Visualizza Versione Completa : Telrad autocostruito
Ingredienti: un foglio di compensato, una lente, uno specchietto, un diodo, una batteria a bottone, un foglio trasparente da stampante laser, due rettangoli di vetro sottile.
Circa 15 giorni fa ho messo gli occhi sul Telrad di un amico per la prima volta. Ovviamente l'ho apprezzato fin da subito per la sua funzionalità e per l'apparente banalità di trovare un DSO praticamente a occhio nudo, col solo ausilio di 3 cerchi "disegnati" su un vetrino...
Ovviamente la prima cosa che ho fatto appena tornato a casa è stata disegnare tre cerchi su un vetrino e guardarvi attraverso ignaro della figuraccia che avrei fatto verso me stesso...
Quando mi sono reso conto che spostando l'occhio di un centimetro avrei inquadrato tutt'altra parte di cielo ho realizzato che forse forse dentro quella scatoletta c'è qualcosa di tecnologico, o forse addirittura di magico...
Allora ho iniziato a cercare informazioni e dopo breve ho appreso che quei cerchi sono proiettati verso l'infinito e il vetrino li rende visibili. Mi si è aperto un mondo nuovo.
Sfruttando informazioni "rubate" qua e la su siti per lo più francesi ho progettato il mio telrad fai da te e pian piano ho iniziato la costruzione.
Lungi da me saper applicare quelle formule relative a focali, distanze, dimensioni delle lenti e via dicendo...
Ho iniziato per gioco, se non altro per vedere se fossi stato in grado di realizzare almeno una proiezione pur se imprecisa.
Per farla breve stanotte ho eseguito finalmente la prima osservazione dopo il completamento e sebbene il cielo di Roma non sia proprio adatto all'utilizzo del Telrad, ho centrato 10 DSO, immediatamente quelli con stelle di riferimento vicine e combattendo un po' di più per quelli senza particolari riferimenti.
Appena possibile se potrà essere di vostro interesse posterò qualche foto, anche se l'estetica al momento non è stata ancora presa in considerazione...
Ahhh, ecco perchè eri sparito da un pò......foto, foto !!
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Ecco le foto.
Ovviamente seguirà la verniciatura e la gestione dell'alimentazione all'interno.
La dimensione è stata calcolata in base al diametro della lente trovata in un binocolo di scarsa qualità.
Per ottimizzare la visione dei cerchi ho dovuto limitare sia lo spazio sulla lente sia sullo specchietto, ciò vuol dire che volendo si possono ridurre le dimensioni di un buon 30%.
Come attacco ho trovato il modo di utilizzare quello del cercatore, tanto a quel punto...
Visto che c'ero ho lasciato spazio ad un'eventuale fantasia futura, rendendo il reticolo estraibile e distanziabile.
Così all'occorrenza potrò avere un Red Dot piuttosto che un Rigel Quickfinder o un puntatore di mia fantasia
Senza parole !! :shock: ... ti manca solo di farne la versione "Hermès" in mogano con intarsi di radica (non ho dubbi che ne saresti capacissimo !) in edizione limitata !
p.s. perchè le scanalature visibili nella foto 2 ? puoi variare le dimensioni dei cerchi spostando il vetrino ?
Cambia la luminosità, non avendo trovato ancora il modo di modularla, allontanando il reticolo la luminosità dei cerchi sul vetrino diminuisce
Veramente un lavoro fantastico!!!
Potresti darci qualche informazione in più per chi volesse cimentarsi?
Ad esempio:
1) diametro e spessore dei cerchi stampati sul lucido
2) dimensione dei vetrini
3) distanza del Led dal vetrino col lucido
4) distanza del vetrino col lucido dallo specchio a 45°
5) diametro della lente
Hai fatto varie prove per posizionare i vari elementi?
Come hai fatto a calcolare l'ampiezza apparente dei cerchi proiettati?
Le 3 viti che vedo sul lato esterno servono a "collimare" lo specchietto?
Ti ringrazio in anticipo per qualsiasi informazione vorrai darci.
