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Visualizza Versione Completa : valutazione dei contro del C8



hu.go
21-09-2014, 19:02
Premessa che non ho avuto ancora possibilità di guardare con un C8 ho letto molto a riguardo e credo di essere consapevole sia dei PRO che dei CONTRO che ha questo tubo.

Mi rivolgo a chi ha questo tubo e che forse abita come me in pianura Padana. Vorrei chedervi se me aiutate a valutare:

- quanto ritenete problematica la condensa sulla lastra correttrice?
- quanto giudicate la perdita di contrasto, in visuale, in confronto ad esempio ad un Newton 200?
- quanto tempo ci mette veramente in temperatura, cioè se veramente lo considerate un handicap eccessivo o i tempi sono moderatamente accettabili in confronto ad un tubo aperto?

grazie in anticipo!

nicola66
21-09-2014, 20:39
Posso solo dirti che non riscontro nessuna problematica ,
Per quanto riguarda la messa in temperatura bastano 60 minuti .

etruscastro
23-09-2014, 08:21
- quanto ritenete problematica la condensa sulla lastra correttrice?
il problema esiste, ma ci sono anche i metodi per contrastarla.
tanto, se la serata è troppo umida, l'osservazione finale sarà compromessa anche con un tubo aperto...


- quanto giudicate la perdita di contrasto, in visuale, in confronto ad esempio ad un Newton 200?
il contrasto, o meglio, il potere risolutivo va di pari passo con il diametro, quindi non cambia nulla, il problema è un f.10 ha meno campo di un f5 a parità di oculare, quindi sembrerà più buio.....


- quanto tempo ci mette veramente in temperatura, cioè se veramente lo considerate un handicap eccessivo o i tempi sono moderatamente accettabili in confronto ad un tubo aperto?
dipende..... un c8" può metterci 1 ora o anche più, bisogna considerare quanto è elevato il delta termico da stabilizzare......
ovviamente un tubo aperto fa decisamente prima....

hu.go
23-09-2014, 21:48
grazie! etruscastro,

Di fatto con l'altro topic sulla condensa ho letto e imparato su come contrastare il problema.
Mi rimane ancora da capire quanto hai spiegato a riguardo il contrasto. Sto aspetando di trovare qualcuno vicino dove abito io per poter guardare direttamente con C8 e farmi un'idea.

Invece per il tubo in temperatura, più di 1 ora mi sembra un tempo decisamente elevato.

etruscastro
24-09-2014, 07:29
più di un'ora può servire soprattutto in inverno, quando magari tieni lo strumento al chiuso a 20° (ipotizziamo) e poi per osservare lo porti a 2-3°
bene, l'aria interna e gli specchi/vetri devono in qualche maniera stabilizzare questa differenza di temperatura e questo può variare anche e soprattutto dalle dimensioni del tubo ottico e se esso è chiuso o aperto, ovvio che un tubo chiuso impiega più tempo per stabilizzarsi.
in estate le cose migliorano, ma vedo spesso astrofili che se la prendono con la collimazione o con il seeing e spendono cifre per accessori costosi o addirittura cambiano schema ottico del loro strumento senza aver ancora capito a fondo il modus operandi del proprio strumento.

usare e ottimizzare i PRO di un telescopio (qualsiasi esso sia) comporta conoscerlo bene ed entrare in simbiosi con lui, come un rapporto intimo, e questo richiede tempo e utilizzo..... è troppo facile cadere nei CONTRO e sminuire lo strumento prendendosela con i fattori esterni, molto spesso, direi troppo spesso, il problema è proprio l'astrofilo!;)

cherubino
24-09-2014, 19:46
voglio bene a Etruscastro ma vorrei rettificare una sua affermazione e spiegarti una cosa fondamentale.

Quando parli di contrasto parli di una insieme di "resa" dello strumento ottico che è figlia di molti fattori.

Un newton 20 cm. a f5 e un SC 20 cm. f10 sono due strumenti molto diversi e la resa del newton (se la limitiamo a considerare la mag. limite raggiunta e la brillanza del disco di airy di una stella campione e la scattered light) è molto superiore.

il Newton ha una ostruzione del 25% e due specchi alluminati al 94% di riflessività.

Lo SC ha una ostruzione del 34%, due specchi alluminati al 94% di riflessività, una lastra correttrice che assorbe il 3% circa della luce incidente.

Quando vai a farti i calcoli scopri che la luce concentrata nel disco di airy da un newton con quelle caratteristiche da 20 cm. corrisponde a quanto riesce a fare uno Schmidt cassegrain da 24 cm. circa.
E il contrasto (se fai una disanima della luce tra un anello di diffrazione e l'altro) è molto più alto nel newton (molto... diciamo più alto, dai)

Una bella differenza...

Poi il newton ha altri problemi (che pochi non sono), ovviamente! :-)

Paolo

paperbike
24-09-2014, 20:11
Per gli altri problemi del newton concordo ampiamente con cherubino,per i pregi pure:whistling: per altro non so.....:biggrin:

contedracula
25-09-2014, 03:35
La formula più' elementare che spesso faccio e', più' vetro c'e' più' e' lunga la fase di equilibrio di tutti gli elementi.

