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Red Hanuman
01-02-2015, 15:07
Perché Marte ha due facce
Il forte dimorfismo fra gli emisferi settentrionale e meridionale del Pianeta Rosso è la diretta conseguenza di un impatto devastante, subito nelle prime fasi di storia del Sistema solare: un evento traumatico che avrebbe dato origine a un campo magnetico transitorio, azzerando ogni possibilità di vita
di Davide Coero Borga
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Marte presenta un forte dimorfismo fra i due emisferi: le pianure settentrionali fanno da contrasto agli altopiani (qui evidenziati in giallo e rosso) a sud del pianeta. Crediti: MOLA Science Team.
Avete presente Due Facce? All’anagrafe Harvey Dent, fra i più celebri nemici di Batman, l’uomo dal volto sfigurato, tanto malvagio da guadagnarsi un posto nella top ten dei più grandi cattivi della storia del fumetto… Ebbene, la sua storia ricorda in tutto e per tutto quella vissuta da uno dei protagonisti del nostro Sistema solare: Marte. Marte che si presenta ai nostri occhi caratterizzato da un forte dimorfismo fra gli emisferi settentrionale e meridionale, diretta conseguenza di un antico e terribile impatto con un corpo celeste subito nei primi attimi della sua storia. Un trauma violento, che ha cambiato i connotati e la storia del pianeta in modo irreversibile.
Marte come Harvey Dent. O almeno così risulta dalla sofisticata ricerca del team di geofisici dell’Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (ETH (https://www.ethz.ch/en/news-and-events/eth-news/news/2015/01/two-faces-of-mars.html)), guidati da Giovanni Leone, geologo e vulcanologo planetario. Il modello utilizzato suggerisce che un corpo celeste di grandi dimensioni abbia impattato violentemente sul polo sud del Pianeta Rosso, milioni e milioni di anni fa, quando il Sistema solare viveva la sua infanzia. La simulazione mostra come questo evento traumatico sarebbe stato capace di generare un oceano di magma che si sarebbe esteso per tutto l’emisfero meridionale marziano. Con una massa forse anche superiore a un decimo di quella di Marte, il corpo celeste che ha generato energia sufficiente a innescare un processo di cui gli altopiani rocciosi, oggi ben visibili sulla superficie del Pianeta Rosso, sono il risultato finale.
Nel corso di trent’anni di studio sono tante le teorie e le ipotesi che si sono rincorse per dare una spiegazione alla dicotomia nord-sud di Marte e sono poche le risposte conclusive agli interrogativi aperti. Ora gli svizzeri (almeno per affiliazione: Leone è italiano e firma l’articolo con un inglese, un russo, un australiano e una cinese) aggiungono qualche elemento in più. Anzitutto il corpo celeste che ha cambiato i connotati al Pianeta Rosso doveva contenere ferro in abbondanza (80%) e avere un diametro ben superiore ai 3mila chilometri. Al momento dell’impatto viaggiava a una velocità di cinque chilometri al secondo. Marte aveva un’età compresa fra i 4 e i 15 milioni di anni. Un corpo liquido, ricoperto da una sottile crosta superficiale dura e croccante. L’oggetto celeste ha bucato la superficie come fa un cucchiaio con la crema catalana, innescando un’intensa attività vulcanica che ha interessato la geologia marziana per tre miliardi di anni. Con lo spegnersi degli scambi fra mantello e superficie, Marte si può considerare “clinicamente” morto. Deprivato di campo magnetico – il modello ne data la scomparsa a circa 4,1 miliardi di anni fa, come già ipotizzato in altri studi – il pianeta è diventato definitivamente ostile alla vita.
Secondo Leone, primo firmatario dello studio pubblicato su Geophysical Research Letters, «fin dalla sua formazione, Marte è stato caratterizzato da temperature elevate e forte attività vulcanica, che avrebbe fatto evaporare tutta l’acqua disponibile (vedi MediaINAF (http://www.media.inaf.it/2014/09/30/ghiacciai-nel-grand-canyon-marziano/)) rendendo altamente improbabile lo sviluppo di qualsivoglia forma di vita».
