lallo
22-09-2014, 13:18
Parto o non parto...parto o non parto...alla fine mi decido e parto!
Certo, le credenziali metereologiche non sono delle migliori visto che a Roma non c'è un angolo di cielo visibile. Però le serate un po' strambe sono quelle che più delle altre ti lasciano qualcosa e te le riracconterai tra qualche anno al tavolo con gli amici davanti a una birra...
Verso le 21 (del giorno 21..., congiunzione che si verifica una volta al mese...) passo a prendere un amico e ci imbarchiamo, destinazione Rifugio Colle le Cese (da Roma 2 ore e mezzo di strada). Nel sedile dietro, il mio Skywatcher 200/1000, Newton trasformato in Dobson con montatura autocostruita (e verniciata...).
Una ventina di km di strada sbagliata e poi finalmente raggiungiamo l'agognato rifugio. Non sembra proprio esserci un raduno, tutto spento a parte un faro accecante. Anche le stelle sono spente, il cielo è coperto, però le nuvole lassù corrono veloci e di tanto in tanto il cielo si libera mostrando le sue potenzialità.
Provo a chiamare qualcuno del rifugio ma ormai è mezzanotte passata, e con voce assonnata ( e forse anche un po' tesa... :razz:) mi rispondono che il raduno è stato rinviato (cosa che oltretutto sapevo) ma che alcuni stoici componenti del gruppo avrebbero comunque pernottato da quelle parti e che visto il tempo e l'orario sicuramente sarebbero stati già al calduccio sotto le coperte.
Beh, tutta quella strada...io qualcosa devo pur vedere!
Dopo un rapido giro senza successo, un attimo dopo aver deciso di tornare a Roma in lontananza scorgo i fari di una macchina avvicinarsi. E' la prima forma di vita che incontriamo dopo un bel po' di strada. Scendo dalla macchina, mi avvicino...è Etruscastro! La serata non è andata completamente a buca. Presentazioni, scambiamo piacevolmente 2 parole e poi lo lascio andare a riposare. Prima di andarcene saliamo ancora un po' per la montagna e arriviamo al rifugio Genziana. Le nuvole sono alla nostra altezza, singolare situazione. Vento gelido e un tantinello di umidità addosso. In 3 minuti il vento spazza via completamente le nuvole e si manifesta il cielo più scuro che abbia mai visto! E' stupefacente! La via Lattea esiste veramente, uno spettacolo unico. Giacche invernali al volo e decidiamo di sguinzagliare il nostro tubo da 20 cm (i maliziosi saranno bannati...). In 3 minuti è tutto pronto. inutile aspettare che il tubo vada a temperatura, non abbiamo molto tempo, arrivano altre nuvole e sono rapidissime. Di li a poco il cielo è di nuovo coperto. Tanto vale andarcene. Speriamo solo di non aver disturbato le persone all'interno del rifugio con i nostri rumori, ma tutto sembra continuare a tacere. Decisamente infreddoliti riprendiamo la strada del ritorno.
Scendendo la montagna un'altra macchina ci viene incontro. "Se è PHIL", penso, "stasera in fondo è andata benone". "Favorisca un documento!" Mi sa che non è PHIL, anche perché lui in genere si muove in camper ora che ci penso...
"Che fate da queste parti? Cosa avete li dietro? Mi fa vedere che c'è nel cofano?"
Mi sa che abbiamo fatto troppo rumore al Rifugio Genziana, qualcuno si è insospettito ed ha segnalato, aggiungerei giustamente...
I carabinieri alla fine capiscono il caso umano di due astrofili che hanno percorso 200 km per trovare solo nuvole e ci lasciano andare. Tornando verso Roma un lampo a ciel sereno. Non era proprio un lampo, era il flash di un autovelox! Fortuna, penso tra me e me, che le comunità di astrofili sono note perché i propri membri si aiutano l'un l'altro, così quando arriverà la multa magari saranno felici di dividerla un po' a testa...
Sono ormai le 4. Arrivo casa, guardo in alto e scopro che la mia serata osservativa inizia proprio ora!
C'è un brillocco laggiù, troppo solo e troppo luminoso per essere una stella. Rapidamente monto il mio tubo e...meraviglia! Vedo Giove per la prima volta. Lo osservo a 40 ingrandimenti, poi a 80, poi a 100, a 200 e a 400! Ogni tanto le nuvole lo offuscano ma poi esce ancora in tutto il suo splendore con le sue lune perfettamente allineate. Orione nel frattempo è già alto e nei momenti in cui Giove è coperto mi godo M42 sognando di osservarla un giorno con un filtro colorato... L'altra parte del cielo è completamente coperta da nuvole. Per circa 40 minuti continuo ad osservare i due oggetti alternativamente. Poi tutto si copre e finalmente me ne vado a nanna. Contento.
Riassumendo la mia serata estremamente produttiva, posso dire con entusiasmo di aver visto ad occhio nudo la Via Lattea ed Etruscastro sotto un cielo estremamente buio. Giove ed m42 dalla terrazza di casa.
Mi piace pensare che nonostante le condizioni atmosferiche avverse qualcuno abbia voluto premiarmi per non aver deciso di starmene comodamente a casa.
Mi sono dilungato un po', ma ho voluto descriverla così come l'abbiamo vissuta, io e il mio amico.
