Visualizza Versione Completa : Mak 180 vs C8 180
Huniseth
17-01-2015, 22:30
Avete letto bene.. parliamo di 2 180 mm, solo che il secondo non esiste, ovviamente il C8 è un 200mm
La discussione è questa.. se togliessimo questi 2 cm al diametro del C8, come sarebbe il confronto? Perdendo il vantaggio della leggera maggiore luminosità, chi darebbe le immagini migliori? O più contrastate, o più nitide o più luminose?
Due simili ci sarebbero già, il C6 e il mak 150, ma confronti non ne ho trovati, e comunque è roba media.
Giovanni Pireddu
17-01-2015, 22:54
A parità di diametro sulla carta vince il Mak per la minore ostruzione. Ho posseduto un mak 180 skywatcher e da qualche giorno ho un meade sc anni 90...il fondo del cielo è molto piu' scuro nel mak, ma giove l'ho visto molto meglio nel SC.
Come fai a togliere 2 cm al C8, diaframmando? In questo modo la già elevata ostruzione dello SC aumenterebbe ancora fino ad un 40% almeno. Secondo me ha più senso a questo punto confrontare direttamente i due telescopi senza diaframmare. Poi dovremmo anche specificare quali C8 stiamo trattando e quali Mak e su quali bersagli s'intende fare il confronto che comunque immagino a parità d'ingrandimento.
Fatte queste premesse mi dichiaro curioso anche io
Huniseth
18-01-2015, 00:31
Ovviamente si riduce tutto in proporzione, non è una discussione pratica perchè lo strumento non esiste, è teorica, per capire se alla fine la differenza la farebbe solo il diametro o la configurazione in se stessa.
Il C8 light sarebbe un 180/1800, l'ostruzione non so se è aumenta o cala
contedracula
18-01-2015, 11:05
Il confronto non è solo questione di diametro.
Se ci si ferma a quello varebbe la pena avere solo telescopi Newton con specchi fatti con la Raspa :biggrin:
Il Mak è un progetto abbastanza semplice ma che comporta dei fatti che entrano in gioco molto importanti.
Primo fra tutti è l'aspetto di assemblaggio dello strumento.
Per questo motivo i Chinesi non si spingono oltre un certo diametro poichè entrerebbero in ballo migliorie antieconomiche, per loro.
Non conosco lo SW 180 ma conosco l'Intes Micro 715 DX che ho avuto.
Sul planetario, a patto di un cool down raggiunto a dovere, non c'è alcuna speranza per l'SCT da 8".
Il contrasto dell' MC è favoloso.
Ciao
cherubino
18-01-2015, 11:18
vanno tenuti in considerazione anche altri aspetti.
Tra tutti lo spessore del menisco dei MAK e il suo trattamento.
Generalmente (soprattutto nei prodotti russi) questo rende le immagini molto gialle (il "molto" è un concetto lato ovviamente) e anche più "buie" rispetto a un pari apertura con semplice lastra di Schmidt o, meglio nuora, senza (Cassegrain classico o Dall-Kirkham).
Ovviamente la minore ostruzione del maksutov planetario (perché esistono anche quelli fotografici con ostruzione del 40%) offre i suoi vantaggi e la maggiore focale pure.
Ritengo però, in sé, la domanda un poco inutile se non come "dibattito intellettuale" poiché non ha senso diaframmare centralmente un SC di così modesto diametro.
Paolo
contedracula
18-01-2015, 11:29
Paolo però quel TEC MC 8" a F/20 poi mica l'ho trovato...sarebbe stato un bell'esemplare da provare.
Ciao
cherubino
18-01-2015, 11:57
eh sì...
anche se ritengo che ci sia un po' di "aura magica" intorno a questi MAK di Yuri che poi non vincono le loro intrinseche limitazioni.
Io provai un 150 F12 TEC che veniva proposto come "altro pianeta" rispetto ai pari diametro. Viene venduto su Astromart et similia ad almeno 2000 dollari (minimo) e non li vale..
Insomma... un 150 f12 SW, se non è storto, rende lo stesso... questo è da tenersi a mente.
Ricordi il progetto OMC-200 della Orion UK?
