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Visualizza Versione Completa : Proposta: intitolare ai disegnatori di Charlie Hebdo quattro nuovi asteroidi



Valerio Ricciardi
11-01-2015, 23:57
Un astronomo francese: «E ora battezziamo 4 nuovi asteroidi
Charb, Cabu, Tignous e Wolinski»

di Stefania Piras

Jean Claude Merlin, 60 anni, astronomo dilettante originario della regione di Saône-et-Loire ha proposto di ricordare le matite irriverenti di Charlie Hebdo battezzando quattro nuovi asteroidi che ha scoperto con i nomi dei vignettisti.

La proposta è sul tavolo dell’Unione astronomica internazionale che dovrà decidere se nominare i corpi celesti omaggiando i giornalisti. "Ho inviato la mia richiesta formale la sera stessa dell’attentato alla rivista", ha detto all’agenzia AFP Jean Claude Merlin. Perché questa idea? Lui ha risposto così: “ E’ un pezzetto di eternità che regaliamo loro. E’ il modo che abbiamo noi astronomi per mostrare rispetto”.

L’appassionato osservatore del cielo ha confidato che aveva già pronta una lista di nomi a cui intitolare gli asteroidi che scopre quando è al lavoro con il telescopio. Entro due mesi l’Unione Astronomica Internazionale potrebbe decidere l’omaggio ideato da Merlin e ci sarebbero così 4 nuovi pianetini (così vengono chiamati in gergo): Charb, Cabu, Tignous et Wolinski.

Sabato 10 Gennaio 2015, 15:07

fonte: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/astronomo_francese_4_nuovi_asteroidi_charb_cabu_ti gnous_e_wolinski/notizie/1112267.shtml

etruscastro
12-01-2015, 09:52
mmmhhhh secondo me una proposta del genere ha davvero poco senso, e lo dico con il massimo rispetto verso le persone decedute in questo vile attentato.
sull'onda dell'emozione e nella "botta a caldo" degli eventi molto spesso si prendono decisioni affrettate e, spesso, sbagliate. ecco, per me questa è una decisione sbagliata e lo ripeto, nel massimo rispetto delle persone decedute!

ciò che è accaduto in Parigi è una cosa che va decisamente oltre i confini francesi ed europei, ma va anche ben oltre l'ideologia della satira giornalistica dove ne è coinvolta la seppur intoccabile libertà di espressione dei popoli, la cosa, se ancora non la abbiamo ancora capita ve ben oltre la libertà, la religione e gli interessi di stato, la cosa coinvolge tutti, ma davvero tutti, islamici-ebrei-cristiani-musulmani e tutti gli altri....

a mio modesto parere non c'è nulla da innalzare ad eroi o ad imperitura memoria di un nome in un asteroide, in una situazione del genere, né i morti assassinati e né i membri di polizia lo sono e né tanto meno i pazzi che si immolano in nome di un Dio.

qua si rischia grosso ogni giorni, in questo periodo storico più di altri, o solo perché hanno portato la guerra a casa nostra ce ne accorgiamo?
e tutte le guerre nel mondo in atto?
in Nigeria? perché non ne parlano di cosa sta accadendo?
eppure non ho sentito nessuno che vuole intitolare il nome di un'asteroide ad un martire vietnamita o angolano o iracheno.....

quindi ragazzi, andiamoci piano a santificare o immortalare uno o più personaggi, potrebbe essere peggio!

Enrico Corsaro
12-01-2015, 18:06
Io non la vedo una cosa così drastica. E' una proposta come alla fine ce ne potrebbero essere altre e penso possa essere presa in considerazione.

Sono anche d'accordo con etru sul discorso di non santificare o immortalare personaggi in particolare, ma più che i personaggi in questione, secondo me quello che deve essere preso di riferimento è il valore dell'interna vicenda, la reazione che ha provocato qui (abito a Parigi) e nel mondo, che rappresentano adesso un simbolo di unione contro l'oppressione e l'oscurantismo, e la violenza tra i popoli di diversa cultura e religione. Quindi se vogliamo, possiamo anche identificare con questi personaggi il simbolo di tutta la vicenda, con i suoi lati drammatici ma anche quelli di positività, unione e libertà che ne sono seguiti.

Purtroppo quello che accade in altre parti del mondo, gravissimo e disumano, non viene innalzato al peso che dovrebbe avere, ma è anche vero che la quotidianità della violenza che viene registrata ad un certo punto non ha più impatto mediatico, soprattutto se concretamente il cittadino non sa cosa poter fare per essere d'aiuto, senza a sua volta rischiare la propria vita. Questo genera frustrazione, e di conseguenza crea a lungo andare disinteresse per le vicende, ripetute nel tempo.

