Red Hanuman
09-05-2014, 23:25
Il ruolo della materia oscura nel bombardamento di comete
Un flusso di asteroidi e comete investe la Terra in media ogni 35 milioni di anni: a causarlo, secondo un nuovo studio, sarebbe la periodica perturbazione della Nube di Oort, la nursery delle comete che ingloba il sistema solare, causata da una piccola frazione della materia oscura presente nella nostra galassia (red)
E' la materia oscura che si nasconde all'interno della Via Lattea a deviare periodicamente la rotta di asteroidi e comete indirizzandoli verso la Terra. È quanto scrivono in un articolo pubblicato sulle “Physical Review Letters” Lisa Randall e Matthew Reece della Harvard University.
Secondo alcuni studi, in passato il nostro pianeta è entrato ciclicamente in collisione con questi oggetti, che hanno lasciato profondi crateri da impatto sulla superficie, mediamente ogni 35 milioni di anni. Randal e Reece sostengono ora che questi impatti ripetuti non sarebbero casuali. La nostra galassia, come molte altre, ospiterebbe infatti una notevole quantità di materia oscura, l'ipotetica massa che pur non essendo visibile agli strumenti, deve essere postulata per far tornare i conti, secondo la legge di gravitazione universale di Newton, della dinamica rotazionale delle galassie a spirale.
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Rappresentazione artistica della Via Lattea (Cortesia NASA)
Questa materia oscura, con la sua interazione gravitazionale, attrarrebbe oggetti dalla Nube di Oort, un'ipotetica nube di diversi miliardi di comete, residuo della nebulosa da cui si formarono il Sole e i pianeti. La Nube di Oort, che dovrebbe essere compresa tra 20.000 e 100.000 unità astronomiche (UA), possiede una notevole stabilità dinamica, ma periodicamente alcuni suoi oggetti attraversano la parte più interna del sistema solare. Il fenomeno è stato spiegato da alcuni astronomi ipotizzando che qualche fattore intervenga ciclicamente a perturbare la Nube di Oort con la sua attrazione gravitazionale.
Una delle ipotesi più controverse prevede che intorno al Sole ruoti una stella compagna, battezzata Nemesis, che segue un'orbita molto ellittica e molto ampia, con un raggio variabile tra 50.000 e 100.000 UA. Randal e Reece ritengono che a perturbare periodicamente la Nube di Oort non sia Nemesis, la cui esistenza non è mai stata documentata, ma una certa quantità di materia oscura, o più precisamente da una sua specifica componente.
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Il sistema solare ruota intorno al centro della Via Lattea, compiendo una rivoluzione ogni 250 milioni di anni. Lungo il suo cammino, attraversa ciclicamente il piano galattico. La materia oscura concentrata nel piano galattico disturberebbe quindi il moto delle comete nella Nube di Oort (Cortesia Randall e Reece)
Per spiegare le strane caratteristiche della materia oscura, infatti, i fisici teorici hanno ipotizzato che sia costituita principalmente dalle cosiddette WIMP (weakly interacting massive particles), che interagirebbero molto debolmente con la materia ordinaria. Già in un precedente studio, Randall e colleghi avevano concluso che le WIMP costituirebbero il 95 per cento della materia oscura, mentre il 5 per cento sarebbe composto da particelle di tipo diverso, in grado d'interagire in modo intenso con la materia ordinaria. E proprio a questa frazione della materia oscura sarebbe dovuta la periodica perturbazione della Nube di Oort che innesca il ciclico bombardamento del nostro pianeta.
Secondo il modello di Randall e Reece, il sistema solare ruota intorno al centro della Via Lattea, compiendo una rivoluzione ogni 250 milioni di anni. Lungo il suo cammino, oscilla su e giù, attraversando il piano galattico ogni 32 milioni di anni circa. Se la materia oscura fosse concentrata in un disco lungo il piano galattico, questa oscillazione produrrebbe un disturbo nel moto delle comete nella Nube di Oort, oltre i confini del sistema solare, spiegando così i periodici impatti di oggetti sulla superficie terrestre.
Articolo originale QUI (http://www.lescienze.it/news/2014/05/05/news/materia_oscura_via_lattea_bombardamento_terra-2123836/).
