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orione2000
11-01-2015, 14:40
Un gruppo di scienziati ha deciso di unire dei dati forniti dalla sonda Cassini e con la rete di radiotelescopi VLBA (Very Long Baseline Array), ottenendo come risultato una misura ancora più precisa del pianeta Saturno, almeno 50 volte più precisa rispetto alle misure fornite sino ad ora dai telescopi ottici. Ottenendo queste misure, più precise di 4 km rispetto a prima, gli scienziati possono capire meglio l'orbita del sesto pianeta del Sistema Solare.

Come detto prima, il sistema VLBA è stato di fondamentale importanza. Con le sue 10 antenne sparse dalle isole Hawaii fino alle isole Vergini americane è stato inaugurato nel 1994. Il sistema è molto simile al SKA (Square Kilometre Array, che entrerà in funzione nel 2020): in pratica il VLBA funziona come un unico grande radiotelescopio con un diametro di 8.000 km. Con questa particolare tecnica gli scienziati hanno individuato la posizione della sonda Cassini mentre orbitava attorno a Saturno negli ultimi dieci anni ricevendo il segnale dal trasmettitore radio che si trova a bordo della sonda (lanciata nel 1997). Infine, hanno combinato questi dati con quelli dell'orbita della sonda Cassini, permettendo di ottenere dati ancora più accurati del baricentro del sistema di Saturno e dei suoi satelliti. Questi risultati sono stati comunicati nel corso del 225° meeting dell'AAS (American Astronomical Society). Si è così ottenuta una tabella, ora notevolmente migliorata, nota come effemeride: uno degli strumenti di base con cui si tengono conto di diversi dati in un determinato intervallo di tempo.

<<Questo lavoro è un grande passo in avanti per conoscere meglio le orbite dei pianeti esterni al nostro Sistema solare e quelle dei pianeti interni>> ha spiegato Jones Dayton del JPL (California). Infatti, le informazioni ora ottenute permetteranno di migliorare le rotte dei veicoli spaziali e di perfezionare le misure delle masse degli oggetti del nostro sistema planetario.

Il team di navigazione di Cassini sta già utilizzando questi nuovi dati per permettere alla sonda di effettuare manovre più precise e meno pericolose per il veicolo spaziale, con un risparmio anche in termini di propellente. I nuovi calcoli, ottenuti dalla sonda Cassini e dal VLBA sono circa 20 volte più accurati rispetto ai precedenti calcoli effettuati solo utilizzando le comunicazioni radio Terra-Cassini. Questo studio continuerà sino al termine della missione della sonda (previsto per il 2017) e gli scienziati pensano di utilizzare tecniche simili anche per la sonda Juno: che incontrerà il pianeta Giove nel 2016.

Fonte testi: Media INAF


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