorato di ricerca è d'obbligo nel caso in cui tu vuoi perseguire la carriera della ricerca, altrimenti no, anche se è pur sempre una qualifica in più che anche a livello industriale, aziendale e organizzativo viene comunque valutata.

Quindi in sintesi se io devo lavorare ad esempio per l'ESA , se lavoro come ricercatore ho bisogno del dottorato , mentre se lavoro come ingegnere no, giusto?

Enrico Corsaro
24-02-2015, 18:50
Certamente, era solo un esempio dei tanti. Per la NASA sapevo però che per entrare bisogna, oltre ad essere bravissimi e fortunati ,essere cittadino americano.Quindi entrare è pressochè impossibile per noi.

No assolutamente ;), tutti possono applicare per un lavoro alla NASA, dato per assodato che abbiano i titoli accademici richiesti. La nazionalità non c'entra affatto, quindi vai tranquillo.
E comunque tieni presente che non è perchè uno non si reputa il migliore che è impossibilitato a provare. Di posizioni di lavoro che si aprono in europa e nel mondo ce ne sono diverse, bisogna sempre tentare se si vuole riuscire, a prescindere ;).



In primis io vorrei lavorare in un centro di ricerca importante o per conto di una grande agenzia. Come ripiego non mi dispiacerebbe lavorare in ambito ingegneristico mirato appunto alla produzione industriale.

Allora il CdL in Fisica fa al caso tuo :).



Quindi in sintesi se io devo lavorare ad esempio per l'ESA , se lavoro come ricercatore ho bisogno del dottorato , mentre se lavoro come ingegnere no, giusto?
Per qualunque ente di ricerca il titolo di dottorato è richiesto a prescindere (a meno che non vieni ingaggiato proprio per fare lo stesso dottorato di ricerca in quell'ente, allora vale la laurea specialistica). Per l'ingegneria dipende dal tipo di settore ma in linea di massima per il lavoro di ingegnere non occorre il dottorato di ricerca.

etruscastro
24-02-2015, 18:58
Red Hanuman cosa ne dici se apriamo un thread dedicato alle sue richieste e lasciamo questo per il benvenuto?

Stefano Simoni
24-02-2015, 19:13
ho spostato in Astrofisica e modificato con un titolo adeguato come da regolamento. Fra991 magari puoi aprire un nuovo 3D nella sezione Mi presento, dedicato solo a chi vorrà darti il benvenuto ;)

Fra991
24-02-2015, 19:19
Non rischi se fai fisica e astrofisica
Questo punto non mi è ancora chiaro... Prima mi hai risposto dicendomi

Inutile dire che gli sbocchi lavorativi sono più rosei nel campo ingegneristico, per motivi principalmente legati all'applicabilità e al diretto impatto nel sistema industriale (e lo dico onestamente perchè mi rendo conto che nel tipo di carriera a cui si va incontro con la ricerca il percorso è lungo e difficile, ma si sa...se si vuole raggiungere un bell'obiettivo nella vita, bisogna fare sacrifici)
oppure come

Il problema vero e proprio nasce dopo la laurea, dove purtroppo non c'è molta, se non davvero pochissima, possibilità di proseguire la carriera
Quindi vorrei capire perchè mi dici che non rischio?
Da quello che ho capito se faccio fisica e astrofisica , aggiungendo il fatto che non vorrei finire ad insegnare,trovare lavoro risulterebbe abbastanza difficile, a meno che ovviamente non trovo un lavoro molto diverso da quello per cui ho studiato.
Ecco perchè forse ingegneria fisica + astrofisica mi amplierebbe di molto la ricerca di un lavoro in Italia e anche all'estero sia in ambito di ricerca(con dovuto dottorato) sia in ambito ingegneristico .Tra poco dovrò andare a visitare il politecnico di Milano informandomi meglio ,ma nella facoltà di ingegneria fisica ti preparano oltre dal lato ingegneristico anche con ottime basi per l'appunto di fisica. Capisco che non è del tutto come fare fisica allo stato puro però si avvicina parecchio no?

Fra991
24-02-2015, 19:20
ho spostato in Astrofisica e modificato con un titolo adeguato come da regolamento. Fra991 magari puoi aprire un nuovo 3D nella sezione Mi presento, dedicato solo a chi vorrà darti il benvenuto ;)
ahah okkey ;)

Enrico Corsaro
24-02-2015, 20:24
Quindi vorrei capire perchè mi dici che non rischio?
Da quello che ho capito se faccio fisica e astrofisica , aggiungendo il fatto che non vorrei finire ad insegnare,trovare lavoro risulterebbe abbastanza difficile, a meno che ovviamente non trovo un lavoro molto diverso da quello per cui ho studiato.

Ecco perchè forse ingegneria fisica + astrofisica mi amplierebbe di molto la ricerca di un lavoro in Italia e anche all'estero sia in ambito di ricerca(con dovuto dottorato) sia in ambito ingegneristico .Tra poco dovrò andare a visitare il politecnico di Milano informandomi meglio ,ma nella facoltà di ingegneria fisica ti preparano oltre dal lato ingegneristico anche con ottime basi per l'appunto di fisica. Capisco che non è del tutto come fare fisica allo stato puro però si avvicina parecchio no?

OK cerco di spiegarmi meglio. Una laurea in fisica è una delle migliori lauree che esistano in assoluto nel ramo scientifico. Nasce per poter fare ricerca ma come risultato finale dimostra di essere davvero molto versatile e ti permette comunque di trovare lavoro, anche se non nel campo della ricerca per cui è rivolta.

Se però sai già a priori che non vorrai fare ricerca, vuoi un lavoro ben pagato e con più ampie possibilità di collocamento allora è bene scegliere ingegneria, e probabilmente quella che tu suggerisci è anche adatta visto che senz'altro sarà focalizzata all'aspetto fisico (insomma per capirci, non scegli di fare fisica se sai già a priori di non voler fare ricerca...non ha senso ;)).

