orione2000
21-11-2013, 21:53
La cometa C/2012 S1 (ISON) raggiungerà il perielio il 28 Novembre,quando sfiorerà la nostra stella circa a un milione di chilometri. Proveniente dalla Nube di Oort,per la prima volta viene attratta dal Sole. I tre radiotelescopi dell’INAF sono pronti a osservare la cometa.
La parabola da 32 metri della Stazione Radioastronomica di Medicina cercherà l’emissione a 23,7 GHz tipica dell’ammoniaca:molecola fondamentale per la costruzione di amminoacidi. Sara Faggi dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri spiega che,appunto,proprio le comete,depositando questo materiale sulla Terra,probabilmente hanno giocato un ruolo decisivo sulla nascita della vita terrestre. In questo caso, spiega ancora Faggi,la cometa ISON dovrebbe essere ricca di materiale organico,visto che questo sarebbe il suo primo passaggio ravvicinato con il Sole.
Il Sardinia Radio Telescope,situato in località San Basilio,è la nuovissima parabola di 64 metri(la più grande e potente d’Europa) dell’OAC(Osservatorio Astronomico di Cagliari). Visto che è ancora in fase di collaudo,questa sarà un occasione per testare le funzionalità del SRT. Con l’osservazione della cometa i ricercatori sperano di trovare delle catene di atomi di carbonio legate con atomi di zolfo,implicati nella costituzione delle molecole prebiotiche. L’osservazione della ISON,spiega Ignazio Porceddu dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari e responsabile della funzionalita del sito del SRT,ha inoltre un interesse strettamente tecnico,finalizzato alla verifica del comportamento del radiotelescopio con target che si muovono molto velocemente.
In Sicilia,alla Stazione Radioastronomica di Noto(SR),la parabola da 32 metri,invece,osserverà l’emissione di maser dell’acqua a 22GHz,emissione che avviene sotto lo stimolo di radiazioni solari energetiche. Se ISON si disintegrerà,spiega Cristiano Cosmovici dell’INAF- Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma, milioni di tonnellate di acqua e molecole organiche verranno liberate e saranno soggette ai flares solari che provocheranno effetti di eccitazione atomico-molecolare raramente riscontrabili; se si salverà, ci sarà la possibilità di studiare l’emissione maser prima, durante e dopo il perielio, studio mai effettuato in precedenza.
Fonte:Media INAF
Orione2000
La parabola da 32 metri della Stazione Radioastronomica di Medicina cercherà l’emissione a 23,7 GHz tipica dell’ammoniaca:molecola fondamentale per la costruzione di amminoacidi. Sara Faggi dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri spiega che,appunto,proprio le comete,depositando questo materiale sulla Terra,probabilmente hanno giocato un ruolo decisivo sulla nascita della vita terrestre. In questo caso, spiega ancora Faggi,la cometa ISON dovrebbe essere ricca di materiale organico,visto che questo sarebbe il suo primo passaggio ravvicinato con il Sole.
Il Sardinia Radio Telescope,situato in località San Basilio,è la nuovissima parabola di 64 metri(la più grande e potente d’Europa) dell’OAC(Osservatorio Astronomico di Cagliari). Visto che è ancora in fase di collaudo,questa sarà un occasione per testare le funzionalità del SRT. Con l’osservazione della cometa i ricercatori sperano di trovare delle catene di atomi di carbonio legate con atomi di zolfo,implicati nella costituzione delle molecole prebiotiche. L’osservazione della ISON,spiega Ignazio Porceddu dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari e responsabile della funzionalita del sito del SRT,ha inoltre un interesse strettamente tecnico,finalizzato alla verifica del comportamento del radiotelescopio con target che si muovono molto velocemente.
In Sicilia,alla Stazione Radioastronomica di Noto(SR),la parabola da 32 metri,invece,osserverà l’emissione di maser dell’acqua a 22GHz,emissione che avviene sotto lo stimolo di radiazioni solari energetiche. Se ISON si disintegrerà,spiega Cristiano Cosmovici dell’INAF- Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma, milioni di tonnellate di acqua e molecole organiche verranno liberate e saranno soggette ai flares solari che provocheranno effetti di eccitazione atomico-molecolare raramente riscontrabili; se si salverà, ci sarà la possibilità di studiare l’emissione maser prima, durante e dopo il perielio, studio mai effettuato in precedenza.
Fonte:Media INAF
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