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Visualizza Versione Completa : Schmidt Cassegrain VS Newton



Galileo72
30-12-2013, 17:36
Un saluto a tutto il Forum.
Dopo 7 anni di "gavetta" con il Bresser SkyLyx (LidlScope), vorrei aggiornare il mio strumento.
Vorrei prendere un telescopio che rimane per sempre.
La scelta è tra Celestron C8 e GSO 8" entrambi su montatura SkyWatcher N-EQ5 (per ora).
Visto che dovrò usare il telescopio solo in visuale (in un secondo momento si vedrà), vorrei chiedere:
1) quale differenze ci sono tra un SC a f/10 e un Newton f/5 in visuale (con f/10 dovrebbe passare meno luce)?
2) so che il SC è più indicato per i pianeti e il newton per il deep, avrebbero la stessa resa invertiti di ruolo sempre in visuale?
3) Pregi e difetti di ognuno.
Grazie

contedracula
30-12-2013, 18:26
Non voglio sembrare reticente alla risposta ma se ti fai un giro con il cerca trovi l'80% delle risposte che cerchi.

Più che fare domande ti invito a dare delle indicazioni sul luogo in cui ti trovi, osservi, posizione del telescopio ed aspettative.

Ciao

medved
30-12-2013, 19:39
Sull'effetto visuale non mi esprimo in quanto non possiedo SC e ho potuto guardarci dentro solo molto tempo fa. Ma da un punto di vista dei numeri puri e dalla anatomia dello strumento si evince che:
1) Il Newton costa meno dello SC
2) In Newton è più lungo e quindi più ingombrante e meno maneggevole dello SC
3) Il Newton ha una focale che è la metà dello SC quindi è più facile per lui mostrare campi stellari più ampi e più difficile ingrandire molto
4) Il Newton ha una ostruzione minore
5) Il Newton va in temperatura più velocemente
6) Il Newton corto potrebbe soffrire di un po' più di aberrazione geometrica (coma) rispetto allo SC
7) Il Newton va collimato più spesso dello SC
8) Il Newton ha bisogno di una montatura più impegnativa dello SC (VD anche punto 2)

contedracula
30-12-2013, 19:53
Se vai solo per il visuale, valuta la configurazione Dobson, con quello che risparmi per la montatura puoi eccedere col diametro ed arrivare anche a 12", una bella differenza rispetto un SC da 8".

In linea di massima gli SCT non sono molto " onesti " nel visuale, sono un compromesso che va comunque tenuto in considerazione.

Se hai un cielo cittadino dovrai per forza di cose andare lontano dall IL per oggetti del profondo cielo.

Se la tua intenzione è invece osservare i pianeti un SC in configurazione Forcella è l'ideale, prendere una Equatoriale è un impegno in termini di comodità. La GEM è una montatura nata per la Fotografia ed è davvero inutile averne una quando non si fa questo.

Tempo di montaggio, bilanciamento, messa in polare, tutte cose che tendono a far perdere tempo e ad annoiare.

Ciao

Galileo72
30-12-2013, 20:53
Grazie a tutti per le risposte.
Osservo da un piccolo paese in collina con poco inquinamento.
Escluderei il dobson per motivi di manegevolezza dovute alle dimensioni.
Prediligo il visuale in quanto sono consapevole che fare buone foto comporta un'attrezzatura più costosa che ora non mi posso permettere.



3) Il Newton ha una focale che è la metà dello SC quindi è più facile per lui mostrare campi stellari più ampi e più difficile ingrandire molto

Si può sopperire con una barlow



4) Il Newton ha una ostruzione minore

Cosa comporta?

Ed infine che differtenza c'è tra un f/10 e un f/5?

Scusate le tante domande.

Giuseppe Petricca
30-12-2013, 21:04
Si può sopperire con una barlow

Ma a meno di non spendere abbastanza, la qualità delle immagini con una barlow andrà sempre a deteriorare, quindi sull'alta risoluzione si perde sempre qualcosa rispetto all'altro telescopio


Ed infine che differtenza c'è tra un f/10 e un f/5?

