NGC-Diego-1983
19-02-2015, 11:24
Ero veramente curioso di vedere e provare finalmente dal vivo un 16" di quelli "commerciali", dato che di 16" finora dal vero ho visto e usato solo dobson autocostruiti :)
Ieri sera finalmente se n'è presentata l'occasione, e come fanno i castratori di canguri... ho preso la palla al balzo :biggrin:
Un amico della mia associazione astrofili ha da poco acquistato un dobson Meade Lightbridge da 16", e ieri sera ha deciso di montarlo in giardino (casa in mezzo alle campagne venete) e scorrazzare un po' per la Volta Stellata.
Ho così deciso di fare un salto a trovarlo, sapendo che oltre a me ci avrebbe raggiunto anche un altro amico dell'associazione, anche lui curioso di vedere il nuovo acquisto!
Poco dopo le 22 arrivo a destinazione, e come spengo i fari e scendo dalla macchina, vedo a qualche decina di metri, immersi nell'oscurità (a sua volta immersa nell'IL), le sagome scure di due energumeni intenti in quello che sembrava un rito di adorazione pagana di un'altra ENORME sagoma scura, probabilmente un MENHIR preistorico :biggrin:
Avvicinandomi, capisco che non sto per scoprire una tribù pagana sconosciuta intenta in altrettanto sconosciuti riti tribali :D ma che si tratta dei miei due amici intenti ad osservare con quello che mi è apparso sin da subito come uno dei dobson più imponenti e belli che abbia mai visto!
La prima impressione che si ha è quella di trovarsi di fronte ad uno strumento davvero massiccio e grande, addirittura più alto di me (1,86 mt) quando puntato allo Zenith.
Come un cagnetto sulla caviglia del postino :biggrin: , mi attacco all'oculare, ed inizio a cercare e puntare qualche oggetto.
Essendo sotto un cielo di SQM 19.6 non sto a descrivere ciò che (non) si vedeva all'oculare, ma solo le impressioni che ho avuto sulla meccanica strumento.
Devo dire che subito ci si accorge della sua grande stabilità: NESSUNA vibrazione, nemmeno ad ingrandimenti sostenuti (300x), durante la messa a fuoco.
Nel puntamento il movimento risulta fluido al punto giusto e, dosando bene il frizionamento, dove ci si ferma a puntare il telescopio resta, senza alcuno spostamento di assestamento.
L'unico difetto che ho notato risiede nel bilanciamento, non proprio perfetto (come dicevo bisogna usare bene la frizione), e sul fatto che il mio amico mi ha detto di aver notato che lo strumento durante una serata almeno una volta si scollima leggermente.
V'è da dire che lo strumento è usato, e che magari il discorso "collimazione" è inerente solo questo esemplare.
A fine serata, è giunto il momento di smontare e riporre lo strumento in casa:
nonostante le imponenti dimensioni, lo strumento è davvero facile ed immediato da smontare.
Ciò che più mi "precoccupava"/incuriosiva era il peso del secchio del primario; devo dire che sono rimasto positivamente sorpreso quando l'ho sollevato, in quanto grazie anche alla sua forma regolare, si riesce ad avere un'ottima presa e quindi a sentirne meno il peso.
Per brevi tragitti (qualche metro) il secchio è trasportabilissimo senza chiedere particolari sforzi da culturista.
Adesso la prossima tappa sarà portare il bestione sotto un cielo scuro di montagna e vedere per bene come rende da lì. L'uscita era prevista per domani, ma ovviamente il meteo splendido di questi giorni domani lascerà spazio alle nuvole :-/
Sono anche curiosissimo di vedere che differenze prestazionali ci sono tra questo bellissimo 16" ed il mio 13" (il cui specchio qualitativamente parlando è senz'altro migliore); vedremo così finalmente che differenza corre in quei 3" di diametro, ed al contempo quanto conta la qualità dello specchio.
La focale è praticamente la stessa, quindi il test sarà davvero MOOOOOLTO interessante!
Bene ragazzi, questo è quanto.