Ciao
Graziano
Premetto che il consiglio è quello di acquistarlo qualora ne necessitiate perché il tempo che ho dedicato a questa realizzazione va ben oltre i circa 60 euro del costo del Telrad originale. Vero anche che avendo dovuto scoprirne il funzionamento e i segreti in corso d'opera, molto tempo è andato via per motivi non imputabili alla costruzione spicciola. Oggi probabilmente impiegherei meno di un decimo del tempo.
Se invece avete tempo e come me siete affascinati dal costruire qualcosa di apparentemente "incostruibile" allora procedete pure.
Come al solito si tratta di un prototipo con tanti piccoli dettagli da migliorare.
Partendo proprio da zero sia a livello di competenze tecniche sia costruttive ho deciso di trascurare completamente le incomprensibili formule che determinano le varie distanze e posizioni ed ho proceduto con una serie di test manuali.
Le dimensioni interne della scatolina base sono 6x4,8x25 cm, ho lasciato un po' di lunghezza in più che a tagliare si fa sempre in tempo... 6 cm perché il cinese sotto casa aveva solo uno specchietto largo 5,5 così la larghezza è in funzione dello specchio (e non della lente) che deve avere un po' di gioco per permettere un minimo spostamento durante la collimazione. Ho dovuto coprire una porzione di specchio, quindi in realtà utilizzo uno specchio 4x4 cm. la lente è montata sopra un piccolo spessore per distanziarla un po' ma non ho rilevato differenze sul distanziarla più o meno. Stesso discorso per il vetrino ancora sopra, che quindi ho messo all'altezza più comoda per me.
Importanza assoluta invece ha la distanza del reticolo, che se posto troppo vicino allo specchio genera dei cerchi non consoni, perché si spostano allo spostarsi della testa in visuale, quasi come se fossero disegnati sul vetrino. Da una certa distanza in poi il problema non si verifica più.
Per mantenere le proporzioni dei cerchi ho operato una serie di screenshot sui cerchi telrad di stellarium a vari ingrandimenti fino a trovare la dimensione ottimale eseguendo dei test sul campo.
Con Paint il rosso dei cerchi l'ho fatto diventare bianco e poi ho stampato i cerchi di vari formati su un foglio trasparente per stampante laser (il bianco resta trasparente così la luce rossa li proietta del colore adeguato.
Il diametro della lente che ho usato è senz'altro grande, tant'è vero che ho fatto in modo che comunicasse con lo specchio attraverso una fessura di 4x4cm, esattamente come per lo specchio.
Le dimensioni dei vetrini sono a tuo piacimento. Quello del reticolo deve entrare nell'alloggiamento quindi la misura è obbligata. Il vetrino superiore ha dimensioni 5x6,5cm ma anche li la misura conta poco perché anche se il vetro dovesse essere più grande tu vedrai il fascio di luce che passerà dal 4x4cm dello specchio e della lente.
Se il led è troppo vicino al reticolo vedrai troppo luminosi i due cerchi interni e non riuscirai a vedere il cerchio esterno. Dovrai trovare la giusta distanza.
L'ampiezza apparente dei cerchi proiettati non hai bisogno di calcolarla, avendo la possibilità di estrarre il vetrino e avendo diversi formati già stampati troverai quello che corrisponde, Stellarium alla mano.
Dalla scheda madre di un pc ho prelevato l'alloggiamento della batteria del bios e ho saldato i fili fino al diodo rosso interponendo un contatto usb sostituibile con un interruttore qualsiasi.
Le 3 viti servono per la collimazione, ma credo che per la collimazione adotterò un sistema ancora più semplice con viti e molle tra la scatolina e la base del Telrad, già predisposta.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro
Grazie, ottima descrizione, ora molte cose mi sono più chiare.
Ho ancora qualche dubbio:
1) vedo che la scatolina che contiene diodo, diaframma, specchio ecc. "poggia" su una base con bordini rialzati largo poco più della scatolina stessa e sembra essere solidale col supporto sagomato che si inserisce nella basetta del cercatore. Qual'è la sua funzione? Serve per consentire il movimento della scatolina per effettuare l'allineamento col telescopio?
2) Perchè hai diaframmato lo specchio e la lente? C'è un motivo ottico o è una soluzione costruttiva?