Il forte dimorfismo fra gli emisferi settentrionale e meridionale del pianeta è stato oggetto di altri studi in passato. Il più noto è quello firmato da due ricercatori americani ed è datato 1984, pubblicato da Nature. L’ipotesi, allora, era quella di un impatto sull’emisfero nord.
Questa ipotesi non convince Leone: «Non spiega la distribuzione irregolare dei crateri di origine vulcanica, per lo più diffusi a sud dell’equatore. Il nostro modello è in grado di riprodurre fedelmente l’evoluzione topografica nei due emisferi (vedi MediaINAF (http://www.media.inaf.it/2014/07/16/impara-marte-e-mettilo-in-mappa/)). È così che siamo arrivati a comprendere la dinamica dell’impatto nella regione polare meridionale, ricostruendo la composizione chimica del corpo che ha impattato il suolo marziano».
Per saperne di più: Leone G, Tackley PJ, Gerya TV, May DA, Zhu G (2014). Three-dimensional simulations of the southern polar giant impact hypothesis for the origin of the Martian dichotomy, Geophysical Research Letters, 41 (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/2014GL062261/abstract).
Rticolo originale QUI (http://www.media.inaf.it/2015/01/29/perche-marte-ha-due-facce/).
Non è stato un vero e proprio impatto ma qualcosa di più sconvolgente, volevo aprire una discussione proprio su questo argomento, ma prima di farlo ho controllato se vi era già un accenno da qualche parte :cool:
Nella parte di spazio tra la Terra e Marte vi è una fascia di asteroidi, questo in precedenza era un pianeta che chiamerò TYR che sarebbe il nome di un equivalente di Marte ma nella mitologia Nordica, l'eccessivo avvicinamento dei due pianeti ha scatenato energie tali da provocare la distruzione dei due contendenti, Marte vinse ma a caro prezzo rimanendo ferito e sfigurato indelebilmente, questa energia distruttrice creò questo dislivello di ben 4 km tra un polo e l'altro, e creò il più grande vulcano del sistema solare, il monte Olimpus ...
Marte inizialmente era un pianeta molto simile alla terra, gli ultimi studi affermano la presenza di fiumi e mari, ma quella devastazione oltre il dislivello abbassò la pressione a tal punto che praticamente l'acqua non poteva più esistere come liquida ma solo come ghiaccio o vapore.. E anche il campo magnetico fu stravolto, incredibilmente Marte riuscì a mantenere un po della propria atmosfera, non per nulla vi sono visibili fenomeni meteorologici come nubi e tempeste di sabbia..
Questo evento secondo gli studiosi e i teorici non è avvenuto milioni di anni fa, ma in un periodo incredibilmente più vicino, un tale cataclisma ebbe la sua ripercussione anche sulla terra, ora secondo l archeoastronomia nello studio degli antichi documenti in tutte le religioni si fa riferimento ad un diluvio universale sulla terra, si presuppone che fu causato da un inclinazione repentina dell asse terrestre.. Le due cose "Marte Terra" possono essere collegate in un periodo di riferimento e posto tra i 13000 ai 17000 anni fa...
etruscastro
02-05-2015, 11:45
abbiamo qualche testo scientifico a riguardo?
Certo, per i riferimenti scientifici bisogna fare riferimento a Graham Hancock dove nel suo libro l'enigma di Marte viene spiegato proprio sotto questo profilo, la parte dell archeoastronomia è una mia ipotesi fatta nella ricerca svolta in svariati anni e che trova concordi anche molti ricercatori scientifici al di fuori di questa "considerata" pseudo scienza :)
Senza mettere zizzagna, ma vi dovreste chiedere perchè veniva chiamato dio della guerra....
etruscastro
02-05-2015, 14:49
Certo, per i riferimenti scientifici bisogna fare riferimento a Graham Hancock
a me risulta giornalista e scrittore scozzese.....
io parlo di testi scientifici!
