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Visualizza Versione Completa : Luminosità Rifrattore



Tex
21-12-2024, 09:25
Scusate la domanda da profano.Fra due rifrattori a parità di diametro lente ma con lunghezza tubo differente,ad esempio uno 500 mm e l'altro 1000 ,chi fornisce un'immagine più luminosa Senza considerare le inevitabili aberrazioni del più corto Mi riferisco cmq all'uso in visuale terrestre e tenendo fuori dalla discussione quelli APO,e cosa comporta dover usare oculari di focale diversa per ottenere gli stessi ingrandimenti Grazie

etruscastro
21-12-2024, 10:59
è sempre un grosso problema parlare di "luminosità" perché si fa confusione su "luminosità" dello strumento che è legato solo e soltanto dall'apertura del telescopio, e la luminosità fotografica che è data dal rapporto focale.

per maggiori approfondimenti nel mio vademecum che porto in firma scrissi un intero articolo a riguardo.


cmq
no parole stile messaggistica come da regolamento

Free
21-12-2024, 11:00
Usando lo stesso ingrandimento ,la luminosità dovrebbe rimanere uguale in entrambi i telescopi .

etruscastro
21-12-2024, 12:01
esatto

Tex
21-12-2024, 13:14
Quindi in definitiva se le cose stanno così non ci sarebbe motivo di usare un rifrattore corto se non solo che per motivi di ingombro minore

Angelo_C
21-12-2024, 13:47
Dipende cosa ci devi fare.
Un rifrattore "corto" (oltre la maggiore portatilità) ad esempio ha anche una focale corta, tale da permettere di abbracciare un campo maggiore e utilizzare ingrandimenti più bassi senza necessità di andare a scovare oculari dalla lunga focale.

Dando qualche numero, un 100 mm f/5 (focale 500 mm) con un focheggiatore da 31,8 mm puo inquadrare un campo massimo di 3,2° ottenibile ad esempio con un 25 mm da 64° a 20x (P.U. di 5 mm); mentre con un 100 mm f/10 (focale 1000 mm), con lo stesso focheggiatore il campo massimo dimezzerebbe, l'oculare più lungo facilmente reperibile in commercio è il classico plössl da 40 mm e 40° di campo, avresti 25x appunto un campo di 1,6° e una P.U. di 4 mm.

Col primo riusciresti ad inquadrare M31 per intero, la nebulosa Velo con un po di contesto, la Nordamerica e la Pellicano in una sola inquadratura, con l'altro invece no, quindi motivi per usare un rifrattore "corto" ce ne sono diversi. ;)

Tex
21-12-2024, 14:00
Ti ringrazio per la spiegazione esaustiva,anche se mi riferivo ad osservazione terrestre grazie

Angelo_C
21-12-2024, 14:19
Per l'osservazione terreste ha ancora più senso utilizzare un rifrattore corto, perché oltre al campo maggiore (di cui ho già scritto), la bassa focale permette di usare bassi ingrandimenti, che nel terrestre diurno sono importantissimi, visto che in tali condizioni il seeing ad "alzo zero" è quasi sempre fetente.

Se ci fai caso, tutti gli spotting scope che si utilizzano in ambito naturalistico sono dei compatti che partono da 15/20 ingrandimenti e arrivano al massimo a 60x (salvo qualche rara eccezione), proprio perché gli ingrandimenti superiori ai 30x sono usabili solo in particolari condizioni (giornate uggiose dove manca l'irraggiamento diretto del Sole, all'alba/tramonto et simila), in tutti gli altri casi, se alzi troppo l'ingrandimento ti ritrovi l'immagine che bolle.

Tex
21-12-2024, 14:26
Si infatti questo l'ho notato pure io infatti ho notato che già 60 ingrandimenti è quasi un limite proibitivo A volte uso un binocolo 20x60 ma spesso mi piace spingermi a 40x

Giovanni BRUNO
22-12-2024, 15:23
Per le osservazioni terrestri è bene specificare il, oppure i soggetti delle osservazioni.

Per le osservazioni naturalistiche dove il soggetto è relativamente vicino, bastano dei bassi ingrandimenti e quindi si può osservare con relativamente basso disturbo dal cattivo seeing termico diurno con roba tipo 10x50.

Mentre ad esempio io adoro fare delle osservazioni architettoniche di ville, castelli e rifugi alpini a grande distanza, tipo 5Km, 10Km, 20Km, in questo caso sono necessari degli alti ingrandimenti e necessariamente osservare solo poco dopo l'alba, oppure solo poco prima del tramonto.