Vuol dire che l'f/10 raccoglierà la metà della luce di un f/5 :) Il rapporto focale ci fa vedere quanta luce entra nel tubo: minore è il numero maggiore è la luce.

medved
30-12-2013, 21:48
Vuol dire che l'f/10 raccoglierà la metà della luce di un f/5 :) Il rapporto focale ci fa vedere quanta luce entra nel tubo: minore è il numero maggiore è la luce.

Però l'autore del post ha indicato che non è interessato alla fotografia, in visuale questo parametro è influenzato solo dal diametro.

Adriano
30-12-2013, 22:10
Pregi SC:
Tubo corto, quindi maneggevole ed un buon campo corretto...fine delle trasmissioni.

Difetti SC:
Elevata ostruzione (decremento del contrasto) mirror shift (lo specchio ciondola allegramente fuocheggiando) cooling down rognoso (non va in temperatura velocemente) lastra corretrice traditrice:) oltre ad introdurre un pelo di cromatismo si appanna spesso...ed anche volentieri, assemblaggi a volte improbabili (lastre decentrate e secondari autorotanti in fase di collimazione) alcuni esemplari con una sferica ben presente...

Tutto rimediabile (ostruzione ed eventuali magagne ottiche a parte) disponendo di una certa pratica...insomma dei gioiellini:)

etruscastro
31-12-2013, 07:51
Vuol dire che l'f/10 raccoglierà la metà della luce di un f/5 :) Il rapporto focale ci fa vedere quanta luce entra nel tubo: minore è il numero maggiore è la luce.
mi dispiace ma questa affermazione è completamente sbagliata e fuorviante per il neofita.
è dall'apertura del forum che mi impegno a sfatare questo "falso mito", tanto da averci scritto anche qualcosa:
http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?3854-Rapporto-Focale-Di-Un-Telescopio

Giuseppe Petricca
31-12-2013, 09:17
mi dispiace ma questa affermazione è completamente sbagliata e fuorviante per il neofita.
è dall'apertura del forum che mi impegno a sfatare questo "falso mito", tanto da averci scritto anche qualcosa:
http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?3854-Rapporto-Focale-Di-Un-Telescopio

Vedi vedi? C'è sempre da imparare :) Grazie per la correzione Etruscastro, pensavo che anche il rapporto focale, essendo pesantemente dipendente dal diametro, potesse essere una rappresentazione pratica dell'ammontare di luce che il telescopio riceveva ;)

etruscastro
31-12-2013, 09:23
per questo, questo forum è una chicca.... tutti imparano da tutti, io per primo! ;)

garmau
31-12-2013, 09:36
Allora io sono tarato......so tutto di niente......:D:D

inviato dal cellulare

dariostreni
31-12-2013, 09:52
Allora io sono tarato......so tutto di niente......:D:D

inviato dal cellulare


Facciamo una gara?!?:biggrin: Mi sa che vinco io:D

contedracula
31-12-2013, 11:40
No vale per tutti perchè tutti noi siamo degli amatori e sarebbe strano se fosse il contrario, un contrario che leggo spessissimo e che assisto sbigottito soprattutto tra gli astrofotografi purtroppo.

Si sa negli hobby ognuno di noi ha delle convinzioni, forse è anche per questo che esistono i forum

ciao

Giuseppe Petricca
31-12-2013, 11:41
No vale per tutti perchè tutti noi siamo degli amatori e sarebbe strano se fosse il contrario, un contrario che leggo spessissimo e che assisto sbigottito soprattutto tra gli astrofotografi purtroppo.

Si sa negli hobby ognuno di noi ha delle convinzioni, forse è anche per questo che esistono i forum

ciao

Sottoscrivo, mettere a confronto è l'opportunità ideale per migliorare i propri lavori o le proprie conoscenze.
Altrimenti, ce ne staremmo tutti tranquilli in casa propria senza parlare con nessuno no? :biggrin:

trekk
31-12-2013, 14:48
Vuol dire che l'f/10 raccoglierà la metà della luce di un f/5 :) Il rapporto focale ci fa vedere quanta luce entra nel tubo: minore è il numero maggiore è la luce.

la quantità di luce raccolta dipende UNICAMENTE dal diametro del telescopio !

contedracula
31-12-2013, 14:56
Abbiamo capito, ora non iniziamo col patibolo, di inesattezze le diciamo TUTTI ;)

Piuttosto tornando al POST

Quanto un SC arrivi a dare il 100% delle sue potenzialità rispetto ad un Newton?

