NGC-Diego-1983
23-12-2014, 12:10
Capita spesso, soprattutto ai neofiti (cui è dedicato questo post) ma anche agli astrofili più navigati, di esser certi di avere nel campo dell'oculare l'oggetto deep che si desidera osservare.. e di non vederlo affatto!!!
Eppure la cartina parla chiaro, l'oggetto deve essere lì! :thinking:
Ed ecco che allora si ripunta la stella iniziale, e tramite un percorso di star-hopping fatto magari già un sacco di volte, si torna sul punto in cui c'è l'oggetto: eppure ancora non c'è! :meh:
Si rischia di diventare perfino strabici per usare al massimo la visione distolta :biggrin:, ma ancora niente!
Peggio ancora se si sta usando il GoTo: possibile si sia disallineato? :colbert:
I casi sono due:
1- l'oggetto c'è, ma è al di fuori della portata del diametro del nostro strumento (casistica che accade spesso al neofita munito di GoTo che pensa <<se l'oggetto è in memoria, vuol dire che col mio telescopio si può vedere>> - niente di più sbagliato)
2- L'oggetto c'è, è alla nostra portata, ma la sua luminosità è al limite per il diametro del nostro strumento o per via delle condizioni atmosferiche della serata (meteo, IL, ecc..)
Per il caso 1 ovviamente non c'è soluzione, ma per il caso 2 potrebbe esserci ancora una piccola speranza di "vedere" comunque l'oggetto grazie ad un piccolo trucchetto.
L'uomo è un animale diurno, e quindi i nostri occhi si sono evoluti per dare il massimo in ambienti illuminati.
E' anche vero però che l'uomo è un animale cacciatore, ed il nostro cervello percepisce subito gli oggetti in movimento presenti nel nostro campo visivo.
Ecco che allora, l'ultima possibilità potrebbe essere quella di dare dei LEGGERISSIMI colpetti al telescopio, di modo da farlo vibrare leggermente: in alcuni casi, quello che era un alone spettrale invisibile nell'immagine statica all'oculare, si inizia a vedere vibrare insieme alle stelline del campo inquadrato, "staccandosi" dal fondo del cielo!
Ci accorgeremo così che l'oggetto era lì, davanti al nostro occhio, ma era talmente debole che difficilmente lo si poteva notare!
Certo, non sarà una visione spettacolare, ma finalmente avremo perlomeno la soddisfazione di dire:
l'ho trovato!!
Se poi si tratta di una galassia lontana decine o centinaia di milioni di anni luce, sarà anche un vero piacere INTELLETTUALE percepirne i fotoni coi nostri occhi!
Quindi mi raccomando: mai demordere fino a quando non le si è provate tutte! La pazienza è una qualità fondamentale che deve avere ogni astrofilo :-)
Eppure la cartina parla chiaro, l'oggetto deve essere lì! :thinking:
Ed ecco che allora si ripunta la stella iniziale, e tramite un percorso di star-hopping fatto magari già un sacco di volte, si torna sul punto in cui c'è l'oggetto: eppure ancora non c'è! :meh:
Si rischia di diventare perfino strabici per usare al massimo la visione distolta :biggrin:, ma ancora niente!
Peggio ancora se si sta usando il GoTo: possibile si sia disallineato? :colbert:
I casi sono due:
1- l'oggetto c'è, ma è al di fuori della portata del diametro del nostro strumento (casistica che accade spesso al neofita munito di GoTo che pensa <<se l'oggetto è in memoria, vuol dire che col mio telescopio si può vedere>> - niente di più sbagliato)
2- L'oggetto c'è, è alla nostra portata, ma la sua luminosità è al limite per il diametro del nostro strumento o per via delle condizioni atmosferiche della serata (meteo, IL, ecc..)
Per il caso 1 ovviamente non c'è soluzione, ma per il caso 2 potrebbe esserci ancora una piccola speranza di "vedere" comunque l'oggetto grazie ad un piccolo trucchetto.
L'uomo è un animale diurno, e quindi i nostri occhi si sono evoluti per dare il massimo in ambienti illuminati.
E' anche vero però che l'uomo è un animale cacciatore, ed il nostro cervello percepisce subito gli oggetti in movimento presenti nel nostro campo visivo.
Ecco che allora, l'ultima possibilità potrebbe essere quella di dare dei LEGGERISSIMI colpetti al telescopio, di modo da farlo vibrare leggermente: in alcuni casi, quello che era un alone spettrale invisibile nell'immagine statica all'oculare, si inizia a vedere vibrare insieme alle stelline del campo inquadrato, "staccandosi" dal fondo del cielo!
Ci accorgeremo così che l'oggetto era lì, davanti al nostro occhio, ma era talmente debole che difficilmente lo si poteva notare!
Certo, non sarà una visione spettacolare, ma finalmente avremo perlomeno la soddisfazione di dire:
l'ho trovato!!
Se poi si tratta di una galassia lontana decine o centinaia di milioni di anni luce, sarà anche un vero piacere INTELLETTUALE percepirne i fotoni coi nostri occhi!
Quindi mi raccomando: mai demordere fino a quando non le si è provate tutte! La pazienza è una qualità fondamentale che deve avere ogni astrofilo :-)