etruscastro
29-08-2014, 10:07
Nel primo appuntamento del DSJ del mese di ottobre 2014 di astronomia.com ci immergiamo in un oggetto da vero deep sky vista la sua natura galattica, in realtà gli oggetti saranno 2 entrambi dedicati ad osservatori attenti ed esigenti che potranno usufruire di un buon cielo buio e adatto all’osservazione degli oggetti più ostici, ma non per questo meno affascinanti …. Parliamo di NGC 470 e di NGC 474!
FOTO NGC 470/474:
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Ngc 470 e 474 sono due galassie relativamente semplici da osservare a patto di avere un cielo con una buona trasparenza, occorrerebbe almeno uno strumento da 150mm anche se, per apprezzarne la struttura e alcuni flebili dettagli, è bene munirsi di almeno un 8” di diametro di apertura del telescopio.
Lo splendido “duetto” è rintracciabile nella costellazione dei PESCI (http://www.astronomia.com/2012/04/08/la-costellazione-dei-pesci/)alle coordinate celesti di Ascensione Retta 01h 19m 44.95s e di Declinazione +03° 24’ 35.3” per la ngc 470 e di Ascensione Retta 01h 20m 06.78s e di Declinazione +03° 24’ 55.6” per la ngc 474, luminose di una Magnitudine Integrata di +11.9 (470) e di +12.4 (474) con una dimensione apparente di 3.0’x 2.0’ (470) e di 7.9’ x 7.2’ (474), la loro distanza da noi è stimata in 99.430.000 di anni luce e di 105.950.000 rispettivamente per la ngc 470 e di ngc 474 anche se entrambe le galassie sono separate da “soli” 160.000 anni luce di distanza.
Le due galassie (anche se in realtà il gruppo comprende almeno altre 4 componenti nello stesso AFOV) è anche catalogato come ARP 227 come gruppo e UGC 858 – PGC 4777 per la ngc 470 e UGC 864 – PGC 4801 per la ngc 474.
TROVIAMO ARP 227 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
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Trovare ARP 227 non è proprio semplice per via della mancanza di punti di riferimento abbastanza luminosi, una strada percorribile, una volta individuata e memorizzata la costellazione, potrebbe essere quella di partire da 98 Psc (Mu Psc +4.8) e spostarsi verso 33 Cet (+5.95) incontrando a circa metà strada 89 Psc (+5.10), da qua il gruppo di ARP 227 sarà già nel campo di un’oculare a grande campo apparente!
DA NOTARE……
Ad ottobre ARP 227 sarà molto vicino al pianeta Urano (+6.5) e ad una altra galassia davvero degna di osservazione che è NGC 520 (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?4192-DSJ-Deep-Sky-Journal-N-16-(Novembre-2013)) !
APPUNTI DI ASTROFISICA:
gli scienziati seguono da tempo il gruppo di Arp 227, il quale in base all’osservazioni dell’ottico e dell’infrarosso sembra infatti che siano almeno 4 le galassie interagenti, ovviamente la ngc 470 e la ngc 474 sono le componenti principali che manovrano la complessa interazione tra galassie.
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La foto sopra, mostra infatti come archi di materia siano in collisione tra la ngc 470 e la ngc 474 anche se molto probabilmente stiamo assistendo alla fase primordiale dell’interazione, infatti, nell’osservazione ai raggi X le galassie non mostrano la normale formazione stellare che ci si aspetterebbe dalle attuali teorie o modelli cosmologici.
PERO’…….
Nulla è escluso, infatti da recenti studi potrebbe esserci anche l’interazione minore, ma presente, di altre galassie nane facenti parte della famiglia delle due galassie giganti, che potrebbero accrescere la propria massa dall’incontro ravvicinato dal gruppo Arp.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:
ho osservato nell’inverno 2012 il gruppo denominato Arp 227 con il mio CPC 280mm a 147x con un’oculare FF 19mm da 65°, il seeing valutato in 6/10 in una serata dalla buona trasparenza del cielo. Purtroppo dal mio solito sito osservativo (Monte Romano) la costellazione transita sempre in zone avvolte da IL anche se la serata in questione regalava una tregua osservativa….
Dagli appunti…..