E' chiaro che quando un atto terroristico avviene in un luogo dove di base tutto questo non succede o quantomeno non è atteso, nè prevedibile, la cosa fa molto più scalpore e orrore, anche perchè proprio dal punto di vista logistico, dinamico e ambientale realizzare attacchi di questo tipo è di gran lunga più difficile che in un luoghi già di per sè dominati da questo tipo di fanatismo terroristico.
Nel qual caso, stiamo parlando della città più turistica al mondo e di una sede di giornale che di per sè rappresenta una libertà di espressione simbolo per molti francesi. Ciò ovviamente non toglie che qualsiasi vita valga quanto tutte le altre, anzi. Quello che si può fare di concreto per i paesi in gravi condizioni, spetta principalmente ai governi allo stato attuale. Però questo episodio ha sicuramente sensibilizzato moltissime persone nei confronti degli atti terroristici e del fanatismo religioso, ed è un gran bene che la presa di coscienza nel popolo abbia avuto un tale eco in tutto il mondo, debbo dire davvero inatteso per tutti e la marcia di ieri a Parigi, insieme alle altre nel mondo, è stata sicuramente una grande risposta da parte di tutto il mondo civile, a prescindere dalla religione e dalla nazionalità.

Pierluigi Panunzi
13-01-2015, 14:31
nessuno mi toglie dalla mente che c'entri molto il colore politico della situazione ed in particolare di chi subisce l'atto terroristico, la strage e quant'altro la mente umana perversa possa architettare contro i propri simili...

ho sempre guardato con sospetto ad esempio l'esternazione di bandiere-arcobaleno della pace solo quando c'erano certi tipi di guerre e non altre, come se esistesse una guerra più guerra di un'altra e una pace più pace di un'altra... :sad:

tutti noi (a parte rare eccezioni che vanno fermate) vogliamo UNA SOLA pace e tutti noi (salvo le stesse rare eccezioni) odiamo LA guerra, indipendentemente da chi la scatena

Bert8
24-02-2015, 21:43
In ragione del loro legittimo - ma caustico - umorismo dagli effetti imprevedibili, suggerirei di intitolare i NEO, ma forse sarebbe meglio i NEA :shock::shock::shock:

Valerio Ricciardi
24-02-2015, 22:03
Dal mio punto di vista, il problema è che nella maggior parte dei casi l'umorismo non era nemmeno caustico, ma solo dissacrante: ossia non faceva sorridere, ma pareva incentrato solo sulla necessità di dimostrare che nulla era sacro (nel senso più lato del termine, non solo religioso) e tutto poteva essere irriso.

Il che però li metteva sullo stesso piano di un bambino molto piccolo che siccome non è una bella parola
dice "cacca!!" :D e scoppia a ridere.

L'umorismo è altro.

L'ultraliberalismo militante e l'ultralaicismo militante se si esagera diventano un fanatismo a priori di stampo molto... a-razionale, sostanzialmente religioso, non distante da quello delle religioni più intolleranti.

E' un po' come la bestemmia:

se sei credente, non ha senso bestemmiare (anzi l'unica entità con cui ti dovrebbe essere "naturalmente" impossibile prendertela è il tuo Dio, bestemmiandolo lo metti in discussione e ne neghi la natura divina, somma contraddizione per chi dichiara di essere religioso)

se non sei credente, non ha senso bestemmiare (offendi qualcosa che non esiste? Allora se lo attacchi gli dai importanza... come se esistesse).

Qualche volta erano icastici e graffianti, ossia facevano satira. Più spesso, mi duole, no.

Poi, che ciò non giustifichi una strage o anche solo un atto violento modesto è altro discorso, e fra persone civili lo dò per scontato a priori senza che si debba neppure argomentarne.

Arzak
14-03-2015, 20:02
se sei credente, non ha senso bestemmiare (anzi l'unica entità con cui ti dovrebbe essere "naturalmente" impossibile prendertela è il tuo Dio,
se non sei credente, non ha senso bestemmiare (offendi qualcosa che non esiste? Allora se lo attacchi gli dai importanza... come se esistesse).

Poi, che ciò non giustifichi una strage o anche solo un atto violento modesto è altro discorso, e fra persone civili lo dò per scontato a priori senza che si debba neppure argomentarne.
Scusate, ho sintetizzato la citazione per evidenziarne qualche aspetto.
Nel mostrare la presunta inutilità della bestemmia l'amico Ricciardi ha dimenticato un terzo caso, quello di chi pur non credendo ritiene utile provocare chi crede offendendo il suo Dio. Ed è proprio ciò che facevano i vignettisti, con risultati però alquanto allarmanti.
Personalmente mi dissocio sia dalle gratuite provocazioni degli incauti giornalisti uccisi, sia dalla reazione assassina di chi si è sentito insultato.

