PDA

Visualizza Versione Completa : Vixen VMC 110L: il più odiato dagli astrofili?



musiker64
10-01-2015, 20:11
Salve a tutti,

ho letto in giro varie recensioni (ufficiali e "fai da te") dove questo catadiottrico "modificato" ne esce abbastanza bene e non solo per il rapporto qualità/prezzo. Di contro, poi, ho letto vere e proprie critiche apocalittiche su questo strumento... Pur avendo delle caratteristiche particolari non ha "sfondato" nel cuore degli astrofili. Un vero peccato perchè, pur essendo piccolino, era un'idea geniale a livello costruttivo.

Angeloma
10-01-2015, 20:43
Nuovo costa 200€ minimo. Il fratello maggiore da 20cm senza cercatore ne costa più di 900. Un motivo ci sarà pure.
Il 110L ha bisogno di tuning, altrimenti può essere una vera pena collimarlo. E se non si ha la fortuna di riceverne uno già ben cllimato, sono dolori anche per un esperto. È molto corto (36cm) leggero ed è sopportato anche da montature debolucce (ma non esageriamo, eh!). La focale non è né troppo corta, né troppo lunga, avendo il tubo aperto va rapidamente in temperatura. Per dare il meglio, serve una diagonale a parte perché spesso la visione del flip mirror non coincide con quella del back focus e la collimazione ne risente. Bene la compatibilità con fotocamere DSLR, senza e con lente di Barlow.
Assolutamente da non acquistare se non si è disposti, per incapacità o per timore, di smontarlo e procedere ad un paio di semplici modifiche.
Queste sono le uniche critiche oggettive che ho rilevato finora.

etruscastro
11-01-2015, 07:42
provato una sera a Monte Romano quello di un'amico e il pensiero che mi ha pervaso fin da subito è stato:
110mm aperto a f9.4 con un'ostruzione centrale terrificante a cosa è dedicato questo strumento?
non all'osservazione planetaria o a stelle doppie "strette", quindi non rimangono i campi stellari aperti... ma con quel rapporto focale è fin troppo buio.
per 200€ la scusa del tubo corto e leggero non basta (dato che per opinione personale, corto e leggero non sempre è cosa buona!) e con gli stessi soldi si prende un 90/900 rifrattore o 102/1300 mak che per l'uso specifico lo ritengo superiore....
escluso il rifrattore per avere uno strumento da viaggio con poco più poi addirittura ci si porta a casa un mak 127mm, tutta un'altra storia!

Angeloma
11-01-2015, 10:52
Per quanto da me constatato, non ho notato quello che tu hai rilevato. Non trovo sia buio, almeno non fino a 140x (oltre non sono andato) anzi mi sembra abbastanza luminoso. Provato su oggetti terrestri appare in linea con altri strumenti ma la mia vista è difettosa e perciò poco attendibile. Sulla Luna va come tutti gli altri, con buone immagini allo stesso ingrandimento di 140x fatto salvo il tremolio dell'aria e Giove è da schifo come con tutti gli altri strumenti perché il seeing è da schifo e più che 4 bande sbiadite e indefinite non si vedono. Le Pleiadi ci stano tutte, M42 è molto bella e luminosa, di M57 si riconosce benissimo la struttura ad anello a 50x (ingrandimento minimo) Castore (d'accordo, non è stretta) è risolta già a basso ingrandimento. È lo strumento che da casa uso di più. Mi da più soddisfazione del Newton da 15cm e del rifrattore 90/500 che è però più adatto ad altre cose. Ci collego una DSLR e mi diventa un supertele di 2.500mm di focale con la lente di Barlow. Ribadisco il concetto che le opinioni sono personali, altrimenti non sarebbero opinioni. Vale quello che costa, né di più né di meno.

contedracula
11-01-2015, 11:43
La cosa che sto notando ultimamente è che parecchi astrofili " novizi " vengono distolti dal VERO utilizzo di un telescopio e dell'uso per il quale è nato.

Avendo un pò di cosine in vendita, negli ultimi giorni ho ricevuto messaggi di ogni tipo e di ogni teoria.
Questo mi lascia davvero basito poichè, a prescindere dalla cultura astrofila che uno ha, spesso i concetti e le considerazioni sono frutto dell'opera di convincimento di, negozianti, pseudo astrofili che si atteggiano ad Astrofisici, cattiva informazione e per finire il più pericoloso, LA PRESUNZIONE.

