cossaro
28-08-2014, 14:00
Ho un Bresser 150S/750 di focale, uno strumento di fascia bassa ma qualcosa si puo' fare anche se poco.
Come collimazione era quasi a posto, il disco di Airy dopo tre tentativi si vede bene ma emergono i difetti concettuali che sembrano macroscopici, quasi da compromesso per riutilizzare meccaniche di altri setup.
L'estrazione e' esagerata.... 250 mm dall'asse del telescopio. Questo comporta l'adozione di un focheggiatore di prima dotazione molto lungo con aggiunta di un anello estensore da 35 mm. Evidenti i giochi meccanici che durante la messa a fuoco compromettono la nitidezza, per ovviare al difetto bisogna cercare quindi il fuoco agendo solo in un senso, sfuocando vistosamente per poi raggiungere il punto migliore, decisamente sconfortante.
Il FOK al minimo rientra nel tubo di circa 28 mm... ok non e' un problema ma e' evidente che non era calcolato bene.
L'ostruzione da 50-51 mm e' tanta, possibile che lo abbiamo concepito cosi' male? Per confronto lo SkyWatcher 150/750 ha un secondario da 35mm con un focheggiatore molto corto.
Il fatto di avere un secondario cosi' generoso comporta una percepibile zona scura centrale quando ci appresta ad utilizzarlo ad altri ingrandimenti. Pur mantenendo una buona nitidezza non ci si deve illudere di andare oltre i 150-200 ingrandimenti. Ho a disposizione un Radian da 3 mm che a 250 ingrandimenti e' piuttosto povero di luce e viene penalizzato dalla difficile messa a fuoco innescata dai giochi meccanici del focheggiatore. Invece con un Vixen 5mm NLV a 150x e' godibile e si percepiscono deboli ma separate le stelle degli ammassi globulari utilizzati come riferimento per valutare la collimazione.
La collimazione e' complicata dai giochi meccanici del secondario, si intravvedono nello specchio le viti del crocicchio di supporto e questo si mi fa arrabbiare... bastava usare viti a testa conica e si risolveva. Inoltre gli elementi della croce sono in alluminio abbastanza cedevole, hanno avuto bisogno di una lieve piegatura per scomparire ed essere paralleli all'asse ottico.
Il primario e' diafframmato sul bordo da un anello di 8mm di supporto per l'aggancio dello specchio... mi sembra una soluzione piu' per facilitare il montaggio che per ottenere maggiore nitidezza. Chissa' se lo specchio e' alluminato sotto o no?
un paraluce.... farebbe comodo
La EXOS1 e' buona, almeno la mia e' stabile e con pochissimo gioco meccanico. La manopola micrometrica purtroppo c'e' solo in un lato del meccanismo... potevano replicarla.
Se mi rimane un po' di tempo voglio fare delle modifiche,
- arretrare il primario di 45 mm estendendo il tubo con un extender che ho a disposizione
- rimuovere l'anello estensore del focheggiatore che e' a vite
- utilizzare un secondario da 35-38 mm (da calcolare)
- cambiare le asticelle utilizzando sottili lame di composito vetronite (quella dei circuiti elettrici) che e' molto piu' rigida dell'alluminio
Alcune modifiche sono abbastanza economiche da attuare ma
in pratica devo stravolgere il giocattolo che non mi soddisfa affatto.
Come collimazione era quasi a posto, il disco di Airy dopo tre tentativi si vede bene ma emergono i difetti concettuali che sembrano macroscopici, quasi da compromesso per riutilizzare meccaniche di altri setup.
L'estrazione e' esagerata.... 250 mm dall'asse del telescopio. Questo comporta l'adozione di un focheggiatore di prima dotazione molto lungo con aggiunta di un anello estensore da 35 mm. Evidenti i giochi meccanici che durante la messa a fuoco compromettono la nitidezza, per ovviare al difetto bisogna cercare quindi il fuoco agendo solo in un senso, sfuocando vistosamente per poi raggiungere il punto migliore, decisamente sconfortante.
Il FOK al minimo rientra nel tubo di circa 28 mm... ok non e' un problema ma e' evidente che non era calcolato bene.
L'ostruzione da 50-51 mm e' tanta, possibile che lo abbiamo concepito cosi' male? Per confronto lo SkyWatcher 150/750 ha un secondario da 35mm con un focheggiatore molto corto.
Il fatto di avere un secondario cosi' generoso comporta una percepibile zona scura centrale quando ci appresta ad utilizzarlo ad altri ingrandimenti. Pur mantenendo una buona nitidezza non ci si deve illudere di andare oltre i 150-200 ingrandimenti. Ho a disposizione un Radian da 3 mm che a 250 ingrandimenti e' piuttosto povero di luce e viene penalizzato dalla difficile messa a fuoco innescata dai giochi meccanici del focheggiatore. Invece con un Vixen 5mm NLV a 150x e' godibile e si percepiscono deboli ma separate le stelle degli ammassi globulari utilizzati come riferimento per valutare la collimazione.
La collimazione e' complicata dai giochi meccanici del secondario, si intravvedono nello specchio le viti del crocicchio di supporto e questo si mi fa arrabbiare... bastava usare viti a testa conica e si risolveva. Inoltre gli elementi della croce sono in alluminio abbastanza cedevole, hanno avuto bisogno di una lieve piegatura per scomparire ed essere paralleli all'asse ottico.
Il primario e' diafframmato sul bordo da un anello di 8mm di supporto per l'aggancio dello specchio... mi sembra una soluzione piu' per facilitare il montaggio che per ottenere maggiore nitidezza. Chissa' se lo specchio e' alluminato sotto o no?
un paraluce.... farebbe comodo
La EXOS1 e' buona, almeno la mia e' stabile e con pochissimo gioco meccanico. La manopola micrometrica purtroppo c'e' solo in un lato del meccanismo... potevano replicarla.
Se mi rimane un po' di tempo voglio fare delle modifiche,
- arretrare il primario di 45 mm estendendo il tubo con un extender che ho a disposizione
- rimuovere l'anello estensore del focheggiatore che e' a vite
- utilizzare un secondario da 35-38 mm (da calcolare)
- cambiare le asticelle utilizzando sottili lame di composito vetronite (quella dei circuiti elettrici) che e' molto piu' rigida dell'alluminio
Alcune modifiche sono abbastanza economiche da attuare ma
in pratica devo stravolgere il giocattolo che non mi soddisfa affatto.