Spock
10-07-2014, 13:17
Salve a tutti,
vi racconto le mie prime tre serate di osservazione fatte con il nuovo arrivato Celestron Nexstar 6 SE svolte tra il 2/7/14 ed il 5/7/14. Premetto fin da ora che sono un neofita quindi mi scuso con gli astrofili più esperti per le eventuali stupidaggini e strafalcioni vari.
Giorno 1) Arriva il corriere con il telescopio, carico come una molla lo tiro fuori dai circa 200 scatoloni in cui è ottimamente imballato stile matrioska e lo ammiro con il sorriso di un bambino di 3 anni quando scopre un giocattolo nuovo e desiderato da tempo. Rapida visione delle istruzioni (nei giorni precedenti l’arrivo mi ero abbondantemente studiato il manuale in pdf per non farmi cogliere impreparato…) montaggio in pieno giorno sul balcone di casa e collimazione del puntatore sull’antenna telefonica dell’acquedotto posto a circa 1 km da casa e tutto fila liscio, già non vedo l’ora cali la notte per testarlo sul campo.
Prima di continuare alcuni dettagli sul luogo di osservazione: per i primi test non ho fatto molta strada, ho scelto il giardino di casa. L’abitazione si trova in periferia, praticamente nella campagna di un piccolo paese della provincia di Reggio Emilia in piena pianura. Localmente il sito è piuttosto buio (spegnendo l’illuminazione del giardino) ma intorno l’inquinamento luminoso è molto forte e per intenderci anche nelle zone più buie la via lattea non si vedrà mai a occhio nudo. Condizione tipica del luogo oltre l’inquinamento luminoso è l’immancabile umidità e la costante compagnia delle zanzare (in 3 serate nonostante repellenti vari credo di aver perso 2-3 gr di emoglobina donata agli insetti!). Insomma il tutto si può riassumere in pessime condizioni di osservazione, ma all’inizio per prendere confidenza con lo strumento ci si può accontentare.
Riprendiamo il racconto del giorno 1, giunge finalmente il buio… e si fa accompagnare dalle nubi… evento questo fonte di estrema tristezza, il cielo è “leopardato” di piccole nubi che scorrono lente, ma non demordo e mi piazzo sul balcone che si affaccia ad angolo verso Sud, monto il tele e parto dalle basi. La luna è al 1° quarto, non è coperta e ne approfitto, metto il 25 mm (60 x) e la punto con il cercatore e subito me la trovo nel campo dell’oculare, correggo il fuoco… e WOW iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni. La zona di confine luce-ombra è abbastanza contrastata ed i dettagli sono discreti, incrementando gli ingrandimenti ad 88 x e 115 x si apprezzano sempre più conformazioni ed ahimè l’immagine inizia a “bollire” per cui non vado oltre e mi soffermo diversi minuti ad osservare il suolo lunare. Alzo gli occhi e con piacere vedo che le nubi hanno scoperto saturno, per cui subito mi precipito ad osservarlo ed anche in questo caso l’immagine che vedo mi restituisce una immensa gioia, bellissimo! Il pianeta non è altissimo sull’orizzonte ed anche in questo caso non riesco ad andare oltre un 115 x mantenendo un immagine degna, nonostante ciò riesco a vedere chiaramente la divisione di Cassini e a contare almeno 3 dei suoi satelliti! Ormai l’entusiasmo è tale che mi trasferisco sul prato grazie ad un cielo in miglioramento, posiziono lo strumento e lo allineo con lo sky-align per la prima volta (sul balcone non avevo allineato lo strumento); inquadro 3 stelle: Polaris, Arturo e Vega, lo faccio con estrema calma e le centro con precisione con l’oculare da 17 mm per avere un allineamento il più accurato possibile, finita la procedura il Nexstar ci pensa un po’ su e mi conferma l’allineamento avvenuto con successo. Seleziono saturno nuovamente per vedere se l’allineamento è ben fatto e con sollievo me lo trovo subito nel campo dell’oculare, lo ammiro nuovamente per alcuni minuti e ritorno a contemplare la luna che fa bella mostra di sé poi decido di cambiare target e mi getto nel cigno su Albireo. Anche in questo caso il telescopio centra subito il bersaglio, la doppia è subito ben distinguibile già a 60x e nonostante un seeing stimato a 3 si distinguono benissimo le differenze cromatiche dei due astri, il loro fascino è quasi ipnotico. Già che sono “in zona” mi guardo 17-Cygni, altra bellissima doppia, di cui distinguo anche se in modo minore le differenze di colore. Le nubi si stanno ricompattando, c’è tempo per un ultima preda e vado sul classico centrando M13; l’ammasso si distingue discretamente bene, ma complice la luna, l’inquinamento luminoso e la zona da cui osservo che non è affatto compatibile con l’osservazione di oggetti deep sky mi accontento e rimando a serate e luoghi migliori per questa tipologia di oggetto.
