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Visualizza Versione Completa : Elettroni da ostacolo e l'universo infinito



alessioben
15-07-2012, 12:47
Ciao a tutti!
Volevo fare due domande riguardo al libro.

1)Perché gli elettroni sparsi sono da ostacolo ai fotoni, invece se sono uniti a un protone, quindi formano un atomo di idrogeno, no? (pag. 43)

2)A pag. 44 come altre volte, viene ribadito che l'universo è infinito, ma non capisco come mai. Se viene paragonato a un palloncino allora si può calcolare tutto lo spazio-tempo, no?

Grazie! ;)

Vincenzo Zappalà
15-07-2012, 17:19
Ciao a tutti!
Volevo fare due domande riguardo al libro.

1)Perché gli elettroni sparsi sono da ostacolo ai fotoni, invece se sono uniti a un protone, quindi formano un atomo di idrogeno, no? (pag. 43)

2)A pag. 44 come altre volte, viene ribadito che l'universo è infinito, ma non capisco come mai. Se viene paragonato a un palloncino allora si può calcolare tutto lo spazio-tempo, no?

Grazie! ;)
1) gli elettroni sparsi (e non solo loro) vivevano in un ambiente caldissimo e quindi si agitavano in modo spaventoso, vietando la possibilità di muoversi ai fotoni (che si bloccano di fronte a una massa). Allo scendere della temperatura il movimento si è ridotto ed è stato possibile formare i primi atomi.

2) abbiamo parlato di finito-infinito all'inizio del libro. Innanzitutto va considerato (come detto varie volte) che la rappresentazione del palloncino è giocoforza limitativa (tre dimensioni invece di quattro) e va presa solo come rappresentazione semplicistica (non puoi misurare le distanze vere su di esso). Inoltre, un qualcosa può essere finita (ossia ha dimensioni limitate), ma nello stesso tempo anche infinita in quanto non esiste niente al di fuori di essa. Questo è l'Universo. Ti consiglio di rileggere le pagine iniziali, quando si parla proprio di finito, infinito, nulla e vuoto...

;)

Andrea I.
18-07-2012, 23:19
Mi aggrappo alla domanda di alessioben riferita alla interazione tra fotoni ed elettroni per soddisfare una mia curiosita a riguardo.
Anche nel periodo in cui i fotoni procedevano a "zig-zag", ostacolati dalle particelle che avevano massa, la lunghezza d'onda della loro luce continuava ad allungarsi con il continuare del loro movimento disordinato? é così che é stata calcolata la durata di questa fase?

Red Hanuman
19-07-2012, 00:49
Mi aggrappo alla domanda di alessioben riferita alla interazione tra fotoni ed elettroni per soddisfare una mia curiosita a riguardo.
Anche nel periodo in cui i fotoni procedevano a "zig-zag", ostacolati dalle particelle che avevano massa, la lunghezza d'onda della loro luce continuava ad allungarsi con il continuare del loro movimento disordinato? é così che é stata calcolata la durata di questa fase?
Si, i fotoni di certo risentivano dell'espansione dell'universo.
Ma per calcolare la fine dell'era "opaca" ci si è basati sulla temperatura presunta dell'universo.
Quando la temperatura dell'universo è scesa a sufficienza, si sono potuti ricombinare gli elettroni sparsi nell'universo con gli atomi di idrogeno e elio, per formare atomi elettricamente neutri.
A quel punto, i fotoni sono stati liberi di andarsene dove più gli piaceva, e hanno dato luogo alla radiazione di fondo. Questo fenomeno, chiamato disaccoppiamento, dovrebbe essere accaduto circa 300 - 377mila anni dopo il big bang...

Danilo
28-08-2012, 13:54
Questo fenomeno, chiamato disaccoppiamento, dovrebbe essere accaduto circa 300 - 377mila anni dopo il big bang...
Sappiamo per quanto tempo potrà essere visibile la radiazione di fondo, da quanto tempo doveva essere visibile?

Vincenzo Zappalà
28-08-2012, 16:12
Sappiamo per quanto tempo potrà essere visibile la radiazione di fondo, da quanto tempo doveva essere visibile?
la radiazione di fondo, essendo presente dappertutto, sarà teoricamente sempre visibile (esisterà sempre un po' della sua luce che ci raggiungerà domani e via dicendo). Il problema è che la lunghezza d'onda continuerà ad allungarsi... Bisogna quindi vedere che rilevatori avrà l'uomo a disposizione nel futuro. Nel passato è sempre stata visibile, ovviamente e a lunghezze d'onda via via più corte tornando indietro nel tempo. ma noi e i nostri telescopi non c'erano.

