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Visualizza Versione Completa : STEIN OPTIK SK-7B D=77mm F=910mm



Diego.l.90
22-08-2014, 13:40
Salve a tutti, sono un neofita in materia di astronomia e da pochi giorni ho ritrovato in cantina un vecchio telescopio di mio padre, avrà circa 25anni, ma è tenuto in buone condizioni a parte la polvere nelle lenti, sto anche iniziando a leggere un libro per principianti, però vorrei porvi alcune domande.
E' un buon telescopio per iniziare?
Gli obbiettivi che ho postato in foto cosa mi permettono di vedere?
Soprattutto cosa dovrei iniziare ad osservare?
A cosa serve il pezzo in basso a sinistra sotto gli obbiettivi?
Solo per curiosità che valore può avere il telescopio?

Grazie in anticipo.

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etruscastro
22-08-2014, 13:50
E' un buon telescopio per iniziare?
certo!

Gli obbiettivi che ho postato in foto cosa mi permettono di vedere?
pianeti, stelle doppie, alcuni oggetti del catalogo di Messier


Soprattutto cosa dovrei iniziare ad osservare?
con ciò che ti ho detto sopra!


A cosa serve il pezzo in basso a sinistra sotto gli obbiettivi?
a mettere a fuoco l'immagine sul piano focale!


Solo per curiosità che valore può avere il telescopio?
aspetta a sentire cherubino cosa ne pensa, meglio di lui sui rifrattori non c'è nessuno!

p.s. ti aspettiamo nella sezione di presentazione! ;)

Diego.l.90
22-08-2014, 14:38
So che per te è banale, ma come si monta e come si usa? :)

medved
22-08-2014, 14:53
mah no e un ferro vecchio, con 78mm di diametro non ci vedi nulla. Se vuoi dargli un valore affettivo ok ma commercialmente diciamo che te lo ritiro io gratuitamente ;)
Ovviamente scherzo, nei limiti del diametro mi pare un eccellente rifrattore acromatico giapponese. Il valore non so attendo pareri autorevoli.

cherubino
22-08-2014, 15:02
ciao,

Etruscastro mi sopravvaluta sempre un poco... ;)

Cominciamo con il dire che quello che hai è uno strumento strano, per un solo motivo.
E' marchiato "CIRCLE Y" (rovesciato).
E' sempre stato piuttosto difficile l'attribuzione di questo marchio ma sembra che provenga dalla giapponese YAMAMOTO.

Non è certo ma questo è quanto di più sicuro possa dirti.
Anche Criterion marchiava nello stesso modo le sue produzioni ma non faceva ottiche di quel tipo..

Detto questo lo strumento in questione è un ottimo performer per quanto riguarda le osservazioni dei principali soggetti del sistema solare (Luna e Venere in primis) e offre soddisfazioni anche su pianeti come Giove e Saturno. Marte si vede con piacere quando ha un diametro superiore ai 12/13" altrimenti risulta troppo piccolo per il potere di raccolta di luce di un 8 cm. scarso.

Risulta uno strumento ottimo per osservare centinaia (centinaia...) di stelle doppie e lavora molto bene anche su un pianeta come Mercurio (limitatamente alla sua finestra di osservabilità).

Qui una mia recensione di uno Stein Optik da 80/1200 con ottiche Tasco.
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-brevi/stein-optik-80-1200/

Va detto che, come tanti altri brand, Stein Optik era un assemblatore e i "pezzi" che compongono lo strumento sono prodotti da altri.

Per quanto riguarda gli oculari direi che non siamo messi male.

Ci sono 2 HM (sigla che identifica oculari Huygens-Mittenzwey (HM) dotati di menisco convergente al posto della lente di campo biconvessa. Sono composti da 2 soli elementi: una lente di campo e una lente oculare) che sono oculari con campo ridotto e campo corretto ancora più ridotto ma che forniscono immagini a centro campo pulite e precise. Erano, prima dell'avvento dei Ramsden, dei Kellner e poi dei Plossl, gli oculari usati per osservazione in alta risoluzione negli osservatori degli anni '50 e '60.

Interessante invece l'oculare marchiato RS che è un Ramsden simmetrico, una evoluzione particolare che tentava di creare un compromesso nelle problematiche dei Ramsden classici, quella di avere una estrazione pupillare tendente a ZERO per evitare l'insorgere di aberrazione sferica.

