Visualizza Versione Completa : Mak 127/1500 vs Bresser 127/1900
musiker64
15-12-2014, 19:57
Ho letto una recensione su un sito di astronomia (evito pubblicità) effettuata del Sig. Raffaello Braga riguardante il Mak Bresser 127/1900. Dal confronto coi suoi due Mak 127 SW questo strumento esce per molti versi (anche meccanici) vincitore.... Possibile che i Bresser siano a volte considerati "giocattoli da discount" (evito il nome della catena di discount che li vendono....) ed abbiano, invece, caratteristiche ottiche e meccaniche a volte superiori ai "soliti nomi"? Come sapete ho il Mak 127 e leggendo questa recensione mi son trovato un pò spiazzato...... Non considero, forse erroneamente, che lo SW è F/12 e il Bresser è F/15.
Non credo sia proibito mettere il nome del forum sul quale hai letto la recensione così possiamo leggerl anche noi e farci un idea. I bresser non sono affatto considerati da meno degli SW and Co
musiker64
15-12-2014, 21:13
ecco il link della prova:
http://www.astrotest.it/maksutov-gregory-bresser-1271900/
Diagonale a parte, a me sembra "fatto meglio" del mio SW 127 e anche certi particolari (la messa a fuoco) sembra più convincente del manopolone in gomma dello SW... sullo "scontro" tra un F/12 e un F/15 non mi pronuncio poichè non so bene, visualmente, in cosa si traduce.... ci sono poi i "finti" 127 di apertura dello SW (citati da molti) contro gli effettivi 127 del Bresser....
Huniseth
15-12-2014, 22:09
Quel Mak ha diversi problemini ... strano che non siano tenuti in conto.. Comunque f15 per uno strumentino così sono un po troppi, lo limita parecchio.
Valerio Ricciardi
15-12-2014, 22:48
Nel bene e nel male, quel Bresser Messier 127/1900 altro non è che un Meade 125 ETX reintubato un poco meglio, e col fuoco solo "straight view" (senza l'opzione col comodo ma poco ottticamente esaltante flip mirror).
Però dal Meade 125 eredita un mirror shift invertendo la direzione di messa a fuoco veramente sgradevole, ricordo che sui 150X superava abbastanza il diametro di Giove... già il pomello in alluminio, caratteristico, denuncia che il sistema di messa a fuoco dovrebbe essere quello.
A mio avviso nell'originale le prestazioni reali sul campo erano complessivamente lievemente superiori nel cinese Skywatcher, anche se l'apertura reale sui 120 invece che 127 è stata anche l'impressione mia.
Quando musiker64 capiterà a Roma come ipotizzato col suo Mak da verificare, già che ci sto acchiapperò il mio calibrone russo gigante in acciaio Invar e darò una misurata al primario, così, per levarsi lo sfizio.
...se leggerò 127... vorrà dire che l'apertura equivalente è necessariamente minore: il menisco anteriore è divergente, perciò se vuoi che un 7" Maksutov... sia un vero 7", se l'apertura netta della lastra basta sia di 7", il primario lo devi fare attorno agli 8", poco meno o poco più a seconda dello schema e dell'apertura relativa del primario, se no una parte dei raggi deviati dal menisco non vengono intercettati dalla superficie del primario e finiscono verso le pareti del tubo... perciò non sono utilizzati per essere rispediti al secondario convesso.
Il disegno sotto (lo schema del 7" Meade) chiarisce meglio delle mie goffe parole tutto:
Valerio Ricciardi
15-12-2014, 23:08
Comunque f15 per uno strumentino così sono un po troppi, lo limita parecchio.
Posso con la dovuta sommessitudine e con atteggiamento deferente non essere d'accordo?
Non è che lo limiti... lo specializza. Pianeti, Sole, Luna, ammassi compatti ed altri oggetti Messier non esageratamente estesi.
Foto 1 - Marte, fotografato da un BRAVO astroimager coll'ex mio makkino Bosma, su HEQ5 ...mica 10Micron!
Foto 2 - Marte il 21 aprile 2014
Foto 3 - Grande macchia rossa
Foto 4 - ancora la BRS
Foto 5 - transito di Io su Giove
Foto 6 - ammasso NGC2169
Foto 7 - umile 130/2000 Mak-Gregory Konus Motormax (leggasi... Bosma) che fu del sottoscritto
Valutasse la Signoria Vostra Illustrissima... (pensate se aveva già il Mak 180 che te poteva fà...)
musiker64
15-12-2014, 23:40
Valerio Ricciardi
ma quelle foto son state fatte quindi col Konus 130? F/15 come il Bresser 127/1900 :surprised: credo che col SW 127 me le sognerei........
Huniseth
16-12-2014, 00:01
Tranquillo.. le fai anche tu.
Certo, limita in quel senso.