Giorno 2) La serata si presenta decisamente migliore della precedente, cielo sgombro da nubi, solite condizioni di inquinamento luminoso e meno umidità rispetto al giorno prima; carico come una molla mi posiziono, allineo il Nexstar e riparto da Saturno, le condizioni ambientali migliori mi permettono una visione maggiormente dettagliata rispetto alla serata precedente e decido di riguardare Albireo per fare un confronto qualitativo rispetto alla prima osservazione, seleziono l’oggetto dal menu e premo invio, il telescopio arranca e si muove lentamente con un rumore un po’ diverso rispetto al solito e con estrema calma allinea correttamente la doppia che premia con la sua bellezza che però è turbata dalla mia ansia per lo strano rumore del tele e l’allineamento effettuato a velocità bradipo per cui scelgo al volo un altro target e decido per Marte. Inizia qui uno spettacolo agghiacciante davanti ai miei occhi, il Nexstar inizia a girare pigramente alla disperata ricerca di Marte, ad un certo punto si mette ad inquadrare verso ovest ad altezza orizzonte a testa in giù (con l’oculare rivolto verso il suolo) ed immediatamente fermo tutto e riprovo a selezionare Marte. Il secondo tentativo finisce peggio del primo ed addirittura il tele inquadra il centro della terra!! :shock::shock: Mantengo la calma, spengo il tele e lo riaccendo, eseguo la procedura di allineamento per ben 3 volte nessuna delle quali andata a buon fine con i movimenti sempre più lenti. La serata si conclude con un nulla di fatto e con 8 pile stilo Duracell esanimi dopo solo 2 serate di utilizzo. Dopo questa esperienza urge una soluzione radicale e visto il costo sconsiderato dei power tank di marca il giorno dopo acquisto un avviatore da 7Ah dotato di presa accendi sigari, luce, presa usb, cavo con presa per accendi sigari da connettere all’avviatore e spinotto che miracolosamente è quello idoneo per il Nexstar, tutto quanto corredato da alloggiamento nel cavo accendisigari di un fusibile di sicurezza da 10 A (che ho subito sostituito con uno da 2,5 A).
Giorno 3) Concludo con la terza serata di osservazione che è stata la più prolifica, l’alimentazione nuova ha funzionato perfettamente ed il tele non ha mai sgarrato in 4 lunghe ore di lavoro. Il cielo era sereno, molta umidità ed un po’ troppa luce ma il bottino è stato ottimo. Planetario: Saturno e Marte, Doppie: Albireo, 17-Cygni, 31 Cygni, Deep: M13, M12, M81, M82, M10, M57 (:surprised: :sbav:), M31, M33. Non mi dilungo oltre nelle singole descrizioni, in generale gli oggetti deep erano ben riconoscibili ma sfuggenti e poco contrastati per l’eccessiva luminosità del cielo ma son certo che in condizioni ottimali potrò ottenere prestazioni molto migliori rispetto a queste prime sperimentazioni fatte giusto per conoscere lo strumento.
Da inesperto ed avendo pochi termini di paragone credo cheil telescopio che ho scelto sia molto versatile ed in grado di dare molte soddisfazioni soprattutto con cieli adeguati, il rapporto prezzo prestazioni mi sembra più che buono e la montatura go-to per ora mi ha soddisfatto. Totalmente inadeguata è l’alimentazione a batteria che dopo poche ore di utilizzo va in crisi e rende inservibile il telescopio pertanto consiglio a chi voglia orientarsi sull’acquisto di un telescopio con montatura Nexstar di prendere fin da subito una fonte energetica adeguata perché una serie di 8 stilo di buona marca costa all’incirca 7 euro e si esaurisce in massimo 2 serate osservative.
Vi saluto ed auguro a tutti un buon cielo.