Mi direte anche voi che per la seconda osservazione "ca va sans dire", ma non è così: quando all'indomani della strage un certo personaggio che pretende di parlare a nome di Dio afferma pubblicamente con risonanza mondiale che "se qualcuno offende mia madre gli do un pugno", ponendosi così allo stesso livello morale e mentale degli assassini, forse di quelle provocazioni c'è ancora bisogno. Magari munendosi di porte blindate più sicure.

L''idea però di dare il nome delle vittime a dei corpi celesti mi pare stravagante. A meno di non voler deviare la minaccia dei terroristi islamici inducendoli ad occuparsi di ingegneria spaziale.

Valerio Ricciardi
14-03-2015, 21:20
quando all'indomani della strage un certo personaggio che pretende di parlare a nome di Dio afferma pubblicamente con risonanza mondiale che "se qualcuno offende mia madre gli do un pugno", ponendosi così allo stesso livello morale e mentale degli assassini, forse di quelle provocazioni c'è ancora bisogno. Magari munendosi di porte blindate più sicure.

Però la frase estrapolata dal contesto, come spesso accade, assume un tono diverso da quello che lui intendeva suggerire. La fare esatta, dall'audio, è "se tu sei un mio amico ma a un certo punto offendi gravemente mia madre puoi aspettarti un pugno", e rimarcava con un linguaggio colloquiale da "microfoni spenti", coi giornalisti su un volo di andata o di ritorno da un viaggio, come non sia giusto comunque provocare - sostanzialmente quel che dici anche tu.

Nella stessa circostanza se ne uscì affermando riferendosi a una donna che aveva già avuto sette figli con altrettanti parti cesarei ed ora attendeva un ottavo, che il suo comportamento era più irresponsabile che bello agli occhi del suo Dio, perché portava all'estremo la possibilità di lasciarli orfani.

Voleva dire che secondo lui e secondo la Chiesa fare il massimo numero di figli possibile purchessia non è un valore positivo in sé; se si vuole, qualunque gruppo militante per il controllo delle nascite potrebbe titolare "anche il papa è favorevole all'aborto!" ma sarebbe una distorsione.

Io di una provocazione che consista nel venire vicino a darti continue "schicchere" con le dita su un orecchio freddo, con tutta la forza che ho, insistendo sino a che perdi il controllo salvo poi far la vittima e dire "ma stavo solo scherzando! Mica gli ho dato una coltellata! Mi ha fatto male!" ...non sento proprio la necessità.

La satira è altro. La satira rischia, anche grosso, per dire "il Re è nudo!" quando non se ne rende conto nessuno. Nella Nazione che per prima ha scelto la strada della separazione secca senza se e senza ma fra fede e Stato, non serve irridere le religioni. Basta imporre loro di non cercar di imporci le loro regole estreme.

PHIL53
14-03-2015, 21:50
Basta imporre loro di non cercar di imporci le loro regole estreme.

.... e ho detto tutto ! :)
(Antonio De Curtis)

Arzak
14-03-2015, 22:46
Però la frase estrapolata dal contesto, come spesso accade, assume un tono diverso da quello che lui intendeva suggerire. La fare esatta, dall'audio, è "se tu sei un mio amico ma a un certo punto offendi gravemente mia madre puoi aspettarti un pugno", e rimarcava con un linguaggio colloquiale da "microfoni spenti", coi giornalisti su un volo di andata o di ritorno da un viaggio, come non sia giusto comunque provocare - sostanzialmente quel che dici anche tu.
Purtroppo è proprio il contesto ad attribuire una particolare gravità a quanto detto dal Papa. Quando ci sono dei morti ancora caldi uccisi dal fanatismo di chi sottomette l'etica alla religione, quando gran parte dei potenti del mondo e l'intera opinione pubblica piangono i morti e appoggiano il diritto di libera espressione, una frase del genere non può suonare che come un esplicito assenso a quel massacro, al di là delle stesse intenzioni di chi la pronuncia che di certo non è un maniaco omicida. Diciamo che è stato un po' incauto ad esprimere quel che lui e gran parte dell'opinione pubblica religiosa, islamici compresi, pensa circa le offese a Dio ma di solito non dice. Non rendersi pienamente conto del devastante impatto di quella frase, che poi in qualche modo si è cercato di minimizzare con l'aiuto dei media, rappresenta un serio limite sulla capacità di portare davvero la pace nel mondo, come si dice di voler fare.