Una bellezza (a parte i problemi meccanici che aveva). Non ne hanno venduto uno (modo di dire, qualcuno lo hanno venduto.. forse 2 o 3 hihihi)
Adesso lo hanno riproposto con nuovo vestito e nuovo prezzo (il doppio). Versione in carbonaio costa 5000 dollari o più (non ricordo bene).
Dovrebbe essere anche meglio del TEC 200 F20 avendo meno ostruzione (anche se il TEC era un custom perché di serie facevano la versione F11 e f15 e basta se non erro).
Va beh.. insomma... io sulla' OMC 200 ho sempre fatto un pensierino, poi non l'ho mai trovato di "second hand" e così.. AMEN!
Paolo
contedracula
18-01-2015, 14:25
Secondo me in generale Yuri è un po troppo sovrastimato.
Non ho mai particolarmente apprezzato il costo beneficio della TEC.
Il TEC 160ED, anche se farà storcere il naso, l'ho sempre considerato più uno strumento da " listino " che in realtà un prodotto d'eccellenza.
Non so mi sbaglierò ma TEC non è Zeiss, sicuramente, ma per quanto ho avuto modo di VEDERE nemmeno tanto vicino a prodotti come Taka o Lzos, sarà questione di gusti.
La versione 160FL non ho avuto mai il piacere di provarla perciò non sono in grado di esprimermi su un giudizio comunque mio personale, ci mancherebbe se assoluto, non ho ne gli strumenti ne la competenza fino a questo punto.
Ciao
cherubino
18-01-2015, 15:16
concordo, Conte.
Io stesso non ho mai perso il sonno per un 140 TEC o per un superiore diametro.
Sono molto cari (il 160 FL costa una follia, a mio modo di vedere ingiustificata sotto tutti i punti di vista), e anche il tuo citato 160ED non ha le caratteristiche ottiche per valere il prezzo chiesto.
Però sono di "tendenza", un po' come le ottiche LZOS a mio giudizio.
Va però anche detto che noi visualisti vorremmo una risposta dai moderni tripletti simile a quella dei "vecchi" doppietti alla fluorite (vedi Takahashi ad esempio) ma questo non è possibile per via del disegno ottico diverso.
Un po' come la chiacchierata sul FS-152 e il EDT 180 che abbiamo fatto tempo fa e poi sull'Arsies 175
Insomma.. noi siamo un poco "tradizionalisti" e anche "démodé".
Paolo
Tanto per continuare la carrellata di Mak (Cassegrain) non fotografici, fuori moda o poco conosciuti:
LOMO: ha o aveva in listino un 203mm f/10 chiamato Astele con fattore di ostruzione del 36%
INTES ITALIA: mk 228MM F/13
INTES MICRO: Alter M809 203mm f/10 e Alter M815 f/15 (4500 euro circa). Ha o aveva poi in listino anche un 258mm, un 304, un 356 e un 406 a focale variabile (???) da f/9,7 a 19,4.
Telescope Engineering Company: MC200 f/15,5 con ostruzione del 26% e prezzo verso i 7000 euro. C'è anche un 250 f/15, un 250 f/20 e un 300 f/15.
Non conosco ovviamente questo strumenti ho solo letto qualche cosa qua e la. Però la loro esistenza testimonia che il mak non è solo il dignitosissimo mak cinese 90-102-127-150 e 180 ma molti costruttori esclusivi ne hanno o avevano in catalogo anche di molto costosi. Questo dimostra che l'idea generale dello schema ottico nel suo ambito (focali lunghe HiRes) sviluppata ad alto livello ha dato strumenti molto interessanti.
contedracula
18-01-2015, 18:29
L'anno scorso di questi tempi avevo un Intes Micro Maksutov Cassegrain da 14" F/12
Il solo menisco pesava quasi 30Kg !!!
Eccellente sulla carta, in fotografico mi ha regalato un Giove in IR davvero bello ma, INGESTIBILE.
Cool Down praticamente impossibile alle nostre latitudini.
Mi è costato una cifra per portarlo in Italia ed altrettanto per spedirlo all'acquirente nuovo in Florida.
Che dire, bellissimi strumenti ma NON per uso amatoriale, secondo me.
Ciao
cherubino
18-01-2015, 19:09
dimenticate anche i MIRAGE/STF nelle versioni 180/1800 e 200/2000 (quest'ultimo bello, l'ho avuto per un anno circa).