3) I diametri dei cerchi stampati sull'acetato dipendono dal tipo di lente che si usa? Nel senso che non sapendo che lente hai usato, è anche inutile stamparli uguali ai tuoi, giusto?
Giuro che dopo queste domande non rompo più le scatole :D
La base va allargandosi sul davanti per permettere l'allineamento col tele.
Se per diaframmare intendi la riduzione della superficie dello specchio e della lente, l'ho fatto perché in questo modo il cerchio è circoscritto in una zona esatta del vetrino in modo che per vederlo intero devi essere in una posizione precisa. In questo modo si riduce la possibilità di errore del puntamento.
Per la grandezza dei cerchi non so dirti, potrebbe dipendere dalle distanze reticolo-specchio, specchio-lente, reticolo-specchio-lente... Come ho anticipato le prove le ho fatte manualmente e di alcune cose ho saltato a piè pari la parte teorica...
Giuro che dopo queste domande non rompo più le scatole :D
... ma non riesco a resistere, è più forte di me, e quando mi capita di poter fare domande a un autocostruttore così bravo e disponibile?!?
Chiarito che la base è più larga davanti per consentire l'allineamento, volevo chiederti come fai a mantenere l'allineamento una volta raggiunto: c'è una vite che non vedo da qualche parte?
Grazie per il chiarimento del diaframma della lente, ora mi è chiaro perchè lo hai messo.
Non c'è ancora. Pensavo di mettere un bullone che spinge da destra a sinistra e 2 molle dall'altra parte a fare resistenza. Un bullone da sopra a sotto e il peso a fare da resistenza.
La sera del test ho allineato manualmente fissando con un po di biadesivo poco appiccicante
Le domande che hai fatto finora sono tutte pertinenti, quindi non preoccuparti.
... ma non riesco a resistere, è più forte di me, e quando mi capita di poter fare domande a un autocostruttore così bravo e disponibile?!?
Credo di essere solo molto "curioso" e al limite disponibile. Non parleresti di bravo autocostruttore se vedessi la grossolaneria di certe rifiniture.
Comunque poi ieri sera ho notato che spostando il reticolo verso lo specchio i cerchi rimpiccoliscono, mentre spostandoli verso il led si ingrandiscono, e non il contrario come pensavo.
C'è ancora molto da imparare
Un altro dettaglio non trascurabile è il fatto che sostituendo il cercatore con questo Telrad si va a creare uno sbilanciamento del tubo. Andrà fatto quindi un calcolo per stabilire di quanto aumentare il peso del Telrad per bilanciare di nuovo la situazione
Cercherei piuttosto il modo di farci stare sia il telrad sia il cercatore ottico: avere entrambi, come ad esempio ha fatto PHIL53, credo che sia la combinazione ottimale su un dobson.
In principio avevo pensato di farlo. Poi ho trovato diversi motivi per evitare. Il più importante è quello che il cercatore che andrà a finire più esterno sarà pressoché inutilizzabile perché il 12" ha dimensioni diverse e renderebbe l'operazione troppo scomoda. Il fatto di poterli intercambiare in pochi secondi invece non ne preclude l'utilizzo. Altro aspetto è che in questo modo non devo applicare modifiche al tubo, visto mai mi venisse voglia di cambiarlo un giorno.
Laddove il telrad non mi portasse a destinazione mi farò aiutare dal push to. Quando ne avrò voglia monterò il cercatore
avere entrambi, come ad esempio ha fatto PHIL53, credo che sia la combinazione ottimale su un dobson.
In teoria si, ma ottimale è una parola grossa: all'atto pratico, la posizione del cercatore obbliga ad alzarti dallo sgabello (per usare il Telrad rimanendo seduto, devi invece "spalmarti" sul tubo) e il respiro tende ad appannare il vetrino del Telrad (già di suo particolarmente "igrofilo").
Non ho mai usato un sistema push-to ma, ad intuito, direi che le combinazioni ottimali dovrebbero essere pushto & cercatore oppure telrad & cercatore: penso infatti che se nè il Telrad nè il pushto ti hanno permesso di raggiungere la meta nell'oculare, quello è il momento dove il cercatore ottico può darti una mano....
Comunque i Dobson si confermano un work in progress permanente e ciò fa parte del loro fascino (vero Huni ?):biggrin: !
