jkj
11-07-2012, 13:05
Data: 10/07/2012
Sito: 42°00′22″N 12°52′″e
Strumento: XLT 127 Celestron
Lo strumento è un Sct di 5” su una montatura di tipo equatoriale cg4, clone di una eq3, la focale è 1250 mm, treppiede con gambe tubolari di sezione 4,5 cm.
Non avevo un piano di osservazione preparato in anticipo, la “frenesia quotidiana” e la famiglia non lo hanno concesso, ma la voglia di far prendere aria al telescopio era tanta e l’intento era quello di passare un paio d’ore, tanto per non perdere l’abitudine di osservare. Ho montato il telescopio tra il crepuscolo geografico e quello astronomico, l’ho bilanciato e.... aspettando che raggiungesse un equilibrio termico soddisfacente, sfogliato delle carte celesti.
In questo periodo dell’anno il mio primo puntamento è sempre su Izar la doppia in Boote, con l’ oculare Meade 5,5 che mi rilascia 227x, la separazione appare nitida con la secondaria che spezza l’anello di diffrazione della primaria, purtroppo le colorazioni delle due componenti risultavano poco evidenti. Il secondo puntamento è stato sulla doppia/doppia nella Lira, con l’oculare zoom della Vixen a 24 mm. entrambe nel campo dell’oculare risultavano a tratti impastate, con il Meade 5,5 mm. puntandole una alla volta la separazione risultava decisamente più netta.
Visto che puntavo in zona, non ho potuto trattenermi nell’ osservare m57, sempre nella Lira.
L’oggetto anche se alto in cielo risultava un pò troppo evanescente, ho avuto visioni migliori, ma il sito è quello che è, l’immediata periferia NNE di Roma , inquinamento luminoso alto che a Sud si taglia con il coltello.
Punto M13, il globulare in Ercole, sempre con lo zoom, con un paraluce autocostruito e un asciugamano sulla testa per difendermi da luci artificiali parassite generate dai miei vicini di casa riesco a risolvere poche stelle periferiche.
La serata cominciava già a risultare deludente, punto Saturno, ne vale sempre la pena, e per la prima volta quest’ anno riesco a spingere su un pianeta 227 ingrandimenti, il signore degli anelli è maestoso la Cassini, uno spettacolo, ottima visione anche per le bande equatoriali del globo.
Prendo coraggio e vado a caccia di M11, ammasso aperto nello Scudo, si trova nella parte di cielo con più inquinamento luminoso, un disastro. Smonto tutto, una serataccia.
La prossima settimana me ne vado a Frasso, nella Sabina, da solo, senza sentire niente e nessuno.
Com’è dura la vita per un astrofilo cittadino.
Sito: 42°00′22″N 12°52′″e
Strumento: XLT 127 Celestron
Lo strumento è un Sct di 5” su una montatura di tipo equatoriale cg4, clone di una eq3, la focale è 1250 mm, treppiede con gambe tubolari di sezione 4,5 cm.
Non avevo un piano di osservazione preparato in anticipo, la “frenesia quotidiana” e la famiglia non lo hanno concesso, ma la voglia di far prendere aria al telescopio era tanta e l’intento era quello di passare un paio d’ore, tanto per non perdere l’abitudine di osservare. Ho montato il telescopio tra il crepuscolo geografico e quello astronomico, l’ho bilanciato e.... aspettando che raggiungesse un equilibrio termico soddisfacente, sfogliato delle carte celesti.
In questo periodo dell’anno il mio primo puntamento è sempre su Izar la doppia in Boote, con l’ oculare Meade 5,5 che mi rilascia 227x, la separazione appare nitida con la secondaria che spezza l’anello di diffrazione della primaria, purtroppo le colorazioni delle due componenti risultavano poco evidenti. Il secondo puntamento è stato sulla doppia/doppia nella Lira, con l’oculare zoom della Vixen a 24 mm. entrambe nel campo dell’oculare risultavano a tratti impastate, con il Meade 5,5 mm. puntandole una alla volta la separazione risultava decisamente più netta.
Visto che puntavo in zona, non ho potuto trattenermi nell’ osservare m57, sempre nella Lira.
L’oggetto anche se alto in cielo risultava un pò troppo evanescente, ho avuto visioni migliori, ma il sito è quello che è, l’immediata periferia NNE di Roma , inquinamento luminoso alto che a Sud si taglia con il coltello.
Punto M13, il globulare in Ercole, sempre con lo zoom, con un paraluce autocostruito e un asciugamano sulla testa per difendermi da luci artificiali parassite generate dai miei vicini di casa riesco a risolvere poche stelle periferiche.
La serata cominciava già a risultare deludente, punto Saturno, ne vale sempre la pena, e per la prima volta quest’ anno riesco a spingere su un pianeta 227 ingrandimenti, il signore degli anelli è maestoso la Cassini, uno spettacolo, ottima visione anche per le bande equatoriali del globo.
Prendo coraggio e vado a caccia di M11, ammasso aperto nello Scudo, si trova nella parte di cielo con più inquinamento luminoso, un disastro. Smonto tutto, una serataccia.
La prossima settimana me ne vado a Frasso, nella Sabina, da solo, senza sentire niente e nessuno.
Com’è dura la vita per un astrofilo cittadino.