Dimenticate anche i QUESTAR e i QUANTUM (modelli da 3,5 e 7 e 12 pollici i primi - 4 e 6 e 8 pollici i secondi).
E poi i più diffusi Meade da 90, 105, 125 e 178 millimetri e i "nostrani" ZEN (mica tanto buoni a dire il vero).
Paolo
Beh si io non conosco questi strumenti, ne ho solo sentito parlare e li ho ricordati sfruttando il post SC 8" vs Mak 8". Ma mi piacerebbe capire bene la filosofia del progetto Mak
Huniseth
18-01-2015, 23:55
Siete andati sulla stratosfera.. (come strumenti..)
La mia provocazione è semplice, cioè, portando il C8 alle dimensioni di 180mm, con tutte le sue caratteristiche in proporzione come focale e ostruzione, non diaframmandolo quindi, come se la caverebbe in confronto ad un mak180, pianeti e deep
Perchè si dice che sul deep prevale il C8 (ma solo per il diametro, e di quanto prevale) e persino sui pianeti.. e di quanto..
Non so ma sulla carta credo che prevalga in tutto il mak a parità di ingrandimenti. Comunque un mak 127 si potrebbe invece confrontare con un C5 no?
Il grande vantaggio dello SC è il rapporto focale f/10 che nei mak a quanto ho capito non è ideale o comunque molto difficile (=costoso) da far lavorare al meglio. Ma se i grossi mak sono stati considerati a lungo le uniche alternative valide agli APO un motivo ci sarà. Nel deep poi ovviamente prevale il diametro ma a parità di diametro ancora il contrasto e la definizione reale dovrebbe essere a vantaggio dei mak. Ma parlo per quello che ho letto in giro non certo per esperienza personale. Il fatto che un C8 lo trovi nuovo ad un prezzo molto più basso di un corrispondente Mak 200mm. Questo unito al fatto che lo SC abbia focale 2000 mentre il corrispondente mak 3000 (o più) ha decretato l'enorme successo del primo e il relativo oblio del secondo.
Huniseth
19-01-2015, 01:08
I C8 te li tirano dietro più che altro per il fatto che ce ne sono tanti in giro. Come costo del nuovo siamo lì.
Il c6 o il c5 sono come il 127 o il 150, ma sono piccoletti, la sfida vera la fanno i due grandi.
si però i piccoletti potrebbero darti una indicazione generale sullo schema ottico. Beh io ho visto mak 200 a circa 4000 euro non so a quanto vendano i celestron e i meade 8"
http://www.cloudynights.com/topic/453592-orion-apex-127mm-mak-vs-celestron-c5/
Tutti consigliano mak per luna e planetario e C5 per DSO e per leggerezza. Il fatto che consiglino lo SC per il profondo cielo non è per migliori prestazioni ottiche o luminosità quanto per la focale più corta f/10 vs f/13.
Huniseth
19-01-2015, 03:09
Sto pensando di sbaraccare tutto e passare ad un apo da 120/130.
Perchè in fondo non mi riesce di capire perchè si paragona il mak180 ad un apo da 120. Ma allora gli altri 6cm a che diamine servono? Passi per la precisione, ma il diametro a qualcosa servirà pure
Mah bisogna sempre tenere conto dell'ostruzione non tanto in termini di area e quindi di luce e potere separatore sottratti che sono veramente infimi ma di "disturbo" della figura di diffrazione e della precisione di fuoco dello spettro visibile. Per questo in HiRes il rifrattore APO o Acromatico a lungo fuoco (che comunque lavorano in modo differente) sono più performanti di un riflettore ostruito anche al netto delle ostruzioni. Di quanto non lo so ma comunque migliore. Per quanto riguarda la luce raccolta li a mio avviso al netto delle ostruzioni e dell'assorbimento delle superfici siamo a pari. Nella mia misera esperienza ad esempio ho trovato che il newton 130/900 mostrasse pochissimo meno nel deep sky del 120/1000 Acromatico (testato su oggetti delle costellazioni di sagittario, scorpione, ofiuco etc ovvero ammassi aperti, globulari, nebulose ad emissione e galassie luminose). Strumenti provati in parallelo
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