Non ho mai usato un sistema push-to ma, ad intuito, direi che le combinazioni ottimali dovrebbero essere pushto & cercatore oppure telrad & cercatore: penso infatti che se nè il Telrad nè il pushto ti hanno permesso di raggiungere la meta nell'oculare, quello è il momento dove il cercatore ottico può darti una mano....
Quando uso il push to il cercatore non lo utilizzo. In genere lo utilizzo per trovare oggetti che sono "troppo deep" e che quindi il cercatore non rileva. Così non saprei come far collaborare i due sistemi.
Il push to mi porta quasi sempre l'oggetto nell'oculare 25mm e se non c'è è subito intorno, quindi è sufficiente fare un cerchio millimetrico intorno alla zona puntata.
Forse nelle spiegazioni sul forum ho cercato di non essere troppo invadente o saccente, ma il sistema funziona in modo eccellente.
D'altra parte sfrutta un concetto esclusivamente matematico
Dovrai farci un giro prima o poi
Ps: @PHIL53 (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=1704) forse troverò la pace solo quando vedrò un cerchio graduato stampato sul tuo dob ;)
Questo è il risultato finale10114
Spettacolo ! Rimane però mi sembra il problema della regolazione dell'intensità (reostato ?) che è primordiale quando i DSO sono praticamente invisibili ed anche le stelline di riferimento: in quei casi è essenziale poter ridurre l'intensità luminosa al limite della visione distolta o anche facendolo brevemente lampeggiare sfruttando il flash impresso nella retina dell'osservatore....
Spettacolo ! Rimane però mi sembra il problema della regolazione dell'intensità (reostato ?) che è primordiale quando i DSO sono praticamente invisibili ed anche le stelline di riferimento: in quei casi è essenziale poter ridurre l'intensità luminosa al limite della visione distolta o anche facendolo brevemente lampeggiare sfruttando il flash impresso nella retina dell'osservatore....
Mi fa piacere che almeno uno tra me e te (e non sono io) pensa che possa essere in grado di risolvere questo problema ;)
In tutti i modi dovrò prima migliorare la stampa del reticolo perché lo screenshoot fatto su stellarium realizza cerchi su sfondo cielo scuro e non su sfondo nero e la differenza si nota. Nella versione verniciata ho spostato il reticolo più possibile verso lo specchio e in questo modo i due cerchi esterni sono appena percettibili, mentre il centrale è ancora troppo luminoso.
Quando chiedo un regolatore di intensità o un modulatore nei negozi di elettronica mi guardano come fossi un marziano:shock:. A quel punto immagino che se avessi chiesto per il lampeggiamento avrebbero chiamato la sicurezza...
Mi toccherà approfondire a modo mio.
Il problema resta che non c'è una serata con uno spazietto di cielo per fare i test, quindi i tempi si allungheranno oltremodo.
Fortuna vuole che io non abbia ancora visto almeno la metà dei Messier :sbav:
Le scanalature mi vengono in aiuto. Interponendo un secondo vetrino/filtro scurito tra il led e il reticolo risolvo il problema della troppa luminosità. Per il momento quindi realizzerò una serie di vetrini con intensità di scuro differenti in modo da non spostare più il reticolo e di ottenere livelli di intensità differenti.
Se troverò una soluzione più tecnologica in futuro sarò ben lieto di integrarla
Purtroppo sono un totale ignorante di circuiti elettrici e simili, ma le spiegazioni allegate le avevi viste?
Parla di un "comune" resistore di 10k ohm (The variable resistor is in fact a standard 10k ohm ‘volume control’ with a DPST or SPST switch) per me è arabo, però ad esempio qui ad Ostia esiste il celebre GBC di Via delle Baleniere (http://www.gbconline.it/) che credo sia ben fornito...se mi sai dire la descrizione esatta posso sottoporgliela...
Proprio ieri sera ho scaricato quello schema...
Però mi serve qualcuno che mi metta in condizione e fino ad ora non ho trovato disponibilità.
Se hai modo di chiedere devi dire che devi modulare l'intensità di un diodo alimentato da una batteria cr2032.