Un flusso di asteroidi e comete investe la Terra in media ogni 35 milioni di anni: a causarlo, secondo un nuovo studio, sarebbe la periodica perturbazione della Nube di Oort, la nursery delle comete che ingloba il sistema solare, causata da una piccola frazione della materia oscura presente nella nostra galassia (red)
E' la materia oscura che si nasconde all'interno della Via Lattea a deviare periodicamente la rotta di asteroidi e comete indirizzandoli verso la Terra. È quanto scrivono in un articolo pubblicato sulle “Physical Review Letters” Lisa Randall e Matthew Reece della Harvard University.
Secondo alcuni studi, in passato il nostro pianeta è entrato ciclicamente in collisione con questi oggetti, che hanno lasciato profondi crateri da impatto sulla superficie, mediamente ogni 35 milioni di anni. Randal e Reece sostengono ora che questi impatti ripetuti non sarebbero casuali. La nostra galassia, come molte altre, ospiterebbe infatti una notevole quantità di materia oscura, l'ipotetica massa che pur non essendo visibile agli strumenti, deve essere postulata per far tornare i conti, secondo la legge di gravitazione universale di Newton, della dinamica rotazionale delle galassie a spirale.
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Rappresentazione artistica della Via Lattea (Cortesia NASA)
Questa materia oscura, con la sua interazione gravitazionale, attrarrebbe oggetti dalla Nube di Oort, un'ipotetica nube di diversi miliardi di comete, residuo della nebulosa da cui si formarono il Sole e i pianeti. La Nube di Oort, che dovrebbe essere compresa tra 20.000 e 100.000 unità astronomiche (UA), possiede una notevole stabilità dinamica, ma periodicamente alcuni suoi oggetti attraversano la parte più interna del sistema solare. Il fenomeno è stato spiegato da alcuni astronomi ipotizzando che qualche fattore intervenga ciclicamente a perturbare la Nube di Oort con la sua attrazione gravitazionale.
Una delle ipotesi più controverse prevede che intorno al Sole ruoti una stella compagna, battezzata Nemesis, che segue un'orbita molto ellittica e molto ampia, con un raggio variabile tra 50.000 e 100.000 UA. Randal e Reece ritengono che a perturbare periodicamente la Nube di Oort non sia Nemesis, la cui esistenza non è mai stata documentata, ma una certa quantità di materia oscura, o più precisamente da una sua specifica componente.
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Il sistema solare ruota intorno al centro della Via Lattea, compiendo una rivoluzione ogni 250 milioni di anni. Lungo il suo cammino, attraversa ciclicamente il piano galattico. La materia oscura concentrata nel piano galattico disturberebbe quindi il moto delle comete nella Nube di Oort (Cortesia Randall e Reece)
Per spiegare le strane caratteristiche della materia oscura, infatti, i fisici teorici hanno ipotizzato che sia costituita principalmente dalle cosiddette WIMP (weakly interacting massive particles), che interagirebbero molto debolmente con la materia ordinaria. Già in un precedente studio, Randall e colleghi avevano concluso che le WIMP costituirebbero il 95 per cento della materia oscura, mentre il 5 per cento sarebbe composto da particelle di tipo diverso, in grado d'interagire in modo intenso con la materia ordinaria. E proprio a questa frazione della materia oscura sarebbe dovuta la periodica perturbazione della Nube di Oort che innesca il ciclico bombardamento del nostro pianeta.
Secondo il modello di Randall e Reece, il sistema solare ruota intorno al centro della Via Lattea, compiendo una rivoluzione ogni 250 milioni di anni. Lungo il suo cammino, oscilla su e giù, attraversando il piano galattico ogni 32 milioni di anni circa. Se la materia oscura fosse concentrata in un disco lungo il piano galattico, questa oscillazione produrrebbe un disturbo nel moto delle comete nella Nube di Oort, oltre i confini del sistema solare, spiegando così i periodici impatti di oggetti sulla superficie terrestre.
Articolo originale QUI (http://www.lescienze.it/news/2014/05/05/news/materia_oscura_via_lattea_bombardamento_terra-2123836/).