orione2000
20-01-2014, 23:14
Un gruppo internazionale di astronomi ha raccolto dei dati del progetto Gaia-ESO (un indagine spettroscopica eseguita su più di 100.000 stelle),e ha notato che le stelle che si trovano più vicini al centro della Via Lattea sono più vecchie rispetto a quelle che si trovano nelle zone periferiche di essa. Usando i dati ottenuti dal VLT, il Very Large Telescope,sono stati osservati gli elementi chimici,contenuti all'interno delle stelle,che si sono formati più velocemente:come il magnesio. In questo modo si è ottenuta una classifica della "metallicità" delle stelle:che non altro è la differenza che c'è fra l'idrogeno e l'elio e tutti gli altri materiali contenuti nella stella stessa.
Infatti,agli inizi l'Universo era composto quasi tutto da idrogeno ed elio,e man mano il numero di elementi più complessi dell'elio sono andati ad aumentare. Per questo le stelle più vecchie contengono meno elementi, e hanno minore metallicità.
<<I diversi elementi chimici che formano le stelle hanno caratteristiche e tempi di evoluzioni diversi. Alcuni si formano in stelle massive che si evolvono velocemente e muoiono giovani,altri in stelle come il Sole,con cicli di vita di svariati miliardi di anni>>spiega Garry Gilmore,leader del progetto Gaia-ESO.
Così le stelle che hanno masse elevate quando stanno per morire producono una grossa quantità di magnesio, e così che può avere origine una stella di neutroni,un buco nero o anche una nuova stella.
Si è notato che le stelle più vecchie all'interno del cerchio solare hanno livelli più alti di magnesio,e ciò fa dedurre che siano tipi di stelle massive. Invece le stelle che si trovano in un altra parte del disco galattico hanno una quantità di magnesio sorprendentemente bassa. Queste osservazioni fanno capire che la Via Lattea ha subito un evoluzione dall'interno verso l'esterno.
<<Abbiamo dimostrato che le regioni più esterne del disco ci hanno messo molto più tempo a formarsi. Questa scoperta da ragione ai modelli teorici secondo cui il disco galattico è stato originato da dentro a fuori>> dice Maria Bergemann dell'Istitute of Astronomy di Cambridge.
Ma la conferma di questa teoria arriverà dalla sonda GAIA,che ci fornirà una vera e propria fotografia della nostra galassia come mai fatto:in questo modo il quadro della nostra galassia sarà davvero completo.Fonte:Media INAF
Orione2000
Infatti,agli inizi l'Universo era composto quasi tutto da idrogeno ed elio,e man mano il numero di elementi più complessi dell'elio sono andati ad aumentare. Per questo le stelle più vecchie contengono meno elementi, e hanno minore metallicità.
<<I diversi elementi chimici che formano le stelle hanno caratteristiche e tempi di evoluzioni diversi. Alcuni si formano in stelle massive che si evolvono velocemente e muoiono giovani,altri in stelle come il Sole,con cicli di vita di svariati miliardi di anni>>spiega Garry Gilmore,leader del progetto Gaia-ESO.
Così le stelle che hanno masse elevate quando stanno per morire producono una grossa quantità di magnesio, e così che può avere origine una stella di neutroni,un buco nero o anche una nuova stella.
Si è notato che le stelle più vecchie all'interno del cerchio solare hanno livelli più alti di magnesio,e ciò fa dedurre che siano tipi di stelle massive. Invece le stelle che si trovano in un altra parte del disco galattico hanno una quantità di magnesio sorprendentemente bassa. Queste osservazioni fanno capire che la Via Lattea ha subito un evoluzione dall'interno verso l'esterno.
<<Abbiamo dimostrato che le regioni più esterne del disco ci hanno messo molto più tempo a formarsi. Questa scoperta da ragione ai modelli teorici secondo cui il disco galattico è stato originato da dentro a fuori>> dice Maria Bergemann dell'Istitute of Astronomy di Cambridge.
Ma la conferma di questa teoria arriverà dalla sonda GAIA,che ci fornirà una vera e propria fotografia della nostra galassia come mai fatto:in questo modo il quadro della nostra galassia sarà davvero completo.Fonte:Media INAF
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