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Visualizza Versione Completa : INTES MK-66 DX test sul cielo



cherubino
17-08-2014, 18:12
Ecco la review di questo maksutov russo di qualche anno fa.
Si tratta della versione "top level", quella cioè dotata di ottiche in Sitall lavorate a 1/8 di lambda e con riflessività del 98%

Un bello strumento: compatto, prestazione, ben costruito e anche esteticamente gradevole.
Un vincente che il prezzo di vendita del "tempo" non ha aiutato ad essere un best-seller. peccato, perché vale!

http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-strumentali/intes-mk-66-deluxe/

Buona lettura.

Paolo

8055

contedracula
17-08-2014, 23:57
DECISAMENTE interessante.

Lo sai che quando si parla di schemi RUSSI io sono in prima fila a godermi lo spettacolo.
Grazie del tuo prezioso contributo

Chissà se qualcuno comincerà a dar giustizia a questi strumenti troppo dimenticati

Ciao

cherubino
18-08-2014, 00:54
grazie, Gianluca.

Solo che i tuoi "russi" sono decisamente più grossi e professionali! :rolleyes:

Paolo

contedracula
18-08-2014, 11:30
Beh Paolo ho anche un Ottimo " russo " midsize che è in vendita ma nessuno lo osserva.

Anzi un astrofili c'è ma ha " paura " dell'acquisto.
Mi rendo conto che oggi per le stesse cifre si acquistano C11 completi di montatura e quasi 30cm contro 178mm non c'è paragone che tenga a livello commerciale.

Però gli Schemi russi hanno il loro perchè e se solo gli astrofili li provassero...capirebbero il perchè.

Markus Ludes nonostante la sua poca inclinazione alla simpatia di tutti continua ad insistere su prodotti di "nicchia ", secondo me fa bene.
Ha più margine, meno sbattimento di logistica ed una clientela più avanzata con meno problemi di conseguenza al post vendita.

Purtroppo l'Italia è un mercato diverso ma aziende come OfficinaStellare oggi, prima AstroTech, fino a soli 5/6 anni fa vendevano proprio Intes Micro in configurazione Astrografi.

Giovanni è stato lungimirante ed ha capito subito DOVE stava il mercato, lo stesso sta facendo Luciano Dal Sasso ( a giusta ragione ) e anche Mariotti ( 10Micron ) segue la scia della migrazione.

A volte però NON è colpa sempre è solo dei clienti, questi vanno abituati.
Siamo un mercato povero perchè ci offrono roba " povera ".

Conosco i mercati internazionali e posso dire che uno dei grandi nostri problemi è che compriamo le stesse risorse che abbiamo SOLO dall'estero perchè costa meno di quelle in casa...purtroppo in Italia quando si parla di " economia " si confonde con il termine di RISPARMIO.

Io ho quasi debellato completamente i telescopi Chinesi dal mio parco " strumenti " e ne sono letteralmente FELICE !

Ciao

cherubino
18-08-2014, 20:27
beh, concordo su tutta la linea... sono anni che ripeto (quasi solitario) le stesse cose.

Se avessi tempo (ma davvero non lo ho) creerei una importazione di alcuni strumenti davvero di nicchia che da noi non arrivano. Sono tutti giapponesi a dire il vero... ahahah

I nomi?

CHUO, SHOWA, GOTO, SKYMAX...

Paolo

contedracula
18-08-2014, 21:12
Paolo parliamone... ;)

Anyway

Qualcuno ci considera dei nostalgici o dei matti perchè avere un Nippon Kogaku tende a far immaginare a un fumetto manga :biggrin:

Io con un telescopio devo avere feeling, come lo è anche con l'auto, guidare una Tedesca superaccessoriata con cambio sequenziale e controlli della trazione non è come guidare una Camaro SS del '69 che per farla frenare ci vuole il paracadute...l'essenza dell'auto è questa! Anche se gli americani non hanno mai costruito buone auto.

I passaggi oggi sono strettissimi, oggi l'astrofilo non sa puntare la polare e domani vuole ottenere foto come il telescopio di Mount Wilson

Forse gli strumenti di " nicchia " ed essenziali aiuterebbero l'appassionato ad avanzare per gradi senza salti - generazionali -.

E pensare che sognavo, un pò ancora, la serie Royal di Konus :shock:

http://yumarin7.sakura.ne.jp/retrokan/Mizar1988.pdf

Ciao

cherubino
18-08-2014, 21:19
La montatura EX era fantastica...

io ho una Mizar RV-85 che è bellissima... mi manca solo la corretta motorizzazione.

Paolo

cherubino
18-08-2014, 21:20
ehi a proposito.

io avevo una Corvette C1 del 1959 e ho (ancora) una C3 Sting Ray originale del 1963 (coupé...)

Paolo

cherubino
18-08-2014, 21:57
ed E' una GRAN macchina...

Paolo