Avendone avuti abbastanza di tutti e due gli schemi possono dire, per quanto riguarda la mia opinione, che è MOLTO più semplice gestire un Newton che un SC

Spesso ci focalizziamo sullo strumento SOLO ma va sempre tenuta in considerazione l'abilità o la possibilità dell'appassionato di rendere il massimo dallo strumento.

Salire di diametro su un SCT non è la stessa cosa di un newton.

L'elemento principale del telescopio è lo specchio e questo più aumenta di diametro più è difficile farlo arrivare in temperatura.

Ho preso recentemente un maksutov Cassegrain molto complicato.
Un 14" con un menisco spesso quanto una Torta! :shock:

Un telescopio sicuramente non facile da gestire in poco tempo. E' uno strumento rarissimo, a parte per il costo anche per i problemi di equilibrio termico.

Il MakCassegrain Intes Micro ha una lavorazione impressionante e sicuramente a pieno regime schiaccia inesorabilmente anche un newton da 16" o 18" in termini di contrasto, ma quando arriverà a pieno regime?

Questo è uno dei motivi per i quali le aziende non hanno più investito in grandi diametri in configurazione TAPPATA!

I costi si sarebbero potuti abbattere ma a discapito di una resa molto difficile da raggiungere.

Detto ciò, tra un SCT e Newton non c'è storia vince il Newton!

Ciao

trekk
31-12-2013, 15:02
.
Difetti SC:
Elevata ostruzione (decremento del contrasto) mirror shift (lo specchio ciondola allegramente fuocheggiando) cooling down rognoso (non va in temperatura velocemente) lastra corretrice traditrice:) oltre ad introdurre un pelo di cromatismo si appanna spesso...ed anche volentieri, assemblaggi a volte improbabili (lastre decentrate e secondari autorotanti in fase di collimazione) alcuni esemplari con una sferica ben presente...

Tutto rimediabile (ostruzione ed eventuali magagne ottiche a parte) disponendo di una certa pratica...insomma dei gioiellini:)

per la precisione :
L'ostruzione di un SC incide sul contrasto molto meno di quanto si creda,e in visuale non si nota,o per lo meno molto poco e solo sul planetario : alcuni astrografi come gli RC o i DK hanno un'ostruzione che può sfiorare addirittura il 50%.
Il mirror shift c'è,è ovvio,ma varia da esemplare a esemplare e da marca a marca.In visuale si risolve,ammesso che ce ne sia veramente bisogno,con un fuocheggiatore differenziale,in astrofotografia con un crayford.
L'acclimatamento può essere lungo,e aumenta all'aumentare del diametro,basta semplicemente attendere un paio d'ore se si passa da casa a fuori o ancora meglio lasciare il tubo in garage et similia.
Nei mak è comunque più lungo ancora.
La lastra correttrice NON introduce cromatismo,del tutto assente in ogni riflettore,ma corregge di molto l'aberrazione sferica ben nota dell'originale schema cassegrain puro.
La sferica è una caratteristica di questo schema presente sempre,non "in qualche esemplare",ed è assolutamente normale come il COMA in un Newton,assai più fastidioso sia in visuale che soprattutto in fotografia : bisogna quasi sempre munirsi di un correttore di coma,relativamente costoso se di qualità.
Per concludere,una certa pratica occorre sempre,anche con un rifrattore o un Dob Heritage...

contedracula
31-12-2013, 15:11
per la precisione :
L'ostruzione di un SC incide sul contrasto molto meno di quanto si creda,e in visuale non si nota,o per lo meno molto poco e solo sul planetario : alcuni astrografi come gli RC o i DK hanno un'ostruzione che può sfiorare addirittura il 50%

In visuale si nota eccome!

