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djpeppe
01-09-2014, 17:59
Mi sono presentato poco fa nel forum quindi penso di poter arrivare al dunque senza ulteriori giri di parole.

Mi scuso se magari quello che dico possa risultare in qualche modo banale per gli addetti ai lavori ma siccome non lo sono mi ritengo quasi fortunato di poter dire qualche sciocchezza senza fare figuracce, ok vengo al dunque!

Oggi mi sono appassionato all'argomento della velocità della luce e ho visto qualche documentario che ne parla su youtube, nel documentario si parla della possibilità del viaggio nel tempo grazie a quello che si è scoperto grazie alla legge della relatività. Sebbene ci sia una remota possibilità di poter viaggiare nel futuro, si è giunti alla conclusione che il viaggio nel passato non sia possibile e su questo ne sono convinto anche io. Il mio dubbio nasce però quando si verifica un evento di natura abbastanza semplice come l'osservazione delle stelle...

Ed è qui che nasce il mio dubbio
Le stelle che si trovano ad anni luce dal nostro punto di osservazione proiettano una luce che per arrivare a noi impiega anni, secoli, millenni e quando colpisce il nostro occhio quello che noi vediamo è quello che tanti anni fà stava succedendo in quel momento. Quindi anche se noi non possiamo viaggiare nel futuro possiamo in un certo senso osservarlo. Ora se per assurdo esistesse uno specchio nello spazio in grado di riflettere quello che accade sulla terra e questo specchio lo ponessimo a un numero di anni luce preciso noi potremmo vedere la terra o meglio quello che accadeva sulla terra quel numero preciso di anni fa.

Cosa ne pensate di questa mia riflessione è assurda? avrei anche altre domande ma prima voglio capire se è un ragionamento plausibile quello che ho fatto.

Beppe
01-09-2014, 19:54
@djpeppe
ti propongo di leggere gli articoli di Vincenzo Zappalà, qui di seguito ti allego tre link, ma ce ne sono altri..
http://www.astronomia.com/2013/05/20/un-viaggio-alla-velocita-della-luce-e-alla-portata-di-tutti/
http://www.astronomia.com/2013/03/21/un-cono-di-luce-casalingo/
http://www.astronomia.com/2013/03/23/tesoro-mi-si-e-allargato-il-paesino/

comunque tutti quanti viaggiamo nel futuro alla velocità di 1 secondo... ogni secondo!! :sneaky:

"Ora se per assurdo esistesse uno specchio nello spazio in grado di riflettere quello che accade sulla terra e questo specchio lo ponessimo a un numero di anni luce preciso noi potremmo vedere la terra o meglio quello che accadeva sulla terra quel numero preciso di anni fa."

In Teoria è fattibile, con uno specchio posto a 1 anno luce di distanza si potrebbe vedere una Terra vecchia di e anni... ma è più comodo conservare un giornale per due anni!!:biggrin:

Enrico Corsaro
01-09-2014, 23:07
Caro peppe,

sono anche io un nuovo utente di questo forum. Posso rispondere alla tua domanda sulla base di ciò che ho studiato, essendo un astrofisico.

La risposta alla tua domanda è piuttosto semplice, se ho capito bene il problema.

Come hai detto giustamente la luce che proviene dalle stelle risale a diverso tempo fa, a seconda della distanza tra le stelle e noi osservatori. Questo semplicemente perchè la luce stessa viaggia ad una velocità limitata (finita) e quando le distanze sono molto grandi impiega materialmente molto tempo per percorrerle.
Quello che possiamo osservare dunque non è il futuro ma il passato di queste stelle, perchè la luce è partita dalla sorgente tanto tempo fa. Pertanto, come diceva Beppe, ponendo uno specchio lontano x anni luce da noi per riflettere a noi stessi la nostra immagine, l'immagine che vedresti sarebbe vecchia di 2x anni luce, perchè la distanza che deve percorrere è doppia (la luce deve prima raggiungere lo specchio partendo dalla Terra e poi da li tornare sulla Terra).

Osservare il futuro non è comunque fattibile in pratica, anche se in realtà esistono condizioni limite nella fisica dei buchi neri per cui tale futuro diventerebbe osservabile. Se sei interessato ne possiamo anche discutere, ma non vorrei andare off topic.

