Visualizza Versione Completa : Primo binocolo - uso misto
Riccardo_1
20-08-2014, 16:06
Salve a tutti, mi piacerebbe prendere il mio primo binocolo.
Non lo userei solo per astronomia, anzi principalmente lo porterei con me in montagna e per guardare uccelli (e quindi robustezza e dimensioni compatte sono importanti).
Ragionandoci sopra e tenendo anche conto dei prezzi sono certo della configurazione scelta, un 8x42 con prismi a tetto (un 10x50 con prismi a tetto costa troppo e pesa tanto, il 10x42 non è adattissimo per uso crepuscolare e notturno e non voglio assolutamente scendere sotto i 42mm di diametro della lente quindi ribadisco la scelta: 8x42).
Il dubbio è quale modello.
Inizialmente ero partito con l'idea del Namib della rpoptix. Poi però ho visto il Nikon Prostaff 5 che costerebbe poco di più ma ho la possibilità di fare una puntata ad Andorra, un simpatico staterello sui pirenei dove non hanno ancora inventato l'IVA. Vi chiedo quali altri modelli su questo range di costo e configurazione posso considerare.
Gli ED costano troppo, ma quantomeno dovrebbe avere ottiche e prismi FMC ed essere impermeabile e antiappannamento (quindi riempito con azoto).
Kepler94
22-10-2014, 22:24
Per quanto ne so, per uso astronomico dovrebbe essere consigliabile andare sui prismi di Porro. Io utilizzo un 10x50, ma visto che te lo porti anche in montagna indubbiamente l'8x42 è più comodo da portarsi dietro. Per il modello, parola agli esperti!
Salve a tutti, mi piacerebbe prendere il mio primo binocolo.
OTTIMA idea ;)
Non lo userei solo per astronomia, anzi principalmente lo porterei con me in montagna e per guardare uccelli (e quindi robustezza e dimensioni compatte sono importanti).
Il binocolo nasce principalmente per questo, poi da delle belle soddisfazioni anche in astronomia, ma per godersi al massimo la visione binoculare del cosmo con un binocolo, bisogna prenderne uno specifico. Obbiettivi da almeno 70mm e NON meno di 15x.
Ragionandoci sopra e tenendo anche conto dei prezzi sono certo della configurazione scelta, un 8x42 con prismi a tetto
Se prevalentemente per uso naturalistico appoggio la scelta.
(un 10x50 con prismi a tetto costa troppo e pesa tanto, il 10x42 non è adattissimo per uso crepuscolare e notturno e non voglio assolutamente scendere sotto i 42mm di diametro della lente quindi ribadisco la scelta: 8x42).
Niente di più sbagliato, facciamo un pò di chiarezza: 10x50 è una misura tipicamente da binocolo con prismi di porro, esistono anche "tetto" con queste caratteristiche ma sui "tetto" si predilige compattezza, leggerezza ed ergonomia. Il 10x50 "porro" è ad ogni modo, spesso e volentieri, la base di partenza di molti che approcciano alla visione binoculare, vuoi per i costi di acquisto irrisori (che vanno di paripasso con la qualità) è anche si vero però, che non è il massimo della comodità da portare in giro.
Il 10x42 a tetto: Ne posseggo due, li uso con molta soddisfazione sul cielo e in montagna, al crepuscolo, prevalentemente ungulati. Sono binocoli di un certo livello però, non da 50€, la qualità in un binocolo fa la vera differenza, se paragoni un 10x42 a tetto di media-alta qualità con un porro 10x50 di media-bassa qualità, il tetto sarà più luminoso, corretto, e non affetto da aberrazioni cromatiche o riflessi parassiti di sorta.
Il dubbio è quale modello.
Budget?
Inizialmente ero partito con l'idea del Namib della rpoptix. Poi però ho visto il Nikon Prostaff 5 che costerebbe poco di più ma ho la possibilità di fare una puntata ad Andorra, un simpatico staterello sui pirenei dove non hanno ancora inventato l'IVA. Vi chiedo quali altri modelli su questo range di costo e configurazione posso considerare.
Il Namib l'ho provato, ha un rapporto qualità prezzo incredibile. Come tanti altri binocoli, attualmente punta di diamante della produzione cinese, ho un GHT 10x42 ED, Cinesissimo, ma di gran qualità, un binocolo OTTIMO a fronte del suo prezzo. Vale decisamente di più, come il Namib.
