tino77
21-02-2014, 18:17
Ieri sera prima uscita. Cielo coperto da nubi abbastanza ferme. Le previsioni dicono che ci sarà una schiarita, per cui finito il lavoro alle 20, senza troppe aspettative, carico tutto in macchina (quasi tutto, mannaggia!) e mi avvio verso cieli bui.
Mentre salgo di quota vedo dal finestrino della macchina che veramente ci sono delle aperture, intravedo la cintura di orione e comincio a crederci. Arrivo a quota 1450, a Prato Valentino (https://maps.google.it/maps?q=Prato+Valentino&oe=utf-8&client=firefox-a&ie=UTF-8&ei=BnsHU_eoEeOAywPxk4HICw&ved=0CAkQ_AUoAQ), scendo dalla macchina e vedo tutta la zona sud libera: fantastico! La zona è buia pesta: non vedo nemmeno una luce, nemmeno la strada a fondovalle. Solo la neve diffonde una leggera luminescenza che non dà per nulla fastidio. Per il resto, solo io e il cielo. Monto tutto rapidamente (c8 + avx) e allineo: 2 stelle + 1 di calibrazione. Allineamento facilissimo anche con il cercatore giocattolo di serie al c8 (poi non l’ho più guardato). Avrò impiegato 15 minuti a montare e ad allineare. Intanto il cielo si è aperto completamente, quasi non ci credevo, una meraviglia. Dunque… caricando tutto velocemente ho dimenticato 2 cose: il cacciavite per la collimazione e I GUANTI!! Va bene, mi tocca prendere una gelata… non fa niente, però per la collimazione mi girano. Faccio uno star test su sirio, vedo che i cerchi sono belli concentrici tranne che una leggerissima inclinazione verso alto e sx appena percettibile. Beh, non posso fare altro che tenermelo così, per cui proseguo. Punto su m42, col 35mm 2’’: wow! Bella, precisa e definita. Me la gusto per qualche minuto poi tiro fuori il planetary ED da 12mm e ingrandisco sul trapezio. Senza parole, sono rimasto in contemplazione per 5 minuti, rapito da quelle quattro stelle. Punto poi sulla nebulosa fiamma, si distingue bene ma non è marcata come m42, non mi soffermo più di tanto. Punto le pleiadi col 35mm: sempre stupende, ma meglio con il binocolo (che non ho con me). Già che sono in zona punto la nebulosa del granchio, con ingrandimenti maggiori: bellissimo batuffolino. Mi soffermo ad osservare per bene tutti i dettagli che riesco a distinguere, e provando ad osservare con/senza occhiali e con visione distolta. Insomma faccio un po’ di esperimenti visivi.
Punto giove, visibile nei gemelli. Si vedeva benissimo, con i 2 satelliti per parte. La messa a fuoco non mi entusiasmava più di tanto (col 12mm): ho dato la colpa alla lieve scollimazione e non mi sono soffermato più di tanto sul pianeta (che avevo già visto con altri telescopi più performanti). Poi mi sono spostato nel cane maggiore e punto m41: mi è mancato il fiato quando ho guardato nell’oculare. Stupendo, luminosissimo, denso: resto rapito in contemplazione non so per quanto. Resto in tema di ammassi aperti e punto il presepe, lì vicino. Stupendo anche lui, ma forse averlo visto dopo m41 gli ha tolto un po’ di fascino.
Cambio costellazione, e mi sposto nel leone. Punto m66. La montatura fa il suo dovere, veramente precisa, me lo mette al primo colpo dentro l’oculare. Batuffolino piccolino e poco definito. Mi sposto e metto nel campo anche m65, ancora più sbiadito. Cerco di prendere mentalmente tutti dettagli possibili, poi mi sposto e vado a prendere m96, m95 e m105. Cerco di capire le differenze: una dovrebbe essere a spirale, una ellittica e l’altra barrata, ma non distinguo, sono tre macchioline grigie. Cambio oculari ma niente, non migliora. Mi guardo intorno e capisco perché: l’umidità ha preso piede e dal fondovalle vedo una foschia che sale e offusca le stelle a ridosso della cresta delle montagne. Si vede anche la luminosità della luna che sta per arrivare, per deduco che è ora di concludere serata. Prima di smontare, faccio un esperimento di collimazione: punto sirio e applico la maschera di duncan. Ruotando in intra e extra focale ricevo conferma del test fatto ad inizio serata: la Y non è chiusa completamente perché il tratto inferiore è leggermente in ritardo rispetto agli altri 2 nel congiungersi al centro. Niente di drammatico comunque.