Tizian0
02-09-2014, 00:07
Buona sera, lo specchio di Peppe ed il buco nero di Enrico mi hanno fatto pensare... Nonostante la nostra propensione al dualismo, non credo esista un oggetto contrario ad un buco nero, ossia che invece di assorbire la luce possa rifletterla. Tuttavia dovrebbe esistere la possibilità che altri oggetti a buona distanza riflettano le onde radio.
In questo modo potremmo almeno ascoltare il passato!
Si parla di segnali infinitamente piccoli e non distinguibili se naturali (il nostro sole ad esempio). Per le nostre emissioni radio invece siamo al limite della dispersione se iniziamo a parlare di anni luce... Poi dovrebbero impattare un corpo in grado di rimandarli indietro nella stessa direzione ... Ma di segnale ne rimarrebbe poco!


Tizi0
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Enrico Corsaro
02-09-2014, 00:49
Ciao Tiziano,

solo per chiarire, il mio riferimento al buco nero non ha a che vedere con la riflessione di luce, ma è tutt'altro argomento, legato alla struttura interna di un buco nero (almeno secondo la teoria) e di molto più complessa definizione (sarebbe necessario aprire un altro topic a riguardo al limite).
Si tratta di qualcosa che è prevista dalla teoria ma non è verificata in pratica perchè potrebbe essere verificata solo se si avesse modo di trovarsi in situ, che non è (almeno ad oggi) realizzabile con i mezzi a disposizione.
Quindi l'esempio del buco nero non ha a che fare con alcun segnale riflesso nè con buchi neri invertiti e non va confuso con il caso dello specchio.

Un saluto,
Enrico

Tizian0
02-09-2014, 00:57
Ciao Tiziano,


Quindi l'esempio del buco nero non ha a che fare con alcun segnale riflesso nè con buchi neri invertiti e non va confuso con il caso dello specchio.

Enrico

Ops, sistemato post precedente per evitare fraintendimenti.
Siamo concordi che il buco nero stando alle teorie assorbe.




Tizi0
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PHIL53
02-09-2014, 09:19
Le stelle che si trovano ad anni luce dal nostro punto di osservazione proiettano una luce che per arrivare a noi impiega anni, secoli, millenni e quando colpisce il nostro occhio quello che noi vediamo è quello che tanti anni fà stava succedendo in quel momento.

Mi aggancio a questa riflessione per porre seguente quesito subordinato: prendendo per buono un universo in espansione, quando diciamo che ad esempio Deneb si trova a circa 1.400 anni luce di distanza dalla Terra non dovremmo piuttosto dire "Deneb si trovava a tale distanza 1.400 anni orsono" ma non abbiamo modo di sapere dove si trovi adesso (nè d'altronde se sia esplosa, collassata o subito altra trasformazione nel frattempo..) .... Ho detto una c....ata ?

Red Hanuman
02-09-2014, 09:58
Mi aggancio a questa riflessione per porre seguente quesito subordinato: prendendo per buono un universo in espansione, quando diciamo che ad esempio Deneb si trova a circa 1.400 anni luce di distanza dalla Terra non dovremmo piuttosto dire "Deneb si trovava a tale distanza 1.400 anni orsono" ma non abbiamo modo di sapere dove si trovi adesso (nè d'altronde se sia esplosa, collassata o subito altra trasformazione nel frattempo..) .... Ho detto una c....ata ?
Esatto! Possiamo avere più o meno un'idea di dove sia ora e del suo stato attuale, ma nulla di preciso. È come fare una previsione del tempo... ;)

djpeppe
02-09-2014, 10:48
vi ringrazio per le delucidazioni sull'argomento però avrei ancora altre domande per saziare la mia sete di conoscenza :sbav: e di curiosità :thinking:

mettiamo che c'è un alieno lontano x anni luce da noi e ci osserva con un cannocchiale, quello che lui sta osservando ora è il nostro pianeta x anni luce fa. quindi posso solo pensare che in questo momento cioè adesso da qualche parte dell'universo la nostra luce emessa x anni fa sta ancora viaggiando nell'universo... dove arriverà questa luce cioè dove si fermerà e se si fermerà?

