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Visualizza Versione Completa : Acquisto di un telescopio condizionato dalla fortuna....



musiker64
22-01-2015, 12:47
Salve,

leggo molto spesso che gli acquirenti di un telescopio, non importa se neofiti o esperti, devono vedersela con la "questione fortuna"... Mi spiego meglio: a parte qualche danno durante la spedizione (che ho letto in giro) ho visto non poche volte che l'acquisto di un tubo ottico è quasi come una roulette russa: capita di ricevere un tele "disastroso di fabbrica" (causa scarsi controlli qualità.... soprattutto orientali, ma anche russi a volte) e magari un altro acquirente che compra lo stesso modello dallo stesso venditore mette le mani su un qualcosa di fantastico.... Certo, non scopro l'acqua calda con queste affermazioni, ma è mai possibile che spesso la fortuna giochi un ruolo quasi determinante nell'acquisto di un'ottica? Noi paghiamo fior di quattrini e, secondo me, non è giusto "sperare nella sorte" per tanti fattori: corrieri che giocano a palla coi pacchi, controlli qualità zero, ottiche non controllate in fabbrica e negozianti spesso "de coccio" (come dicono a Roma) che affermano di "non poter fare controlli"? :colbert: Chiedo scusa per la vena polemica, ma come consumatore (che paga) dovevo esprimere l'opinione....

PHIL53
22-01-2015, 13:19
In questi casi, per amor del vero, bisogna anche dire che vengono alla luce solo casi in cui ci sia da lamentarsi...

Ad esempio, a me non è mai venuto in mente di segnalare che il mio Dobson, pur ordinato online dall'estero, è arrivato in perfette condizioni, nei tempi previsti e con tutti le sue parti ed accessori, il che dopo tutto dovrebbe essere la normalità e quindi non fa notizia...

Poi certo sta a noi far valere i nostri diritti e non lasciar perdere (a volte più facile a dirsi che a farsi..) quando le circostanze lo richiedono !

medved
22-01-2015, 13:24
Il fatto è che non è vero che paghiamo fior di quattrini tutt'altro. Un telescopio fatto bene sena problemi prodotto sotto la supervisione di un eccellente controllo qualità costa un botto. Vai a vedere quanto costano un newton Parallax o un rifrattore Takahashi. Non è vero che paghi il blasone, paghi il materiale d'eccellenza, la mano d'opera d'eccellenza e la garanzia del controllo qualità d'eccellenza. Come dicevo in diversi altri post mio padre negli anni ottanta mi acquistò un Konus Vega 114/900. Era un telescopio entry level anche se giapponese ma era il "cinesone" di quei tempi. Lo pagò 720.000 lire a metà degli anni ottanta appunto. E' come se oggi spendessimo 900 euro più o meno per un 114/900 su EQ1,5. Oggi ci lamentiamo se per lo stesso telescopio spendiamo 200 euro ma allora come credi che possa essere fatto questo telescopio? Vedi tu dici che spendiamo fior fiore di soldi ma in realtà oggi spendiamo pochissimo per i nostri tele.

musiker64
22-01-2015, 14:24
Il parametro "spendiamo pochissimo" dipende da tanti fattori... sembra quasi che questo, per essere un hobby fatto con strumenti "buoni", debba essere quindi un hobby da ricchi.... non credo che 900 euro per un tele siano alla portata di tutti: io stesso, facendo un mestiere "ballerino" nel senso di continuità, ho speso soldi "importanti" se paragonati ai miei introiti... Certo, è ovvio che per avere uno specchio Marcon o Officina Stellare paghi la qualità, ma un Mak 180 di mille euro e oltre dovrebbe, dico dovrebbe, avere almeno la sicurezza di non presentare "falle" dovute ai mancati controlli in fabbrica (e di chi li importa e li vende... alcuni negozianti per giustificare certi difetti ne dicono di cose assurde... ed evito nomi).... 1000 euro per qualcuno possono rappresentare una cifra ingente e vedere deluse le aspettative di avere "almeno" uno strumento fatto bene non è una bella cosa.... Quando un negozio ti dice che "non può controllare tutta la merce che gli giunge" si resta disarmati e devi solo sperare che hai beccato un tele senza difetti, altrimenti "è inutile andare a bussare".... molti difetti congeniti non sono riconosciuti in garanzia e questo è indecente per chi acquista... Non voglio essere "esterofilo", ma ad un mio collega francese gli hanno sostituito il suo dobson per ben 2 VOLTE poichè presentava lo specchio con delle bolle la prima volta e la seconda era addirittura carente di alluminatura.... ebbene il negozio ha sostituito tutto il tele due volte senza ripararlo.... qui spesso mi risulta che qualcuno (negozio) supponga che tale difetto non fa testo nell'osservazione e il cliente "se lo deve tenere" così com'è... Ovviamente non generalizzo, ma di "volponi" in giro ce ne sono....