Red Hanuman
02-05-2015, 14:54
Certo, per i riferimenti scientifici bisogna fare riferimento a Graham Hancock dove nel suo libro l'enigma di Marte viene spiegato proprio sotto questo profilo, la parte dell archeoastronomia è una mia ipotesi fatta nella ricerca svolta in svariati anni e che trova concordi anche molti ricercatori scientifici al di fuori di questa "considerata" pseudo scienza :)
Il mistero del Sacro Graal, Impronte degli dei, Custode della genesi, L'enigma di Marte, Lo specchio del cielo, Civiltà sommerse, Talismano. Le città sacre e la Fede segreta, Sciamani, La spirale del tempo...
Davvero uno scienziatone, questo Hancock....:biggrin:
Per favore, @NeOFiTa (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=3610), lasciamo perdere le fantasie e restiamo nella scienza.....:whistling:
Red Hanuman
02-05-2015, 15:02
Nella parte di spazio tra la Terra e Marte vi è una fascia di asteroidi, questo in precedenza era un pianeta che chiamerò TYR che sarebbe il nome di un equivalente di Marte ma nella mitologia Nordica, l'eccessivo avvicinamento dei due pianeti ha scatenato energie tali da provocare la distruzione dei due contendenti, Marte vinse ma a caro prezzo rimanendo ferito e sfigurato indelebilmente, questa energia distruttrice creò questo dislivello di ben 4 km tra un polo e l'altro, e creò il più grande vulcano del sistema solare, il monte Olimpus ...
Non c'è alcuna fascia asteroidale tra Terra e Marte, ma solo asteroidi probabilmente provenienti da oltre le loro orbite (i NEO). E non c'è nessuna prova che ci siano stati pianeti tra Terra e Marte.
Dunque, solo fantasie.... Lascia perdere!:twisted:
Su Marte non vi è un enorme cratere da impatto, che con il disastro provocato lo avrebbe fatto sembrare perlomeno come "la morte nera" stazione spaziale di guerre stellari giusto se vogliamo rimanere sulla fantasia :D bensì un enorme cicatrice fra tharsis e amazonis prova che il pianeta si stava per spaccare in 2... E che è stato vittima di un eccessivo avvicinamento da un altra enorme massa.. Ora se la fascia di asteroidi era prima un pianeta.. Questa è una teoria della NASA, comunque potrebbe essere stato anche uno di quei pianeti del sistema solare che hanno orbite differenti come quello appena scoperto a cui hanno dato il nome di quella dea inuit del profondo del mare :) il giornalista non e il riferimento al trattato scientifico ma bensì nel suo libro fa riferimento agli studiosi che hanno studiato la questione con metodo scientifico a livello internazionale. :)
Se non ricordo male il nome del pianeta è Sedna e secondo le osservazioni ha un colore superficiale simile a Marte, il sistema solare è pieno di questi oggetti e ogni tanto ne spunta uno ma non viene divulgato come giusto sarebbe.. La massa se ricordo bene è simile a Plutone.
Ma poi scusate date retta a uno studioso che afferma che su Marte l'acqua è evaporata per la grande attività vulcanica... Non ha senso, primo si sa il perché l'acqua non può esistere attualmente in forma liquida..... Vabe'... ;)
Secondo non tornano i conti, Marte e Terra sono simili come eta... No non tornano i calcoli e le descrizioni o spiegazioni anche fra loro non sono d'accordo, inoltre avrebbero dovuto informarsi anche su altre ricerche e dei risultati fatti da altri istituti di ricerca... E non torna :hm:
Marcos64
02-05-2015, 17:47
Perdona la franchezza ma questo post, e' nato per raccontarci quello che autorevoli scienziati
pensano su alcune caratteristiche di Marte. Ha quindi uno scopo divulgativo e poggia su argomenti
scientifici. Non lo inquinerei con fantateorie assai discutibili, piuttosto aprine uno tuo dedicato del
tipo "Marte, teorie alternative". E' una mia opinione ed in nessun modo voglio recarti offesa.