Spock
vi racconto le mie prime tre serate di osservazione fatte con il nuovo arrivato Celestron Nexstar 6 SE svolte tra il 2/7/14 ed il 5/7/14. Premetto fin da ora che sono un neofita quindi mi scuso con gli astrofili più esperti per le eventuali stupidaggini e strafalcioni vari.
Giorno 1) Arriva il corriere con il telescopio, carico come una molla lo tiro fuori dai circa 200 scatoloni in cui è ottimamente imballato stile matrioska e lo ammiro con il sorriso di un bambino di 3 anni quando scopre un giocattolo nuovo e desiderato da tempo. Rapida visione delle istruzioni (nei giorni precedenti l’arrivo mi ero abbondantemente studiato il manuale in pdf per non farmi cogliere impreparato…) montaggio in pieno giorno sul balcone di casa e collimazione del puntatore sull’antenna telefonica dell’acquedotto posto a circa 1 km da casa e tutto fila liscio, già non vedo l’ora cali la notte per testarlo sul campo.
Prima di continuare alcuni dettagli sul luogo di osservazione: per i primi test non ho fatto molta strada, ho scelto il giardino di casa. L’abitazione si trova in periferia, praticamente nella campagna di un piccolo paese della provincia di Reggio Emilia in piena pianura. Localmente il sito è piuttosto buio (spegnendo l’illuminazione del giardino) ma intorno l’inquinamento luminoso è molto forte e per intenderci anche nelle zone più buie la via lattea non si vedrà mai a occhio nudo. Condizione tipica del luogo oltre l’inquinamento luminoso è l’immancabile umidità e la costante compagnia delle zanzare (in 3 serate nonostante repellenti vari credo di aver perso 2-3 gr di emoglobina donata agli insetti!). Insomma il tutto si può riassumere in pessime condizioni di osservazione, ma all’inizio per prendere confidenza con lo strumento ci si può accontentare.
Riprendiamo il racconto del giorno 1, giunge finalmente il buio… e si fa accompagnare dalle nubi… evento questo fonte di estrema tristezza, il cielo è “leopardato” di piccole nubi che scorrono lente, ma non demordo e mi piazzo sul balcone che si affaccia ad angolo verso Sud, monto il tele e parto dalle basi. La luna è al 1° quarto, non è coperta e ne approfitto, metto il 25 mm (60 x) e la punto con il cercatore e subito me la trovo nel campo dell’oculare, correggo il fuoco… e WOW iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni. La zona di confine luce-ombra è abbastanza contrastata ed i dettagli sono discreti, incrementando gli ingrandimenti ad 88 x e 115 x si apprezzano sempre più conformazioni ed ahimè l’immagine inizia a “bollire” per cui non vado oltre e mi soffermo diversi minuti ad osservare il suolo lunare. Alzo gli occhi e con piacere vedo che le nubi hanno scoperto saturno, per cui subito mi precipito ad osservarlo ed anche in questo caso l’immagine che vedo mi restituisce una immensa gioia, bellissimo! Il pianeta non è altissimo sull’orizzonte ed anche in questo caso non riesco ad andare oltre un 115 x mantenendo un immagine degna, nonostante ciò riesco a vedere chiaramente la divisione di Cassini e a contare almeno 3 dei suoi satelliti! Ormai l’entusiasmo è tale che mi trasferisco sul prato grazie ad un cielo in miglioramento, posiziono lo strumento e lo allineo con lo sky-align per la prima volta (sul balcone non avevo allineato lo strumento); inquadro 3 stelle: Polaris, Arturo e Vega, lo faccio con estrema calma e le centro con precisione con l’oculare da 17 mm per avere un allineamento il più accurato possibile, finita la procedura il Nexstar ci pensa un po’ su e mi conferma l’allineamento avvenuto con successo. Seleziono saturno nuovamente per vedere se l’allineamento è ben fatto e con sollievo me lo trovo subito nel campo dell’oculare, lo ammiro nuovamente per alcuni minuti e ritorno a contemplare la luna che fa bella mostra di sé poi decido di cambiare target e mi getto nel cigno su Albireo. Anche in questo caso il telescopio centra subito il bersaglio, la doppia è subito ben distinguibile già a 60x e nonostante un seeing stimato a 3 si distinguono benissimo le differenze cromatiche dei due astri, il loro fascino è quasi ipnotico. Già che sono “in zona” mi guardo 17-Cygni, altra bellissima doppia, di cui distinguo anche se in modo minore le differenze di colore. Le nubi si stanno ricompattando, c’è tempo per un ultima preda e vado sul classico centrando M13; l’ammasso si distingue discretamente bene, ma complice la luna, l’inquinamento luminoso e la zona da cui osservo che non è affatto compatibile con l’osservazione di oggetti deep sky mi accontento e rimando a serate e luoghi migliori per questa tipologia di oggetto.