Gli RC sono strumenti nati per l'ASTROFOTOGRAFIA Deep Sky e l'ostruzione è il risultato d'obbligo per avere un campo adatto a grandi Formati fotografici. Come la si piazza una 16803 davanti un ostruzione piccola ?

Ciao

trekk
31-12-2013, 15:22
Se uno dei più celebrati high resolution imagers la pensa diversamente un motivo ci sara...:
http://www.damianpeach.com/observatory.htm
Un C11 è più ostruito di un mak 180 Sw,ma se rende in visuale sicuramente meglio non è solo per l'apertura,che comunque è il fattore più importante.

Adriano
31-12-2013, 15:52
per la precisione :
L'ostruzione di un SC incide sul contrasto molto meno di quanto si creda,e in visuale non si nota,o per lo meno molto poco e solo sul planetario : alcuni astrografi come gli RC o i DK hanno un'ostruzione che può sfiorare addirittura il 50%.
Il mirror shift c'è,è ovvio,ma varia da esemplare a esemplare e da marca a marca.In visuale si risolve,ammesso che ce ne sia veramente bisogno,con un fuocheggiatore differenziale,in astrofotografia con un crayford.
L'acclimatamento può essere lungo,e aumenta all'aumentare del diametro,basta semplicemente attendere un paio d'ore se si passa da casa a fuori o ancora meglio lasciare il tubo in garage et similia.
Nei mak è comunque più lungo ancora.
La lastra correttrice NON introduce cromatismo,del tutto assente in ogni riflettore,ma corregge di molto l'aberrazione sferica ben nota dell'originale schema cassegrain puro.
La sferica è una caratteristica di questo schema presente sempre,non "in qualche esemplare",ed è assolutamente normale come il COMA in un Newton,assai più fastidioso sia in visuale che soprattutto in fotografia : bisogna quasi sempre munirsi di un correttore di coma,relativamente costoso se di qualità.
Per concludere,una certa pratica occorre sempre,anche con un rifrattore o un Dob Heritage...


Mi tocca fare il saccente (cosa che odio)...perdonatemi.

L'ostruzione incide ed anche parecchio, il contrasto dalle basse alle medie frequenze è fortemente castrato in presenza di un secondario importante...è questione di ottica elementare.
Non vorrei infierire ma...in visuale anche un orbo riuscirebbe a distinguere una diversa qualità di immagine in uno strumento poco o per nulla ostruito, rispetto ad un SC classico ad f10.
Il motivo per cui alcuni astrografi si accollano un ostruzione gigantesca è uno solo: avere un CPL adeguato alle dimensione del sensore in uso.

La lastra correttrice introduce anche del cromatismo (un pelo, come specificato nel mio intervento) fidati...anche questo caso rientra nel capitolo "ottica elementare" puoi verificare facilmente scaricando gli spots dei nuovi SC Celestron, il solo nove ed un quarto ha le tre lunghezze d'onda "classiche" nei limiti del disco di Airy.
Un accenno di sferica è fisiologica negli SC, ma alcuni esemplari sforano decisamente la media, prova a fare una comparazione dell'ombra del secondario adottando lo stesso defocus su almeno dieci esemplari...mi saprai dire.

Per "certa pratica" intendevo saper mettere le mani sullo strumento, riuscendo a risolvere le eventuali rogne presenti...non è cosa da tutti.

contedracula
31-12-2013, 16:05
Se uno dei più celebrati high resolution imagers la pensa diversamente un motivo ci sara...:
http://www.damianpeach.com/observatory.htm
Un C11 è più ostruito di un mak 180 Sw,ma se rende in visuale sicuramente meglio non è solo per l'apertura,che comunque è il fattore più importante.


Si sta facendo un bel pò di confusione tra Visuale ed una Ripresa con telecamera.

Non andrei in cerca di sostegno dei vari AstroImagers poichè sarebbe una discussione parallela e priva di un dato specifico dell'attività visuale.