La satira è altro. La satira rischia, anche grosso, per dire "il Re è nudo!" quando non se ne rende conto nessuno. Nella Nazione che per prima ha scelto la strada della separazione secca senza se e senza ma fra fede e Stato, non serve irridere le religioni. Basta imporre loro di non cercar di imporci le loro regole estreme.Condivido. Ma immagino tu alluda alla Francia. In Italia quella separazione è ben lontana dall'essere realizzata. Se là è inutile, qui a qualcosa forse servirebbe. Senza arrivare al dileggio più volgare, naturalmente. Perlomeno per un fatto di eleganza.

Tornando in tema, più che a dei disegnatori i nomi dei nuovi corpi scoperti potrebbero essere attribuiti a chi davvero ha dato un contributo all'astronomia e alla scienza. Esistono pianetini col nome di Laplace, di Leibniz, di Einstein? Penserei a nomi del genere, prima di assegnare ad esempio il nome di Vauro o di Giannelli, nella macabra ipotesi che vengano uccisi...

Valerio Ricciardi
16-03-2015, 00:03
In Italia quella separazione è ben lontana dall'essere realizzata. Se là è inutile, qui a qualcosa forse servirebbe. Senza arrivare al dileggio più volgare, naturalmente. Perlomeno per un fatto di eleganza.

Bé, per me per un fatto di rispetto per la sensibilità religiosa altrui, dell'eleganza posso al limite fare a meno (non tutti sono piccoli Lord Fauntleroy mancati), del rispetto dell'altro no.
Fosse anche il bigotto più ottuso e tetragono nella visione soggettiva della sua religione.

Io però son assolutamente poco tollerante verso chi, ad es. se è cinese, entri a casa mia e provi a pretendere che io mangi con le bacchette. E no, eh? Se me lo chiedi con garbo e senza un tono di pretesa, se sei mio ospite provo a vedere se al negozio di delikatessen etniche vicino casa ne hanno, e te le faccio volentieri trovare accanto al tuo piatto in aggiunta alle posate che usiamo in famiglia. Sarà una spontanea carineria da parte mia, un segno di ospitalità. NON un dovere.
Magari con le bacchette c'hai più la mano.

Ma non ti azzardare nemmeno a pensare di criticare a casa mia il fatto che mangi con coltello e forchetta. Anche se ci fosse qualche precetto alimentare che vietasse a chi è cresciuto nella tua cultura di toccar cibo col metallo (per dire). Qui sei ospite presso il mio contesto, la mia cultura, perciò tu ti adegui - o meglio, al massimo mangi tu con lo strumento che ritieni più idoneo, e le mie abitudini non mutano di un millimetro.

Anni fa ci fu un importante figura dell'Islam italiano che chiese, ed ottenne in ragione di sentenza, che venisse tolto dalla parete della classe scolastica dove studiava suo figlio il crocefisso, dal quale in quanto musulmano "si sentiva offeso". Io GIAMMAI glielo avrei concesso.
Per giunta, il Corano cita Gesù Cristo come uno dei massimi profeti prima di Maometto.

Casomai gli avrei detto "è vero, c'è solo il crocefisso, e l'Islam è la seconda religione in Italia sul piano statistico! Bene, da lunedì troverai affiancati il crocefisso di prima, una bella mezzaluna (o se preferisci un quadruccio con una sura dal Corano, dimmi tu) e paritariamente una graziosa stella di Davide.
Tireremo a sorte la posizione e staremo attenti a che i tre chiodini cui sono appese restino alla stessa altezza sul muro, contento? Se ti va è così, altrimenti a Islamabad o Peshawar di classi senza crocefisso ne trovi quante ne vuoi, a buon bisogno alleghiamo per comodità il timetable di Fiumicino".

Arzak
17-03-2015, 18:10
Mah, per conto mio decorare le pareti delle scuole pubbliche con i simboli di tutte le religioni presenti in Italia le farebbe diventare uno sconcertante palcoscenico di dubbio gusto, che autorizzerebbe l'ultimo venuto ad affiggere, che so, il simbolo dei Bambini di Satana o dei Pastafariani (che per chi non lo spesse adorano il Mostro di Spaghetti Volante). Di fronte all'alternativa "o tutti o nessuno" in una scuola pubblica dovrebbe vigere il "nessuno". A casa propria poi ognuno può fare ciò che vuole. A meno che per "casa" uno non intenda l'intero paese. E questo vale sia per la possibile invadenza di chi viene da fuori, sia per la presunzione di chi si considera esclusivo proprietario di ciò che appartiene a tutti.