etruscastro
14-12-2013, 17:10
In questo secondo numero del DSJ di gennaio 2014 rimaniamo su un oggetto molto famoso e alla portata anche di telescopi con una modesta apertura di diametro, ci addentreremo nella costellazione dei Gemelli (http://www.astronomia.com/2011/12/25/la-costellazione-dei-gemelli/), vera fucina di DSO strepitosi che permetterebbero diversi numeri del giornalino astronomico, ma in questo appuntamento parleremo della nebulosa tra la più famosa e osservata del cielo boreale….. parliamo di NGC 2392 altrimenti nota come la Nebulosa Eskimo o Nebulosa Clown!
FOTO NGC 2392:
5356
5357
Sopra a sinistra un’immagine dell’HST e a destra in una possibile immagine in osservazione visuale.
La NGC 2392 prende il buffo nome di nebulosa Eskimo proprio dalla tipica figura che ricorda una testa “imbacuccata” con il classico colbacco eschimese (o Parka) o talvolta è “vista” come la faccia di un clown, scoperta il 17 gennaio 1787 dall’infaticabile W.Herschel a Slough in Inghilterra che la descriveva come una stella di nona magnitudine, è rintracciabile alle coordinate celesti di Ascensione Retta 7h 29m 10.76s e di Declinazione +20° 54’ 42.48” ha una magnitudine apparente di +10 e delle dimensioni apparenti di 48”x 48” con delle dimensioni reali di 0.68 anni luce, la distanza da noi è stimata in 2900 a.l. è catalogata anche con C 39.
TROVIAMO NGC 2392 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
5358
5359
5360
Non è particolarmente difficile trovare la Eskimo anche con un semplice star hopping (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?519-Star-hopping&highlight=star+hopping) dato che la costellazione dei gemelli ospita numerose stelle brillanti visibili anche a occhio nudo, partiamo da Wasat (δ Geminorum + 3.53) la delta della costellazione che tra le altre cose in questo gennaio 2014 è in congiunzione stretta con il pianeta Giove e spostarsi di 2.38° a Sud/Est da essa, proprio a fianco di due stelle brillanti 63 e 61 Geminorum rispettivamente di +5.20 (tra le altre cose è anche una discreta stella doppia) e + 5.9 per la 61!
APPUNTI DI ASTROFISICA:
la NGC 2392 è una nebulosa planetaria bipolare e formata da due “involucri” di gas che le danno la caratteristica forma, nebulosa formata circa 10000 anni fa dopo che la fase di gigante rossa ha iniziato ad eiettare il proprio involucro esterno.
La nebulosa è composta da due lobi di materia di forma ellittica sia nella parte superiore che in quella inferiore, nella foto dell’Hubble di questa DSJ un lobo giace di fronte all’altro oscurando parte della seconda.
Gli scienziati ritengono che un’anello di materiale denso attorno all’equatore della stella, espulso durante la fase di gigante rossa, ha creato la forma della nebulosa alla fantastica velocità di 115000 km/h impedendo proprio l’addensarsi di materia lungo il piano equatoriale, mentre il vento stellare spinge alla fantasmagorica velocità di 1.5 milioni di km/h sopra e sotto la stella creando, appunto, le tipiche forma a “bolle”, bolle che non sono lisce come palloncini ma hanno filamenti di materia più densa.
Ogni bolla è lunga circa 1 anno luce e larga circa mezzo e tutt’ora gli scienziati sono perplessi circa l’origine della caratteristica forma a “Eskimese” della nebulosa. Una possibile spiegazione è che questi oggetti siano formati dalla diversa velocità di collisione dei gas in rapido movimento.
PER SAPERNE DI PIU’:
cosa sono le nebulose planetarie bipolari?
Negli stadi finali di una stella simile al nostro Sole gli strati esterni vengono espulsi nello spazio circostante formando oggetti che noi tutti conosciamo come le nebulose planetarie, esse assumono forme suggestive e mai uguale tra loro.