Smonto tutto con le mani ghiacciate e torno a casa con il sorriso stampato in faccia. Una serata di grazia in questo periodo infame. Alla prossima!
Mentre salgo di quota vedo dal finestrino della macchina che veramente ci sono delle aperture, intravedo la cintura di orione e comincio a crederci. Arrivo a quota 1450, a Prato Valentino (https://maps.google.it/maps?q=Prato+Valentino&oe=utf-8&client=firefox-a&ie=UTF-8&ei=BnsHU_eoEeOAywPxk4HICw&ved=0CAkQ_AUoAQ), scendo dalla macchina e vedo tutta la zona sud libera: fantastico! La zona è buia pesta: non vedo nemmeno una luce, nemmeno la strada a fondovalle. Solo la neve diffonde una leggera luminescenza che non dà per nulla fastidio. Per il resto, solo io e il cielo. Monto tutto rapidamente (c8 + avx) e allineo: 2 stelle + 1 di calibrazione. Allineamento facilissimo anche con il cercatore giocattolo di serie al c8 (poi non l’ho più guardato). Avrò impiegato 15 minuti a montare e ad allineare. Intanto il cielo si è aperto completamente, quasi non ci credevo, una meraviglia. Dunque… caricando tutto velocemente ho dimenticato 2 cose: il cacciavite per la collimazione e I GUANTI!! Va bene, mi tocca prendere una gelata… non fa niente, però per la collimazione mi girano. Faccio uno star test su sirio, vedo che i cerchi sono belli concentrici tranne che una leggerissima inclinazione verso alto e sx appena percettibile. Beh, non posso fare altro che tenermelo così, per cui proseguo. Punto su m42, col 35mm 2’’: wow! Bella, precisa e definita. Me la gusto per qualche minuto poi tiro fuori il planetary ED da 12mm e ingrandisco sul trapezio. Senza parole, sono rimasto in contemplazione per 5 minuti, rapito da quelle quattro stelle. Punto poi sulla nebulosa fiamma, si distingue bene ma non è marcata come m42, non mi soffermo più di tanto. Punto le pleiadi col 35mm: sempre stupende, ma meglio con il binocolo (che non ho con me). Già che sono in zona punto la nebulosa del granchio, con ingrandimenti maggiori: bellissimo batuffolino. Mi soffermo ad osservare per bene tutti i dettagli che riesco a distinguere, e provando ad osservare con/senza occhiali e con visione distolta. Insomma faccio un po’ di esperimenti visivi.
Punto giove, visibile nei gemelli. Si vedeva benissimo, con i 2 satelliti per parte. La messa a fuoco non mi entusiasmava più di tanto (col 12mm): ho dato la colpa alla lieve scollimazione e non mi sono soffermato più di tanto sul pianeta (che avevo già visto con altri telescopi più performanti). Poi mi sono spostato nel cane maggiore e punto m41: mi è mancato il fiato quando ho guardato nell’oculare. Stupendo, luminosissimo, denso: resto rapito in contemplazione non so per quanto. Resto in tema di ammassi aperti e punto il presepe, lì vicino. Stupendo anche lui, ma forse averlo visto dopo m41 gli ha tolto un po’ di fascino.
Cambio costellazione, e mi sposto nel leone. Punto m66. La montatura fa il suo dovere, veramente precisa, me lo mette al primo colpo dentro l’oculare. Batuffolino piccolino e poco definito. Mi sposto e metto nel campo anche m65, ancora più sbiadito. Cerco di prendere mentalmente tutti dettagli possibili, poi mi sposto e vado a prendere m96, m95 e m105. Cerco di capire le differenze: una dovrebbe essere a spirale, una ellittica e l’altra barrata, ma non distinguo, sono tre macchioline grigie. Cambio oculari ma niente, non migliora. Mi guardo intorno e capisco perché: l’umidità ha preso piede e dal fondovalle vedo una foschia che sale e offusca le stelle a ridosso della cresta delle montagne. Si vede anche la luminosità della luna che sta per arrivare, per deduco che è ora di concludere serata. Prima di smontare, faccio un esperimento di collimazione: punto sirio e applico la maschera di duncan. Ruotando in intra e extra focale ricevo conferma del test fatto ad inizio serata: la Y non è chiusa completamente perché il tratto inferiore è leggermente in ritardo rispetto agli altri 2 nel congiungersi al centro. Niente di drammatico comunque.
Smonto tutto con le mani ghiacciate e torno a casa con il sorriso stampato in faccia. Una serata di grazia in questo periodo infame. Alla prossima!