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Visualizza Versione Completa : Una nuova teoria: niente Big Bang, l’Universo si è "scongelato"...



Red Hanuman
02-03-2014, 18:36
L’Universo nato da uno scongelamento


Un fisico teorico tedesco ha proposto un modello non standard della creazione dell'Universo: la sua origine non è stata una fase estremamente calda e densa, bensì una fase lenta e fredda di trasformazione. Il modello smentisce anche che l'Universo sia in continua espansione
di Eleonora Ferroni


Chi pensa che l’Universo sia nato 13,8 miliardi di anni fa con il Big Bang potrebbe sbagliarsi. Per decenni, anzi per quasi un secolo, “la grande esplosione” è stata l’inizio di tutto, la teoria che ha messo d’accordo pressoché tutta la comunità scientifica. Da decenni l’argomento, però, è ancora al centro del dibattito accademico e di recente un fisico teorico tedesco dell’Università di Heidelberg, Christof Wetterich, ha portato sui tavoli degli esperti una nuova teoria: l’Universo non sarebbe nato da un’esplosione violenta e non sarebbe in continua espansione. Dimentichiamo tutto ciò che sappiamo sulla radiazione cosmica di fondo, sulla singolarità dello spazio e del tempo, sull’espansione dell’Universo. Questo modello implica che le masse di tutte le particelle sono in costante aumento e che, invece di espandersi, l’Universo si sta riducendo per periodi di tempo prolungati.


Secondo il fisico tedesco l’Universo è il risultato di un lungo e freddo periodo di trasformazione e che non ha nulla a che vedere con il modello cosmologico del Big Bang, predominante nella comunità scientifica, e che teorizza una condizione iniziale estremamente calda e densa da cui poi sarebbe iniziato un processo di espansione durato per un intervallo di tempo finito ma in corso ancora oggi. Il modello che propone Wetterich è all’opposto di quanto pensato finora: il nostro Universo non è nato da un’esplosione, bensì da un disgelo.


Lo scienziato nel suo studio presenta un semplice modello a tre parametri, che non prevede però il fenomeno della singolarità gravitazionale da cui, secondo molti, tutto ha avuto inizio. Per singolarità si intende quel punto dello spaziotempo in cui il campo gravitazionale ha tendenza verso un valore infinito. Come aveva già teorizzato Albert Einstein con il modello della relatività generale, il Big Bang sarebbe stato provocato da un collasso gravitazionale provocato dalle elevate temperature raggiunte dalla materia. E’ proprio questo che ha voluto smentire Wetterich.


Dal 2009 le origini dell’Universo sono studiate dal satellite Planck, la missione ESA completamente dedicata allo studio del fondo cosmico di microonde, segnale originato circa 13 miliardi di anni fa. Planck ha l’obbiettivo di determinarne la geometria, il contenuto, l’evoluzione e di studiare la fase di espansione parossistica dell’universo, detta “inflazione”, che lo ha portato a dilatarsi in una frazione di secondo a dimensioni paragonabili a quelle attuali. Wetterich però va oltre e ribalta il modello standard di evoluzione cosmologica. Cosa c’è di diverso nella sua teoria? Se le masse di tutte le particelle elementari diventano sempre più pesanti nel corso del tempo e la forza gravitazionale si indebolisce, l’Universo potrebbe aver avuto anche una fase di partenza molto fredda e lenta. Secondo questa visione, l’Universo è sempre esistito e la sua prima condizione era praticamente statica e il Big Bang non è altro che un fenomeno che si è esteso per un lunghissimo periodo di tempo: sarebbe solo una delle tante fasi, ma non l’inizio. Per questo nello studio si dice che i primi “eventi” che sono indirettamente osservabili anche oggi risalgono a 50.000 miliardi anni fa, e non a una frazione di secondo dopo il Big Bang. “Non si parla più di singolarità in questa nuova immagine del nostro cosmo”, ha detto l’autore dell’ipotesi. Il suo modello teorico spiega l’energia oscura e il concetto di “universo inflazionario” (come detto prima, infatti, secondo molti dopo il Big Bang l’Universo avrebbe attraversato una fase di espansione estremamente rapida) con un solo campo scalare che cambia con il tempo, con l’aumento di tutte le masse. Nell’approccio di Wetterich, tutte le masse sono proporzionali al valore del cosiddetto “cosmon field”, che aumenterebbe nel corso dell’evoluzione cosmologica. “La naturale conclusione di questo modello è l’immagine di un Universo che si è evoluto molto lentamente da uno stato iniziale estremamente freddo, con una conseguente contrazione per lunghi periodi di tempo, invece di un’espansione”, ha spiegato.


Il fisico ha tenuto a sottolineare che il suo modello non rende invalida la teoria del Big Bang: “noi scienziati siamo abituati a guardare i fenomeni usando diverse immagini e teorie”, ha detto. ”Descrive la nascita del Universo senza il fenomeno della singolarità, però, offre una serie di vantaggi “, ha sottolineato il Prof. Wetterich. ”E nel nuovo modello, il dilemma assillante del ci deve essere stato qualcosa prima del Big Bang non è più un problema”.

Articolo originale QUI (http://www.media.inaf.it/2014/02/26/luniverso-nato-da-uno-scongelamento/).

