cherubino
24-04-2014, 17:50
"Le osservazioni dei maggiori pianeti del sistema solare concesse dal rifrattore Jaeger sono decisamente soddisfacenti. La sua vocazione è dichiaratamente planetaria e l’aberrazione cromatica residua è così limitata da essere praticamente trascurabile.
Nelle sere di fine aprile 2014 ho avuto la possibilità di divertirmi a osservare Giove (un po’ basso oramai a sera inoltrata) e Marte.
Entrambi i pianeti mostrano una notevole quantità di dettagli e non fanno rimpiangere strumenti di diametro decisamente superiore. Giove consente l’osservazione di accenni di festoni nella zona equatoriale, di una notevole sfrangiamento della NEB e SEB, di apprezzare alcune bande filiformi con rinforzi occasionali nelle zone temperate, e una netta e confortevole visione della GRM oltre che un accenno degli spot che le fanno da contorno.
Se Giove appare delizioso è Marte a stupire. Nonostante il diametro di 15” (aprile 2014) e una elevazione modesta sull’orizzonte, lo Jaeger mi ha permesso di ottenere immagini fermissime e dettagliate anche a oltre 300x (oculare plossl da 4mm. per totali 337 ingrandimenti) con la sensazione di potersi spingere tranquillamente oltre senza decadimenti alla qualità della visione. Le immagini visuali rivaleggiano con quanto sono riuscito ad ottenere con lo stesso strumento e una piccola camera QHYL-II a colori (in via di test) con la differenza di una brillantezza maggiore e una tonalità arancione giallo che le fotografie non restituiscono appieno.
Non sono un cultore del pianeta Marte, che mi piace molto ma che trovo meno esotico dei giganti gassosi, ma ho trascorso quasi venti minuti ininterrotti ad osservarlo con questo rifrattore “vintage” in virtù della pulizia di immagine restituita."
Un estratto dal test che sto effettuando al rifrattore Jaeger 93/1350 (diaframmato a 90 mm.).
Il sito è questo:
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/progetti-vari/jaeger-93-1350/
Che contiene tutta la storia del lavoro svolto.
Qui invece vi posto le immagini che cito nel testo e che ho ripreso questa notte a GIOVE e MARTE.
Era la mia "prima luce" con la piccola (microscopica direi) camera planetaria QHYL-II.
Bisogna imparare ad usarla a mio avviso ma non mi dispiacciono come risultati per un 9 cm. acromatico (Giove era oramai basso e Marte è SEMPRE non molto alto quest'anno..).
Si accettano consigli e commenti di ogni tipo.
6903690469056906
Paolo
Nelle sere di fine aprile 2014 ho avuto la possibilità di divertirmi a osservare Giove (un po’ basso oramai a sera inoltrata) e Marte.
Entrambi i pianeti mostrano una notevole quantità di dettagli e non fanno rimpiangere strumenti di diametro decisamente superiore. Giove consente l’osservazione di accenni di festoni nella zona equatoriale, di una notevole sfrangiamento della NEB e SEB, di apprezzare alcune bande filiformi con rinforzi occasionali nelle zone temperate, e una netta e confortevole visione della GRM oltre che un accenno degli spot che le fanno da contorno.
Se Giove appare delizioso è Marte a stupire. Nonostante il diametro di 15” (aprile 2014) e una elevazione modesta sull’orizzonte, lo Jaeger mi ha permesso di ottenere immagini fermissime e dettagliate anche a oltre 300x (oculare plossl da 4mm. per totali 337 ingrandimenti) con la sensazione di potersi spingere tranquillamente oltre senza decadimenti alla qualità della visione. Le immagini visuali rivaleggiano con quanto sono riuscito ad ottenere con lo stesso strumento e una piccola camera QHYL-II a colori (in via di test) con la differenza di una brillantezza maggiore e una tonalità arancione giallo che le fotografie non restituiscono appieno.
Non sono un cultore del pianeta Marte, che mi piace molto ma che trovo meno esotico dei giganti gassosi, ma ho trascorso quasi venti minuti ininterrotti ad osservarlo con questo rifrattore “vintage” in virtù della pulizia di immagine restituita."
Un estratto dal test che sto effettuando al rifrattore Jaeger 93/1350 (diaframmato a 90 mm.).
Il sito è questo:
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/progetti-vari/jaeger-93-1350/
Che contiene tutta la storia del lavoro svolto.
Qui invece vi posto le immagini che cito nel testo e che ho ripreso questa notte a GIOVE e MARTE.
Era la mia "prima luce" con la piccola (microscopica direi) camera planetaria QHYL-II.
Bisogna imparare ad usarla a mio avviso ma non mi dispiacciono come risultati per un 9 cm. acromatico (Giove era oramai basso e Marte è SEMPRE non molto alto quest'anno..).
Si accettano consigli e commenti di ogni tipo.
6903690469056906
Paolo