etruscastro
01-08-2012, 17:28
GLI OCULARI
Dopo la scelta attenta e scrupolosa che generalmente facciamo sull’acquisto del nostro telescopio, il dubbio amletico che ci assale dopo le prime osservazioni è…… quali oculari comprare?
La scelta degli oculari è generalmente più complicata e/o caotica della scelta del telescopio, innanzi tutto ci si trova davanti ad un vero e proprio labirinto fatto di marche, costruzioni ottico/meccaniche, estrazioni pupillare, campo apparente, lunghezza focali, pesi, diametro, budget di spesa ed ingrandimenti….
Normalmente all’acquisto del nostro strumento, la casa venditrice ci dota di 1-2 oculari non eccelsi ma sicuramente idonei ad iniziare a prendere dimestichezza con lo strumento e le sue varie funzionalità, ma come abbiamo detto, la voglia di osservare di più e meglio ci spinge quasi subito a migliorare il nostro parco oculari.
La domanda, o, le domande che l’astrofilo dovrebbe porsi saranno molte, mirate a fare un’ acquisto sensato e soprattutto duraturo nel tempo, dato che come molto spesso accade, un telescopio viene rivenduto mentre un’oculare rimane con noi anche per sempre.
Vediamo le domande “obbligate” che dovremmo farci:
Diametro barilotto:
Il diametro del barilotto altro non è che “l’apertura” dell’innesto dell’oculare al focheggiatore, i diametri generalmente riconosciuti a livello mondiale sono di 2 tipi: il 31,8mm (1-1/4” ), e 50mm (2” [2 pollici]), esistono anche, seppur non più utilizzati da almeno un ventennio, anche oculari da 24,5mm.
Lunghezza focale:
la lunghezza focale di un’oculare è determinante per calcolare gli ingrandimenti che esso ci darà rapportato al nostro strumento. Ovviamente non si dovrebbe “cadere” nella trappola degli ingrandimenti eccessivi, un oculare di 5mm su un telescopio di lunghezza focale 2000, ci darà 400x, decisamente troppi per la stragrande maggioranza dei telescopi amatoriali e soprattutto dai cieli che disponiamo, fermo restando che una regola non scritta dice di non oltrepassare il doppio del diametro in ingrandimenti ( per i rifrattori vale il fattore 2.5) non tanto perché “non si vedrà niente”, ma perché l’immagine sarà avara di dettagli e dalla visione “impastata”. Quindi, calcolate bene gli ingrandimenti che vi occorrono e ricordate, che generalmente bastano 3 oculari:
1- a basso potere di ingrandimento, per gli oggetti ampi.
2- un oculare di media potenza per farci un po’ di tutto.
3- un oculare ad alti ingrandimenti per l’osservazione di Luna e pianeti.
Estrazione pupillare:
come già detto l’estrazione pupillare è un fattore molto importante per la “ comodità” di osservazione. Questo valore deve essere preso seriamente in considerazione soprattutto per i portatori di occhiali
Pesi:
gli oculari più moderni, soprattutto quelli di concezione ottica all’avanguardia, dispongono tra le 5 e 7 lenti, sono decisamente pesanti, tenetene presente se disponete di montature “leggere” o “ballerine” o comunque sottodimensionate
Campo apparente e budget:
questi 2 parametri li tratteremo insieme, dato che gli oculari con un c.a. ampio sono decisamente più confortevoli e pregiati e di conseguenza hanno un prezzo più elevato. Il budget, oltre al portafoglio, è importante anche associato al telescopio, [U]ricordatevi che un’oculare non fa miracoli, un oculare di 500€ affiancato ad un telescopio che, completo avrà ugual costo, non sopperirà alla qualità generale delle ottiche e della qualità generale dello strumento!
Vediamo quali sono gli schemi ottici più diffusi:
Huygens (H o HM) : è uno schema a 2 lenti spaziate in aria con la particolarità di avere il piano focale che cade in centro allo schema ottico. E’ un’oculare estremamente economico e di basso livello qualitativo spesso fornito come primo equipaggiamento con gli strumenti indicati per i neofiti.
652
Campo apparente basso (35-40°), prezzo basso (20-30€) prestazioni basse.
Ramsden (NR): è uno schema a 2 lenti spaziate in aria di stampo economico, è spesso usato per ottenere forti ingrandimenti con piccoli rifrattori
653
Campo apparente basso (35°), prezzo basso, prestazioni basse (oculare particolarmente indicato per telescopi a f.10 o superiore per abbattere il residuo cromatico)
Kellner (K) : è di gran lunga il migliore tra gli oculari economici, formato da 3 lenti in 2 gruppi, soffre solamente di aberrazioni cromatiche ai bordi.
654
Campo apparente 40-45°, prezzo basso, oculare “tutto fare” anche se con limiti nella qualità.
Ploss ( PL) : è formato da 4 lenti in 2 gruppi simmetrici, questo oculare è sostanzialmente ottimo per tutti gli usi, è caratterizzato dal fatto che molto spesso la sua qualità è equamente distribuita tra centro e bordo.