Le cose che non tornano.. si asserisce che l'impatto è accaduto quando l'evoluzione del pianeta era agli inizi dove il sottosuolo era magma e la superficie diciamo qualche chilometro di crosta, ok se così fosse Marte non mostrerebbe quel dislivello perchè il pianeta non si era ancora formato completamente, oltretutto viene, almeno per me fatto capire, che vi era già acqua presente sul pianeta.. non torna.., si asserisce che Marte dopo questo impatto divenne un pianeta morto, senza attività sismica.. se così fosse sarebbe senza atmosfera come la Luna.. Marte ha una gravità 6 volte inferiore a quella terrestre ma sempre sufficiente a mantenere un atmosfera anche molto densa, gli studi "attuale" non per nulla ci mandano sonde e robot costosissimi, dicono che vi erano fiumi e mari. Allora al signor Leone che sicuramente lo sa meglio di me è grazie all'attività vulcanica che si forma l'atmosfera, se sulla terra abbiamo un atmosfera è una pressione tale da poter mantenere l'acqua liquida è grazie ai vulcani. Una atmosfera più densa permette di avere un effetto serra che ne aumenta le temperature superficiali, permette alle nubi di piovere e di avere sulla superficie marziana l'acqua.. quindi mettendo insieme queste tre cose cosa otteniamo, una temperatura accettabile, una pressione accettabile, acqua = CO2 quindi ossigeno = condizioni per lo sviluppo della vita. Bene questi studiosi affermano «fin dalla sua formazione, Marte è stato caratterizzato da temperature elevate e forte attività vulcanica, che avrebbe fatto evaporare tutta l’acqua disponibile (vedi MediaINAF) rendendo altamente improbabile lo sviluppo di qualsivoglia forma di vita». Bene.. stranamente un giorno trovano all'interno di un meteorite marziano un microscopico vermetto fossilizzato che di colpo è riuscito a far cambiare totalmente idea alla simpatica e compianta Margherita Hack che da un giorno all'altro dalla totale negazione che ci fosse qualcosa incomincia a scrivere libri sull'argomento molto belli e interessanti entrando nel mondo della biologia. Marte simile alla terra prima del disastro è ovvio basta andare alla Monument Valley per sembrare di essere su Marte, e spostandosi di un poco sembra essere sempre su Marte ma con gli alberi e tanti Cactus che sembrano marziani :D quindi continuo a ribadire che le cose non tornano e l'ultima affermazione di poco tempo fa della Nasa stessa che da qua ai prossimi 10 anni avremo la conferma della vita al di fuori della Terra è un argomento scientifico senza alcun dubbio, sopratutto perchè hanno affermato che ora sanno dove cercare. Apparte tutte le opinioni non mi offendo affatto tento nel mio piccolo di fare un po di chiarezza del perchè Marte ha quell'enorme dislivello, questo era il mio obbiettivo dicendo ciò che conoscevo e mettendo insieme tutte le informazioni il meglio che potevo. Il periodo in cui è successo comunque resta successivo alla formazione planetaria e non come viene asserito dai ricercatori geofisici che probabilmente non hanno mai studiato con la dovuta importanza la conformazione di Marte ripresa dalle immagini non solo dell'Hubble ma anche di tutte le altre sonde. Probabilmente non hanno mai neanche guardato ad un telescopio ma quel mondo è così, sicuramente sanno tutto su un argomento ma gli sfugge il resto, questa non vuole essere una critica, anzi cerco di essere costruttivo facendo notare le cose che non tornano :)
Cagnaccio
02-05-2015, 18:39
per quanto mi riguarda è un buon articolo che fa chiarezza sulle tante speculazioni in merito a marte
P.S. doveroso O.T. da studioso amatore della teosofia norrena da 18 anni:
la mitologia nordica non ha un dio della guerra, ne ha vari ed ognuno per un aspetto specifico della guerra, tyr era uno dei tanti e neanche il più importante, diciamo che papà odino era molto geloso del suo ruolo e godeva dell'essere invocato in battaglia ;)
P.P.S. io posso portare qualche KG di bibliografia scientifica in merito, ma l'off topic è durato assai, poi Antonio mi uccide
