medved
21-01-2015, 15:24
Ieri sera come al solito porto fuori il cane ai prati per i bisognini. Come di consueto mi porto il binocolone per sbinocolare un po' il cielo e poi in queste sere la Lovejoy da spettacolo. Noto che il cielo non è trasparentissimo (la via lattea si vede ma non è molto netta ne' definita) e come ho imparato ciò vuol dire discreto seeing. Infatti tornato a casa decido di mettere fuori tre telescopi (rimarranno in giardino 2h circa prima dell'uso) per una prova su Giove ovvero il Dobson SW 8" cui hoapena sostituito il secondario che era danneggiato, l'ACRO Konusuper 120/1000 (cui su montatura HDAZ e il makkino sulla EQ5 Ziel con treppiedi da 2". Tre telescopi differenti, tre montature per tre filosofie osservative. Non la farò troppo lunga e non generalizzerò i concetti, non tutti. Però delle belle indicazioni le ho potute trarre. Prima di tutto comunque posso dire che il seeing nn era malaccio, almeno per la mia valle, con una media di 5 e punte rare di 6 Pickering (stima personale non molto attendibile invero) che consentiva di avere una visione leggermente disturbata ma non malvagia a 200x e una visione a 240x che non aggiungeva nulla ma ancora godibile. I satelliti medicei comunque friggevano anche se non in modo eclatante ma di dischi di diffrazione non ne ho visto uno.
OTA:
Il newton 8" che avevo collimato durante la giornata e perfezionato in sede osservativa mi ha dato la visione migliore del pianeta. Bellissimo vedere i colori marroncini e qualche parvenza verdina/blu sulle 4 bande visibili. Qualche irregolarità e una parvenza di festoni ed ovali. Niente GMR ma una foto effettuata da un fruitore di questo forum alle 22 mi conferma che la GMR non era visibile a quell'ora (22:00 circa). Sono rimasto impressionato dal divario di particolari rilevati dal Dobson rispetto al seppur buono Mak e al Rifrattore che ancora una volta mi ha dimostrato di essere un ottica non particolarmente riuscita. In quest'ultimo oltre al viola che invadeva tutta l'immagine vi era una scarsa definizione dei bordi planetari e delle bande, molto distante dalla visione del mak 127 e distantissima da quella del dobson 8".
Montature:
Sovradimensionate gente, sovradimensionate !. Mai come ieri ho realizzato che questa è una regola aurea. Il makkino stava anche sulla EQ3.1 con treppiedi manfrotto ma sulla EQ5 è stupendo. Sembra uno strumento di un altro livello, professionale direi. Immagine perfetta come stabilità e facilità di inseguimento con il moto micrometrico manuale e di messa a fuoco senza vibrazioni. Per contro la montatura EQ è una palla da allestire. Anche senza allineare in modo ossessivo tra il montarla, regolare l'orizzontalità, sistemare i pesi e bilanciare lo strumento è davvero noioso, però si fa e la comodità una volta piazzata con strumenti a fuoco posteriore è innegabile. La montatura HDAZ è stupenda, sta in una mano la piazzi in 32" e tiene in modo soddisfacente ottiche anche impegnative come il tubo lungo del riflettore Acro 120/1000 nessuna difficoltà ad inseguire 200x anche se meno comodo dell'EQ5. La montatura Dobson è da mettere a posto ma è un colpo di genio e fa egregiamente il suo lavoro con il tubone 8" f/6. In effetti si pensa sempre all'economcità del dobson ma poco al fatto che il telescopio è davvero stabile e comodo da usare. Con 240x inseguivo senza patemi ma un movimento micrometrico sarebbe stato perfetto. Conclusioni: a mio avviso la EQ ben dimensionata rispetto all'ota ha un suo significato per foto o alti ingrandimenti ma per un visuale generale anche fino a 200/250 x la montatura AZ è stupenda specie con tubi newton o comunque grandi, la piazzi in un amen e la porti in giro in uno zainetto da pic-nik.
Oculari
non sono tutti uguali e questo si sapeva ma fino a quando non si prova con mano non si comprende bene questa cosa. Specie nella visione planetaria un oculare buono fa la differenza e alla fine mi sono trovato sempre a mettere nei porta oculari i soliti oculari e quarda caso quelli che costano di più. Non parlo di oculari blasonati che non posseggo ma di oculari normali ma il cui prezzo sul mercato si aggira sui 70/90 euro. Ecco ho trovato una grande differenza traquesti e quelli veramente economici (30 euro) con l'eccezione di un Plossl Heyford 15mm davvero bello che mi piace sempre molto come pulizia e che mi ricorda un Televue Plossl 15mm che avevo provato.