Gli ED costano troppo, ma quantomeno dovrebbe avere ottiche e prismi FMC ed essere impermeabile e antiappannamento (quindi riempito con azoto).
Un filo di confusione, ED (extra low dispersion) descrive il tipo di vetro ottico utilizzato per la costruzione delle varie lenti che compongono i singoli tubi ottici. I vetri di questo tipo solitamente permettono il passaggio del 90 e più % della luce.
FMC (fully multi coated/totalmente multitrattato) significa che tutte le parti che compongono il tubo ottico hanno subito dei trattamenti particolari atti a limitare aberrazioni cromatiche, riflessi ed altro.
Impermeabile/anti appannamento: O-ring su tutte le superfici di chiusura permettono al binocolo l'impermeabilità ed evitano che lo e riempimento dei tubi ottici con gas inerti svanisca, questo riempimento impedisce all'umidità di formarsi e provocare col tempo muffe e appannamenti interni.
Ogni fattore non ne esclude un altro, possono essere tutti presenti o singolarmente presenti.
IN CONCLUSIONE: Inizialmente si pensa che un binocolo da pochi euro vada benissimo "tanto sono agli inizi" è la frase che si dice (anche io... Riporto la mia esperienza per evitare lo stesso errore ad altri;)) La realtà ci fa poi scoprire che, appena appoggiamo gli occhi in un binocolo che costa magari un centinaio di € in più ci si apre un fantastico nuovo mondo, e ci domandiamo "perchè ho speso 100€ per questo quando con 250 potevo avere quest'altro"?
Se decidi di utilizzare il binocolo assiduamente ti consiglio di non avere fretta e di spendere qualche € in più, non te ne pentirai affatto.
Per quanto ne so, per uso astronomico dovrebbe essere consigliabile andare sui prismi di Porro. Io utilizzo un 10x50, ma visto che te lo porti anche in montagna indubbiamente l'8x42 è più comodo da portarsi dietro. Per il modello, parola agli esperti!
Esatto, ma solo a parità della qualità dei prismi e delle lenti. Il tutto accade per un semplicissimo motivo, nei prismi di porro sono necessarie meno riflessioni della luce sulle varie superfici componenti il prisma, rispetto a quante ne servano in un prisma a tetto (4 vs 5). Meno riflessioni significa meno dispersione di luce, e in campo astronomico si sà, più luminosità si cattura meglio è.
Se la qualità del prisma a tetto usato è maggiore rispetto di quella usata per il porro ovviamente il discorso non vale più.
Vi allego questa immagine, per spiegarmi meglio.
http://www.amastrofili.org/Doc/Articoli/2009/OsservazioneCielo/img205-2082.JPG
Assolutamente d'accordo con il fatto che 10x42 sia un ottimo formato. E' un ottimo formato anche in condizioni di luce non forte e 10x per gli uccelli sono preferibili ai 7/8 più vocati per gli ungulati. Inoltre se di buona qualità rendono bene anche sul cielo. Il mio Swarovsky 10x40 sul cielo non è da meno di uno Swift 10x50. Unico neo dei 10x è che in montagna dopo una camminata tenere fermo il binocolo non è così banale.
Riccardo_1
04-11-2014, 23:08
Salve a tutti, avevo scritto due mesi fa caspita!
Comunque ho preso un Hawke Frontier 8x42.
Vabbè quantomeno ne posto la recensione (già postata su un altro forum dove avevo chiesto lo stesso consiglio)
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Hawke Frontier 8x42 PC (analogo all'Endurance)
Mi è arrivato ieri il binocolo ordinato su Amazon.fr ad un prezzo davvero basso, 114€. Si tratta della vecchia versione (non più in produzione) dell'Hawke Frontier (quella nuova ha le lenti ED e costa più di 300€). Tuttavia le specifiche sono identiche (stesso peso addirittura) all'Hawke Endurance in produzione, e mi viene da pensare che il mio binocolo venga tutt'ora prodotto dalla Hawke ma venduto col nome dell'Endurance (che, nella loro gamma, è un gradino sotto al Frontier).
Non ho esperienze di binocoli, ma osservo da tempo con un telescopio (il C5) e faccio fotografia quindi qualcosa riesco a giudicare. Ieri ho "giocato con il binocolo", oggi però l'ho portato in oasi al pomeriggio e ho osservato il cielo stasera.
Caratteristiche tecniche: semplice doppietto acromatico, 8x42, Fully Multicoated, BAK4, phase correction, corpo in allumino, FOV immenso di 142m, peso poco più di 700gr.