Un altro fattore e' compromesso dalla cella posteriore degli sct che e' del tutto " mobile " e questo influisce pesantemente sul rapporto di Strehl che ne consegue.

Non esiste probabilmente, forse sicuramente, lo strumento perfetto come esiste - raramente - l'astrofilo che sa cogliere le differenze sottili di un telescopio rispetto l'altro.

Sicuramente il primo desiderio e' il diametro perché' oltre a dare valore alla regola fisica della risoluzione tende ad appagare l'osservatore per la quantità' di luce che dona.

Ma la luce va anche SFRUTTATA e se lo strumento non e' messo a punto al modo giusto risultera' sprecata questa luce.

Gli specchi cinesi risultano essere lavorati almeno in modo da risultare DL " Diffraction Limited " ma questo fattore si abbatte quando altri elementi che entrano in ballo erodono la già' minima qualità'.

A questo punto la valutazione da fare e' se vale VERAMENTE la pena spendere tanti soldi per avere un telescopio sempre corretto al punto giusto.

Una volta investiti questi soldi bisognerà' poi capire se quello strumento e la sua risoluzione teorica sara' adeguata a quella reale del cielo.

Questo e' il motivo per il quale si preferisce avere uno strumento ottimizzato per dare quasi sempre il 100% del suo potere.

Un 5" sara' sfruttato TUTTE LE SERE un 7" quasi un 8" un poco meno un 12" qualche volta un 16" raramente.

Ma poi arriva Damian Peach e Company con le loro bellissime immagini, quella e' tutta un'altra storia e meriterebbe un capitolo a parte.

Un C8 fa schifo? Assolutamente NO anzi forse e' uno dei pochi SCT che puo' essere portato al limite più' frequentemente.

La qualita' costruttiva dei Chinesi e' troppo variabile e precio' risulta difficile poter paragonare un SCT con un altro.

Detto cio' l'astrofilo esigente farebbe bene a valutare anche altri schemi ma soprattutto ALTRI strumenti.
None' una pratica di masochismo aspettare anni ed anni e sacrificare i propri risparmi per poi investire in uno strumento dal diametro, all'apparenza, ridicolo ma con una resa pari e a volte superiore ad altri strumenti di maggior apertura.

Sarebbe stupido, se non ci fosse una logica in questo, non approfittare di una ottica GSO da 16" portandola a casa con pochi soldi anziché' pagare ottiche di diametro decisamente inferiore ma dal costo 10 o 20 volte superiore.

Marketing? Anche ma se fosse solo questo il tutto sarebbe finito molto tempo fa ed oggi i soli telescopi in vendita sarebbero quelli dalla grande apertura a prezzo basso.

Ciao

etruscastro
25-09-2014, 07:14
ovviamente ringrazio l'appunto di cherubino che ha indirizzato al meglio un concetto che ho espresso male, pur non volendolo, mischiando il contrasto con il potere risolutivo. mea culpa :razz:

nicola66
25-09-2014, 10:48
Sulla base della mia piccola esperienza e anche in virtù delle mie esigenze posso dire, che se potessi tornare indietro prendere il. 9,25 al posto del. c 8 se qualcuno vuole fare cambio sono a disposizione :biggrin:

hu.go
25-09-2014, 22:38
Ringrazio tutti per l'interesse mostrato in questa discussione e per le vostre risposte molto esaurienti.

Sono nuovo nel forum anche se vi leggo da parecchio tempo.
In campo astronomico osservo il cielo da parecchi anni con un modestissimo Newton da 130mm e 1000 di focale. Sono abituato alla colimazione e mi sono tenuto questo strumento decisamente per la leggerezza e la trasportabilità: 5kg di tubo e poco più di 10kg di montature equatoriale senza goto.

Stavo valutando un upgrade del mio strumento però a dire il vero il Newton 130 me lo tengo come telescopio morde e fugge già quasi premontato in casa in meno di 5minuti è operativo per visuale sia dal balcone o dal giardino.

Non vi sto a chiedere quale strumento comprare. Basta fare un "cerca" nel forum per trovare tutte le risposte su confronti tra C8 e altri schermi di pari apertura.

Mi piacciono i Newton e ne sono consapevole dei limiti e delle posizioni da contorsionista da adottare in alcuni casi.
A quel punto è saltato fuori il C8 che da quanto ho letto sembra un signor strumento. Mi piace il fatto della sua compattezza, leggerezza e trasportabilità, però mi chiedevo se i suoi contro potevano essere così limitanti a riguardo la condensa e il tempo per entrare in temperatura per uno come me che vive in un luogo così umido come la pianura Padana.

Purtroppo ancora non sono riuscito a trovare qualcuno nelle mie vicinanze che mi permetta di osservare con un C8 per togliermi gli altri dubbi