Giorno 2) La serata si presenta decisamente migliore della precedente, cielo sgombro da nubi, solite condizioni di inquinamento luminoso e meno umidità rispetto al giorno prima; carico come una molla mi posiziono, allineo il Nexstar e riparto da Saturno, le condizioni ambientali migliori mi permettono una visione maggiormente dettagliata rispetto alla serata precedente e decido di riguardare Albireo per fare un confronto qualitativo rispetto alla prima osservazione, seleziono l’oggetto dal menu e premo invio, il telescopio arranca e si muove lentamente con un rumore un po’ diverso rispetto al solito e con estrema calma allinea correttamente la doppia che premia con la sua bellezza che però è turbata dalla mia ansia per lo strano rumore del tele e l’allineamento effettuato a velocità bradipo per cui scelgo al volo un altro target e decido per Marte. Inizia qui uno spettacolo agghiacciante davanti ai miei occhi, il Nexstar inizia a girare pigramente alla disperata ricerca di Marte, ad un certo punto si mette ad inquadrare verso ovest ad altezza orizzonte a testa in giù (con l’oculare rivolto verso il suolo) ed immediatamente fermo tutto e riprovo a selezionare Marte. Il secondo tentativo finisce peggio del primo ed addirittura il tele inquadra il centro della terra!! :shock::shock: Mantengo la calma, spengo il tele e lo riaccendo, eseguo la procedura di allineamento per ben 3 volte nessuna delle quali andata a buon fine con i movimenti sempre più lenti. La serata si conclude con un nulla di fatto e con 8 pile stilo Duracell esanimi dopo solo 2 serate di utilizzo. Dopo questa esperienza urge una soluzione radicale e visto il costo sconsiderato dei power tank di marca il giorno dopo acquisto un avviatore da 7Ah dotato di presa accendi sigari, luce, presa usb, cavo con presa per accendi sigari da connettere all’avviatore e spinotto che miracolosamente è quello idoneo per il Nexstar, tutto quanto corredato da alloggiamento nel cavo accendisigari di un fusibile di sicurezza da 10 A (che ho subito sostituito con uno da 2,5 A).
Giorno 3) Concludo con la terza serata di osservazione che è stata la più prolifica, l’alimentazione nuova ha funzionato perfettamente ed il tele non ha mai sgarrato in 4 lunghe ore di lavoro. Il cielo era sereno, molta umidità ed un po’ troppa luce ma il bottino è stato ottimo. Planetario: Saturno e Marte, Doppie: Albireo, 17-Cygni, 31 Cygni, Deep: M13, M12, M81, M82, M10, M57 (:surprised: :sbav:), M31, M33. Non mi dilungo oltre nelle singole descrizioni, in generale gli oggetti deep erano ben riconoscibili ma sfuggenti e poco contrastati per l’eccessiva luminosità del cielo ma son certo che in condizioni ottimali potrò ottenere prestazioni molto migliori rispetto a queste prime sperimentazioni fatte giusto per conoscere lo strumento.
Da inesperto ed avendo pochi termini di paragone credo cheil telescopio che ho scelto sia molto versatile ed in grado di dare molte soddisfazioni soprattutto con cieli adeguati, il rapporto prezzo prestazioni mi sembra più che buono e la montatura go-to per ora mi ha soddisfatto. Totalmente inadeguata è l’alimentazione a batteria che dopo poche ore di utilizzo va in crisi e rende inservibile il telescopio pertanto consiglio a chi voglia orientarsi sull’acquisto di un telescopio con montatura Nexstar di prendere fin da subito una fonte energetica adeguata perché una serie di 8 stilo di buona marca costa all’incirca 7 euro e si esaurisce in massimo 2 serate osservative.
Vi saluto ed auguro a tutti un buon cielo.
Spock