Costruzione: Si sente che il corpo è in alluminio (tutto rivestito di gomma), dà una bella idea di solidità nel complesso con la sola eccezione delle conchiglie paraluce twist-up (con un solo scatto intermedio tra la massima e la minima estensione) in plastica. Speriamo che non si spacchino perché sono terribili. Discreti i tappi copri-lente anteriore. Al contrario di fattura economica la borsa portabinocolo e di fattura molto economica tracolla e coprioculari. Il trattamento delle lenti pare essere verde. Il campo illuminato degli oculari è tondo per entrambi.
Qualità immagine
La cosa che più mi ha stupito (molto stupito) in positivo è la ridotta aberrazione cromatica. Già oggi guardando un airone bianco e dei cigni sono rimasto stupito dal colore bianco-neutro degli uccelli. La luna poi mi ha confermato che la correzione cromatica è veramente buona: con la luna in asse (cioè al centro) non c'è aberrazione cromatica sul terminatore, che si vedeva bello definito, e c'è un ridottissimo e non fastidioso alone giallo-verde sull'estremo bordo della luna. Ovviamente portando la luna fuori asse l'aberrazione aumenta, ma non è mai tragica.
Il principale difetto invece è diretta conseguenza del FOV molto ampio: distorsione e curvatura di campo. La distorsione mi sembra a baffo, e sconsiglio fortemente di usare il binocolo per guardare palazzi. Comunque per l'uso che interessa a me (panorami, uccelli, stelle) la distorsione si nota molto meno. La curvatura di campo invece c'è: all'estremo le stelle non sono più puntiformi ma linee. Valuto (guardando il cielo e considerando sia la curvatura di campo sia la nitidezza) in 50% il campo buono, un 30% decente e un 20% inusabile. Considerando il FOV molto ampio e il costo basso del binocolo penso siano risultati sufficienti.
Il principale difetto invece è il contenimento dei riflessi. Non tanto guardando un oggetto luminoso di per se (la luna dava una visione molto piacevole anche se permaneva comunque qualche riflesso) quanto se guardo qualcosa vicino ad una fonte luminosa. Stasera avevo le Pleiadi molto vicino alla luna e ho dovuto spostarmi (per mettere parte della luna dietro ad un palo) per riuscire ad avere una visione discreta, con i riflessi mai però del tutto soppressi. C'è da dire però che di giorno invece la tenuta al controluce è discreta, sembra che il problema principale sia di notte.
Sono riuscito a vedere un evanescente batuffolo che è la galassia di andromeda, nonostante il cielo tragico della città e questo dovrebbe significare che la trasmissione della luce è buona.
Difficile per me giudicare la nitidezza, non avendo mai avuto un binocolo prima e non potendo usare telescopio o reflex come termine di paragone. Uccelli vicini (20-30m) si vedevano bene, uccelli molto lontani peggio. Si fa più fatica a distinguere i dettagli su un cigno bianco piuttosto che su un'anatra marrone. Molto bello il terminatore della luna. Forse sono io che pecco di inesperienza ma, mentre non ho mai avuto problemi a mettere a fuoco su soggetti vicini oppure sul cielo stellato e la luna, facevo fatica a trovare il fuoco per uccelli lontani (100-200m).
Conclusione
Il campo da 8° è spettacolare, è veramente un piacere muoversi per le stelle così. Anche di giorno a seguire uccelli in volo è comodo avere gli 8°. L'ottica è sempre frutto di compromessi, nel caso di questo binocolo si sono privilegiati FOV e correzione cromatica a scapito della curvatura di campo e della distorsione. Ribadisco che non sono un esperto, ma secondo me anche sul fronte della nitidezza si poteva fare qualcosa in più. Ma è il solito vecchio discorso: meglio un ortoscopico super-inciso ma claustrofobico oppure un bell'oculare dal grande campo ma meno nitido?
Tutto sommato i compromessi scelti dai progettisti, stante il costo del binocolo (l'Endurance si trova a 160€), sono accettabile secondo me.
Recensione beb fatta ed esaustiva.
inviato dal cellulare
etruscastro
05-11-2014, 09:28
ottimo lavoro....
perché non fai un copia incolla della recensione QUA (http://www.astronomia.com/forum/forumdisplay.php?41-Autorecensioni)? ;)
Riccardo_1
05-11-2014, 10:39
Fatto ;)
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