In questo caso specifico i normali binocoli tipo 10x50, ma anche 20x80 non sono abbastanza potenti, infatti io utilizzo in preferenza dei telescopi di medio-piccola apertura + una torretta binoculare per godere della pseudo tridimensionalità data anche dalla torretta binoculare.

Ho avuto ed usato con soddisfazione anche dei grossi BT da 100mm APO a 45°, ma cominciano ad essere già molto costosi e molto pesanti e non amo particolarmente la loro messa a fuoco individuale.

Quindi ho trovato il compromesso di osservare con un telescopio + una torretta binoculare angolata a 45°, con cui godo di alta potenza ottica, alta qualità di immagine ed una comodissima messa a fuoco centralizzata.

Non di meno apprezzo il mio IBIS 20x80ED ed il mio CANON 15x50 IS per soggetti meno bisognosi di più alti ingrandimenti, tipo osservare gli aerei e gli uccelli in lenta ed ordinata migrazione.:)

Tex
22-12-2024, 15:49
Siccome da casa mia ho la fortuna di poter osservare la campagna iblea,le mucche al pascolo,vecchie masserie e quant'altro a non meno di 5 km di distanza minimo i 20x del mio binocolo mi sembrano pochi per catturare qualche dettaglio in più Ho già un konusuper 120 /1000 con un oculare da 25 mm,ma pensavo che con un rifrattore più corto tipo un 500 mm potessi avere delle immagini più luminose Mi hanno spiegato che non ê così Con il mak130 non mi trovo a causa l'ostruzione dello stesso (immagine meno contrastata in visione terrestre)

Giovanni BRUNO
23-12-2024, 09:05
Non so come performa il tuo MAK da 130mm che credo sia il 130/1900mm, ma io per il terrestre uso intensamente i MAK da 102mm e 127mm, + torretta binoculare ZEISS angolata a 45°, con risultati eccellenti nel terrestre diurno, con la precauzione di osservare presto al mattino, oppure un'ora prima del tramonto pomeridiano.

Purtroppo le torrette ZEISS angolate a 45° non sono tutte uguali, alcune lasciano le immagini totalmente ribaltate, altre come le mie erigono il SOTTO con il SOPRA, ma lasciano invertita la DESTRA con la SINISTRA, come i comuni diagonali stellari non totalmente eretti.

Inoltre tali torrette sono montate sui microscopi ZEISS e quindi necessitano di un attacco da 31,8mm e due porta oculari da 31,8mm, cosa facile per un autocostruttore, ma da far fare ad un tornitore per un non autocostruttore.:)

Tex
23-12-2024, 09:17
No è il motormax konus 130 f 2000 A parità di ingrandimenti preferisco il rifrattore konusuper 120 F1000,ribadisco in visuale terrestre ....

Giovanni BRUNO
11-01-2025, 10:24
Tornando all'osservazione terrestre a medio-basso ingrandimento con un telescopio, tipo da 20x a 60x, io ho trovato la quadra con il rifrattore TS SD APO FPL-53 + LANTANIO da 102/711mm ad f7, molto compatto da tutto chiuso, ( solo 600mm ) e ( paraluce estraibile-richiudibile ) + una maniglia autocostruita e montata a cavallo dei due anelli di serie.

Movimentare i 4Kg dell'APO da 4" è semplicemente un non problema.

Il 102/711mm ha un focheggiatore da 2°,5 micrometrico 1/10 ed un attacco da 2", ovvero posso montarci un diagonale da 2" ed il mio ocularone BAADER ASPHERIC da 36mm/72°, con cui ottengo solo 19,75x e un larghissimo campo di 3°,65 , ciliegina sulla torta, posso montare sia una torretta ZEISS angolata a 45° ( un sogno per il terrestre ) che una torretta diritta a 90° per l'astronomico.

Tale 102mm APO l'ho pagato da usato solo 650€ e davvero non vedo perché avrei dovuto spendere oltre la metà per un ACRO da 102mm ad f5, oppure ad f10 nuovo.

Ancora ricordo come un'incubo il mio primo rifrattore serio e costosissimo, il presunto mitico VIXEN 102M, pesantissimo e lungo come la fame, con il suo paraluce fisso, il quale ballava la samba sulla parimenti costosissima ed inadeguata montatura VIXEN GP, senza neanche uno straccio di motore in AR.

Inoltre aveva il focheggiatore da 31,8mm e quindi niente larghissimi campi, oltre a tremare per troppi secondi appena si toccava la messa a fuoco.