Quando storceranno il naso digli che va bene anche qualcosa di diverso, ma che oltre a storcere il naso dovrebbero anche spiegarti che cosa.
A me non hanno dato retta. Non so se portando la stampa dello schema possa cambiare qualcosa
Comunicazione di chiusura lavori...
Risolti gli ultimi dettagli, il telrad è ora pronto per essere utilizzato a pieno regime.
Ho curato molto la realizzazione di un reticolo all'altezza della situazione, chi avesse bisogno del file mi scriva in mp.
Il test del vetrino scuro posto tra il led e il reticolo ha dato un risultato straordinario. Diversi vetrini per diverse intensità, la minima è appena percettibile.
Ho modificato anche la struttura per la collimazione dello specchietto, ora la stabilità è massima. Vale la pena perdere un minuto per dargli un'occhiata.
10211
Non sono un asso nel disegno virtuale...
Quello inclinato è lo specchio e poggia su una struttura di legno a L.
Dietro c'è la parete posteriore del Telrad con le viti di collimazione.
Quello in rosso è silicone che passa attraverso i fori praticati esattamente al centro dei due supporti.
Subito dopo i fori il silicone va allargandosi, così una volta asciutto terrà i supporti a distanza, ma ben saldi e mobili all'occorrenza.
Le 3 viti vengono spinte abbastanza a fondo in modo da allontanare i supporti tra loro forzatamente mettendo in tensione il silicone che da questo momento eserciterà una spinta costante per riavvicinare i supporti.
La regolazione delle viti a questo punto garantirà una precisione millimetrica e una stabilità all'altezza.
Se poi durante la serata doveste sentire uno schiocco, probabilmente avete esagerato a stringere le viti e il silicone non ha retto...
Impazienti di vedere un test sul campo .... :D
Avrei delle domande da fare: distanza reticolo dallo specchio? spessore del multistrato in legno? il reticolo su che tipo di carta deve essere stampato? non capisco nulla di stampanti laser...che tipo di foglio devo chiedere se voglio comprarlo?
grazie mille Lallo :)
etruscastro
25-03-2015, 12:31
tonig, puoi presentarti in sezione?
http://www.astronomia.com/forum/forumdisplay.php?29-Mi-presento
Avrei delle domande da fare: distanza reticolo dallo specchio? spessore del multistrato in legno? il reticolo su che tipo di carta deve essere stampato? non capisco nulla di stampanti laser...che tipo di foglio devo chiedere se voglio comprarlo?
grazie mille Lallo :)
Le scanalature ti consentono di non dover calcolare la distanza tra reticolo e specchio che è oltretutto anche in funzione della distanza tra specchio e lente e della grandezza della lente. Farai dei test manuali, in pochi secondi troverai la giusta distanza. Puoi scegliere lo spessore del compensato o multistrato. Se lo spessore è fino devi usare la colla. In caso contrario puoi attaccare i pezzi con le viti così da renderlo completamente smontabile che non è male per niente. Io ho entrambe le versioni.
La carta per la stampa è un foglio a4 lucido per stampante laser. La copisteria saprà di che parli. Mi raccomando però di non stampare con una stampante ink jet perché non otterresti nessun risultato. In alternativa puoi farlo stampare direttamente a loro.
Incollando il piedistallo direttamente sotto il telrad (qui la precisione gioca un ruolo importante) viene eliminata l'antiestetica base. L'allineamento al tele si effettua direttamente con le viti di collimazione.
Ora sembra più simile all'originale.
Se vogliamo trovare un plus rispetto al telrad originale potremmo dire che potendolo montare al posto del cercatore ottico può essere prestato, e se lo chiederete in prestito non vi potranno più dire "te lo darei volentieri, ma non hai la basetta..."
Magari per i gelosi delle proprie cose questo non rappresenta proprio un plus...;)
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Questo è il nuovo nato, con il legno multistrato da 1 cm e parti di compensato, completamente disassemblabile perché fissato con le viti. E' 5 cm più corto della precedente versione.
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Con dei piccoli calcoli è stato possibile fare in modo che questo telrad più massiccio e lo smartphone fissati sul tubo raggiungessero l'esatto peso del cercatore così da riportare il tubo all'originale equilibrio
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