Pochi giorni fa sono stato colto dalla tentazione di cancellare tutti gli annunci perchè con i messaggi ricevuti avrei potuto scrivere un libro di barzellette.

Questa premessa perchè?

Perchè, rispondendo all'autore del post, oramai parecchi Forum, Social Network etc. sono la chiara testimonianza della caduta di competenza in questo hobby.
La competenza NON è una cosa che si acquista in negozio, la competenza è il risultato della PASSIONE.
Nessuno nasce " imparato " ma si nasce con un cervello e questo si attiva quando si ha l'umiltà e soprattutto la voglia di apprendere.

Mi scuso di aver usato questo POST come - tramite - di un problema oramai latente tra gli astrofili, ahimè soprattutto italiani, sarà che son rimasti davvero pochi posti ancora " stabili " dove poter condividere e sviscerare un po di sana critica REALE, uno di questi è proprio questo Forum ;)

Il VMC110L è uno schema " complesso " e semplice allo stesso modo.
nasce da una modifica al classico Maksutov-Cassegrain ma ha il vantaggio di essere estremamente leggere e va in temperatura in modo istantaneo.
E' difficile da Collimare, in parte si ma soprattutto per coloro che NON collimano mai un telescopio.

Nelle varie uscite ho sempre visto una quantità decisamente SUPERIORE di astrofili che avevano telescopi SCOLLIMATI

I dobson nei quali ho osservato erano QUASI tutti scollimati, a partire da zen da 60cm e finire in Ariete da 50cm.
Non ne parliamo degli SCT e dei Newton.

Qui il problema non risiede nella abilità di collimare o meno uno strumento ma a quale risultato si vuole arrivare.
La collimazione, purtroppo, erode pesantemente le prestazioni di un telescopio, ho letto innumerevoli post di persone con C11 e 9,25 i quali NON li avevano mai collimati, :shock: definendo la collimazione di fabbrica ottima, stiamo scherzando? :biggrin:

Gli SCT, soprattutto Celestron sono FAMOSI per tenere la collimazione in modo scadente, mettendoci poi le tanto desiderate Bob's Knobs ancora peggio!

Non lo so, io consiglio ai possessori di un telescopio di NON pensare prima al risultato ma di dare la giusta attenzione a COSA SERVE per raggiungerlo.

Un telescopio VA SEMPRE COLLIMATO, anche se ce l'hai in osservatorio FISSO.
La collimazione, imparare uno star test, fare pratica con la meccanica del proprio strumenti sono i rudimenti FONDAMENTALI per apprezzare il proprio strumento.


Ciao

nicola66
11-01-2015, 11:57
Non sono un genio in materia di collimazione , ma ogni volta che faccio una serata osservativa , e quanto il C. 8 e in temperatura prendo una stella alta nel cielo di media M.A. Inserisco la Barlow e verifico se tutto è posto ;)

contedracula
11-01-2015, 12:07
Non devi farlo con la Barlow ma con il solo Oculare che spinge l'ingrandimento adeguato al seeing e soprattutto SENZA DIAGONALI e con riduttori ben centrati ;)
La collimazione è anche la fase di star test per verificare eventuali aberrazioni extra assiali del treno ottico.

Ciao

Angeloma
11-01-2015, 12:22
Il fatto è che, ultimamente, sta prendendo piede la tecnica della collimazione con la Barlow. Non essendo minimamente interessato all'astrofotografia se non per la Luna e solo per esclusiva curiosità tecnica, se vedo punti o dischetti e non cometine, la collimazione per me a posto e non ci perdo il senno.

Huniseth
11-01-2015, 12:46
In verità vi dico che la mia opinione sul Vixen 110 è dovuta alla recensione del number one degli esperti astrofili, ossia l'innominabile, che mi pare/va davvero esperto e pratico più che teorico.
Penso anche che in Italia il dobson abbia poco successo perchè è stravolto nel suo uso, cioè per dobson in USA si intende roba davvero grossa, non newtonetti da da 200 o 250 mm, che starebbero tranquilli anche su una montatura AZ e equatoriale non impegnativa e sicuramente più usabile.
La prova è nel numero notevole di newton e dobson in rivendita per scarso utilizzo.
In più, sono prticamente certo che, a parte siti abitualmente usati dagli astrofili, se mi azzardo ad andare in giro in posti strani con un telescopio o un binocolone mi arriva la digos entro mezz'ora.

contedracula
11-01-2015, 14:42
La collimazione non è una pratica che va svolta per gli astrofotografi rendendo esenti i visualisti.