Il risultato fotografico di una ripresa fatta con una telecamera è l'insieme di tantissimi fattori dove rispetto al segnale catturato spesso, anzi direi che è una costante, c'è l'opera dell'autore aggiungendo degli artefatti che tendono a sembrare particolari.

Entrare nel dettaglio di questa discussione renderebbe il messaggio troppo lontano da ciò che il Thread ha intenzione di fare.

Un SCT ha una ostruzione che erode contrasto in modo oggettivo, paragonarlo ad un DK o RC che sono strumenti completamente diversi, non ha senso per giustificarne l'ostruzione, oltretutto classificati come Astrografi.

La coma può dar fastidio in campo fotografico o largo campo visuale ma su di un newton usato per l'osservazione Planetaria è ininfluente perchè il campo relativo all'immagine ne sarà privo.

Un altro fattore che si SEMPLIFICA in modo troppo affrettato è l'equilibrio termico di uno strumento.

Un SCT privo di sistema di ventilazione forzata NON raggiungerà MAI un equilibrio termico nemmeno se lo lasciate una notte intera fuori, altro che due ore :biggrin:

Raggiungere una temperatura Decente NON è la stessa cosa del raggiungere l' - Equilibrio termico -.

Inoltre la dozzinale meccanica di un SCT rende la collimazione sempre carente ad ogni spostamento.
Non mi preoccuperei del Mirror Shift, perchè è un problema facilmente risolvibile, mi preoccuperei del Mirror FLOP che è cosa ben più complicata da risolvere e nonostante gli SCT di ultima generazione siano corredati di blocco dello specchio il problema non è stato definitivamente scongiurato.

Ciao

Adriano
31-12-2013, 16:09
Se uno dei più celebrati high resolution imagers la pensa diversamente un motivo ci sara...:
http://www.damianpeach.com/observatory.htm
Un C11 è più ostruito di un mak 180 Sw,ma se rende in visuale sicuramente meglio non è solo per l'apertura,che comunque è il fattore più importante.

I motivi per cui i pallettari (astrofotografi planetari) amano i grandi SC commerciali sono un paio:
Diametro a poco prezzo ed ottica corta e relativamente poco pesante (il che consente di economizzare anche sulla montatura)...il resto sono favole.

I veri strumenti "planetari" sono altra cosa.

trekk
31-12-2013, 16:26
Perdonatemi,ma qui mi sembra che :

1 : Non si abbia posseduto e/o dedicato tempo all'imparare ad usare un Sc.
2 : Si parli di ottica elementare senza conoscerla approfonditamente.
3 : Non si leggano i test di Rohr.
4 : Conseguenza di 1,2 e 3 non si sappia chi siano Rod Mollise e Plinio Camaiti,i cui lavori
sono molto istruttivi riguardo agli SC,e non solo.

Ho amici rifrattoristi e dobsoniani,e nessuno di loro ritiene il suo strumento perfetto,
tantomeno io che ho un C11,ma ognuno cerca di imparare ad usare il suo al meglio che può,e alla lunga ci si riesce se non si prendono per oro coltato leggende metropolitane che,ahimè,affliggono tutta la rete e,tra gli altri,il vasto mondo dell'astronomia.
Probabilmente tutti ci riusciamo con un certo profitto,se il mercato dei telescopi offre così tante alternative
e da così tanti anni.
Sbagliare si sbaglia tutti,cavolate se ne dicono tutti,certo che un pò meno di polemiche inutili...

contedracula
31-12-2013, 16:52
Perdonatemi,ma qui mi sembra che :

1 : Non si abbia posseduto e/o dedicato tempo all'imparare ad usare un Sc.