655
Campo apparente 45-50°, forse l’oculare più diffuso data la qualità generale buona, prezzo di fascia media
Erfle (ER) : è un oculare di alta qualità dal campo estremamente ampio, il suo schema ottico vanta 6 lenti in 3 gruppi ed è utilizzato per visioni di oggetti del fondo cielo.
656
Campo apparente 60°, costo medio alto
Ortoscopico Abbe (OR) : E' il miglior oculare in circolazione per osservazioni planetarie avendo una qualità al centro ineguagliata, è formato da 4 lenti in 2 gruppi, tuttavia il campo apparente limitato lo penalizza nell’uso generico.
666
Campo apparente 45°, L'oculare ortoscopico è il migliore in assoluto per l'osservazione dei dettagli lunari e planetarie in quanto è esente da distorsione, dà il meglio di se in osservazioni ad alti ingrandimenti
Oculari super grandangolari (SWA) : Questo schema è caratterizzato nella maggior parte dei casi da elevata qualità e un campo apparente notevole, comunque sempre superiore ai 60°. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di una certa qualità, anche per via del prezzo di questi oculari spesso elevato.
667
Campo apparente tra i 60° e i 70°, danno il meglio di se in tutti i generi di osservazioni che richiedono un grande campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo, alcuni modelli sono ad alta estrazione pupillare e sono da preferire in quanto rendono più comoda l'osservazione. Spesso occorre considerare il peso di questi oculari, in genere elevato.
Oculari Ultra grandangolare (UWA) : Gli oculari ultra-wide sono caratterizzati da un campo apparente notevolissimo il quale permette di osservare ad ingrandimenti relativamente elevati pur mantenendo un campo a volte superiore addirittura ad un oculare di lunghissima focale. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di prim'ordine, anche per via del prezzo di questi oculari spesso equivalente a quello di un piccolo telescopio completo.
Campo apparente superiore agli 80°,danno il meglio in tutti i generi di osservazioni che richiedono un grandissimo campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo.
Oculari zoom : questa concezione di oculare, cerca di coniugare la qualità ottico/meccanica alla comodità per l’astrofilo, normalmente tali oculari hanno una ghiera che, ruotandola, si può modificare a piacimento e a secondo delle esigenze o dell’oggetto inquadrato gli ingrandimenti voluti. In commercio si trovano zoom di focali compresi tra i 7 ei 24mm con campo apparente che varia tra i 50° e i 68°.
N.B. le immagini sono state liberamente prese da "google immagini"
Dopo la scelta attenta e scrupolosa che generalmente facciamo sull’acquisto del nostro telescopio, il dubbio amletico che ci assale dopo le prime osservazioni è…… quali oculari comprare?
La scelta degli oculari è generalmente più complicata e/o caotica della scelta del telescopio, innanzi tutto ci si trova davanti ad un vero e proprio labirinto fatto di marche, costruzioni ottico/meccaniche, estrazioni pupillare, campo apparente, lunghezza focali, pesi, diametro, budget di spesa ed ingrandimenti….
Normalmente all’acquisto del nostro strumento, la casa venditrice ci dota di 1-2 oculari non eccelsi ma sicuramente idonei ad iniziare a prendere dimestichezza con lo strumento e le sue varie funzionalità, ma come abbiamo detto, la voglia di osservare di più e meglio ci spinge quasi subito a migliorare il nostro parco oculari.
La domanda, o, le domande che l’astrofilo dovrebbe porsi saranno molte, mirate a fare un’ acquisto sensato e soprattutto duraturo nel tempo, dato che come molto spesso accade, un telescopio viene rivenduto mentre un’oculare rimane con noi anche per sempre.
Vediamo le domande “obbligate” che dovremmo farci:
Diametro barilotto:
Il diametro del barilotto altro non è che “l’apertura” dell’innesto dell’oculare al focheggiatore, i diametri generalmente riconosciuti a livello mondiale sono di 2 tipi: il 31,8mm (1-1/4” ), e 50mm (2” [2 pollici]), esistono anche, seppur non più utilizzati da almeno un ventennio, anche oculari da 24,5mm.
Lunghezza focale:
la lunghezza focale di un’oculare è determinante per calcolare gli ingrandimenti che esso ci darà rapportato al nostro strumento. Ovviamente non si dovrebbe “cadere” nella trappola degli ingrandimenti eccessivi, un oculare di 5mm su un telescopio di lunghezza focale 2000, ci darà 400x, decisamente troppi per la stragrande maggioranza dei telescopi amatoriali e soprattutto dai cieli che disponiamo, fermo restando che una regola non scritta dice di non oltrepassare il doppio del diametro in ingrandimenti ( per i rifrattori vale il fattore 2.5) non tanto perché “non si vedrà niente”, ma perché l’immagine sarà avara di dettagli e dalla visione “impastata”. Quindi, calcolate bene gli ingrandimenti che vi occorrono e ricordate, che generalmente bastano 3 oculari:
1- a basso potere di ingrandimento, per gli oggetti ampi.