Enrico Corsaro
02-09-2014, 10:52
Mi aggancio a questa riflessione per porre seguente quesito subordinato: prendendo per buono un universo in espansione, quando diciamo che ad esempio Deneb si trova a circa 1.400 anni luce di distanza dalla Terra non dovremmo piuttosto dire "Deneb si trovava a tale distanza 1.400 anni orsono" ma non abbiamo modo di sapere dove si trovi adesso (nè d'altronde se sia esplosa, collassata o subito altra trasformazione nel frattempo..) .... Ho detto una c....ata ?

Ciao Phil,

bravo hai certamente sollevato un quesito corretto che rende la situazione più complessa, anche se le cose stanno un pò diversamente. In realtà l'universo è si in espansione, ma in modo accelerato, vale a dire che non si espande a velocità costante, ma aumenta la velocità di espansione con il passare del tempo, effetto maggiormente visibile a grandissime distanze (redshift superiori a 1 in termini cosmologici).
Deneb è una stella "vicina" in termini cosmologici, anche se più lontana delle stelle in prossimità solare. Con la nuova missione spaziale Gaia la sua distanza verrà misurata con grande precisione e pertanto riusciremo a sapere dove si trova con esattezza. Assumendo che tale distanza sarà a breve nota con una ottima stima, si può calcolare con grande precisione dove si può trovare al passare del tempo, perchè la legge di espansione dell'Universo, calibrata dalla "costante di Hubble" è molto ben nota a distanze come quella di Deneb.
Spero di essere stato comprensibile!

Enrico

Red Hanuman
02-09-2014, 10:52
vi ringrazio per le delucidazioni sull'argomento però avrei ancora altre domande per saziare la mia sete di conoscenza e di curiosità


mettiamo che c'è un alieno lontano x anni luce da noi e ci osserva con un cannocchiale, quello che lui sta osservando ora è il nostro pianeta x anni luce fa. quindi posso solo pensare che in questo momento cioè adesso da qualche parte dell'universo la nostra luce emessa x anni fa sta ancora viaggiando nell'universo... dove arriverà questa luce cioè dove si fermerà e se si fermerà?


In teoria non si ferma, a meno che non incontri della materia che la assorbe. Col tempo, grazie all'espansione dell'universo, perde energia e cambia di frequenza fino ad esaurirsi di fatto....

Enrico Corsaro
02-09-2014, 11:01
dove arriverà questa luce cioè dove si fermerà e se si fermerà?

E' una domanda secondo me interessante e provo a risponderti.
La luce non si ferma poichè non esiste nell'universo una "barriera" contro cui un segnale luminoso va a sbattere. Inoltre, come ho scritto nel post di prima, considerando che l'universo si espande in modo accelerato e che la velocità di espansione supera la velocità stessa della luce a grandissime distanze da noi, un segnale luminoso che viene emesso dalla terra non arriverà neanche a propagarsi in tempo su tutto lo spazio a disposizione, perchè lo spazio stesso che lo circonda sarà in espansione ancora più velocemente di quanto la luce non riesca ad andare.
E' un ragionamento un pò ostico, ma spero si sia capito.

djpeppe
02-09-2014, 11:27
si ho capito è come se su un rettilineo 2 macchine corrono in una direzione, una va alla velocità superiore ad un altra quella più lenta non potrà mai raggiungere quella più veloce. grossomodo.

ho un altra domanda, sono curioso lo so, :thinking:
dal nostro punto di osservazione possiamo vedere solo una porzione (non si sa quanto grande) dell'universo. Se ci fosse stato un'esplosione da una singolarità mi aspetto che tutti i detriti si dovrebbero espandere allontanandosi dalla singolarità quindi se nella nostra porzione di universo prendiamo qualche riferimento tramite le stelle calcolando la loro distanza sarebbe possibile capire la direzione di allontanamento??? spero che la domanda si capisce...

Enrico Corsaro
02-09-2014, 11:44
si ho capito è come se su un rettilineo 2 macchine corrono in una direzione, una va alla velocità superiore ad un altra quella più lenta non potrà mai raggiungere quella più veloce. grossomodo.


Esattamente!


dal nostro punto di osservazione possiamo vedere solo una porzione (non si sa quanto grande) dell'universo. Se ci fosse stato un'esplosione da una singolarità mi aspetto che tutti i detriti si dovrebbero espandere allontanandosi dalla singolarità quindi se nella nostra porzione di universo prendiamo qualche riferimento tramite le stelle calcolando la loro distanza sarebbe possibile capire la direzione di allontanamento??? spero che la domanda si capisce...