Devo dire che il mio amico per ora sembrerebbe aver fatto davvero un ottimo acquisto, che mi ha positivamente sorpreso :)
Ieri sera finalmente se n'è presentata l'occasione, e come fanno i castratori di canguri... ho preso la palla al balzo :biggrin:
Un amico della mia associazione astrofili ha da poco acquistato un dobson Meade Lightbridge da 16", e ieri sera ha deciso di montarlo in giardino (casa in mezzo alle campagne venete) e scorrazzare un po' per la Volta Stellata.
Ho così deciso di fare un salto a trovarlo, sapendo che oltre a me ci avrebbe raggiunto anche un altro amico dell'associazione, anche lui curioso di vedere il nuovo acquisto!
Poco dopo le 22 arrivo a destinazione, e come spengo i fari e scendo dalla macchina, vedo a qualche decina di metri, immersi nell'oscurità (a sua volta immersa nell'IL), le sagome scure di due energumeni intenti in quello che sembrava un rito di adorazione pagana di un'altra ENORME sagoma scura, probabilmente un MENHIR preistorico :biggrin:
Avvicinandomi, capisco che non sto per scoprire una tribù pagana sconosciuta intenta in altrettanto sconosciuti riti tribali :D ma che si tratta dei miei due amici intenti ad osservare con quello che mi è apparso sin da subito come uno dei dobson più imponenti e belli che abbia mai visto!
La prima impressione che si ha è quella di trovarsi di fronte ad uno strumento davvero massiccio e grande, addirittura più alto di me (1,86 mt) quando puntato allo Zenith.
Come un cagnetto sulla caviglia del postino :biggrin: , mi attacco all'oculare, ed inizio a cercare e puntare qualche oggetto.
Essendo sotto un cielo di SQM 19.6 non sto a descrivere ciò che (non) si vedeva all'oculare, ma solo le impressioni che ho avuto sulla meccanica strumento.
Devo dire che subito ci si accorge della sua grande stabilità: NESSUNA vibrazione, nemmeno ad ingrandimenti sostenuti (300x), durante la messa a fuoco.
Nel puntamento il movimento risulta fluido al punto giusto e, dosando bene il frizionamento, dove ci si ferma a puntare il telescopio resta, senza alcuno spostamento di assestamento.
L'unico difetto che ho notato risiede nel bilanciamento, non proprio perfetto (come dicevo bisogna usare bene la frizione), e sul fatto che il mio amico mi ha detto di aver notato che lo strumento durante una serata almeno una volta si scollima leggermente.
V'è da dire che lo strumento è usato, e che magari il discorso "collimazione" è inerente solo questo esemplare.
A fine serata, è giunto il momento di smontare e riporre lo strumento in casa:
nonostante le imponenti dimensioni, lo strumento è davvero facile ed immediato da smontare.
Ciò che più mi "precoccupava"/incuriosiva era il peso del secchio del primario; devo dire che sono rimasto positivamente sorpreso quando l'ho sollevato, in quanto grazie anche alla sua forma regolare, si riesce ad avere un'ottima presa e quindi a sentirne meno il peso.
Per brevi tragitti (qualche metro) il secchio è trasportabilissimo senza chiedere particolari sforzi da culturista.
Adesso la prossima tappa sarà portare il bestione sotto un cielo scuro di montagna e vedere per bene come rende da lì. L'uscita era prevista per domani, ma ovviamente il meteo splendido di questi giorni domani lascerà spazio alle nuvole :-/
Sono anche curiosissimo di vedere che differenze prestazionali ci sono tra questo bellissimo 16" ed il mio 13" (il cui specchio qualitativamente parlando è senz'altro migliore); vedremo così finalmente che differenza corre in quei 3" di diametro, ed al contempo quanto conta la qualità dello specchio.
La focale è praticamente la stessa, quindi il test sarà davvero MOOOOOLTO interessante!
Bene ragazzi, questo è quanto.
Devo dire che il mio amico per ora sembrerebbe aver fatto davvero un ottimo acquisto, che mi ha positivamente sorpreso :)