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Visualizza Versione Completa : [DSJ] Deep Sky Journal N°21 ( Dicembre 2013 )



etruscastro
26-11-2013, 18:18
Nel terzo ed ultimo appuntamento del DSJ del mese di dicembre, chiudiamo questo proficuo 2013 con un’oggetto molto conosciuto dalla comunità di astrofili, sia a livello di visualisti ma soprattutto per quanto riguarda l’astrofotografia, dato che questo oggetto da il meglio di se nella foto a lunga posa…. Parliamo di NGC 2237 altrimenti nota come la Nebulosa Rosetta….

FOTO NGC 2237:

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La NGC 2237 è nota anche con il catalogo di Caldwell 49 o Sh 2-275 o ancora LBN 948/9, si trova nella costellazione dell’ Unicorno (http://www.astronomia.com/2012/01/18/la-costellazione-dell-unicorno/) è un’oggetto particolarmente vasto e composto da diversi ammassi aperti di cui ne parleremo in questo DSJ, scoperta nel 1871 da Lewis Swift, la nebulosa è rintracciabile alle coordinate celesti di Ascensione Retta 6h 33m 45s e di Declinazioni +4° 59’ 54” posizionata ad una distanza stimata di 5200 a.l. con un diametro angolare di 1,3° e una Dimensione Apparente di 80’ che corrispondono a circa 100 a.l. di estensione.

La nebulosa Rosetta è una vasta regione di H II quindi di Idrogeno ionizzato dalla radiazione ultraviolette delle giovani e calde stelle blu che si trovano nell’ammasso posto al centro della nebulosa e che la illumina che prende il nome di NGC 2244.

In realtà, data proprio la vastità del complesso nebulare si fa spesso confusione sulla nomenclatura NGC, come abbiamo già detto la nebulosa prende il nome di NGC 2237, ma al suo interno ingloba un ben più vasto e articolato sistema di ammassi aperti, questi sono conosciuti e registrati con NGC 2238/39/46/52 e, per l’appunto NGC 2244. L’unica catalogo che comprende effettivamente tutto l’apparato nebulare è il catalogo di Sharpless con SH 2-275.

FOTO COMPLESSO NEBULARE:

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da notare che la nebulosa Rosetta fa parte in realtà di un complesso nebulare ben più ampio e debole che si estende per circa 3° in cielo!

TROVIAMO NGC 2237 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)

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È davvero molto semplice individuare la “Rosetta” nel cielo dato che è vicina a molti oggetti celesti ben luminosi. Personalmente traccio una retta immaginaria che colleghi Betelgeuse (alfa Orioni +0.5) con Procione (alfa Canis Minoris + 0.34), la nebulosa sarà visibile a circa metà retta 0.5° a Sud.

APPUNTI DI ASTROFISICA:

La nebulosa Rosetta è il “classico” esempio di nursery stellare molto simile per struttura all’altrettanto famosa nebulosa M42 in Orione, ma non nelle dimensioni, infatti, mentre le dimensioni angolari sono pressoché identiche non lo è la distanza tra le due, questo fa si che ovviamente la nebulosa Rosetta è ben più vasta della “compagna” in Orione.

Oltretutto nei telescopi professionali sono osservati numerosi Globuli di Bok, ossia regioni dense di materia e gas dove all’interno nasceranno nuove stelle.

Altresì importante è anche tenere presente che in realtà la massa complessiva dell’intera regione nebulare è ben superiore da quella osservata tramite la NGC 2237, dato che si presume che circa la stessa massa visibile è “spalmata” in un’altrettanta zona di pari ampiezza però non visibile dato che non viene illuminata dalla ionizzazione dei gas delle nuove e potenti stelle.

Negli anni 2000 sono stati scoperti anche 2 oggetti di Herbig-Haro (http://www.astronomia.com/2012/08/01/razzi-stellari/) , si tratta di Rosette HH1 e Rosette HH2.

CONOSCIAMO I CATALOGHI ASTRONOMICI:

Il catalogo di Sharpless è un catalogo astronomico che conta 313 nebulose ad emissione poste a nord dei 27° di declinazione sud, anche se poi in realtà comprende comunque alcuni oggetti posti più a Sud. C’è da dire però che nell’emisfero Sud il catalogo corrispondente prende il nome di Catalogo di Gum, la versione finale del catalogo fu pubblicata nel 1959 dallo stesso Sharpless.