Ho un dubbio sulla tua domanda... Costruisciti i coni di luce che provengono dal big bang. Vedrai che al passare del tempo ce ne saranno sempre di nuovi che ci raggiungono passando attraverso la radiazione di fondo, ossia che ci permettono di ricevere la sua luce. Mi sembra di avere anche scritto qulacosa a riguardo, quando un lettore aveva detto che eravamo fortunati a vedere proprio oggi la radiazione di fondo.
Per spiegare ancora meglio il concetto... pensa se il Big bang fosse visibile (teoricamente). I nostri coni di luce futuri finirebbero sempre in quel punto andando verso il passato. Il che vuole anche dire che ve ne sarà sempre uno che ci raggiungerà nel futuro e che ci farà vedere il Big bang...
Diversa è la situazione di una galassia o di una stella. Essa si muove lungo la sua linea di universo e quindi ogni cono di luce che riceviamo è relativo a una sua posizione diversa. Se essa sparisse non potremo più vederla a un certo punto, ossia dopo che avremo ricevuto il cono di luce che ci ha mandato all'atto della sua scomparsa...

Red Hanuman
28-08-2012, 16:13
Sappiamo per quanto tempo potrà essere visibile la radiazione di fondo, da quanto tempo doveva essere visibile?

Domanda per Enzo. Ma credo che non sia determinabile facilmente.
Tutto dipende dal tasso di espansione dell'universo e da quanto i fotoni vengono "stiracchiati" da esso. Di certo, prima o poi la radiazione di fondo raggiungerà la temperatura dello zero assoluto. E allora, addio ad una delle prove principali del big bang....;)

Vincenzo Zappalà
28-08-2012, 16:20
Domanda per Enzo. Ma credo che non sia determinabile facilmente.
Tutto dipende dal tasso di espansione dell'universo e da quanto i fotoni vengono "stiracchiati" da esso. Di certo, prima o poi la radiazione di fondo raggiungerà la temperatura dello zero assoluto. E allora, addio ad una delle prove principali del big bang....;)

in perfetta sintonia, caro Red;) Io sono più pessimista e non penso nemmeno che l'uomo possa aspettare che la temperatura arrivi allo zero assoluto prima di lasciare il disturbo...

etruscastro
28-08-2012, 16:45
Costruisciti i coni di luce che provengono dal big bang. Vedrai che al passare del tempo ce ne saranno sempre di nuovi che ci raggiungono passando attraverso la radiazione di fondo, ossia che ci permettono di ricevere la sua luce. Mi sembra di avere anche scritto qulacosa a riguardo, quando un lettore aveva detto che eravamo fortunati a vedere proprio oggi la radiazione di fondo.
Per spiegare ancora meglio il concetto... pensa se il Big bang fosse visibile (teoricamente). I nostri coni di luce futuri finirebbero sempre in quel punto andando verso il passato. Il che vuole anche dire che ve ne sarà sempre uno che ci raggiungerà nel futuro e che ci farà vedere il Big bang...
Diversa è la situazione di una galassia o di una stella. Essa si muove lungo la sua linea di universo e quindi ogni cono di luce che riceviamo è relativo a una sua posizione diversa. Se essa sparisse non potremo più vederla a un certo punto, ossia dopo che avremo ricevuto il cono di luce che ci ha mandato all'atto della sua scomparsa...

interessante questo esempio... non mi ero mai posto questo problema... ;)

Francesca Diodati
28-08-2012, 19:17
In effetti, Red, ipotizzando il tasso di espansione, deve essere possibile calcolare il comportamento della radiazione di fondo, giusto? Ad esempio stimare quando raggiungerà gli 0K, oppure, con un ragionamento inverso, sapere in che periodo era di 10K, ecc.

Red Hanuman
28-08-2012, 22:17
in perfetta sintonia, caro Red;) Io sono più pessimista e non penso nemmeno che l'uomo possa aspettare che la temperatura arrivi allo zero assoluto prima di lasciare il disturbo...
Azz... Manco m'ero accorto che avevi già risposto tu.... Siamo sincronizzati!!! Relatività a parte, ovvio!;):biggrin:
Comunque, pienamente d'accordo con te. Quando la radiazione di fondo non sarà più distinguibile, quest'arrogante grumo di neuroni chiamato uomo sarà scomparso da tanto di quel tempo, da non poterne più trovare traccia....

Red Hanuman
28-08-2012, 22:23
In effetti, Red, ipotizzando il tasso di espansione, deve essere possibile calcolare il comportamento della radiazione di fondo, giusto? Ad esempio stimare quando raggiungerà gli 0K, oppure, con un ragionamento inverso, sapere in che periodo era di 10K, ecc.
Senz'altro, Francy! Il problema, però, sta proprio nel determinare il tasso di espansione.
Già supponiamo che l'universo sia in accelerazione. Con quali dati possiamo supporre che continuerà ad espandersi con questo tasso?:confused:
E' una scommessa, Francy.... ;)

Danilo
28-08-2012, 22:25
che poi, visto che l'accelerazione è un'anomalia e dobbiamo mettere in mezzo l'energia oscura, credo che non si possa escludere una stabilizzazione, un'inversione di tendenza o, addirittura, un'ulteriore accelerazione...

Red Hanuman
28-08-2012, 22:45
che poi, visto che l'accelerazione è un'anomalia e dobbiamo mettere in mezzo l'energia oscura, credo che non si possa escludere una stabilizzazione, un'inversione di tendenza o, addirittura, un'ulteriore accelerazione...
Infatti, chi lo sa? Manca ancora una teoria credibile per dirlo....;)

Francesca Diodati
28-08-2012, 23:35
Red e Danilo, è vero!