Ok :biggrin: io non avrei firmato un documento prima di averlo letto almeno una decina di volte.. dove dice che durante la formazione planetaria marziana si fa notare che vi era già acqua liquida e quindi un atmosfera densa e tutto il resto ecc ecc ed è evaporata per via dell'attività vulcanica e poi finisce lì :awesome: Odino ho pensato fosse tra Marte e Giove ma poi Thor dove lo avrei posizionato?? :D Va bene dai passo e chiudo ;)
Red Hanuman
02-05-2015, 20:08
Su Marte non vi è un enorme cratere da impatto, che con il disastro provocato lo avrebbe fatto sembrare perlomeno come "la morte nera" stazione spaziale di guerre stellari giusto se vogliamo rimanere sulla fantasia bensì un enorme cicatrice fra tharsis e amazonis prova che il pianeta si stava per spaccare in 2... E che è stato vittima di un eccessivo avvicinamento da un altra enorme massa.. Ora se la fascia di asteroidi era prima un pianeta.. Questa è una teoria della NASA, comunque potrebbe essere stato anche uno di quei pianeti del sistema solare che hanno orbite differenti come quello appena scoperto a cui hanno dato il nome di quella dea inuit del profondo del mare il giornalista non e il riferimento al trattato scientifico ma bensì nel suo libro fa riferimento agli studiosi che hanno studiato la questione con metodo scientifico a livello internazionale.
Punto primo: NON E' MAI ESISTITA UNA FASCIA ASTEROIDALE TRA TERRA E MARTE! L'unica fascia asteroidale prossima a quella che cerchi è quella tra Marte e Giove, ma la gravità di Giove ha impedito l'aggregazione dei planetesimi posizionati tra la sua orbita e quella di Marte. :whistling:
Punto secondo: questo Hancock dà l'idea di essere il classico cialtrone che inventa o reinterpreta dati forniti da altri, non avendo basi scientifiche per poterlo fare. Per me, credibilità zero...
Punto terzo: Sedna non ha nulla a che fare con Marte. La colorazione rossa di Marte è dovuta all'ossido di ferro che lo ricopre, formatosi della disgregazione fotochimica dell'acqua e dalla successiva reazione dell'ossigeno col ferro presente in superficie. Per quanto se ne può sapere, Sedna non può avere una colorazione dovuta a questo meccanismo, mentre il suo colore sembra probabile sia dovuto alla presenza di idrocarburi sulla sua superficie (Tolina, QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/90377_Sedna#Superficie)).
Punto quarto: non sono MAI state riscontrate nelle meteoriti prove certe dell'esistenza di vita su Marte. Niente fossili, ma solo formazioni che al termine di studi seri e rigorosi si sono dimostrate di origine geologica e assolutamente naturali e che davano l'impressione di essere fossili. Se la NASA dice che prima o poi troverà tracce di vita su Marte lo fa per lo più per farsi pubblicità. Per intanto, queste prove NON ci sono e NON sono state trovate.
A questo punto, due consigli amichevoli: 1) evita di inserire commenti a raffica uno dietro l'altro. Sono noiosi, fastidiosi e non aiutano la discussione. Datti il tempo di riflettere prima di postare, e fai un'unico post con tutto quello che vuoi dire,
2) prova le tue affermazioni tramite link a siti di studiosi seri.
Ulteriori inserimenti di affermazioni pseudo apodittiche ti porteranno a finire nell'inferno dei bannati senza altri avvertimenti...... :twisted:
Va bene dai.. Non capisco perché si è infervorato tanto.. Dopotutto non ho parlato di UFO ecc.. Solo che la spiegazione di un impatto meteorico poi data così mi sembra studiata a tavolino per farsi tornare le cose.. Vabe' dai io non so come si fa ad uscire, bannatemi è uguale, comunque anche se per poco è stato un piacere ;) meglio se torno al telescopio :D ciao
E no.. non so come si fa :( chiedo di essere bannato così magari non mi arrivano neanche più mail automatiche, grazie per l'aiuto :awesome:
Red Hanuman
02-05-2015, 22:09
NeOFiTa, non c'è nessun problema nel discutere teorie alternative. Ma i tuoi riferimenti debbono essere corredati da studi seri, eseguiti da scienziati e con rigore scientifico.