Chri
02-03-2014, 21:08
Mmh..interessante, non capisco e non pretendo di capire del tutto ma alcune cose sono poco chiare: secondo questa teoria se ho capito bene, l'universo si sta contraendo invece di espandersi, e allora come si spiega il redshift?

Beppe
02-03-2014, 23:53
Mah! Mi sembra una teoria un po' assurda, preferivo quella di Einstein del 1931 che non ha mai pubblicato di uno stato stazionario, molto simile a quella proposta negli anni 60 da Hoyle...
Il voler a tutti i costi evitare il problema di cosa ci fosse prima del Big Bang è un po' evitare di rispondere alla domanda che abbiamo fatto tutti ai nostri genitori, "dove eravamo prima di nascere?".
Forse siamo ancora troppo giovani per sapere i fatti della vita! :biggrin:

Chri
02-03-2014, 23:57
Mah! Mi sembra una teoria un po' assurda, preferivo quella di Einstein del 1931 che non ha mai pubblicato di uno stato stazionario, molto simile a quella proposta negli anni 60 da Hoyle...
Il voler a tutti i costi evitare il problema di cosa ci fosse prima del Big Bang è un po' evitare di rispondere alla domanda che abbiamo fatto tutti ai nostri genitori, "dove eravamo prima di nascere?".
Forse siamo ancora troppo giovani per sapere i fatti della vita! :biggrin:

e conosco gente che dice che la filosofia non c'entra nulla con la scienza!

Beppe
02-03-2014, 23:59
P.S. poi con il nuovo modello "freddo" l'origine si sposta da 13,8 a 50.000 miliardi, ma prima che cosa ci fu?:whistling:

alexander
03-03-2014, 09:55
vabbe per quanto ne so io anche il big bang e' controintuitivo e poco credibile quando parla di tutto nato dal nulla..
piu che altro in questa ipotesi e' invece interessante il fatto che si riducono i parametri e che la massa delle particelle aumenta col tempo....

Red Hanuman
03-03-2014, 12:56
Mmh..interessante, non capisco e non pretendo di capire del tutto ma alcune cose sono poco chiare: secondo questa teoria se ho capito bene, l'universo si sta contraendo invece di espandersi, e allora come si spiega il redshift?

La teoria presuppone che, con l'aumentare della massa delle particelle, diminuisca la dimensione degli atomi. Ne consegue che le dimensioni del sistema solare e della galassia si riducano in proporzione. In questo caso, se misuriamo la distanza delle galassie essa sembra aumentare, quando invece si è ridotta la loro dimensione. Un po' complicato, insomma... ;)

Beppe
03-03-2014, 17:31
non mi convince...

givi
03-03-2014, 18:31
Gli scienziati fanno il loro lavoro, staremo a vedere.

Red Hanuman
03-03-2014, 19:23
non mi convince...

Manco a me... :whistling:


Gli scienziati fanno il loro lavoro, staremo a vedere.

Giusto, aspettiamo... Con scetticismo! :biggrin:

Beppe
03-03-2014, 21:14
Poche storie, è stato Pangu a dividere l'uovo cosmico. E' questa l'origine di tutte le cose, quello che rimane da scoprire è dove è finita l'ascia...

Danilo
04-03-2014, 13:25
Senza addentrarmi nella questione scientifica (non ne avrei la capacità), mi verrebbe da pensare a livello filosofico, anche se antiscientificamente, così su due piedi, al Rasoio di Occam.
Questo modello invece di risolverci i problemi dando una spiegazione più semplice dei fenomeni osservati, diminuendo il numero di assunzioni (o postulati, che dir si voglia), mi pare che assuma molti concetti altrettanto controintuitivi: aumento delle masse nel tempo? Ma perchè dovrebbe succedere questo "tira e molla"? Quanto può essere intuitivamente condivisibile tutto ciò?
So bene che questo ragionamento non ha nessun valore scientifico, ma mi fa essere comunque abbastanza scettico. Il Big Bang mi sembra l'unica teoria condivisibile e concettualmente più "semplice" che al momento possa spiegare ciò che vediamo, anche se non spiega l'espansione accelerata,ecc..

P.S. Da notare la degna di nota espressione "violenta esplosione" utilizzata nell'articolo per descrivere il Big Bang. Come sempre gli articoli scientifici li scrive chi non se ne sa nulla, ma potrei essere prevenuto...

alexander
04-03-2014, 14:35
anche a me lascia perplesso pero' tutto cio' che viene dinostrato non fondato rafforza il modello standard e quindi e' utile lo stesso.
poi magari al suo interno puo' prevedere alcune assunzioni interessanti.
un esempio fu la supergravita' che ipotizzava 11 dimensioni che poi furono ripescate dalla teoria delle stringhe...
e comunque ricordiamoci che il modello standar ha anche il grosso difetto di funzionare con un numero grande di variabili a cui noi diamo i valori in funzione delle oosservazioni ma non abbiamo la minima idea del perche' tali valori siano tali (vedi per esempio la massa dell'elettrone)...
insomma piu carne al fuoco c'e' meglio e'!...

givi
04-03-2014, 18:40
@ Alexander: concordo, anche con lo scetticismo di Red