etruscastro
22-01-2015, 14:46
purtroppo e per fortuna è come dice Medved, uno strumento ben fatto costa assai di più di quello che potremmo pensare.
fai la prova a costruirti un telescopio (ammettiamo) comprando e assemblando ogni singolo pezzo, e vedi a quale cifra arriviamo, parliamo di parti ottico/meccanica di primo livello....

poi, ci sta l'esemplare "sfigato", e quello è l'incubo di ognuno di noi.
pensa che qualche anno fa portai la mia macchina al tagliando di garanzia e c'era il proprietario di una Range Rover HSE da 80.000€ con appena 6.000km con tutto il motore smontato nelle singole parti....... e parliamo di Range Rover....

medved
22-01-2015, 15:51
A regola il negozio anche Italiano deve sostituirti il bene se fallato e se in garanzia ci sono leggi che lo dicono. per quello che riguarda i costi non è una questione filosofica. Se un attività ha dei costi ingenti la può praticare chi si può permettere quei costi e in questo senso ci sono venuti incontro i cinesi che lo si voglia o meno. Hanno reso accessibili strumenti altrimenti appannaggio di pochi. Una volta semplicemente si prendevano strumenti più piccoli i famosi sesantini ad esempio. Mio padre non si poteva permettere di spendere ma vedendomi appassionato e deciso mi prese il telescopio a rate da Miotti a Milano facendo enormi sacrifici. La differenza di "quei tempi" rispetto ad oggi è che in casa si facevano poche spese e oculate. Io avevo i vestiti e le scarpe dei miei fratelli maggiori, il loro motorino (un benelli bobo) e la loro bicicletta. Oggi spendiamo tanto in tante cose. Comunque tu che sei nella musica lo sai che gli strumenti buoni costano. Una Fender Stratocaster, una Ibanez 7 corde Steve Vai, una Gibson Les Paul, una Martin D28 o una Larrivèe in palissandro costano. per fortuna sono arrivati i cinesi e i canadesi con chitarre buone a prezzi più popolari ma se si vuole qualità si deve spendere.

Angeloma
22-01-2015, 19:16
La produzione in serie sforna oggetti in quantità industriali a prezzi bassi, un controllo qualità è antieconomico e logisticamente improponibile. Al produttore risulta più conveniente la sostituzione.
La produzione artigianale non ha questi problemi, ci si prende tutto il tempo necessario per sfornarere un prodotto realizzato a regola d'arte: ci sono strumenti che te li devi attendere anche un paio d'anni.
Si possono restituire gli oggetti acquistati in rete entro 14 giorni incondizionatamente.

musiker64
22-01-2015, 20:07
Angeloma

Tutto giusto, ci mancherebbe altro! Però concedetemi di dire che, a volte, non è proprio "una passeggiata" far valere il diritto di recesso/sostituzione/altro.... amici mi riferiscono che è stato più facile (addirittura) chiedere una sostituzione per un acquisto fatto on line che rivolgersi direttamente "faccia a faccia" al negoziante.... mi si racconta anche di battute alquanto idiote fatte nei riguardi dei clienti che lamentavano difetti... Ci sono alcuni negozi (per fortuna una strettissima minoranza) presso i quali non acquisterei manco una brugola per un mak...

Angeloma
22-01-2015, 20:37
Per gli acquisti fatti di persona nei negozi funziona in un altro modo: se ce un difetto di conformità, a seconda che conprometta totalmente o parzialmente la funzionalità del bene acquistato, si può chiederne la sostituzione, la restituzione del denaro o un sostanzioso sconto. Entro 6 o 8 giorni, non ricordo bene. In caso di controversie, raccomandata A.R. con contestazione scritta e descrizione del difetto riscontrato; se va buca, rivolgersi ad una Associazione di Consumatori.