Continuare a discutere ipotesi fantasiose di ciarlatani non ci piace, perchè genera confusione.
E di post ripetuti uno dietro l'altro, scusami, ma non se ne può più.... ;)
Capisco :razz: ma io parlo per nome mio e per nome mio non posso citare gli altri.. e poi ho internet da poco e quello che so e tutto dai libri che non ho più :weeabooface: va bene comunque no problem. Secondo il regolamento si può richiedere la cancellazione, io non so a chi rivolgermi penso a voi che siete gli amministratori:confused: desidero uscire chiedo venia se con le mie argomentazioni sono stato fuori luogo e che la scienza mi piace ma non tutto quello che dicono gli scienziati per me è oro colato, tutto qua se potete aiutarmi ad uscire dal sito vi ringrazio anticipatamente ;)
Red Hanuman
02-05-2015, 23:51
Capisco :razz: ma io parlo per nome mio e per nome mio non posso citare gli altri.. e poi ho internet da poco e quello che so e tutto dai libri che non ho più :weeabooface: va bene comunque no problem. Secondo il regolamento si può richiedere la cancellazione, io non so a chi rivolgermi penso a voi che siete gli amministratori:confused: desidero uscire chiedo venia se con le mie argomentazioni sono stato fuori luogo e che la scienza mi piace ma non tutto quello che dicono gli scienziati per me è oro colato, tutto qua se potete aiutarmi ad uscire dal sito vi ringrazio anticipatamente ;)
Non c'è problema. Ti segnalo all'amministratore, Stefano Simoni. Mi spiace, ma la scelta è tua....
Valerio Ricciardi
09-05-2015, 13:13
Neofita, perdonami, ma la mia pur modesta formazione è in Geologia; la tettonica e i meccanismi (che per il Principio dell'Attualismo di Lyell possono essere applicati a qualsiasi contesto in cui se ne replichino sufficientemente le condizioni, nel tempo e nello spazio) di formazione ed evoluzione dell'attività vulcanica, con la sismologia, son stati oggetto del mio piano di studi.
A monte di dettagli bizzarri (parlare della Dorsale di Tharsis come della cicatrice di un tentativo malriuscito di fratturazione globale di Marte vuol dire non conoscere cos'è un Hot Spot, e non avere mai osservato con attenzione una carta del fondale dell'Oceano Pacifico all'altezza delle Hawaii), leggo la seguente affermazione
Questo evento secondo gli studiosi e i teorici non è avvenuto milioni di anni fa, ma in un periodo incredibilmente più vicino, un tale cataclisma ebbe la sua ripercussione anche sulla Terra, ora secondo l'archeoastronomia nello studio degli antichi documenti in tutte le religioni si fa riferimento ad un diluvio universale sulla terra, si presuppone che fu causato da un inclinazione repentina dell asse terrestre.. Le due cose "Marte Terra" possono essere collegate in un periodo di riferimento e posto tra i 13000 ai 17000 anni fa...
...che non si sente neppure in programmi come quelli di Giacobbo.
Non la prendo come affermazione tua, ma di questo cialtrone scozzese (non ho difficoltà a definirlo tale), che non fa neppure pseudoscienza, ma un fumettaccio fantascientifico di second'ordine;
PRIMO perché 12-17000 anni fa significa "l'altro ieri", significa un'epoca in cui non pare (non ne abbiamo trovato prove) l'umanità avesse elaborato forme di tradizione scritta, si era al limite dell'inizio della domesticazione dei cereali e dei primi tentativi (di poco susseguenti) di allevamento di alcune specie di erbivori, mentre la manifestazione artistica come rappresentazione della realtà era già molto diffusa; e se fosse accaduto in cielo qualcosa di significativo e ben visibile, avrebbe lasciato traccia nelle pitture della grotta di Lascaux o ad Altamira o sulle pareti rocciose del massiccio del Tibesti o dell'interno dell'Australia, e così via, cosa che con ogni evidenza non è avvenuta (e sì che Sole e Luna son rappresentati nei dipinti rupestri sin da ben più di 17000 anni fa).