La questione in realtà non è così semplice e visualizzabile.
L'allontanamento tra gli oggetti è isotropo (cioè in tutte le direzioni). La singolarità iniziale, prevista del modello del Big Bang, è relativa a tutto lo spazio-tempo, tutto ciò in cui tu sei immerso (e non è visualizzabile con un modellino, perchè noi viviamo al suo interno). L'espansione non ha una direzione unica, come una linea retta che riconduce ad un punto preciso. La "direzione" se così vogliamo chiamarla, è lo spazio stesso che si espande in ogni suo punto.

PHIL53
02-09-2014, 11:45
Ciao Phil, ....

...Deneb è una stella "vicina" in termini cosmologici, anche se più lontana delle stelle in prossimità solare. Con la nuova missione spaziale Gaia la sua distanza verrà misurata con grande precisione e pertanto riusciremo a sapere dove si trova con esattezza.
Enrico

Grazie per le spiegazioni ! Se ho ben capito, con la missione Gaia saremo in grado di misurare con maggior precisione dove si trovava 1.400 anni fa poi, applicando la legge di espansione corretta dalla costante di Hubble, saremo in grado di determinare dove si trovi effettivamente adesso (anche se non saprei a cosa ciò ci possa servire, salvo a soddisfare la nostra curiosità...)

Enrico Corsaro
02-09-2014, 12:01
Grazie per le spiegazioni ! Se ho ben capito, con la missione Gaia saremo in grado di misurare con maggior precisione dove si trovava 1.400 anni fa poi, applicando la legge di espansione corretta dalla costante di Hubble, saremo in grado di determinare dove si trovi effettivamente adesso (anche se non saprei a cosa ciò ci possa servire, salvo a soddisfare la nostra curiosità...)

Si giusto così, anche se in realtà è la costante di Hubble che è soggetta a variazioni nel tempo che vanno dedotte in base alla distanza dell'oggetto. Il calcolo non è così semplice ma è comunque fattibile.

Red Hanuman
02-09-2014, 12:18
Grazie per le spiegazioni ! Se ho ben capito, con la missione Gaia saremo in grado di misurare con maggior precisione dove si trovava 1.400 anni fa poi, applicando la legge di espansione corretta dalla costante di Hubble, saremo in grado di determinare dove si trovi effettivamente adesso (anche se non saprei a cosa ciò ci possa servire, salvo a soddisfare la nostra curiosità...)
Nonono, non ci siamo. L'espansione dell'universo é assolutamente trascurabile al momento, rispetto all'attrazione gravitazionale che tiene insieme la galassia. Magari, in futuro sarà sufficiente a influenzare l'orbita delle stelle attorno al centro di gravità della galassia, ma per ora non é assolutamente così. E comunque, anche se conoscessimo esattamente la posizione stimata dalla luce che ci arriva, poco possiamo dire sulla posizione attuale di una stella (sempre meno tanto più é lontana).
Facciamo fatica a calcolare l'esatta posizione di Plutone, figuriamoci quella di una stella.... :eek:

Enrico Corsaro
02-09-2014, 12:30
Sono d'accordo con Red che all'interno della Galassia l'espansione non gioca un ruolo tangibile e che l'attrazione gravitazionale fa da padrona, i moti propri delle stelle sono pertanto ciò che realmente influenza la distanza relativa tra noi e loro.
Per la precisione che si può raggiungere non sono molto d'accordo (non mi piace fare il pessimista in merito e ritengo validissimi gli sforzi che si fanno in questo settore), poi ovviamente dipende da quanto precisa si intende la misura in scala assoluta rispetto al problema che ci poniamo. Quello che posso dire è che per studiare questi oggetti in dettaglio, le precisioni che si riescono a raggiungere attualmente, entro pochi %, sono assolutamente valide.

Non ritengo che per Deneb ci siano problemi in particolare, se non per la distanza che con il precedente satellite Hipparcos era fuori portata. Con l'incredibile Gaia, questa distanza potrà essere coperta tranquillamente, anche considerando che Deneb è una stella molto luminosa e quindi ben visibile.

Ovviamente aggiungo che nella realtà, nessuna misura sarà mai "esatta" ma sempre affetta da una imprecisione, che può essere più o meno trascurabile a seconda del tipo di studio che si deve fare.