La montatura è classica, uguale a molte di quelle usate al tempo e accettabilmente robusta per permettere lo sfruttamento dello strumento.

Il Valore?
Questo è opinabile perché risulta inficiato dalla tendenza "vintage" esistente (che si sta però un poco stemperando ultimamente).
Diciamo che può valere sui 180/200 euro.

Se un giorno volessi disfartene lo acquisto volentieri, per il momento però prova a sfruttarlo perché potrebbe darti delle soddisfazioni.

Scusate la "lezione accademica" ma mi sembrava doveroso informare il nostro nuovo amico e dargli quante più nozioni possibile..

Paolo

Diego.l.90
22-08-2014, 15:21
Cherubino sei stato super esaustivo, grazie mille, anche se ho ancora molta difficoltà nel comprendere certi termini, per quanto mi riguarda sono abbastanza contento di averlo messo in funzione, è da un pò che avevo voglia di entrare in questo mondo, spero di riuscire con il tempo ad imparare.

cherubino
22-08-2014, 15:44
potrebbe essere anche TOHO, anche se il simbolo appare lievemente diverso...

Paolo

cherubino
22-08-2014, 17:31
comunque sia sto facendo un lavoro di RECOLLECT dei vari simboli giapponesi presenti sui telescopi "vintage".
Sto ricavando molte informazioni da un vecchio post aperto su Cloudynights e aggiungendo ulteriori "scoperte".
Ci vorrà un po' di tempo anche perché per una settimana sarò in VACANZA e quindi non potrò lavorarci né risponderVi.
Sopravvivete anche senza di me... :angel:

Ovviamente scherzo!

Paolo

Diego.l.90
23-08-2014, 14:17
cherubino Sai dirmi come posso montarli? perchè ci provo da tutta la mattina ma con scarsi risultati.. :'(8133

cherubino
23-08-2014, 18:50
Perdonami ma ibsono in spiaggia con il tel. Se puoi asp 6 giorni ti guido passo passo.

paolo

Angeloma
05-10-2014, 15:44
Sono in possesso di questo strumento dalla fine degli anni '60. Me lo regalò papà quando avevo 8 anni: una sera arrivò a casa con uno scatolone lungo e stretto contenente una valigia in legno. All'interno il cavalletto, la montatura equatoriale alla tedesca e il tubo ottico; in un cassettino, tre oculari, la lente di Barlow, una diagonale stellare, un prisma di Porro, un filtro lunare, un filtro solare, il cercatore 6x30, l'anello adattatore per gli oculari. Peculiarità di questo anello, la presenza di una ghiera di serraggio anziché la solita vitina o il collare; caratteristica molto rara anche al giorno d'oggi e presente in accessori di fascia alta.
I cieli dell'epoca, specialmente in campagna, non presentavano inquinamento luminoso e la turbolenza atmosferica era piú contenuta. Arrivare ai 181 ingrandimenti del SR 5mm era normale e non di rado si poteva usare la lente di Barlow, anche se con scadimento dell'immagine.
Il potere risolvente dell'ottimo doppietto arriva al limite teorico: in una notte particolarmente favorevole, riuscii a separare una doppia di 1,5"! I bordi dei dischi di Airy delle due stelle si sovrapponevano leggermente sí da formare un otto.
Poi, un giorno di pochi anni fa, arrivò mio suocero che, avendo da rimestare della tinta, non trovò di meglio che segare una gamba del cavalletto per usarla come mestolo:sowsuser: Mia moglie completò l'opera buttando via, a mia insaputa, il resto della montatura! In sostanza, mi è rimasto soltanto il tubo ottico.
Insoddisfatto degli oculari da 24,5mm in dotazione, ho adattato una vecchia Barlow togliendo le lenti e inserendola nel focheggiatore in modo da poter usare oculari da 31,8. Nel caso particolare, gli oculari TS Optic serie Expanse da 70° di campo apparente: una vera sciccheria!
In conclusione, questo piccolo strumento è da tenere ben stretto, da una parte perché all'epoca mi ha permesso di vedere quello che oggi non sono ancora a vedere con uno strumento di 30cm ma anche perché mi consente di utilizzare le DSLR sia a fuoco diretto che con proiezione dell'oculare senza particolari accorgimenti.