Nelle attuali condizioni di densità dell'atmosfera, intensità dei venti in superficie, assenza di fenomeni pluviali importanti i risultati di un evento tanto drammatico come un grande impatto, fatto del quale (non in quella fascia temporale) la Scienza è abbastanza convinta, sarebbero sostanzialmente intatti.
L'attività vulcanica indotta dall'intensità e dimensione dell'energia liberata GIAMMAI si sarebbe esaurita in 13-17000 anni, la durata di un apparato vulcanico è il più delle volte misurabile con unità dell'ordine delle centinaia di migliaia se non di molti milioni di anni. Del Vesuvio, per dire, abbiamo evidenze inconfutabili di eruzioni di tipo Pliniano non solo nel 79 d.C, ma anche circa 2000 e circa 4000 anni prima.
SECONDO perché un evento cosmico importante, a non meno di 56-99 milioni di km (in opposizione), che concernesse due corpi anche fosse di circa 6000 e circa 3000 km, non avrebbe avuto conseguenze di sorta sul nostro pianeta se non, al limite, l'arrivo - anni dopo l'impatto - più frequente di micrometeoriti e meteoriti anche di svariati kg (facciamo anche qualche quintale, va bene?) e, ammettiamo pure, una magnitudine o due di luminosità massima di Marte in cielo in più se l'energia liberata nell'impatto avesse avuto una componente importante nel visibile, o le polveri sollevate avessero prodotto per molti decenni un albedo ben maggiore di quello esistente. Posso anche immaginare che Marte, in cielo, assumesse la vistosa evidenza che ha Venere in questi giorni (ben più luminoso di un Marte in una opposizione perielica).
Embé? Questo avrebbe potuto innescare un diluvio? Ma scherziamo?
Sai bene che la Legge di Gravitazione Universale di Newton ti dice che due masse interagiscono gravitazionalmente fra loro con una forza che, a meno di una costante, è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza, giusto?
QUESTA è la ragione per cui la massa del Sole (circa 332 946 volte la massa della Terra) nonostante la distanza da noi sui 150 milioni di km produce effetti mareali sulla nostra atmosfera e in misura minore sui nostri Oceani; e per cui nonostante la Luna abbia una massa di solo 1/81 circa di quella terrestre, trovandosi a soli 384.000 km abbia effetti parimente importanti.
Ma noi NON rileviamo effetti mareali di sorta connessi all'enorme massa di Giove, che vale 317,8 masse terrestri; eppure, ci dici che ti pare plausibile che un pianeta che ha una massa di poco più di UN DECIMO di quella terrestre (0,107 per essere più precisi, fanno 637 elevato alla ventunesima potenza kg) dovrebbe influire sulle sorti "fisiche" del clima terrestre perché impatta con qualcosa di ancora più piccolo di lui.
Dai, su. Le tasse dimezzate con pensioni raddoppiate ed il milione di posti di lavoro promessi da Berlusconi nel 1994 al confronto mi sembrano una proposta molto seria, un obiettivo a portata di braccio. Poi, rammento che la signora cicciona che al mercato rionale di Piazza San Giovanni di Dio mi prepara, quando gliele chiedo, le puntarelle, dall'alto della sua saggezza popolare di commerciante a suo tempo mi disse ridendo "meno tasse e più pensioni... e i soldi che fa, li stampa?" Eppure, le elezioni se fai così le vinci, se dici "farò il possibile in rapporto alla situazione che trovo" sei un menagramo...
TERZO perché l'evidenza storiografica del Diluvio, inteso come fase di grandi rivolgimenti climatici associati spesso ad inondazioni catastrofiche e a piogge eccezionali, che EFFETTIVAMENTE gli studiosi (veri) hanno notato da decenni, e che lo fanno ritenere un fatto storico anche se situabile nel tempo con scarsa precisione, non si presta ad essere tirata per la giacchetta per accostarla ad un evento astronomico accaduto ad un piccolissimo pianeta di soli 3.390 km di diametro a mai meno di 56.000.000 km di distanza da noi...