Red Hanuman
02-09-2014, 12:38
Beh, per me una valutazione precisa significa avere la possibilità di mettere in orbita solare una eventuale sonda, almeno in linea teorica.
Chiaro che poi sulla precisione ci si può mettere d'accordo... ;)

Enrico Corsaro
02-09-2014, 17:02
Certamente, quella che tu definisci è la condizione ottimale per mettere in orbita una sonda.
La precisione rimane comunque in fisica un concetto relativo, legato al tipo di misura che si compie e al fine per cui la misura viene compiuta.

In generale è giusto precisare che una misura più difficoltosa e pertanto meno precisa non è comunque meno di valore, se così possiamo dire, di una misura più semplice e più precisa. Il tutto è rapportato al tipo di problema posto.

Per fare un esempio, riusciamo ad oggi a misurare raggi stellari con precisioni fino al 2-3 % su stelle distanti anche un centinaio di parsec, con un metodo che in passato non era fattibile ma che risulta estremamente potente. Per quanto una precisione del 2-3% su un raggio dell'ordine di quello solare sia di per sè una distanza grande (dell'ordine del raggio terrestre) e che qualcuno potrebbe definire inaccettabile, si tratta in realtà della misura più precisa raggiungibile ad oggi per oggetti di questo tipo e ciò fa si che con questa misura si riesca a studiare la stella e la sua evoluzione con grande accuratezza (che è il parametro più importante nel contesto fisico).

Un saluto,
Enrico

alexander
03-09-2014, 00:38
non vorrei intromettermi a sproposito ma a me sembrava che la difficolta', a oggi insormontabile per avere una stima con un margine di errore basso, si quella di valutare nel corso della traiettoria spaziale percorsa dalla stella nel tempo, tutte le possibili interazioni gravitazionali con altre stelle che seguivano la propria strada e che hanno influenzato la stella oggetto della rilevazione..
viene da se che maggiore e' il periodo di tempo considerato piu queste interazioni diventano numerose e fanno aumentare il margine di incertezza....
i cento anni non contano ma le migliaia o centinaia di migliaia di anni probabilmente si

Enrico Corsaro
03-09-2014, 00:47
In realtà no, perchè ciò che conta effettivamente è la distanza lungo la linea di vista tra noi e la stella. E' a questa distanza che è legato il flusso che osserviamo (ovvero la luminosità intrinseca della stella distribuita su una sfera avente raggio pari alla sua distanza da noi), ed è proprio la distanza radiale che interessa per la maggior parte degli studi astrofisici. Quindi non hanno rilevanza il percorso storico e le interazioni gravitazionali che la stella può aver subito. Gli effetti al limite più sensibili sono quelli dovuti a stelle poste al di là di stelle di neutroni o buchi neri, oggetti talmente compatti che hanno la capacità di curvare la traiettoria dei raggi di luce al punto da cambiare l'effettiva posizione osservata della stella...tuttavia anche in questo caso è comunque possibile risalire a buone stime, con studi appropriati. Tieni presente che più tracciamo la popolazione stellare che ci circonda, più possiamo ricostruirne la cinematica (cioè l'insieme dei moti relativi a ciascuna stella) e più aumenta la precisione sulle misure dei singoli oggetti.

Aggiungo che, anche se non sappiamo la posizione corrente di una stella perchè ne osserviamo una sua luce provenire da diversi anni orsono, ciò non implica che sconosciamo la vera natura delle distanze. Si possono fare studi più specifici per ricostruire una distribuzione di stelle nella Galassia ma il tutto finalizzato ad una comprensione fisica. Se una stella ha un determinato moto proprio osservato adesso, con grande probabilità questo moto proprio continuerà negli anni a seguire senza grandi variazioni...ed ecco che si può, almeno in generale, risalire a ciò che succede alle stelle intorno a noi.

Red Hanuman
03-09-2014, 08:19
@alexander (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=846) e @enricoc (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2649), credo che stiate parlando di due cose simili ma diverse.

alexander segue il mio ragionamento (distanza da raggiungere per una sonda), mentre enricoc parla di distanze in senso astrofisico (di studio). Uno prende in considerazione la traiettoria e l'altro la posizione istantanea.

