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Visualizza Versione Completa : 105/1000 acromatico



KMan
02-04-2014, 18:50
Considerato che non'ho molta esperienza su questi "oggetti", secondo voi un rifrattore acromatico 105 / 1000 sarà comunque affetto da molto cromatismo ?!
Cosa potrei aspettarmi da un'ottica come questa ?!
Quali i suoi limiti ?!
Lo chiedo per pura curiosità ed anche perché non posso nascondere il "fascino" che nutro per questi schemi ottici.
Apocromatici a parte, parlando solo di acromatici, quale potrebbe essere una scelta saggia come rapporto diametro lunghezza focale tale da non incappare in fenomeni di cromatismo marcato ?!

Un 105/1000 ha ancora un valore di "F" troppo basso per potersi dire quasi esente da questo fenomeno fisico ?!
Perdonate la richiesta che immagino sia stata già discussa.

Adriano
02-04-2014, 20:17
Ad f10 hai uno strumento che rasenta la mediocrità...basta un piccolo incremento di focale (l'entità dello sferocromatismo è in funzione del cubo della lunghezza focale) per avere un buon rifrattore...da f13 in poi (per un 4" ovviamente)

medved
02-04-2014, 20:29
Ti porto la mia esperienza personale. Possiedo un Acromatico anni '90, un Konusuper (alias antares callisto) 120/1000. A detta di tutti quelli che hanno provato l'esemplare e altri simili si tratta di un ottica non particolarmente riuscita e io non posso che confermare queste opinioni. Sul deep sky nulla da dire, 120mm di un rifrattore lavorano bene ma nel planetario e sulla luna la cosa cambia drasticamente. Giove è davvero fastidioso non solo per l'alone blu/viola ma anche per un certo impastamento dei particolari della superficie. Saturno e Marte un po' meglio ma anche loro affetti da questi aloni evidenti anche sulla luna dove però ho l'impressione che impattino un po' meno. Perchè ti parlo di un 120/1000 quando tu hai chiesto di un 100 f/10? Perchè io sul planetario (in verità solo su giove, luna e venere) lo uso diaframmato a 100mm e il miglioramento è molto evidente. Non ti dico a 80mm, diventa molto netto e preciso anche se si avverte la diminuzione di diametro in termini di particolari discriminabili specie sopra i 200x. Quindi penso che un discreto 100mm f/10 moderno darà risultati soddisfacenti in ambito planetario anche se lontani da un fratello Ed ed ancor più APO.

Secondo momento invece lo lascio a Cherubino:
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-strumentali/heyford-90-900/

non è un 100 ma un 90, e non è un discreto telescopio ma il più economico degli economici...

Adriano
02-04-2014, 20:45
Ad essere onesti, caro KMan, il problema "focale" si riduce a mera accademia, oltre f11 a prezzi umani non esiste nulla, quindi...

KMan
03-04-2014, 07:49
Ringrazio entrambe per le precise ed esaudienti risposte.
I dubbi che avevo sono stati dissipati in modo netto ;)

cherubino
05-04-2014, 13:13
esistono ancora i vecchi Antares 105/1300 e 105/1500.
Il problema del cromatismo non è legato alla semplice tonalità sfrangiata che il sistema ottico introduce ma alla perdita di informazione che le dominanti blu e rosse non trasmettono (o fanno parzialmente) per via del fatto che "non sono correttamente a fuoco" insieme a quelle gialle e verdi.
Un 100/1000 dotato di un doppietto fraunhofer classico con vetri a numero di Abbe (e differenza tra loro) limitata agli standard che questo tipo di soluzione offre, soffre di un residuo moderatamente accentuato di cromatismo.
Ovviamente il cromatismo non è il solo difetto di un'ottica a rifrazione e, posso dirti, che a volte viene sopravvalutato rispetto ad aberrazioni geometriche residue più invadenti come sferica e astigmatismo.
Certo che è che la sua presenza non aiuta le prestazioni di un rifrattore.
Se vuoi, spendendo cifre relativamente contenute, avere uno strumento prettamente planetario (ma anche adatto all'osservazione ad alto ingrandimento dei sistemi multipli), conviene rivolgersi a doppietti con vetri economici, decentemente lavorati, con rapporto focali meno aperti. Un f12 - f13 (come giustamente dice Adriano), corregge bene il problema e un F15 lo fa meglio. Resta comunque una piccola parte di spettro non corretta che troverebbe la sua panacea in un rapporto di circa f18 per un 10 cm.
Detto questo, oggi esistono alcuni produttori che producono strumenti a f12 a costi abbordabili (Istar è uno di questi) con prestazioni (non mai testato il loro 100/1200) sembra soddisfacenti (quando gli elementi sono allineati).
E' però anche altrettanto vero che la massificazione cinese e coreana nella produzione di doppietti a bassa dispersione ha portato la realizzazione di strumenti molto economici che sono anche ben corretti (mi riferisco ai vari 100/900 ED che trovi sull'usato a cifre tra i 400 e i 500 euro).
Indubbio che osservare in un 100/1500 sia ALTRA cosa per via di una diversa focalizzazione, un disco di Airy lievemente più cicciotto che tende a fornire una immagine meno vibrante e agitata, e una facilità a salire con gli ingrandimenti usando oculari a schema semplice.

Paolo

cherubino
05-04-2014, 13:17
Mi permetto (se può esserti utile) di segnalarti questo mio piccolo articolo.

http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/spunti-interessanti/aberrazione-cromatica/

Paolo

etruscastro
05-04-2014, 14:42
E' però anche altrettanto vero che la massificazione cinese e coreana nella produzione di doppietti a bassa dispersione ha portato la realizzazione di strumenti molto economici che sono anche ben corretti (mi riferisco ai vari 100/900 ED che trovi sull'usato a cifre tra i 400 e i 500 euro).
il problema di questa fascia di strumenti secondo me non è tanto la qualità delle ottiche ma tutto il contorno..... dall'intubazione alle parti meccaniche.... o sbaglio?

KMan
05-04-2014, 18:37
Grazie per il tuo intervento Paolo.
Il tuo discorso non fa una "piega" ed'è nel contempo molto "istruttivo".
Con piacere stò leggendo il tuo articolo riguardo l'aberrazione cromatica.

Come dice etruscastro, anche io mi son posto spesso il dubbio relativo anche al "contesto generale" oltre le ottiche.
Un focheggiatore all'altezza che non soffra di disallineamenti vari e sia stabile meccanicamente, una intubazione robusta e ben curata, etc.

L'argomento è e rimane estremamente divulgativo ed interessante.

cherubino
06-04-2014, 08:33
beh,

diciamo che un rifrattore è, ottiche a parte, lo strumento più facile da realizzare che ci sia.
Quando si lavora elementi cilindrici al tornio è abbastanza difficile "sbagliare", detto questo la produzione consumer offre alcune imperfezioni che sono tipicamente legate alle celle porta ottiche e al posizionamento degli elementi di focheggiatura (più che altro problemi dovuti agli spessori risibili dei tubi).
Comunque è abbastanza difficile trovare rifrattori tipo i vari "ED" (che già rappresentano un prodotto di fascia media) che soffiando di problemi così pronunciati. E' più facile che questo accada sui vari acromatici a fuoco medio/corto che vengono venduti (dopo la trafila di ricarichi ovvi dei distributori) a prezzi simili a quelli di buoni oculari... :-)

Paolo