Io ho letto di un certo vetrino da togliere dentro la culatta e altre cose.. ne avevo adocchiati un paio ma ho lasciato perdere.
Un pensiero mio Valerio.. si mostra sempre quel disegno.. ok, ma la lente davanti al Mak180 (il 127 non l'ho misurato) è molto più di 180mm, quindi il cono anche se si restringe non va sotto il 180 dello specchio, se fosse tale.
forse sto prendendo un granchio .. mi sono confuso col Konus motormax ... scusate.
musiker64
16-12-2014, 00:03
Huniseth
vetrino dietro la culatta? Ma ti riferisci al Mak SW? l'ho smontato ma non l'ho visto.... a cosa serve?
Huniseth
16-12-2014, 00:25
Infatti.. ho sbagliato Mak.. :wtf:
Scusate l'intromissione,io sono stato un fortunato possessore di un mak 7" meade,e il primario era sovradimensionato,confwrmato da ricerche in rete,quindi mi pare fosse 200mm il suo diametro,è uno strumento eccezionale per il planetario,per chi ne trovasse uno....pigliatelo!!!
Scusate l'OT.:)
Huniseth
16-12-2014, 01:45
Cerchiamo di capirci.. ma parlate del Konus motormax o del Bresser/Meade.. non mi sembrano gli stessi. Il Bresser non l'ho mai trovato in vendita usato.
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 09:17
Io ho letto di un certo vetrino da togliere dentro la culatta e altre cose.. ne avevo adocchiati un paio ma ho lasciato perdere.
Ci sono DUE vetrini sul Motormax, tenuti da ghierette sottili come quelle che tengono i filtri fotografici di piccolo diametro nella loro celletta. Una prima dell'uscita via flip mirror, una prima dell'uscita stright view.
Sono ben lavorati, trattati pure MC, ma ovviamente due pezzi di vetro pianparallelo che si possono assolutamente evitare (non è pìù stagno? Evabbé...)
Io feci poche altre modifiche, sulle quali aprirò (non stamane che vo' di fretta) un thread apposito.
Il Bresser 127/1900 è meno indicato per l'astroimaging, perché quando metti a fuoco lo specchio come sul Meade ETX 125 va a spasso da tutte le parti. Il 127 Skywatcher/orion/etc quasi quasi NON ha mirror shift.
Comunque, il Bosma 130/2000 oltre che come Konus Motormax 130 HM era venduto, verniciato nero lucido, anche come Celestron C130 Mak in una elegante valigetta in nylon nero, rigida, con la zip e tutti gli scomparti su misura dentro, cercatore 9x50 con supporto a doppio anello, molto smart. Uguale identico, anche coi suoi due vetrini da - non obbligatorio, ma molto meglio - togliere.
Specifiche dal suo manuale di istruzioni:
Model: 52275
Optical Design: Maksutov-Cassegrain (non è vero, è un Maksutov Gregory come gli Skywatcher)
Aperture (mm) 130
Focal Length (mm) 2000
Eyepiece: purchased with 32mm (63x)
Angular Field of View (FOV°) 0.83° (col 32 mm)
Linear FOV (ft. @ 1000 yds) 44ft (col 32 mm)
Eye Relief: 22mm (col 32 mm)
Near Focus: 40ft
Coating: Multi-Coated
Length: 18 in (fanno 45,72 cm)
Weight 9.25 lbs (4,2 kg scarsi).
Il Bresser 127/1900 è meno indicato per l'astroimaging che non siano filmati, perché quando metti a fuoco lo specchio, come sul Meade ETX 125 secondo me avendo la stessa meccanica va a spasso da tutte le parti. Il 127 Skywatcher/orion/etc lo ha molto più contenuto. Il Mak 130/2000 quasi quasi NON ha alcun mirror shift (:shock:), non chiedetemi perché.
musiker64
16-12-2014, 09:44
cerco Konus 130/2000 usato! :biggrin::biggrin::biggrin:
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 11:55
Cerchiamo di capirci.. ma parlate del Konus motormax o del Bresser/Meade... non mi sembrano gli stessi. Il Bresser non l'ho mai trovato in vendita usato.
Parliamo di Maksutov Gregory di apertura modesta ma a fuoco 15 (il Bresser/Meade) o 15,4 (il Konus/Celestron) relativamente alla loro vocazione astrofotografica sui pianeti.
Sei tu che non stai mai attento e stai sempre a dar fastidio a quella con le trecce del banco davanti.
Un'altra volta che ti pizzico te ne stai fuori in corridoio sino a ricreazione finita (così la salti).
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 11:58
cerco Konus 130/2000 usato!
Vietato :twisted: (a te).
Poi ci pasticci e mi tocca stare :colbert: coi microcacciaviti e le brugoline e la cianoacrilica per un intero weekend, con te che piangi :cry: sommessamente in un angolo, mia moglie impietosita :sad: che ti fa le camomille e il bambino che cerca di consolarti offrendoti di giocare coi suoi pupazzi preferiti.