Che dire, avete regione entrambi. Ma enricoc è un po' troppo ottimista, almeno per i miei standard... :sneaky:;)

djpeppe
03-09-2014, 10:42
ricollegandomi a quello che avevo chiesto riguardo la direzione di espansione, intesa come semplice movimento da un punto A ad un punto B così come ce la descrivono le leggi della fisica, in questo caso non è valida perché ad espandersi è lo spazio-tempo stesso.

Mi chiedo ancora una volta gli studiosi come hanno fatto a capire che l'universo è in espansione? è solo una supposizione?

Red Hanuman
03-09-2014, 10:58
No, ci sono prove. In particolare, dallo studio delle supernove nelle altre galassie (ma npn solo) si è visto che l'espansione é accelerata. Inoltre, anche la relatività generale lo richiede.

Enrico Corsaro
03-09-2014, 11:36
8239

Mi chiedo ancora una volta gli studiosi come hanno fatto a capire che l'universo è in espansione? è solo una supposizione?

Questo argomento è stato oggetto della mia tesi di laurea per cui ti rispondo con piacere.
Come ha detto Red ci sono le prove certamente.
In natura esiste una particolare classe di Supernovae, dette di tipo Ia, originate da stelle binarie in cui una delle due tira massa dalla compagna fino ad esplodere. Queste Supernovae sono di grande importanza perchè rappresentano cosiddette candele standard ovvero degli indicatori di luminosità ben calibrati. Grazie al fatto che la loro luminosità al massimo del picco dell'esplosione è conosciuta e ha un valore ben preciso, si possono usare per determinare la distanza tra noi e loro con una buona accuratezza (da cui candele standard).

Ti allego una riproduzione artistica di una SN Ia!

Nel 1998 Adam Riess e nel 1999 Saul Perlmutter, hanno scoperto in maniera indipendente l'uno dall'altro che, misurando la distanza tramite alcune supernovae Ia molto distanti osservate da entrambi, quello che usciva fuori è che la misura era più grande di quanto previsto con una semplice espansione costante. Da qui si è scoperta l'espansione accelerata del nostro universo.

Se sei curioso e cerchi altri dettagli, cerca i due nomi che ti ho indicato su Google ;).

Enrico Corsaro
03-09-2014, 11:48
non vorrei intromettermi a sproposito ma a me sembrava che la difficolta', a oggi insormontabile per avere una stima con un margine di errore basso, si quella di valutare nel corso della traiettoria spaziale percorsa dalla stella nel tempo, tutte le possibili interazioni gravitazionali con altre stelle che seguivano la propria strada e che hanno influenzato la stella oggetto della rilevazione..


alexander segue il mio ragionamento (distanza da raggiungere per una sonda), mentre enricoc parla di distanze in senso astrofisico (di studio). Uno prende in considerazione la traiettoria e l'altro la posizione istantanea.

Se alexander mi parla di stime, non credo si riferisca a distanze da poter raggiungere per una sonda, che è tutt'altro argomento (viaggi nello spazio-tempo) ma magari alexander ci dirà lui stesso...bisogna poi capire che discorso seguire, altrimenti andiamo off topic!



Che dire, avete regione entrambi. Ma enricoc è un po' troppo ottimista, almeno per i miei standard... :sneaky:;)
Se inquadri il mio discorso per i viaggi nello spazio-tempo certamente sembrerò ottimista, ma dato che mi riferivo a misure dirette, il mio è semplice realismo...è pur sempre il mio lavoro :).

Un saluto,
Enrico

djpeppe
03-09-2014, 12:01
ricordo che in astronomia al liceo, studiai il gruppo di stelle "Cefeidi" che per la loro particolare struttura permisero di formulare le basi per il calcolo delle distanze. In parole povere, da come io ho capito, una stella possiede una magnitudo assoluto che equivale alla sua luminosità "reale" mentre la magnitudo apparente è la sua luminosità vista dalla terra (punto di osservazione), mettendo in relazione queste due misurazioni si ottiene la distanza di un corpo celeste dal nostro punto di osservazione.

Da come ho capito, le candele standard sono importanti per le misurazioni di distanze di gran lunga superiori. quello che non ho capito è metodo di calcolo. cioè in che modo viene calcolata la distanza tenendo presente l'evento delle due supernovae che si "intersecano".