In alcuni casi particolari si formano le nebulose bipolari che spesso ricordano nelle loro forma una farfalla o una clessidra, ma come nascono queste ameni oggetti?
Si è scoperto che in molte di esse l’asse maggiore della nebulosa passa per quello che potremmo chiamare le “ali delle farfalla” mentre l’asse minore passa attraverso il corpo, oltretutto sembra che l’asse maggiore sia allineato lungo il piano della nostra galassia.
FOTO DI ALCUNE NEBULOSE BIPOLARI:
5361
Generalmente gli astronomi tendono a dividere in 3 grandi categorie le nebulose planetarie, per convenzione esse sono:
· ellittiche
· con o senza una struttura interna allineata
· bipolari
si pensa che le nebulose planetarie siano “scolpite” dalla rotazione del sistema stellare da cui si formano, ad esempio se il sistema è binario o ha dei pianeti in orbita, queste configurazioni possono influenzare la forma del gas che si gonfia creando quindi la figura della nebulosa planetaria, mentre le nebulose bipolari molto probabilmente sono formate dai getti che “soffiano” via materia dal sistema binario perpendicolare all’orbita.
Le osservazioni dirette di oltre 130 nebulose planetarie nei pressi del bulge galattico ci indicano che il forte campo magnetico della Via Lattea influisca non poco nella forma e nell’evoluzioni di tali oggetti.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:
la nebulosa Eskimo è un’oggetto osservabile anche con telescopi di 80mm di diametro data la sua elevata Luminosità Superficiale, personalmente ho osservato la NGC 2392 nella primavera 2012 con il CPC 280mm, dagli appunti:
il 7 aprile 2012 con un SQM 21.15 e un seeing stimato in III/V scrivo:
la ESKIMO, BELLISSIMA…. SORPRENDENTE… è incredibile come si lascia osservare ad altissimi ingrandimenti. Osservata a 330x ed è nettissima la nana bianca al suo interno, con UHC-S si nota la disposizione della materia nebulare a formare una sorta di ellisse fuori piano, forse è proprio questo che conferisce la tipica forma che porta il suo nome. FANTASTICA
VIDEO:
UNA FARFALLA CON ALI DI STELLE (http://www.youtube.com/watch?v=_qvRVMBuT74)
RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journa)
FOTO NGC 2392:
5356
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Sopra a sinistra un’immagine dell’HST e a destra in una possibile immagine in osservazione visuale.
La NGC 2392 prende il buffo nome di nebulosa Eskimo proprio dalla tipica figura che ricorda una testa “imbacuccata” con il classico colbacco eschimese (o Parka) o talvolta è “vista” come la faccia di un clown, scoperta il 17 gennaio 1787 dall’infaticabile W.Herschel a Slough in Inghilterra che la descriveva come una stella di nona magnitudine, è rintracciabile alle coordinate celesti di Ascensione Retta 7h 29m 10.76s e di Declinazione +20° 54’ 42.48” ha una magnitudine apparente di +10 e delle dimensioni apparenti di 48”x 48” con delle dimensioni reali di 0.68 anni luce, la distanza da noi è stimata in 2900 a.l. è catalogata anche con C 39.
TROVIAMO NGC 2392 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
5358
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Non è particolarmente difficile trovare la Eskimo anche con un semplice star hopping (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?519-Star-hopping&highlight=star+hopping) dato che la costellazione dei gemelli ospita numerose stelle brillanti visibili anche a occhio nudo, partiamo da Wasat (δ Geminorum + 3.53) la delta della costellazione che tra le altre cose in questo gennaio 2014 è in congiunzione stretta con il pianeta Giove e spostarsi di 2.38° a Sud/Est da essa, proprio a fianco di due stelle brillanti 63 e 61 Geminorum rispettivamente di +5.20 (tra le altre cose è anche una discreta stella doppia) e + 5.9 per la 61!