Non se ne parla neanche.
musiker64
16-12-2014, 12:33
Valerio Ricciardi
Ho smesso per sempre di pasticciare! L'ho pagata a caro prezzo! :biggrin::surprised::biggrin::surprised:
musiker64
16-12-2014, 12:46
Spero, in riferimento a miei altri thread, di non prendere la decisione di vendere tutto ed acquistare un piccolo apo (in sostituzione del Makkino) e poi il newtoniano che avevo deciso da affiancargli....
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 12:53
Bravo, se dovrai utilizzarlo al 99% per astrofoto a lunga posa.
Inavveduto, se ci vorrai fare visuale: ti mostrerà quello che è alla portata del suo diametro.
Non un dettaglio di più.
Magari nitido su tutto il campo, con aberrazioni residue molto minori rispetto a un Lidlscopio, poco poco più luminoso per via del trattamento antiriflesso certo più perfetto, ma se sarà un ottantino vedrai quel che compete vedere in un ottantino. Non una sfumatura di meglio.
Con un quadrupletto con due lenti in fluorite naturale da 66 mm e focheggiatore a tripla velocità in lega di titanio/tantalio vedrai meno che nel makkino da 127. La diffrazione è la diffrazione...
Ci sono stati sprazzi di altissima comicità.... siete una sagona.
inviato dal cellulare
musiker64
16-12-2014, 13:06
il più comico sono io.... e devo ringraziare tutta la mia condizione di neofita!!!! :biggrin:
Huniseth
16-12-2014, 13:30
Ok... tu continua a guardare gli annunci che io continuo ad interessarmi delle treccine bionde.. chissà che non sia più profittevole... :biggrin:
Riassumendo: il Bosma è buono quanto il Synta? E entrambi sono buoni quanto il Meade-Bresser?
E volete dirmi che non ho preso il motormax con montatura che mi costava quanto il solo tubo Synta e che era migliore? :wub::wub::wub::wub:
musiker64
16-12-2014, 13:55
Da quella recensione che ho letto riguardante il Bresser, sembrava (dico sembrava) che su certe cose fosse "migliore" (valutare questo termine con cautela...) del mio SW... ma credo che alla fine i due strumenti possano equivalersi.... però lo SW è decisamente più diffuso ed è ed è stato nel parco strumenti di molti astrofili anche non neofiti come me... ora bestemmio: c'è un modo o sistema per bypassare quella manopolina della messa a fuoco? La manopola muove il primario avanti e indietro e non usarla significherebbe tenere il primario fisso....
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 13:56
E che te devo da dì? Conosci tu la costanza di produzione dei Bosma di quel modello? Io no.
Posso dirti che con l'esemplare che ho postato in foto, e che ora ha il cardio-astrografo mio amico, non ho fatto UNA foto ma in visuale, in un ferragosto mi pare di un tre anni fa, sotto un cielo limpido ma appena appena velato non di foschi ama proprio di umidità (si grondava di caldo alle due di notte) ho visto assolutamente accenni di vortici ben identificabili sulle bande di Giove.
Col makkino da 127, sinché l'ho avuto, mai. Ma magari era solo una questione di seeing.
Io sono molto favorvole ai lunghi rapporti focali; la soluzione Mak li rende gestibili, cosa che non sono quando rifrattori. Adesso la fissazione universale è che un rifrattore debba essere F/15 solo quando acromatico di piccolo diametro, se non ingombra troppo.
Mi piacerebbe vedere se invece di fare i rifrattori APO superluminosi a tre elementi dedicati alle foto, si facessero anche solo dei 15 cm ED a due elementi con FPL-53 ma fuoco 15 e molto curati nella cella. Due metri e quarantacinque di tubo col paraluce, si, ma secondo me sarebbe un bellissimo vedere.
La mia simpatia per i sistemi compound (molto minore per gli Schmidt Cassegrain per via del contrasto più basso sui dettagli fini in visuale) nasce dalla possibilità di ripiegare il cammino ottico senza sporcarlo di riflessioni eccessive.
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 14:15
Il mio telescopio portabile anche in hand luggage ideale, allo stato attuale (senza minimamente guardare al prezzo né alla tipologia), è questo, nella versione P/V 1/6 lambda:
http://www.orionoptics.co.uk/OMC/omc140maksutovca.html
...tre chili e mezzo per un vero 140 mm f2000 F/14... :wub:
...però ci vogliono dai 775 ai 1040 euro... sigh...
musiker64
16-12-2014, 14:31
Valerio Ricciardi
beh.... mostruoso.... che dire... ovviamente credo che il modello "base" e il Deluxe" siano qualitativamente lontani tra loro.... :surprised: riguardo i pesi (3,5 kg) credo che, in visuale, una EQ3.2 lo regga.... o no? Riguardo i prezzi vorrei dire una cosa: un Mak SW 150 costa 700 euro o giù di lì... a quel punto, volendo acquistare il solo tubo, verrebbe da riflettere vedendo un Orion Uk del genere......
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 15:18
Non credo che vi sia molta differenza, comunque dichiarano un P/V di 1/4 lambda sul fronte d'onda in uscita "finale" anche per il modello base; guarda che certificarlo non è poco.
Il Mak 150 Skywatcher è una piccola belva, solo che non si prendono l'impegno di dichiararne la correzione esemplare per esemplare. Che ampiezza ha la "gaussiana delle specifiche di produzione"? Lo ignoro.
...per cui onestamente non saprei dire se la differenza fra un Mak 150 BD usato (ne ho visto uno da poco a 450 euro su Astrosell) e l'Orion UK sia, fra poco diametro in meno e fattura squisitissima in più, tale da valere la differenza di prezzo o se alla fin fine si equivalgano specie in fotografico (peso a parte).
Mentre i 3,5 kg volendoselo portare in aereo si sentono eccome, è appena appena più del peso del Makkino 127 se non erro - che mi pare stia sui 3,2 (cito a memoria).
Huniseth
16-12-2014, 22:01
Ho girato anch'io attorno al 150 Synta.. ma ma ho il bigAcro e lo preferisco. L'innominabile sbavava per il suo Mak150 .. (ci ho messo l'occhio anch'io nel suo ) - difatti l'ha venduto. Più sbava e più li vende.. va a capire.
Penso che il poco maggior diametro del Synta pereggi o superi il lieve vantaggio di focale del 140.
- Non mi hai risposto sulla faccenda degli specchi. Punto uno - tutti dicono che lo specchio del 127 è 120 scarsi ma nessuno l'ha misurato di persona. - Dicevo del 180 che ha un menisco da 200 - E anche lì dicono la stessa cosa, che il primario è più piccolo.. ma nessuno lo misura. Perchè mai fare un menisco così grande e poi fare lo specchio più piccolo??????
Valerio Ricciardi
16-12-2014, 23:36
Penso che il poco maggior diametro del Synta pereggi o superi il lieve vantaggio di focale del 140.
La differenza non dovrebbe essere quella: l'Orion UK ha il primario ellittico, non sferico, e il secondario separato. E poi ti certificano la correzione del fronte d'onda in uscita (cosa che Synta non fa).
DOVREBBE essere un ottica realmente più corretta, anche se Synta ha dimostrato livelli di regolarità produttiva rimarchevoli. Prevarrà a questo punto il disegno o il diametro? Non lo so, ma sospetto che vinca di poco l'Orion.
Non mi hai risposto sulla faccenda degli specchi. Punto uno - tutti dicono che lo specchio del 127 è 120 scarsi ma nessuno l'ha misurato di persona.
Nemmeno io, ma per andar bene dovrebbe essere non solo non di 120, e nemmeno di 127, ma più grande. Se fosse identico all'apertura libera del menisco, già sarebbe otticamente sbagliato. Una parte della luce raccolta dal menisco andrebbe persa.
Dicevo del 180 che ha un menisco da 200 - E anche lì dicono la stessa cosa, che il primario è più piccolo.. ma nessuno lo misura. Perché mai fare un menisco così grande e poi fare lo specchio più piccolo??????
Il 180 l'ho ma mai lo aprirei SOLO per misurare il primario.
Non ho motivo onestamente di fare entrare polvere o perder collimazioni solo per questo.
"Sta una Pasqua", come si dice a Roma, così com'è: squadra che vince non si cambia..
Sono in condizioni di dirti le misure reali dello Skywatcher da 150/1800:
la luce libera anteriore del menisco è già appena superiore ai 150 mm dichiarati (di una inezia, 150,4 mm esatti = interno della ghiera di bloccaggio del menisco stesso); già all'uscita posteriore della cella che sostiene il menisco, dal lato col secondario alluminato all'interno ed il paraluce del secondario, la luce libera arriva a 157,3 mm (sovrabbondante rispetto al modestissimo potere diottrico divergente della lastra correttrice); lo specchio primario, poi, sorpresa, è di 167 mm esatti, misurati da me col calibrone russo ventesimale, dunque sovradimensionato sicuramente in modo ben adeguato a non perdere affatto luce rispetto a quella incidente. L'insieme appare dunque otticamente coerente, senza "barare" in nessun modo. E' un VERO 150 F/12.
Non ho motivo di ritenere che sul 180 si siano persi per strada questo criterio.
Perché avrebbero dovuto, proprio sul loro "cavallo di battaglia"?
Curiosità: quanto leggi di diametro netto del menisco (proprio vetro a vista) sul tuo?
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