2- un oculare di media potenza per farci un po’ di tutto.
3- un oculare ad alti ingrandimenti per l’osservazione di Luna e pianeti.
Estrazione pupillare:
come già detto l’estrazione pupillare è un fattore molto importante per la “ comodità” di osservazione. Questo valore deve essere preso seriamente in considerazione soprattutto per i portatori di occhiali
Pesi:
gli oculari più moderni, soprattutto quelli di concezione ottica all’avanguardia, dispongono tra le 5 e 7 lenti, sono decisamente pesanti, tenetene presente se disponete di montature “leggere” o “ballerine” o comunque sottodimensionate
Campo apparente e budget:
questi 2 parametri li tratteremo insieme, dato che gli oculari con un c.a. ampio sono decisamente più confortevoli e pregiati e di conseguenza hanno un prezzo più elevato. Il budget, oltre al portafoglio, è importante anche associato al telescopio, [U]ricordatevi che un’oculare non fa miracoli, un oculare di 500€ affiancato ad un telescopio che, completo avrà ugual costo, non sopperirà alla qualità generale delle ottiche e della qualità generale dello strumento!
Vediamo quali sono gli schemi ottici più diffusi:
Huygens (H o HM) : è uno schema a 2 lenti spaziate in aria con la particolarità di avere il piano focale che cade in centro allo schema ottico. E’ un’oculare estremamente economico e di basso livello qualitativo spesso fornito come primo equipaggiamento con gli strumenti indicati per i neofiti.
652
Campo apparente basso (35-40°), prezzo basso (20-30€) prestazioni basse.
Ramsden (NR): è uno schema a 2 lenti spaziate in aria di stampo economico, è spesso usato per ottenere forti ingrandimenti con piccoli rifrattori
653
Campo apparente basso (35°), prezzo basso, prestazioni basse (oculare particolarmente indicato per telescopi a f.10 o superiore per abbattere il residuo cromatico)
Kellner (K) : è di gran lunga il migliore tra gli oculari economici, formato da 3 lenti in 2 gruppi, soffre solamente di aberrazioni cromatiche ai bordi.
654
Campo apparente 40-45°, prezzo basso, oculare “tutto fare” anche se con limiti nella qualità.
Ploss ( PL) : è formato da 4 lenti in 2 gruppi simmetrici, questo oculare è sostanzialmente ottimo per tutti gli usi, è caratterizzato dal fatto che molto spesso la sua qualità è equamente distribuita tra centro e bordo.
655
Campo apparente 45-50°, forse l’oculare più diffuso data la qualità generale buona, prezzo di fascia media
Erfle (ER) : è un oculare di alta qualità dal campo estremamente ampio, il suo schema ottico vanta 6 lenti in 3 gruppi ed è utilizzato per visioni di oggetti del fondo cielo.
656
Campo apparente 60°, costo medio alto
Ortoscopico Abbe (OR) : E' il miglior oculare in circolazione per osservazioni planetarie avendo una qualità al centro ineguagliata, è formato da 4 lenti in 2 gruppi, tuttavia il campo apparente limitato lo penalizza nell’uso generico.
666
Campo apparente 45°, L'oculare ortoscopico è il migliore in assoluto per l'osservazione dei dettagli lunari e planetarie in quanto è esente da distorsione, dà il meglio di se in osservazioni ad alti ingrandimenti
Oculari super grandangolari (SWA) : Questo schema è caratterizzato nella maggior parte dei casi da elevata qualità e un campo apparente notevole, comunque sempre superiore ai 60°. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di una certa qualità, anche per via del prezzo di questi oculari spesso elevato.
667
Campo apparente tra i 60° e i 70°, danno il meglio di se in tutti i generi di osservazioni che richiedono un grande campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo, alcuni modelli sono ad alta estrazione pupillare e sono da preferire in quanto rendono più comoda l'osservazione. Spesso occorre considerare il peso di questi oculari, in genere elevato.
Oculari Ultra grandangolare (UWA) : Gli oculari ultra-wide sono caratterizzati da un campo apparente notevolissimo il quale permette di osservare ad ingrandimenti relativamente elevati pur mantenendo un campo a volte superiore addirittura ad un oculare di lunghissima focale. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di prim'ordine, anche per via del prezzo di questi oculari spesso equivalente a quello di un piccolo telescopio completo.
Campo apparente superiore agli 80°,danno il meglio in tutti i generi di osservazioni che richiedono un grandissimo campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo.
Oculari zoom : questa concezione di oculare, cerca di coniugare la qualità ottico/meccanica alla comodità per l’astrofilo, normalmente tali oculari hanno una ghiera che, ruotandola, si può modificare a piacimento e a secondo delle esigenze o dell’oggetto inquadrato gli ingrandimenti voluti. In commercio si trovano zoom di focali compresi tra i 7 ei 24mm con campo apparente che varia tra i 50° e i 68°.
N.B. le immagini sono state liberamente prese da "google immagini"