Il telescopio si comporta allo stesso modo sia in visuale che in fotografia, ecco questo è un altro luogo comune da sfatare :whistling:

Il fotografo NON è più esigente di un visualista, anzi, le correzioni che si possono fare con i Software il cervello purtroppo non le fa.
Poi dipende per cosa si intende OSSERVAZIONE astronomica, se mettere l'occhio in un oculare e guardare frettolosamente o fare una sessione di osservazione ASTRONOMICA.

Luna, Pianeti, sole Deep Sky non fa differenza, la collimazione è una messa a punto del telescopio.
Anche con l'auto se ho una ruota un po' più sgonfia mi porterà a destinazione, ma come?

Ciao

Angeloma
11-01-2015, 14:53
Appunto. Se vedo bene quello che guardo, cosa mi collimo?

contedracula
11-01-2015, 14:58
Capisco il tuo stupore ma la tecnica di collimazione NON è guardare bene ciò che si guarda poichè GUARDARE è una cosa soggettiva ;)
Ovviamente se sta bene a te ciò che guardi, la collimazione però nell'essenza del significato e della tecnica è un'altra cosa, purtroppo molti astrofili pensano che la collimazione sia giustificata solo per telescopi grandi, non è così ovviamente.

Ciao

Angeloma
11-01-2015, 15:21
Ma vedo bene proprio perché è collimato, noh! Altrimenti vedrei da schifo come in uno strumento non collimato... prima di collimarlo. Mi riesce impossibile guardare bene se c'è qualcosa che non va, mi dà fastidio la macchiolina solle lenti degli occhiali, figuriamoci un telescopio non collimato. Che c'entra il fattore soggettivo? C'entra l'accontentarsi, questo sì e se si vede così-così c'è chi si accontenta e chi no; ma dire che vede bene, è una grossa balla!

contedracula
11-01-2015, 15:48
Ciò che non mi è chiaro è che definisci un telescopio collimato quando vedi bene.
Cosa significa vedere bene?

La collimazione non è constatabile dal vedere bene ma da uno star test, l'analogia della ruota sgonfia non l'ho scritta a caso, in molti casi si vede BENE anche col telescopio scollimato ma una volta collimato si vede MEGLIO, sono due dinamiche apparentemente simili ma diverse.

Continuo a non capire il concetto di - VEDERE -, poi così così che significa?

Ciao

cherubino
11-01-2015, 16:46
Bravo, Conte.

Personalmente continuo a ricevere telefonate di astrofili indecisi se prendere o non prendere un dato strumento. Gente che ha strumenti di altissimo livello (anche) e le cui domande mi lasciano di "stucco".
Addirittura mi sento dire che hanno amici con strumenti perfetti che non hanno MAI avuto bisogno di essere collimati (parlo di cassegrain derivati) e che offrono immagini perfette...

Purtroppo non posso ridere, perché sarebbe offensivo, ma comprendo che dire loro che la consa NON è possibile non serve a nulla tanta è la loro convinzione.

A nessuno star party (MAI) ho guardato in strumenti a specchio che fossero davvero collimati. Ogni tanto scrivo questa cosa e sollevo dei gran polveroni.
Fare astronomia significa non fare a gara ma comprendere, se si vuole far sì che il proprio strumento lavori bene, che il percorso richiede "precisione", calma, e soprattutto tanta autocritica.

Il 110 Vixen è uno strumento davvero poco fortunato poiché il suo progetto, almeno nella dimensione di 11 cm., è poco logico. Rapporto focale chiuso, diametro limitato, ostruzione alta, prezzo non adeguato (nel senso che una tale configurazione richiede una meccanica raffinata, ben oltre i 200 euro di costo). Sembra assurdo ma per essere messo sul mercato quello strumento avrebbe bisogno di una meccanica superiore, più costosa, ma in questo modo NON avrebbe alcuna possibilità di essere venduto... o no?
Certo che sì, invece. Un Takahashi EPSILON 130 costa 3000 euro! Eppure si vende (nicchia.. ma sono non pochi quelli che lo comprano nel mondo).
Se il 110 fosse strutturato in modo diverso forse avrebbe più successo, invece i mercatini sono pieni di questi strumenti che passano mensilmente di mano.