Un SCT è un prodotto di larga presenza tra gli astrofili perchè è il giusto compromesso per chi vuole fare un'attività amatoriale lesinando sul costo e meno sul diametro.
Ma tutto questo ha un controvalore, se vogliamo far passare gli SCT per strumenti da visuale possiamo anche farlo ma la trovo leggermente fuorviante come corrente di pensiero, poi ovvio ognuno la pensa come gli pare e va bene anche così. Io ho avuto abbastanza SCT nel passato ed ho tutt'ora dei strumenti in schema SC, dal prodotto Ipercommerciale Celestron C14 Edge HD ad un Opticon da 10" a F/15 con primario in Zerodur a lavorazione oltre 1/12 lambda, un prodotto fatto a mano da Rick ter Horst, quest'ultimo ha un ostruzione centrale del 25%, perchè allora il produttore avrebbe adottato questa soluzione?


2 : Si parli di ottica elementare senza conoscerla approfonditamente.
3 : Non si leggano i test di Rohr.
Un mio strumento, il 14", è stato spedito proprio a Wolfgang ed il verdetto è stato positivo ma non vuol dire che riesca a fare al 100% ciò per il quale NON è nato, fare osservazione visuale.


4 : Conseguenza di 1,2 e 3 non si sappia chi siano Rod Mollise e Plinio Camaiti,i cui lavori
sono molto istruttivi riguardo agli SC,e non solo.

Con Rod ho mangiato un discreto pollo fritto al NEAF, anche le sue considerazioni sono in parte opinabili.
Con Plinio invece quando ci incrociamo beviamo con piacere un franciacorta a casa del nostro amico in comune di Orzinuovi :biggrin: ma anche con lui su alcuni temi non sono d'accordo, primo tra tutti la 10Micron e il metodo di alcuni test frettolosi fatti agli star party.




Ho amici rifrattoristi e dobsoniani,e nessuno di loro ritiene il suo strumento perfetto,
tantomeno io che ho un C11,ma ognuno cerca di imparare ad usare il suo al meglio che può,e alla lunga ci si riesce se non si prendono per oro coltato leggende metropolitane che,ahimè,affliggono tutta la rete e,tra gli altri,il vasto mondo dell'astronomia.
Probabilmente tutti ci riusciamo con un certo profitto,se il mercato dei telescopi offre così tante alternative
e da così tanti anni.
Sbagliare si sbaglia tutti,cavolate se ne dicono tutti,certo che un pò meno di polemiche inutili...

Non è questione di polemica, ci mancherebbe, almeno per quanto mi riguarda, credo sia invece una questione di approccio, le leggende metropolitane ci sono e ci saranno sempre ma fino a quando non riusciremo a provare gli strumenti fianco a fianco resteranno discutibili.

Ciao

giapetus
31-12-2013, 17:14
Scusatemi se mi intrometto nella discussione con una banale domanda:
A parità di diametro e di ingrandimento, è più contrastata l'immagine del Newton o dello SC?
Chiedo scusa se riporto la discussione ad un livello da principiante dopo tutti i vostri interventi altamente tecnici.

Adriano
31-12-2013, 17:28
Trekk oltre alle letture "commerciali" ti suggerisco:
Born, M. and Wolf, E. Principles of Optics, sixth edition ( duro da trovare ed anche da assimilare, ma tentar non nuoce)
Harrje Rutten Martin Van Venrooij Telescope optics, Willmann Bell ed. ( testo favoloso, con una perfetta e mutua integrazione tra ottica geometrica ed ondulatoria...questo lo trovi facile)
Mahajan, V. Aberration theory made simple, Optical engineering Press ( molto poco "simple")
Suiter, Startesting telescope...il classico dei classici
Puoi cominciare anche da qui volendo http://www.telescope-optics.net/

A mia volta tenterò di integrare le mie scarse nozioni, leggendo qualcosa di Camaiti e Rohr...promesso:biggrin:

Adriano
31-12-2013, 17:42
Perdonatemi,ma qui mi sembra che :

1 : Non si abbia posseduto e/o dedicato tempo all'imparare ad usare un Sc.


Hai ragione, chiedo umilmente perdono...nell'ultimo anno ne ho "sistemati" appena tre.
Esemplari sfigati, capitati ad amici...poco attenti.

contedracula
31-12-2013, 17:51
Scusatemi se mi intrometto nella discussione con una banale domanda:
A parità di diametro e di ingrandimento, è più contrastata l'immagine del Newton o dello SC?
Chiedo scusa se riporto la discussione ad un livello da principiante dopo tutti i vostri interventi altamente tecnici.