A 147x nel campo dei 65° apparenti del mio oculare appaiono la ngc 474 e la ngc 470 nello stesso FOV, la ngc 474 appare più piccola ma luminosa mentre la ngc 470 più “grosso” e corposa risulta più debola a causa di una Luminosità Superficiale minore, la ngc 470 risulta una spirale direzionata sul piano verticale….
UN POCHINO DI STORIA….
Non sempre al DSJ abbiamo parlato di illustri astrofisici che hanno fatto la storia ma che oggi, per ovvie leggi della natura non ci sono più, a volte abbiamo parlato anche di grandi personaggi viventi e che a loro modo portano ancora oggi un apporto importante sul lato divulgativo dopo un’eccellente carriera professionale.
Oggi parleremo di un grandissimo personaggio che ho la fortuna di conoscere personalmente e di cui le sue doti divulgative sono eccezionalmente riconosciute nell’ambito amatoriale (e non) dell’astronomia nazionale ed internazionale, un personaggio che qui su astronomia.com è stato di casa fino a poco tempo addietro e che ora gestisce il proprio blog sull’astronomia, l’Infinito Teatro del Cosmo (http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/)
Parliamo di Vincenzo Zappalà:
8188Professore ordinario di Astrofisica, oggi in pensione. La sua specializzazione è stata la Planetologia e, in particolare, i corpi minori del Sistema Solare.
E’ stato uno dei “pionieri” dello studio fisico degli asteroidi negli anni ’70, dedicandosi soprattutto alla determinazione dell’asse di rotazione e, più in generale, all’evoluzione collisionale della fascia principale.
I suoi contributi hanno toccato vari risvolti innovativi sia di dinamica che di fisica, portando alla determinazione univoca, ormai globalmente riconosciuta, delle famiglie asteroidali. Su queste ha svolto studi molto dettagliati. Ha al suo attivo più di 250 lavori pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore.
E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in tutti i maggiori centri di ricerca europei e americani, oltre che in Giappone, in India e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze di Mosca). Ha tenuto un corso di planetologia avanzata presso l’Università di Rio de Janeiro.
Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome. Ha sempre avuto una grande passione per la divulgazione, cercando di far conoscere l’astrofisica e le sue meraviglie a tutti coloro dotati di volontà di imparare, indipendentemente dal titolo di studio e dall’età.
E’ autore di diversi libri (http://www.astronomia.com/i-libri-di-astronomia-com) dedicati all’Universo.
RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)
FOTO NGC 470/474:
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Ngc 470 e 474 sono due galassie relativamente semplici da osservare a patto di avere un cielo con una buona trasparenza, occorrerebbe almeno uno strumento da 150mm anche se, per apprezzarne la struttura e alcuni flebili dettagli, è bene munirsi di almeno un 8” di diametro di apertura del telescopio.
Lo splendido “duetto” è rintracciabile nella costellazione dei PESCI (http://www.astronomia.com/2012/04/08/la-costellazione-dei-pesci/)alle coordinate celesti di Ascensione Retta 01h 19m 44.95s e di Declinazione +03° 24’ 35.3” per la ngc 470 e di Ascensione Retta 01h 20m 06.78s e di Declinazione +03° 24’ 55.6” per la ngc 474, luminose di una Magnitudine Integrata di +11.9 (470) e di +12.4 (474) con una dimensione apparente di 3.0’x 2.0’ (470) e di 7.9’ x 7.2’ (474), la loro distanza da noi è stimata in 99.430.000 di anni luce e di 105.950.000 rispettivamente per la ngc 470 e di ngc 474 anche se entrambe le galassie sono separate da “soli” 160.000 anni luce di distanza.
Le due galassie (anche se in realtà il gruppo comprende almeno altre 4 componenti nello stesso AFOV) è anche catalogato come ARP 227 come gruppo e UGC 858 – PGC 4777 per la ngc 470 e UGC 864 – PGC 4801 per la ngc 474.
TROVIAMO ARP 227 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
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Trovare ARP 227 non è proprio semplice per via della mancanza di punti di riferimento abbastanza luminosi, una strada percorribile, una volta individuata e memorizzata la costellazione, potrebbe essere quella di partire da 98 Psc (Mu Psc +4.8) e spostarsi verso 33 Cet (+5.95) incontrando a circa metà strada 89 Psc (+5.10), da qua il gruppo di ARP 227 sarà già nel campo di un’oculare a grande campo apparente!