Il catalogo di Sharpless è spesso usato quando oggetti vasti portano al loro interno diversi designazioni di cataloghi (come ad esempio il Messier, il NGC o l’IC) quindi si usa per semplificare laddove non esiste un solo catalogo di riferimento e questi prendono il nome di sh2 o anche sh-2.

Uno degli oggetti più famosi del catalogo di Sharpless è sh-2 155, una nebulosa osservabile nella costellazione di Cefeo e solo in rari casi il catalogo comprende delle nebulose planetarie…. Uno degli esempi più noti è quello di Abell 31 nella costellazione del Cancro, che riporta anche la sigla sh2-290.

STORIA E PERSONAGGI DELL’ASTROFISICA MODERNA:

oggi portiamo un doveroso contributo ad un grande dell’astrofisica moderna, parliamo di Stewart Sharpless: (cit. Wikipedia)

Stewart Sharpless (1926-2013) era un astronomo americano che ha svolto un lavoro fondamentale sulla struttura della Via Lattea.
Come studente laureato alla Yerkes Observatory ha lavorato sotto William Morgan e con il collega Don Osterbrock.
Nel 1952, hanno pubblicato le loro osservazioni e hanno dimostrato la struttura a spirale della Via Lattea stimando le distanze e studiando le regioni H II. Per un lungo periodo Sharpless ha lavorato al Mount Wilson Observatory, dove ha eseguito studi e lavori sulla nostra galassia con Walter Baader e Edwin Hubble.
Nel 1953 Sharpless entra a far parte dello staff della stazione di Flagstaff United States Naval Observatory, qui ha esaminato e catalogato le regioni H II della Via Lattea utilizzando le immagini del Palomar Sky Survey. Da questo lavoro Sharpless ha pubblicato il suo catalogo in due edizioni, la prima nel 1953 con 142 nebulose, la seconda e ultima edizione è stata pubblicata nel 1959 con 313 nebulose
CATALOGO DI SHARPLESS (http://galaxymap.org/cat/list/sharpless/1)
.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:

Ho osservato con profitto la nebulosa Rosetta al dobson 12” dell’amico Maris, la “veloce” focale aiuta anche in visuale con l’ausilio dei filtri interferenziali, soprattutto (ovviamente) il filtro H II.

Dagli appunti:
La nebulosa è vasta, senza filtro si percepisce la presenza della nebulosa anche se non osservo dettagli, con l’aggiunta dei vari filtri interferenziali (H II) esce più sostanziosa all’oculare e devo dire che è molto più vasta di quanto mi immaginavo. Ben visibili e “quasi” fastidiosi gli ammassi aperti al suo interno.

TUTTO DAL PORTALE:
UNA PECORA IN UNA PELLE DI LUPO (http://www.astronomia.com/2012/02/22/una-pecora-in-una-pelle-di-lupo/)
QUANDO UNA STELLA DIPINGE (http://www.astronomia.com/2010/08/10/quando-una-stella-dipinge/)
UN'AMMASSO MERAVIGLIOSO E.... VICINO (http://www.astronomia.com/2010/02/10/un-ammasso-meraviglioso-e%E2%80%A6-vicino/)

Buona lettura e buon fine anno 2013…

Etruscastro

etruscastro
05-12-2013, 09:21
aggiunto il Deep Sky Journal N° 21!
buona lettura e cieli sereni!

Etruscastro

marcom73
05-12-2013, 10:05
Grazie !!

Capello
05-12-2013, 11:12
oggetto affascinante e interessante,ma non ho lo strumento giusto per riprenderlo...a meno che non uso il mini telescopio guida.

GALASSIA60
06-12-2013, 13:17
Grazie !! Bellissima e approfondita illustrazione di uno degli oggetti piu' belli del Cielo Invernale.

Patric
07-12-2013, 12:40
Davvero utile e interessante!
Riguardo l'osservazione visuale di questo oggetto, devo dire che nel mio dob da 12.5" l'ho vista con profitto utilizzando un oculare di lunga focale (vixen 40mm) e unfiltro OIII.
Tuttavia la nebulosità rimane tenue e diffusa e difficilmente (se non ad un occhio allenato) si colgono particolari degni di nota.
Ricordo una sera di novembre 2011, da passo Fittanze 1400mslm sui Lessini Veronesi, complice una fitta nebbia in Valpadana che bloccava totalmente l'inquinamento luminoso, nella quale la nebulosa Rosetta era ben visibile ad occhio nudo in visione distolta come un batuffolo lattiginoso.
Quella sera col dob la vidi davvero bene!