Conclusioni:
la montatura è più che importante, fondamentale perchè la stabilità osservativa è il 60-70% del piacere di osservare. La montatura AZ se ben dimensionata è sicuramente preferibile nel visuale a quella EQ che a mio avviso viene a torto sempre proposta come must. Lo è ma in campi specifici e a costo di un buon stazionamento. Il newton 8" è il mio telescopio, facile da trasportare e allestire ma già molto potente nel deep e nel planetario. Lo amo e se dovessi cambiare un giorno OTA giuro sarei molto indeciso se aumentare le dimensioni tanto lotrovo calzante per me.Sicuramente cercherei di migliorare in ambito ottico e meccanico ma non so se aumenterei troppo il diametro,ecco forse andrei sul Dobson Orion UK 250mm F/6,4 ma non so se andrei troppo oltre. Il mak è u piccolo enfant terrible, leggero e potente edi qualità. Il rifrattore ACRO...beh diciamo che si è un po' riscattato nel deep ma...non riesco ad averci feeling. Ho comunque letto in giro che gliatuali Acro 120mm sono molto meglio otticamente. Me lo augoro e credo che non possa essere diversamente.
OTA:
Il newton 8" che avevo collimato durante la giornata e perfezionato in sede osservativa mi ha dato la visione migliore del pianeta. Bellissimo vedere i colori marroncini e qualche parvenza verdina/blu sulle 4 bande visibili. Qualche irregolarità e una parvenza di festoni ed ovali. Niente GMR ma una foto effettuata da un fruitore di questo forum alle 22 mi conferma che la GMR non era visibile a quell'ora (22:00 circa). Sono rimasto impressionato dal divario di particolari rilevati dal Dobson rispetto al seppur buono Mak e al Rifrattore che ancora una volta mi ha dimostrato di essere un ottica non particolarmente riuscita. In quest'ultimo oltre al viola che invadeva tutta l'immagine vi era una scarsa definizione dei bordi planetari e delle bande, molto distante dalla visione del mak 127 e distantissima da quella del dobson 8".
Montature:
Sovradimensionate gente, sovradimensionate !. Mai come ieri ho realizzato che questa è una regola aurea. Il makkino stava anche sulla EQ3.1 con treppiedi manfrotto ma sulla EQ5 è stupendo. Sembra uno strumento di un altro livello, professionale direi. Immagine perfetta come stabilità e facilità di inseguimento con il moto micrometrico manuale e di messa a fuoco senza vibrazioni. Per contro la montatura EQ è una palla da allestire. Anche senza allineare in modo ossessivo tra il montarla, regolare l'orizzontalità, sistemare i pesi e bilanciare lo strumento è davvero noioso, però si fa e la comodità una volta piazzata con strumenti a fuoco posteriore è innegabile. La montatura HDAZ è stupenda, sta in una mano la piazzi in 32" e tiene in modo soddisfacente ottiche anche impegnative come il tubo lungo del riflettore Acro 120/1000 nessuna difficoltà ad inseguire 200x anche se meno comodo dell'EQ5. La montatura Dobson è da mettere a posto ma è un colpo di genio e fa egregiamente il suo lavoro con il tubone 8" f/6. In effetti si pensa sempre all'economcità del dobson ma poco al fatto che il telescopio è davvero stabile e comodo da usare. Con 240x inseguivo senza patemi ma un movimento micrometrico sarebbe stato perfetto. Conclusioni: a mio avviso la EQ ben dimensionata rispetto all'ota ha un suo significato per foto o alti ingrandimenti ma per un visuale generale anche fino a 200/250 x la montatura AZ è stupenda specie con tubi newton o comunque grandi, la piazzi in un amen e la porti in giro in uno zainetto da pic-nik.
Oculari
non sono tutti uguali e questo si sapeva ma fino a quando non si prova con mano non si comprende bene questa cosa. Specie nella visione planetaria un oculare buono fa la differenza e alla fine mi sono trovato sempre a mettere nei porta oculari i soliti oculari e quarda caso quelli che costano di più. Non parlo di oculari blasonati che non posseggo ma di oculari normali ma il cui prezzo sul mercato si aggira sui 70/90 euro. Ecco ho trovato una grande differenza traquesti e quelli veramente economici (30 euro) con l'eccezione di un Plossl Heyford 15mm davvero bello che mi piace sempre molto come pulizia e che mi ricorda un Televue Plossl 15mm che avevo provato.
Conclusioni:
la montatura è più che importante, fondamentale perchè la stabilità osservativa è il 60-70% del piacere di osservare. La montatura AZ se ben dimensionata è sicuramente preferibile nel visuale a quella EQ che a mio avviso viene a torto sempre proposta come must. Lo è ma in campi specifici e a costo di un buon stazionamento. Il newton 8" è il mio telescopio, facile da trasportare e allestire ma già molto potente nel deep e nel planetario. Lo amo e se dovessi cambiare un giorno OTA giuro sarei molto indeciso se aumentare le dimensioni tanto lotrovo calzante per me.Sicuramente cercherei di migliorare in ambito ottico e meccanico ma non so se aumenterei troppo il diametro,ecco forse andrei sul Dobson Orion UK 250mm F/6,4 ma non so se andrei troppo oltre. Il mak è u piccolo enfant terrible, leggero e potente edi qualità. Il rifrattore ACRO...beh diciamo che si è un po' riscattato nel deep ma...non riesco ad averci feeling. Ho comunque letto in giro che gliatuali Acro 120mm sono molto meglio otticamente. Me lo augoro e credo che non possa essere diversamente.