Enrico Corsaro
03-09-2014, 12:07
ricordo che in astronomia al liceo, studiai il gruppo di stelle "Cefeidi" che per la loro particolare struttura permisero di formulare le basi per il calcolo delle distanze. In parole povere, da come io ho capito, una stella possiede una magnitudo assoluto che equivale alla sua luminosità "reale" mentre la magnitudo apparente è la sua luminosità vista dalla terra (punto di osservazione), mettendo in relazione queste due misurazioni si ottiene la distanza di un corpo celeste dal nostro punto di osservazione.

Bravo proprio così. Le Cefeidi sono stelle variabili che furono scoperte da Hubble ad inizio '900 e permisero di capire che la nostra Galassia è un "corpo" separato e distinto da altre galassie osservate, come quella di Andromeda vicino a noi, che prima di allora si reputava fossero nebulose all'interno della nostra Galassia.



Da come ho capito, le candele standard sono importanti per le misurazioni di distanze di gran lunga superiori. quello che non ho capito è metodo di calcolo. cioè in che modo viene calcolata la distanza tenendo presente l'evento delle due supernovae che si "intersecano".

Si esatto, questo perchè la loro luminosità intrinseca è estremamente elevata e quindi visibile anche a grandissime distanze. La misura di distanza si realizza tramite il cosiddetto "modulo di distanza". Puoi trovare più informazioni al seguente link su Wikipedia.

Tuttavia, le due supernovae non si intersecano, è solo una la componente del sistema binario che esplode e genera la SN.

http://it.wikipedia.org/wiki/Candela_standard

alexander
03-09-2014, 15:33
Se alexander mi parla di stime, non credo si riferisca a distanze da poter raggiungere per una sonda, che è tutt'altro argomento (viaggi nello spazio-tempo) ma magari alexander ci dirà lui stesso...bisogna poi capire che discorso seguire, altrimenti andiamo off topic!



Se inquadri il mio discorso per i viaggi nello spazio-tempo certamente sembrerò ottimista, ma dato che mi riferivo a misure dirette, il mio è semplice realismo...è pur sempre il mio lavoro :).

Un saluto,
Enrico

Il discorso è che voi siete ad un altro livello rispetto al mio quindi non sono certo di aver seguito bene tutta la discussione.
Se mi chiedete di specificare meglio cosa intendevo posso dire su che basi avevo impostato il mio ragionamento:
La luce che posso vedere oggi è quella prodotta dalla stella migliaia e migliaia di anni fa.
In base alle tecniche attuali di osservazione e alle leggi fisiche dovrei poter verificare in qualche modo quello che era il suo moto all'interno della galassia e in qualche modo, ritengo, dedurre la possibile posizione reale della stella all'interno della galassia e rispetto a noi al tempo oggi.
Mi ero posto dei dubbi sulla reale possibilità di farlo in modo preciso supponendo che, tale moto rilevato da noi in base alle indicazioni fornite dalla sua luce emessa millenni fa, sia con il tempo variato (senza che lo possiamo sapere) in modo per noi imprevedibile a causa di interazioni gravitazionali con stelle vicine che ne potevano variare la direzione di moto (come dice eric la cinematica complessiva di tutte le stelle).
In particolare pensavo, a titolo di esempio, alla stella glise 710 che, pur riferendoci ad un futuro di soli un migliaio di anni e puntandoci contro, riusciamo solo a dire che la stella si avvicinerà a noi entro 0,337 ± 0,177 parsec....

Enrico Corsaro
03-09-2014, 15:47
Perfetto allora come avevo capito ti riferisci a misure di distanze.
Il problema che sollevi non è relativo alla precisione della misura ma alla sua accuratezza, cioè a quanto sia realmente attendibile quella misura. Il discorso che fai è assolutamente corretto ma ti ho già risposto in precedenza. Dal moto proprio di una stella si può stimare il suo percorso anche nell'arco di svariate centinaia di anni. Considera comunque che gli influssi gravitazionali ci sono si ma sono relativamente deboli su scala di qualche centinaio di anni, perchè le distanze relative fra le varie stelle sono comunque grandi.

In ogni caso si tratta di studi non certamente semplici (e personalmente non è il mio campo), ma quello che ti posso dire è che sono fattibili. Ovviamente più la stella è lontana meno accurato sarà lo studio che si può realizzare.

Giuseppe Carmelo
04-11-2014, 03:41
Gentile Enrico
Sono pienamente d'accordo, anche se secondo me solo attraversando un buco nero si può avere tempo diverso (vedere il futuro)