A parità di collimazione a Parità di qualità Ottica e a Parità di coerenza e livello strutturale vince lo strumento con meno ostruzione. Al di sotto del 20% poi diventa quasi ininfluente.

Prova effettuata da me in parallelo due strumenti sulla stessa montatura MakNewton da 10" Ostruzione del 21% SC 14" Ostruzione del ....non lo dico nemmeno :shock:

Bene la risoluzione era maggiore nel 14" ma a discapito del contrasto.
Le mie prove vengono effettuate sempre a parità di ingrandimento, telescopi prossimi alla stabilizzazione termica, Oculari Orthoscopici e di qualità.

Gestire un primario F/1.9 per un secondario piccolo sarebbe una follia!

Se riportiamo il test alle riprese, ovvio che vince il C14 Edge HD senza scampo per il 10"

@Adr.
Ho anch'io Principles of Optics ma devo ammettere che parecchie pagine non sono riuscito proprio a seguirle, troppa matematica ma in sintesi è un testo che dovrebbe essere presente in tutte le nostre Biblioteche. Il Suiter hai fatto bene invece a menzionarlo, è all'altezza di tutti e si legge tutto di un fiato oltre ad essere utilissimo.

Ciao

Adriano
31-12-2013, 18:10
Tutto di un fiato il Suiter? Ho fatto una fatica con il mio inglese "classico"...si nota subito la matrice americana.

Sei fuori concorso, vista la tua dimestichezza con l'idioma locale:)

RenatoC
31-12-2013, 18:11
E' la solita discussione trita e ritrita che non porta da nessuna parte.
Non esistono strumenti perfetti. Tutti gli strumenti e tutte le tipologie di strumenti, nessuno escluso, sono dei compromessi.
Compromessi per il contrasto, per le aberrazioni, per la raccolta di luce, per gli ingrandimenti, per la comodità d'uso, per l'estetica, per il prezzo e per tante altre ragioni. Nessun telescopio, di nessuna tipologia, racchiude in sé tutte queste qualità.
Quindi si fa una scelta in base alle proprie valutazioni e alle proprie possibilità di spesa.
Una volta fatta questa scelta si aprono due strade, entrambe percorse dagli astrofili.
1) Si acquista il telescopio e si ammira il cielo.
oppure
2) Si acquista il telescopio e si ammira...il telescopio.:biggrin:
in quest'ultimo caso si viene immediatamente contagiati da una pericolosissima malattia che si chiama strumentite.:biggrin:

Adriano
31-12-2013, 18:20
Che pretendi Renato, piove a dirotto e si avvicina l'incubo del cenone di fine anno...Buon anno a tutti.

giapetus
31-12-2013, 18:31
A parità di collimazione a Parità di qualità Ottica e a Parità di coerenza e livello strutturale vince lo strumento con meno ostruzione. Al di sotto del 20% poi diventa quasi ininfluente.

Prova effettuata da me in parallelo due strumenti sulla stessa montatura MakNewton da 10" Ostruzione del 21% SC 14" Ostruzione del ....non lo dico nemmeno :shock:

Bene la risoluzione era maggiore nel 14" ma a discapito del contrasto.
Le mie prove vengono effettuate sempre a parità di ingrandimento, telescopi prossimi alla stabilizzazione termica, Oculari Orthoscopici e di qualità.

Gestire un primario F/1.9 per un secondario piccolo sarebbe una follia!

Se riportiamo il test alle riprese, ovvio che vince il C14 Edge HD senza scampo per il 10"

Ciao


Grazie per la risposta contedracula,
Ovviamente lo SC era di un diametro molto maggiore e probabilmente questo ha influito sulla prova, o no?
Comunque mi sembra che a parità di diametro e considerando solo l'ottica, lo SC costi di più di uno Newton, o sbaglio? Se la risposta è affermativa probabilmente un motivo di bontà tecnica ci sarà.
Faccio queste domande perchè tra qualche mese sarò pronto per l'acquisto del mio primo tele e sto pensando ad un C8 (se riuscirò a raggiungere il budget). Avendo ancora del tempo per meditare e pianificare l'acquisto sto valutando le diverse offerte che offre il mercato per avere lo strumento che più mi è congeniale.

