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Visualizza Versione Completa : Test dell'EDG



Alfiere
17-11-2014, 10:13
Eccomi, volevo scrivervi ieri sera ma sono mestamente crollato... :lol:

E stamattina ero tutto indolenzito, ma c'è un ma... e nota molto positiva, come son partito son tornato, i miei "O-ring" hanno tenuto, e lo riempimento con "Anticorpi" ha evitato che mi prendessi un bel raffreddore con influenza annessa, (La binocolite invece è peggiorata molto) perchè ragazzi, acqua, acqua e ancora acqua!!.

Come mè, anche il medio nikon si è comportato alla grandissima, a un certo punto mi sono detto, esattamente Sabato pomeriggio, verso le 16:30, se regge lo annovero fra gli indistruttibili, perchè sull'habicht non avevo nessun dubbio, il mio amico ne aveva uno non GA al collo e usa solo quello, ma il nikon.....
Beh, adesso posso affermare che i giapponesi sanno il fatto loro.

Partiamo verso le 14:00, sotto la pioggia ovviamente, pronti e attrezzati al meglio, nello zaino l'habicht, il Trinovid, l'EDG, e il Kowa BD di zio (lo uso praticamente sempre io.. hihi) raggiungiamo in macchina una malga e da li a piedi, un oretta tra fango e pioggia e scorgiamo in lontananza il palco, costruito su di un larice, una lunga scala vi da accesso, e alle 15:30, saliti e accomodati, sembra quasi che la scomodità offerta da una striminzita panchina sia da hotel a 5 stelle, la pioggia non bagna più le nostre teste, ci riposiamo e sono euforico, zero freddo, pioggia vento, e tanto basta; nel più assoluto silenzio io sfodero il piccoletto, lui il cannone (che avete capito!!!) di armi ne so poco, ma il cannocchiale che monta è uno spettacolo, uno Zeiss non so cosa, da 50mm, non ricordo gli ingrandimenti ma ho stampata negli occhi la qualità, e luminosità dell'immagine che rendeva, il mio amico poi mi ha confessato che usa solo Zeiss perchè se no non ci vede! hahahah.

Il larice da accesso praticamente a 300° a un paio di pratoni scoscesi che terminano a monte nei pini mughi e nella boscaglia fitta, intervallati da file di abeti e larici, l'ideale per caprioli e cervi, a monte un ghiaione si insinua nella vegetazione, a contorno le nuvole basse e il vento regalano uno spettacolo indescrivibile, da film, Iniziamo a "spazzolare" e mentre ammiro la natura partono le prime impressioni, premettendo che non ci avevo praticamente mai messo dentro gli occhi o quasi, e consapevole che 32mm non sono proprio indicati per il sottobosco in penombra e la sera rimango subito colpito dal CI, da 10x, ma direi completamente piatto, o meglio in quelle condizioni non ho notato nessuna curvatura, nemmeno durante il panning, collimazione esemplare, qualità davvero alta, il miglior mio binocolo nel quale abbia messo gli occhi, a dispetto dei 32mm l'immagine è piuttosto luminosa, a quanto sembra i paroloni e i trattamenti non rimangono solo "sulla carta" perchè a differenza del BD8x32 (kowa) la tanto decantata trasmissione del 99% della luce si vede, è più luminoso dell'altro giapponese, seppur 8x. S confronto con l'Habicht paga un pò in luminosità invece, i 42mm del porro 7x austriaco sono incredibili, capo stretto, un po troppo forse, ma che luminosità, che resa, ora capisco perchè diversi cacciatori non se ne separano, e cercano solo il 7x42. Il trinovid me lo aspettavo migliore, se è vero che brilla per qualità e contrasto di giorno, nel bosco è forse alla pari del nikon, un pò più contrastato direi ma nulla di significante, peccato per il CI che sul trinovid inizia a degradare presto. Resta sempre un gran bel pezzo di binocolo (il mio mattoncino, se vedi un orso, glielo lanci e lo colpisci lo tramortisci, e hai tempo per dartela a gambe!!)

L'EDG è meccanicamente impeccabile, la messa a fuoco è spettacolare, incredibile l'ergonomia e la velocità del comando.

Ora veniamo al bello, 20 minuti, neanche, e dalla boscaglia esce sul pratone un capriolo, il mio amico mi dice essere una femmina, che spettacolo, la pelliccia rossa sullo sfondo verde, il 10x qui serve, il dettaglio è fine e preciso complice la poca distanza che ci separa. un emozione.

Qualche camoscio a monte rimane là, a brucare, sono piuttosto distanti ma apprezzabilissimi, marrone scuro sullo sfondo grigio del ghiaione, ancora, dopo tanti anni, mi domando come facciano a non cadere! è incredibile.

Si era lì per il cervo maschio! che gira in zona, ma di lui niente, nemmeno l'ombra, sceso il buio ci ritiriamo con un "nulla di fatto" che definisco "molto di fatto".

Alle 21:30, a casa, ci aspettava l'Alberta (moglie del mio amico) cervo e polenta, formaggi tipici, un buon vino.


Conclusioni: A dispetto di quanto si dica non ho notato un abissale differenza di luminosità tra i miei 42mm (Habicht a parte, quello è incredibile) e il nikon, e confrontato con il medio di casa kowa da 8x sempre 32mm era addirittura superiore nonostante i 2x in più di ingrandimento. forse direi che pecca un pò in contrasto, ma il campo completamente piatto e la qualità generale sono favolosi.

Oggi sono qui, sulla mia seggiolina in ufficio, e a volte mi verrebbe voglia di mandare tutto a "biiiiiiiip" e vivere di natura. Ma non si può purtroppo.

etruscastro
17-11-2014, 11:05
bellissimo... leggerti è stato come stare li con voi...... !
complimenti per tutto!

Alfiere
17-11-2014, 12:43
Peccato che non abitiamo proprio nelle vicinanze se no "ti indottrinavo" :biggrin: