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Red Hanuman
01-11-2014, 11:25
Il tesoro di CoRoT: una cefeide unica
Scoperta 'postuma' per il satellite CoRoT, spento lo scorso 17 giugno a seguito di un'avaria. Nel tesoro di dati che ci ha lasciato c'è una variabile Cefeide che pulsa in un modo completamente differente da tutte le altre osservate nella nostra Galassia. Fra gli autori dell'articolo pubblicato su APJ anche Ennio Poretti dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Brera
di Davide Coero Borga


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La stellina rossa indica la posizione della variabile Cefeide che pulsa in un modo completamente differente da tutte quelle osservate finora nella Via Lattea.


Il 17 giugno 2014 Annie Baglin, responsabile scientifico della missione, ha premuto il pulsante che ha spento il satellite CoRoT (COnvection, ROtation, and planetary Transits) dedicato allo studio degli interni stellari tramite l’astrosismologia e alla scoperta di nuovi sistemi planetari col metodo dei transiti. L’avaria registratasi nel novembre 2012, dopo quasi sei anni di servizio nello spazio, è risultata irreparabile e a nulla sono valsi gli sforzi del CNES, il Centro di Studi Spaziali francese, di rimettere in funzione i sensori CCD.


Il tesoro di dati che CoRoT ci ha lasciato è di inestimabile valore. Prova ne è la scoperta ‘postuma’ di una variabile Cefeide che pulsa in un modo completamente differente da quello di tutte le altre osservate nella nostra Galassia, la Via Lattea. Per la prima volta si sono forse potuti rilevare nella stessa stella i primi tre modi radiali di pulsazione: quello fondamentale, il primo e il secondo sovratono.


Potremmo cadere nella tentazione di pensare alle stelle come a giganteschi oggetti sferici dalla forma fissata e definita, ma commetteremmo un errore. Le variabili pulsanti possono cambiare forma e dimensioni anche in pochi minuti. Sono stelle che variano la loro luminosità a causa di pulsazioni dei loro livelli superficiali, variando quindi le loro dimensioni, ad intervalli generalmente regolari (ma non sempre).


Solitamente le Cefeidi sono monoperiodiche e pulsano nel modo fondamentale. Più raramente, pulsano nel primo sovratono. O, cosa che accade ancora più raramente, nel secondo sovratono. I tre modi si differenziano per il numero di superfici nodali (quelle che non partecipano alla pulsazione) presenti all’interno della stella: nessuna per il fondamentale, una per il primo sovratono, due per il secondo. Sono state osservate anche Cefeidi che pulsano contemporaneamente nel modo fondamentale e nel primo sovratono, o insieme nel primo e secondo sovratono. Non sono però mai state trovate Cefeidi che pulsino in tutti e tre i modi contemporaneamente. Fino a oggi.


CoRoT 0223989566, una stellina di magnitudine 12.5 nella costellazione del Monoceros, è la prima Cefeide nella nostra Galassia a pulsare nel modo fondamentale, nel primo sovratono, e nel secondo sovratono.


Con MediaINAF abbiamo raggiunto Ennio Poretti dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera, che insieme a Annie Baglin dell’Osservatorio di Meudon e Werner Weiss dell’Università di Vienna, ha firmato un articolo pubblicato sulle colonne di The Astrophysical Journal in cui racconta la scoperta di CoRoT e spiega come questo tipo di Cefeidi ‘triplo modo’ fossero già state osservate nelle Nubi di Magellano e la loro mancanza nella nostra Galassia costituiva un fatto curioso.


«Quello che sorprende – spiega Poretti – è anche la posizione di CoRoT 0223989566: si trova all’estrema periferia della Via Lattea, in uno dei bracci più esterni, a 10 Kiloparsec dal centro galattico (32.600 anni luce, n.d.r.). Questa posizione in un ambiente ricco di metalli potrebbe spiegare perché il rapporto fra il periodo fondamentale e quello della prima overtone è leggermente diverso da quello osservato nelle Cefeidi doppio modo. Questo potrebbe anche far pensare che il terzo periodo non sia quello fondamentale, ma un altro, di origine nonradiale».


«Stelle come questa sono importanti per l’astrofisica perché ci permettono di conoscere gli interni stellari. I rapporti fra le oscillazioni stellari non sono regolari come quelli fra le oscillazioni prodotte da strumenti musicali, come le corde dei violini o le canne di un organo. Variano in funzione delle condizioni fisiche e poterli riprodurre con modelli teorici ci permette di capire come funziona il meccanismo di pulsazione. Scoprire casi nuovi, come CoRoT 0223989566, ci costringe a rivedere i modelli per migliorarli via via», conclude Poretti.


CoRoT ci riserverà altre sorprese? La sua stanza del tesoro contiene decine di migliaia di stelle e, c’è da scommetterci, i pezzi unici non mancano.

Articolo originale QUI (http://www.media.inaf.it/2014/10/30/il-tesoro-di-corot-una-cefeide-unica/).

etruscastro
01-11-2014, 11:28
interessante.... molto interessante.....
grazie Red

Enrico Corsaro
03-11-2014, 17:21
E' una notizia importante da un punto di vista fisico e di comprensione del meccanismo di pulsazione delle Cefeidi. C'è da aggiungere che Annie Baglin è stata la principal investigator della missione CoRoT (quindi colei che ha realizzato il mission concept e diretto lo svolgimento operativo della missione stessa), che effettivamente ha dato il vero e proprio via all'asterosismologia su grandi insiemi stellari, nonchè alla scoperta delle oscillazioni non radiali nelle giganti rosse, gettando le basi per la missione NASA Kepler che l'ha seguita (anch'essa adesso giunta a termine).

A differenza però di quanto dice l'autore dell'articolo nell'ultima parte, per le Cefeidi l'importanza principale risiede nel fatto che queste stelle offrono una precisa relazione tra periodo di pulsazione e luminosità assoluta, il che le ha sempre rese molto importanti come misuratori di distanza, e non per lo studio delle oscillazioni come metodo per ricostruire la loro struttura interna. Difatti, per la comprensione della loro struttura interna purtroppo un modo aggiuntivo di oscillazione (che sia il terzo overtone o un modo non radiale) non aggiungerà molto a quanto già si conosce. Servono molti piu' modi di oscillazione (almeno una decina) per cominciare a ricostruire bene la struttura interna stellare. Rimane però il fatto che se si trattasse di un modo di oscillazione non radiale, il caso sarebbe ancora piu interessante dato che il meccanismo di pulsazione delle Cefeidi così come teorizzato non prevede l'osservazione di modi non radiali (ma solo radiali appunto).

In ogni caso spero possano trovare altri oggetti simili con quello che si ha a disposizione e sono certo che ne avranno ampiamente modo con la missione ESA PLATO nel prossimo futuro.