PDA

Visualizza Versione Completa : Newton a lungo fuoco



medved
06-12-2014, 11:46
.......ovvero perchè nessuno li acquista più e pochi (chi?) li producono ancora?
Ok lo ammetto io provengo dal classico 114/900 che otticamente nonostante gli accessori 24,5 mm mi ha sempre dato grandi soddisfazioni visive e anche di recente rimesso in ordine mi ha sbalordito per la qualità dell'immagine finale in termini di nitidezza e secchezza. Ora io non so quale sia il motivo di tale impressione forse nostalgia e il ricordo falsano un po' il giudizio, forse la qualità dell'ottica giapponese è comunque ottima o forse qualcos'altro. Ad esempio mi sono chiesto se questo non dipendesse dal fatto che si tratta di un telescopio con rapporto focale 7,9. Guardando gli attuali listini invece ho notato che quasi tutti i newton industriali hanno rapporti focale molto più corti, tipicamente 5, in pochi casi 6 ma in molti anche meno di 5. Ora questo a mio modesto parere produce un vantaggio ovvero quello di avere telescopi con diametri molto generosi ma non così grandi da risultare difficilmente gestibili ma presenta anche numerosi svantaggi di cui nessuno o quasi sente l'esigenza di valutare. Vediamo quali:
1) Un rapporto focale corto ha bisogno di una collimazione perfettissima
2) Un rapporto focale corto ha bisogno di una intubazione perfettissima
3) Un rapporto focale corto ha bisogno di una lavorazione delle ottiche molto precisa
4) Un rapporto focale corto presenta più facilmente problemi geometrici nell'immagine finale
5) Un rapporto focale corto presenta una ostruzione molto più importante

Quest'ultimo punto tra l'altro a mio avviso è molto importante e poco considerato. Tra l'altro io ho un dobson 8" 1200 di focale che se fosse più lungo di 40/50 cm mi risulterebbe molto più comodo da usare e non sarebbe un f/6 (valore già discreto) ma un ottimo 8,5.
C'è un che di ragionevolezza in quanto esposto?
Riporto anche un articoletto interessante: www.garyseronik.com/?q=node/141

Angeloma
06-12-2014, 12:21
Completamente d'accordo. D'altro canto, è oggidì possibile realizzare superfici ottiche di discreta precisione ad un costo relativamente basso e i gusti degli astrofili sono orientati verso strumenti dalle dimensioni quanto più compatte possibile anche per aperture importanti, stante anche la riduzione dei pesi mediante l'impiego di fibra di carbonio e leghe metalliche leggere. Credo abbia la sua influenza il crescente interesse alle riprese fotografiche con la conseguente forte richiesta di strumenti veloci per minimizzare i tempi di esposizione. Però ti ci vedi, a salire e scendere, in equilibrio precario su uno scaleo, per raggiungere l'oculare di un 300mm f8? O di un 400, f8!:biggrin:
E tutto questo porta a convivere con gli inconvenienti noti che hai riportato e a sopportarli come un male necessario.
Oddio, devo dire che un 200mm f8 o anche f9 non mi dispiacerebbe...

cherubino
06-12-2014, 15:42
Rispondevo in altro post su cui si è andati più o meno sullo stesso argomento.

Oltre i 7/8 pollici gli strumenti di questo tipo diventano ingestibili per dimensioni e pesi, cari da produrre (se fatti bene) e affetti da una svalutazione (non li vuole nessuno proprio per i motivi appena citati) che li rende, di fatto, incomparabili se non "per tutta la vita".
Pensate che un MN-78 con ottiche certificate costa oltre 4000 euro e, sull'usato, nuovo, fa fatica ad essere acquistato a 800 euro...
Non li vuole nessuno questi obici e ci sono dei validi motivi logistici dietro a questa scarsa popolarità.

Paolo

musiker64
11-12-2014, 11:17
L'economicissimo entry level della SW, il 130/900, purtroppo venduto con una montatura pietosa è un F/6.9.... purtroppo ha anche lo specchio primario sferico e non parabolico.... però vien definito un entry level molto buono anche leggendo varie prove (di astrofili e non di negozianti, premetto)