DA NOTARE……
Ad ottobre ARP 227 sarà molto vicino al pianeta Urano (+6.5) e ad una altra galassia davvero degna di osservazione che è NGC 520 (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?4192-DSJ-Deep-Sky-Journal-N-16-(Novembre-2013)) !
APPUNTI DI ASTROFISICA:
gli scienziati seguono da tempo il gruppo di Arp 227, il quale in base all’osservazioni dell’ottico e dell’infrarosso sembra infatti che siano almeno 4 le galassie interagenti, ovviamente la ngc 470 e la ngc 474 sono le componenti principali che manovrano la complessa interazione tra galassie.
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La foto sopra, mostra infatti come archi di materia siano in collisione tra la ngc 470 e la ngc 474 anche se molto probabilmente stiamo assistendo alla fase primordiale dell’interazione, infatti, nell’osservazione ai raggi X le galassie non mostrano la normale formazione stellare che ci si aspetterebbe dalle attuali teorie o modelli cosmologici.
PERO’…….
Nulla è escluso, infatti da recenti studi potrebbe esserci anche l’interazione minore, ma presente, di altre galassie nane facenti parte della famiglia delle due galassie giganti, che potrebbero accrescere la propria massa dall’incontro ravvicinato dal gruppo Arp.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:
ho osservato nell’inverno 2012 il gruppo denominato Arp 227 con il mio CPC 280mm a 147x con un’oculare FF 19mm da 65°, il seeing valutato in 6/10 in una serata dalla buona trasparenza del cielo. Purtroppo dal mio solito sito osservativo (Monte Romano) la costellazione transita sempre in zone avvolte da IL anche se la serata in questione regalava una tregua osservativa….
Dagli appunti…..
A 147x nel campo dei 65° apparenti del mio oculare appaiono la ngc 474 e la ngc 470 nello stesso FOV, la ngc 474 appare più piccola ma luminosa mentre la ngc 470 più “grosso” e corposa risulta più debola a causa di una Luminosità Superficiale minore, la ngc 470 risulta una spirale direzionata sul piano verticale….
UN POCHINO DI STORIA….
Non sempre al DSJ abbiamo parlato di illustri astrofisici che hanno fatto la storia ma che oggi, per ovvie leggi della natura non ci sono più, a volte abbiamo parlato anche di grandi personaggi viventi e che a loro modo portano ancora oggi un apporto importante sul lato divulgativo dopo un’eccellente carriera professionale.
Oggi parleremo di un grandissimo personaggio che ho la fortuna di conoscere personalmente e di cui le sue doti divulgative sono eccezionalmente riconosciute nell’ambito amatoriale (e non) dell’astronomia nazionale ed internazionale, un personaggio che qui su astronomia.com è stato di casa fino a poco tempo addietro e che ora gestisce il proprio blog sull’astronomia, l’Infinito Teatro del Cosmo (http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/)
Parliamo di Vincenzo Zappalà:
8188Professore ordinario di Astrofisica, oggi in pensione. La sua specializzazione è stata la Planetologia e, in particolare, i corpi minori del Sistema Solare.
E’ stato uno dei “pionieri” dello studio fisico degli asteroidi negli anni ’70, dedicandosi soprattutto alla determinazione dell’asse di rotazione e, più in generale, all’evoluzione collisionale della fascia principale.
I suoi contributi hanno toccato vari risvolti innovativi sia di dinamica che di fisica, portando alla determinazione univoca, ormai globalmente riconosciuta, delle famiglie asteroidali. Su queste ha svolto studi molto dettagliati. Ha al suo attivo più di 250 lavori pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore.
E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in tutti i maggiori centri di ricerca europei e americani, oltre che in Giappone, in India e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze di Mosca). Ha tenuto un corso di planetologia avanzata presso l’Università di Rio de Janeiro.
Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome. Ha sempre avuto una grande passione per la divulgazione, cercando di far conoscere l’astrofisica e le sue meraviglie a tutti coloro dotati di volontà di imparare, indipendentemente dal titolo di studio e dall’età.
E’ autore di diversi libri (http://www.astronomia.com/i-libri-di-astronomia-com) dedicati all’Universo.
RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)