Da quello che leggo in internet ho trovato questo, proprio nella pagina ufficiale del Politecnico di Milano (http://www.fisi.polimi.it/it/didattica/offerta_formativa).

In accordo con quanto previsto nella riforma degli studi di Ingegneria, è stato attivato presso il Politecnico di Milano, a partire dall’anno accademico 2001-2002, un nuovo Corso di Studi in Ingegneria Fisica della Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione (link is external) (http://www.ingindinf.polimi.it). L'obiettivo è di formare laureati in possesso di una solida cultura ingegneristica di base accompagnata da approfondite conoscenze in aree applicative della fisica moderna.
Il curriculum degli studi, in conformità con quanto stabilito dai nuovi decreti legislativi e in accordo con il modello europeo, è articolato in 3 livelli:



Laurea (http://www.fisi.polimi.it/it/didattica/offerta_formativa/laurea) (I livello, triennale)
Laurea magistrale (http://www.fisi.polimi.it/it/didattica/offerta_formativa/laurea_magistrale) (II livello, biennale, dopo la Laurea)
Dottorato di ricerca (http://www.fisi.polimi.it/it/didattica/offerta_formativa/dottorato_di_ricerca) (III livello, triennale, dopo la Laurea magistrale)



Quindi anche in questo ramo avrai il dottorato di ricerca come percorso consigliato per la formazione (ma non obbligatorio).
Questo tipo di laurea molto probabilmente ti permetterà di fare ricerca in fisica applicata, che generalmente è rivolta a sviluppi tecnologici industriali.

Lampo
25-02-2015, 09:02
Io avevo capito che l'ESA ha anche una sede centrale a Parigi , puo' essere?

Sì, a Parigi ci sono gli headquarters...mi sembra un pò difficilino puntare ad entrare lì dal nulla... :)

Tutta la parte scientifica invece (studio e progettazione nuove missioni) è svolta in ESTEC come ti dicevo, nel Noordwijk. Poi ci sono altri stabilimenti ma non credo possano interessarti, c'è l'ESOC in Germania che è fondamentalmente un centro di controllo dei satelliti già in orbita, c'è l'EAC a Cologne (sempre Germania) dove addestrano gli astronauti (avevo fatto anche un colloquio lì per lavorarci ma non mi hanno preso) e l'ESRIN a Roma dove fanno osservazione della Terra.

L'ESTEC è sicuramente il centro più grosso...anzi, è praticamente un paese...

Antonio86
25-02-2015, 14:07
Domanda: un po off-topic...e chi ha fatto il tecnico?? (nello specifico: perito informatico!)...posso continuare gli studi... ma in astrofisica?? O robotica ?? (pensavo a Pisa...)

Grazie!

Enrico Corsaro
25-02-2015, 15:07
Domanda: un po off-topic...e chi ha fatto il tecnico?? (nello specifico: perito informatico!)...posso continuare gli studi... ma in astrofisica?? O robotica ?? (pensavo a Pisa...)

Grazie!

E come! Il tecnico praticamente offre la migliore preparazione e competenza di base nelle materie scientifiche, paradossalmente ancor più del liceo scientifico stesso! E comunque, conosco diversa gente che ha scelto il percorso di fisica (e con risultati lodevoli) pur provenendo da un liceo classico! La formazione di base a prescindere fa davvero poco ruolo credimi. In ogni caso partirai da zero all'inizio dei corsi (pensa che in matematica si parte dalla definizione di un numero), quindi starà a te uniformarti e impegnarti per tenere buono il livello di apprendimento e di studio. Puoi scegliere quello che vuoi, vai tranquillo.

Red Hanuman
25-02-2015, 15:12
Analisi I... Geometria I.... Che ricordi!.. ;)

RelativeTime
25-02-2015, 16:39
Ciao Fra991, ti hanno già dato ottime risposte tutti quelli che mi hanno preceduto, ma voglio dare un piccolo contributo anch'io. :)
Visto che sei di Pordenone... so che nell'università di Padova c'è un dipartimento di fisica e di astronomia (nel sito ufficiale (http://www.dfa.unipd.it/index.php?id=834) puoi trovare maggiori info). Io mi sto laureando in qualcosa di abbastanza lontano da astrofica e astronomia (cinese a Ca' Foscari:biggrin:), ma tra i sogni nel cassetto ho quello di iscrivermi in un'altra università e studiare qualcosa che abbia a che fare con l'astronomia; il mio è un desiderio guidato dalla sete di conoscenza piuttosto che dalla ricerca di un lavoro.
Immagino, comunque, che la facoltà di Torino sia più prestigiosa e si avvicini maggiormente a ciò che cerchi.

Enrico Corsaro
25-02-2015, 16:43
Concordo con @RelativeTime (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2919) che Padova è un importante centro, soprattutto per la fisica stellare!!

Comunque, anche se non è di queste università ma della mia (Università di Catania), ti metto un link a seguire con un bel video realizzato dalla radio locale che intervista docenti e professori di Fisica e spiega perchè scegliere Fisica e Astronomia come percorso di studi e fa vedere le opinioni e i giudizi di alcuni studenti.
Penso che per @Fra991 (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=3339) possa essere illuminante ;). Lo trovi QUI (http://www.zammumultimedia.it/percha-fisica-e-astronomia.htm).

Fra991
26-02-2015, 12:10
Altri consigli sono sempre utili per me quindi grazie mille a tutti :)
Vedrò sicuramente il video appena sono a casa!
Per relativeTime , se il tuo sogno è fare astronomia ti consiglio di farla , non bisogna vivere di rimpianti ;)