orione2000
21-02-2014, 20:46
La NASA ha scoperto che un fenomeno meteorologico piuttosto comune può avere pesanti effetti su Venere. Stiamo parlando di alcune esplosioni chiamate "Anomalie di flusso caldo":un fenomeno abbastanza comune sulla magnetosfera terrestre. Ma che cosa comporta questo fenomeno? Le anomalie di flusso caldo (o HFA) causano una momentanea inversione del vento solare,che causa delle esplosioni che possono deviare o far tornare indietro al Sole lo stesso vento solare. Su Venere questo fenomeno è molto preoccupante:perché le esplosioni possono raggiungere dimensioni maggiori del pianeta stesso,e possono avvenire più volte al giorno. Il motivo bisogna cercarlo non tanto nella sua atmosfera,ma nella sua inesistente magnetosfera:ciò fa si che i fenomeni meteorologici avvengano più vicino alla superficie,visto che non incontrano nessuna barriera.
<<Non solo queste sono esplosioni gigantesche,ma Venere,non avendo uno strato protettivo,rischia ogni volta di essere letteralmente ingoiato>> dice Glyn Collison,ricercatore presso il Goddard Space Flight Center.
Sulla Terra solitamente il fenomeno produce l'energia per deviare il vento solare e le particelle solari comprimono la magnetosfera pochi minuti alla volta, facendo agitare le particelle lungo le linee magnetiche,cadendo sui poli (formando a sua volta le aurore). Ma su Venere, che non possiede alcuna magnetosfera, lo scenario è completamente diverso: infatti l'unica protezione che ha è la ionosfera. Recentemente,gli scienziati che studiano il Sole e la sua interazione hanno scoperto che esiste un fragile equilibrio fra la ionosfera di Venere e il vento solare: che può essere facilmente perturbato dalle HFA,che potrebbero creare il caos sul pianeta,eventualmente portando via parti di ionosfera.
Questi dati sono stati pubblicati grazie alla sonda Venus Express dell'ESA,lanciata nel 2005. Pur non essendo progettata per controllare gli eventi meteorologici spaziali la sonda aveva degli strumenti che facevano al caso per rilevare le particelle del vento solare. Lo studio è stato iniziato da Collison nel 2009,mostrando chiaramente la drammaticità di questi fenomeni. In più questi eventi aiuteranno a capire la correlazione tra la meteorologia spaziale venusiana con quella terrestre e la correlazione del vento solare con i cambiamenti nelle atmosfere di ogni pianeta del Sistema Solare.
Fonte: Media INAF
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<<Non solo queste sono esplosioni gigantesche,ma Venere,non avendo uno strato protettivo,rischia ogni volta di essere letteralmente ingoiato>> dice Glyn Collison,ricercatore presso il Goddard Space Flight Center.
Sulla Terra solitamente il fenomeno produce l'energia per deviare il vento solare e le particelle solari comprimono la magnetosfera pochi minuti alla volta, facendo agitare le particelle lungo le linee magnetiche,cadendo sui poli (formando a sua volta le aurore). Ma su Venere, che non possiede alcuna magnetosfera, lo scenario è completamente diverso: infatti l'unica protezione che ha è la ionosfera. Recentemente,gli scienziati che studiano il Sole e la sua interazione hanno scoperto che esiste un fragile equilibrio fra la ionosfera di Venere e il vento solare: che può essere facilmente perturbato dalle HFA,che potrebbero creare il caos sul pianeta,eventualmente portando via parti di ionosfera.
Questi dati sono stati pubblicati grazie alla sonda Venus Express dell'ESA,lanciata nel 2005. Pur non essendo progettata per controllare gli eventi meteorologici spaziali la sonda aveva degli strumenti che facevano al caso per rilevare le particelle del vento solare. Lo studio è stato iniziato da Collison nel 2009,mostrando chiaramente la drammaticità di questi fenomeni. In più questi eventi aiuteranno a capire la correlazione tra la meteorologia spaziale venusiana con quella terrestre e la correlazione del vento solare con i cambiamenti nelle atmosfere di ogni pianeta del Sistema Solare.
Fonte: Media INAF
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