* * * * * *
Siamo allo stesso livello di quelli che ipotizzano che siccome sia i Maya che gli Egizi hanno costruito piramidi, se ne deve necessariamente dedurre che le due civiltà avessero avuto contatti commerciali diretti.
O di quelli che credono che un laureato in Scienza della Comunicazione, che non ha mai capito come si accosta l'occhio ad un microscopio e non ha mai dato un esame di biologia in vita sua, possa aver trovato prima di tutti i migliori laboratori di ricerca del mondo un metodo per curare ogni rara malattia neurodegenerativa con le cellule staminali (che neppure, provocato da un giornalista, ha saputo individuare nella foto di un rammento di un tessuto al microscopio). Solo che lui voleva imbrogliare i gonzi, e adesso ha patteggiato la pena, tu assolutamente no.
Non vuoi di sicuro imbrogliare nessuno: semplicemente, ti mancano delle basi di cui purtroppo la tua intelligenza non può fare a meno per non rischiare di arrivare a delle interpretazioni della realtà in buona fede perfettamente errate. Mi duole sinceramente che tu abbia chiesto di cancellarti dal forum: lo trovo, onestamente, non utile. E anche un po' infantile.
Leggi Paolo Maffei, Bertrand Russell, Jacques Monod, Richard Feynman, vediti i programmi divulgativi di David Attemborough (non Richard, quello è il regista di Jurassic Park) di Piero Angela, stai lontano da Giacobbo, Asimov, o questo scozzese: di Vannoni la pseudoscienza è piena, di Galileo ne nascono sempre troppo pochi.
Chissà se ricapiterai qui.
Magari da visitatore anonimo, stante che ti sei tanto offeso perché non abbiamo preso sul serio le affermazioni di uno cui manca solo un libro sui fantasmi e aveva fatto l'ein plein.
Mi permetto nel mio piccolissimo di farti un piccolo elenco di buone letture, che per me son state preziose NON tanto per le informazioni che mi hanno trasmesso, ma per il contributo che hanno dato alla mia formazione intesa come TENTATIVO permanente sempre work-in-progress di costruirmi una corretta mentalità scientifica, che mi ponesse al riparo dai Vannoni, dall'astrologia, dai programmi di Giacobbo e dai guaritori filippini, ma anche da persone pur in buona fede come Di Bella, o lo pseudoscienziato Bendandi che ai primi del '900 pretendeva di associare la posizione dei corpi celesti (non solo Luna e Sole, bada bene) con l'innescarsi dei terremoti... l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
Jacques Monod: Il Caso e la Necessità; Per un'etica della conoscenza
Bertrand Russell: Storia della Filosofia Occidentale (si!!!! Che c'entra? C'entra!), l'ABC della relatività, Ritratti a memoria, La conoscenza umana. Le sue possibilità e i suoi limiti, Autorità ed individuo
Paolo Maffei: Al di là della Luna, I mostri del cielo, Universo nel tempo
Richard Feynman: Sta scherzando, mister Feynman!, Il senso delle cose, Sei pezzi facili, La fisica di Feynman (e goditi su youtube questo - devi attivare tu i sottotitoli se non parli benebene l'inglese - https://www.youtube.com/watch?v=znbmTAsCXYA nonché questo FONDAMENTALE caméo https://www.youtube.com/watch?v=8mWVt-MpEKE)
Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie. Breve storia degli ultimi tredicimila anni
Stephen Jay Gould, Intelligenza e pregiudizio: contro i fondamenti scientifici del razzismo, Quando i cavalli avevano le dita, Il pollice del Panda, e studiati (non esiste un "testo a due mani" cofirmato, ma solo una lunga serie di articoli) la Teoria degli equilibri punteggiati di Gould e
Niles Eldredge, attualmente il vertice delle concezioni evoluzionistiche più...evolute e complete.
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