Cieli sereni a tutti
PS: PHIL, stavolta sei riuscito a scapparmi, ma la prossima volta non fallirò! ;)
Certo, le credenziali metereologiche non sono delle migliori visto che a Roma non c'è un angolo di cielo visibile. Però le serate un po' strambe sono quelle che più delle altre ti lasciano qualcosa e te le riracconterai tra qualche anno al tavolo con gli amici davanti a una birra...
Verso le 21 (del giorno 21..., congiunzione che si verifica una volta al mese...) passo a prendere un amico e ci imbarchiamo, destinazione Rifugio Colle le Cese (da Roma 2 ore e mezzo di strada). Nel sedile dietro, il mio Skywatcher 200/1000, Newton trasformato in Dobson con montatura autocostruita (e verniciata...).
Una ventina di km di strada sbagliata e poi finalmente raggiungiamo l'agognato rifugio. Non sembra proprio esserci un raduno, tutto spento a parte un faro accecante. Anche le stelle sono spente, il cielo è coperto, però le nuvole lassù corrono veloci e di tanto in tanto il cielo si libera mostrando le sue potenzialità.
Provo a chiamare qualcuno del rifugio ma ormai è mezzanotte passata, e con voce assonnata ( e forse anche un po' tesa... :razz:) mi rispondono che il raduno è stato rinviato (cosa che oltretutto sapevo) ma che alcuni stoici componenti del gruppo avrebbero comunque pernottato da quelle parti e che visto il tempo e l'orario sicuramente sarebbero stati già al calduccio sotto le coperte.
Beh, tutta quella strada...io qualcosa devo pur vedere!
Dopo un rapido giro senza successo, un attimo dopo aver deciso di tornare a Roma in lontananza scorgo i fari di una macchina avvicinarsi. E' la prima forma di vita che incontriamo dopo un bel po' di strada. Scendo dalla macchina, mi avvicino...è Etruscastro! La serata non è andata completamente a buca. Presentazioni, scambiamo piacevolmente 2 parole e poi lo lascio andare a riposare. Prima di andarcene saliamo ancora un po' per la montagna e arriviamo al rifugio Genziana. Le nuvole sono alla nostra altezza, singolare situazione. Vento gelido e un tantinello di umidità addosso. In 3 minuti il vento spazza via completamente le nuvole e si manifesta il cielo più scuro che abbia mai visto! E' stupefacente! La via Lattea esiste veramente, uno spettacolo unico. Giacche invernali al volo e decidiamo di sguinzagliare il nostro tubo da 20 cm (i maliziosi saranno bannati...). In 3 minuti è tutto pronto. inutile aspettare che il tubo vada a temperatura, non abbiamo molto tempo, arrivano altre nuvole e sono rapidissime. Di li a poco il cielo è di nuovo coperto. Tanto vale andarcene. Speriamo solo di non aver disturbato le persone all'interno del rifugio con i nostri rumori, ma tutto sembra continuare a tacere. Decisamente infreddoliti riprendiamo la strada del ritorno.
Scendendo la montagna un'altra macchina ci viene incontro. "Se è PHIL", penso, "stasera in fondo è andata benone". "Favorisca un documento!" Mi sa che non è PHIL, anche perché lui in genere si muove in camper ora che ci penso...
"Che fate da queste parti? Cosa avete li dietro? Mi fa vedere che c'è nel cofano?"
Mi sa che abbiamo fatto troppo rumore al Rifugio Genziana, qualcuno si è insospettito ed ha segnalato, aggiungerei giustamente...
I carabinieri alla fine capiscono il caso umano di due astrofili che hanno percorso 200 km per trovare solo nuvole e ci lasciano andare. Tornando verso Roma un lampo a ciel sereno. Non era proprio un lampo, era il flash di un autovelox! Fortuna, penso tra me e me, che le comunità di astrofili sono note perché i propri membri si aiutano l'un l'altro, così quando arriverà la multa magari saranno felici di dividerla un po' a testa...
Sono ormai le 4. Arrivo casa, guardo in alto e scopro che la mia serata osservativa inizia proprio ora!
C'è un brillocco laggiù, troppo solo e troppo luminoso per essere una stella. Rapidamente monto il mio tubo e...meraviglia! Vedo Giove per la prima volta. Lo osservo a 40 ingrandimenti, poi a 80, poi a 100, a 200 e a 400! Ogni tanto le nuvole lo offuscano ma poi esce ancora in tutto il suo splendore con le sue lune perfettamente allineate. Orione nel frattempo è già alto e nei momenti in cui Giove è coperto mi godo M42 sognando di osservarla un giorno con un filtro colorato... L'altra parte del cielo è completamente coperta da nuvole. Per circa 40 minuti continuo ad osservare i due oggetti alternativamente. Poi tutto si copre e finalmente me ne vado a nanna. Contento.
Riassumendo la mia serata estremamente produttiva, posso dire con entusiasmo di aver visto ad occhio nudo la Via Lattea ed Etruscastro sotto un cielo estremamente buio. Giove ed m42 dalla terrazza di casa.
Mi piace pensare che nonostante le condizioni atmosferiche avverse qualcuno abbia voluto premiarmi per non aver deciso di starmene comodamente a casa.
Mi sono dilungato un po', ma ho voluto descriverla così come l'abbiamo vissuta, io e il mio amico.
Cieli sereni a tutti
PS: PHIL, stavolta sei riuscito a scapparmi, ma la prossima volta non fallirò! ;)