Affinché sia chiara la logica di produzione va ricordato che il 110 nasce in abbinamento alla montatura figlia dello StarBook (una sorta di competitor dei vari ETX, Questar, etc..). Quindi un sistema che sta in una laigetta, si appoggia al tavolo in pietra della casa in montagna, e "cerca gli oggetti, va in giro per il cielo stellato, etc...

Snaturato da questa logica lo strumento perde validità. Nel momento in cui lo si acquista come OTA e lo installa su una montatura equatoriale tutte le caratteristiche di compattezza e trasportabilità vanno a farsi benedire e il 110 Vixen non ha più senso di esistere considerando che, come già detto, un 90/900 offre di più...

Paolo

Angeloma
11-01-2015, 17:46
Conte... io cerco di non usare termini impropri. Collimato per me significa che, come ultimo o unico procedimento si esegue lo star test. Forse mi sono spiegato male io, forse hai male interpretato le mie parole; quindi c'è stato un equivoco. Quello che ho omesso di dire è che tutte le volte che lo uso, verifico che sia collimato ignorando le proteste del mio collo effettuando uno star-test: è questo che intendevo per vedere bene. Tutte le volte che uso il Newton/Dobson verifico la collimazione anche se è in postazione fissa. Sempre con lo star test: e che ci vuole, pazienza tanta e un po' di accuratezza, materia di pochi minuti. C'è chi si accontenta di una collimazione approssimativa e me ne sono accorto anche io ed è contento così: è un problema suo, non mio.
Il Vixen VMC 110L costa poco più di un quinto del fratello maggiore con apertura poco meno che doppia: ci sarà pure una ragione, no? Sarà anche una ciofeca pazzesca e infatti non l'ho mai consigliato, però dite pure quello che vi pare, non è peggiore di tanti altri strumenti che costano anche di più. L'ho preso perché mi serve proprio quello lì con quelle caratteristiche che ha. Non mi serve né un 90/900 né un Mak 127, altrimenti avrei acquistato uno di questi. Come supertele mi va più che bene ed è per questo motivo che l'ho preso, con quello che costa... Solo che per fare lo star test ho dovuto guardare le stelle e non mi è dispiaciuto in questa funzione non prevista. In un prossimo futuro verrà sostituito con altro strumento di altra levatura ma al momento vado con questo.

cherubino
11-01-2015, 18:15
;)

E così sia!

Mi piace il concetto di Angeloma, davvero!

Paolo

Angeloma
11-01-2015, 20:49
In fondo, lo strumento perfetto non è forse quello che si usa di più?
Proprio stasera l'ho usato per osservare la cometa. Lo tengo fuori perciò è sempre in temperatura, basta montarlo sull'altazimutale ed è pronto all'uso dopo una rapida verifica della collimazione che per ora regge. Peccato per la lattescenza, nessuna possibilità di vedere la coda. Sono arrivato fino a un centinaio d'ingrandimenti ed ho visto dei puntini più luminosi nella chioma grigio-azzurra, come dei brillantini, azzurri. Inutile salire oltre con gli ingrandimenti. Maledetta lattescenza.

medved
11-01-2015, 21:20
In fondo, lo strumento perfetto non è forse quello che si usa di più?


Io oramai sono convinto che lo strumento perfetto è "avere" almeno due o tre stumenti :D

Angeloma
11-01-2015, 21:28
Se il problema è tutto qui, ne avrei nove...:oops:

medved
12-01-2015, 08:42
Beh bisogna vedere cosa hai nel senso se quello che hai è razionale o emozionale. Ad esempio il makkino che ho è perfettamente complementare al Dobson 8" (o 10" o 12" che sarà). E lo è anche in ragione delle mie finanze. E' il telescopio che porto in giro più facilmente e che porterò in vacanza e che piazzo sul balcone. Il Dobson lo piazzo in giardino ma soprattutto lo porto in montagna ma questo accade 10/12 volte l'anno (in montagna) non di più.

Angeloma
12-01-2015, 10:00
Ho due montature altazimutali, una con computer go-to e l'altra no; carico massimo, poco più di 4Kg la prima, la metà circa la seconda e tutto ha da essere corto. C'è poco da essere razionali o emozionali. Poi c'è il Dobson da 30cm. Ma da casa sono sono obbligato a saltellare qua e là per avere finestre d'osservazione libera.

cherubino
16-01-2015, 14:38
E io che li ho tutti "emozionali'? Sob! Ecco perché' mi manca sempre "il prossimo strumento".... :rolleyes:

Paolo