APPUNTI DI ASTROFISICA:
la NGC 2392 è una nebulosa planetaria bipolare e formata da due “involucri” di gas che le danno la caratteristica forma, nebulosa formata circa 10000 anni fa dopo che la fase di gigante rossa ha iniziato ad eiettare il proprio involucro esterno.
La nebulosa è composta da due lobi di materia di forma ellittica sia nella parte superiore che in quella inferiore, nella foto dell’Hubble di questa DSJ un lobo giace di fronte all’altro oscurando parte della seconda.
Gli scienziati ritengono che un’anello di materiale denso attorno all’equatore della stella, espulso durante la fase di gigante rossa, ha creato la forma della nebulosa alla fantastica velocità di 115000 km/h impedendo proprio l’addensarsi di materia lungo il piano equatoriale, mentre il vento stellare spinge alla fantasmagorica velocità di 1.5 milioni di km/h sopra e sotto la stella creando, appunto, le tipiche forma a “bolle”, bolle che non sono lisce come palloncini ma hanno filamenti di materia più densa.
Ogni bolla è lunga circa 1 anno luce e larga circa mezzo e tutt’ora gli scienziati sono perplessi circa l’origine della caratteristica forma a “Eskimese” della nebulosa. Una possibile spiegazione è che questi oggetti siano formati dalla diversa velocità di collisione dei gas in rapido movimento.
PER SAPERNE DI PIU’:
cosa sono le nebulose planetarie bipolari?
Negli stadi finali di una stella simile al nostro Sole gli strati esterni vengono espulsi nello spazio circostante formando oggetti che noi tutti conosciamo come le nebulose planetarie, esse assumono forme suggestive e mai uguale tra loro.
In alcuni casi particolari si formano le nebulose bipolari che spesso ricordano nelle loro forma una farfalla o una clessidra, ma come nascono queste ameni oggetti?
Si è scoperto che in molte di esse l’asse maggiore della nebulosa passa per quello che potremmo chiamare le “ali delle farfalla” mentre l’asse minore passa attraverso il corpo, oltretutto sembra che l’asse maggiore sia allineato lungo il piano della nostra galassia.
FOTO DI ALCUNE NEBULOSE BIPOLARI:
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Generalmente gli astronomi tendono a dividere in 3 grandi categorie le nebulose planetarie, per convenzione esse sono:
· ellittiche
· con o senza una struttura interna allineata
· bipolari
si pensa che le nebulose planetarie siano “scolpite” dalla rotazione del sistema stellare da cui si formano, ad esempio se il sistema è binario o ha dei pianeti in orbita, queste configurazioni possono influenzare la forma del gas che si gonfia creando quindi la figura della nebulosa planetaria, mentre le nebulose bipolari molto probabilmente sono formate dai getti che “soffiano” via materia dal sistema binario perpendicolare all’orbita.
Le osservazioni dirette di oltre 130 nebulose planetarie nei pressi del bulge galattico ci indicano che il forte campo magnetico della Via Lattea influisca non poco nella forma e nell’evoluzioni di tali oggetti.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:
la nebulosa Eskimo è un’oggetto osservabile anche con telescopi di 80mm di diametro data la sua elevata Luminosità Superficiale, personalmente ho osservato la NGC 2392 nella primavera 2012 con il CPC 280mm, dagli appunti:
il 7 aprile 2012 con un SQM 21.15 e un seeing stimato in III/V scrivo:
la ESKIMO, BELLISSIMA…. SORPRENDENTE… è incredibile come si lascia osservare ad altissimi ingrandimenti. Osservata a 330x ed è nettissima la nana bianca al suo interno, con UHC-S si nota la disposizione della materia nebulare a formare una sorta di ellisse fuori piano, forse è proprio questo che conferisce la tipica forma che porta il suo nome. FANTASTICA
VIDEO:
UNA FARFALLA CON ALI DI STELLE (http://www.youtube.com/watch?v=_qvRVMBuT74)
RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journa)