Anch'io colgo l'occasione per augurare BUON ANNO a tutto il forum!

giapetus
31-12-2013, 18:36
Quindi si fa una scelta in base alle proprie valutazioni e alle proprie possibilità di spesa.
Una volta fatta questa scelta si aprono due strade, entrambe percorse dagli astrofili.
1) Si acquista il telescopio e si ammira il cielo.
oppure
2) Si acquista il telescopio e si ammira...il telescopio.:biggrin:
in quest'ultimo caso si viene immediatamente contagiati da una pericolosissima malattia che si chiama strumentite.:biggrin:

E' probabile che un astrofilo sia portato a percorrere entrambe le strade: prende il telescopio e ammira il cielo, ma allo stesso modo (o quasi!) ammira anche il suo telescopio!
Se sei soddisfatto del tuo strumento, è inevitabile che poi ne sei anche affascinato. :biggrin:

RenatoC
31-12-2013, 18:39
Buon Anno!

cherubino
31-12-2013, 18:44
Purtroppo non ho tastiera e con l'ipad di mia moglie diventa difficile scrivere. L'argomento è' importantissimo e, se attendete due giorni, posterò anche il mio contributo. Mi renderà' antipatico, credo, come avviene sovente quando tratto L'argomento, ma spero vi sia utile. Qui sono a 1900 metri lontano da luci in un rascard del 700 in legno e pietra, dove non si arriva con la macchina e con 1 metro di neve...

Auguri di buon anno a tutti voi, amici miei.

Paolo

giapetus
31-12-2013, 18:56
Che pretendi Renato, piove a dirotto e si avvicina l'incubo del cenone di fine anno...Buon anno a tutti.

Invece qui in riviera cielo sereno, ma con abbondante umidità nell'aria!

medved
31-12-2013, 22:00
Sarà anche trito e ritrito ma a me sembra un post molto utile e interessante.

Valerio Ricciardi
01-01-2014, 09:29
Vuol dire che l'f/10 raccoglierà la metà della luce di un f/5 :) Il rapporto focale ci fa vedere quanta luce entra nel tubo: minore è il numero maggiore è la luce.
None. La quantità di luce raccolta è funzione della superficie. Tre telescopi da 25 cm, un rifrattore, uno Schmidt Cassegrain o un Newton in configurazione Dobson, raccolgono la stessa quantità di luce, fatto salvo che di essa una parte si perde negli schemi a riflessione per via dell'ostruzione (che è come se togliesse una sezione di obiettivo riducendone la superficie utile).
Nel rifrattore parimenti se ne perde un poco perché nessuna lente è mai trasparente al 100%, ma abbastanza meno.

Il rapporto focale influisce essenzialmente sul livello di intensità luminosa istantanea sul piano focale, tant'è che con un f/15 dovrai per ottenere lo stesso livello di esposizione su un CCD o su una pellicola allungare proporzionalmente la durata della posa rispetto a un f/5, basta.

In idraulica, fai conto, la quantità di luce raccolta è come il volume del serbatoio, litri o metri cubi; il rapporto focale come l'intensità con cui esce dal tubo a valle = la pressione.

La Celere con gli idranti negli anni '50 disperdeva le manifestazioni non perché ad ogni manifestante arrivassero 200 l di acqua in tutto piuttosto che 350, ma perché gliela spruzzava addosso a qualche decina di atmosfere di pressione con delle pompe autotrasportate invece che fargliela piovere in testa con gli annaffiatoi da balcone.

Che alla fine magari i litri tirati mediamente addosso ad ogni manifestante fossero sempre 200, non cambiava: in un caso lo bagnavi zuppo pian piano, nell'altro lo respingevi con la pressione del getto (che alla fine è una quantità per unità di tempo per sezione del tubo), non con la quantità totale.