Dell'annesso cavallettino della GP, in ectoplasmatico alluminio, mi si tranciarno alla prima apertura, i parimenti ectoplasmatici pernini di tenuta del ragnetto centrale a tre braccetti, certo, all'epoca da buon canoista avevo una forza erculea e conseguente poca sensibilità a movimenti cauti.;)

Insomma, un anno fa ho pagato il TS SD APO da 102/711mm comprato usato, meno della metà che pagai l'ACRO 102M da nuovo e con la sua ben visibile aberrazione cromatica.:)

Free
11-01-2025, 13:51
Be , c'è da dire che se anche il vixen 102 M lo avresti comprato usato , lo avresti pagato anche meno della metà di quanto hai pagato usato il 102 ed .
Io uso con profitto una vixen SP con motorizzazione originale , avvolte con sopra il tuo stesso 102 ED e non ho minimamente problemi di vibrazioni , sarà perché ho sotto un cavalletto in legno autocostruito , non so , altre volte ci monto sopra il ts individual 102 f11 con quello ha delle leggere vibrazioni ma svaniscono nel giro di tre o quattro secondi , niente di cui venire matti , per quanto riguarda il cromatismo sono d'accordo con te un buon ed f7 e migliore del 102 m f10 , ma come ben ricorderai questo telescopio ha fatto sognare tante persone ai suoi tempi e chi lo aveva , lo teneva stretto .

Gonariu
11-01-2025, 16:53
Ciao Tex, per i panorami/paesaggi io uso un piccolo acromatico corto 80/400 o un Maksutov 90/1250, montati entrambi su un treppiede fotografico. Se vuoi comprare un rifrattore corto la scelta è fra un acromatico o un apocromatico, dipende da quanto si vuole spendere e quanto si tolleri il residuo di cromatismo in un acromatico, oltre a altre (eventuali) esigenze/gusti particolari.

Giovanni BRUNO
12-01-2025, 09:43
FREE, il 102M lo comprai completo di montatura ed all'epoca il tutto costava come due medi stipendi mensili, una vera enormità.

Ricordo ancora che di serie aveva un KELLNER CELESTRON da 20mm ed un OR da 5mm e ricordo benissimissimo + issimo che riuscii ad usare discretamente il KELLNER da 20mm a 50x, anche se pure lui vibrava nel metterlo a fuoco, mentre non riuscii mai ad usare seriamente i 200x dati dal OR da 5mm, perché durante la messa a fuoco le vibrazioni terribili non consentivano una precisa messa a fuoco.

Tu hai poi rimediato mediante un estremamente più robusto cavallettone in legno, ma io avevo comprato il complessivo completo di 102M + GP + cavallettino ectoplasmatico in alluminio ed il mio severo giudizio a quella traballante configurazione originale si riferisce dove il collo di bottiglia non era il 102M, ma un poco la GP e moltissimo il cavallettino-ino-ino.:twisted:

Oggi uso con profitto il TS SD APO da 102/711mm + una pesantissima torretta ZEISS a 45° come critico peso di punta anteriore , oppure una pesante torretta DENKEMEYER diritta, il tutto montato su un cavalletto fotografico MANFROTTO TRIMAN 028 + TESTA VIDEO M516 e riesco a focheggiare perfettamente senza nessun problema di vibrazioni.

Davvero impagabile poi la estrema comodità del cavallettone TRIMAN 028 con la sua lunga e robusta colonna mobilie a manovella e cremagliera, che rende comode le osservazioni a qualsiasi altezza del soggetto da osservare rendendo le osservazioni tipo: IN GINOCCHIO DA TE!!!!! un lontanissimo ricordo.
Possiedo pure un CAVALLETTONE VINTEN con una enorme colonna estraibile da 50mm a manovella e dichiarato capace di reggere ben 50Kg, tale VINTEN se messo a confronto il traballante cavallettino VIXEN, segna una differenza abissale di comodità d'uso ed estrema granitica tenuta antivibrazioni.

Se usato senza torretta, ma nella configurazione identica al VIXEN 102M, ovvero un diagonalino da 31,8mm ed un ocularetto del formato 31,8mm da 4mm, posso prendere a sberle il TS SD APO, un rapido guizzo e si assesta subito in meno di 1 secondo.

Il mio intervento voleva dimostrare ai neofiti, giovani e meno giovani, di quanto la tecnica dei telescopi si è evoluta in positivo, sia alla voce prestazionale che alla voce della comodità globale d'uso e per non farli cadere in trappole di acquisto di strumenti meno comodi e meno servizievoli.

la mia cinquantennale esperienza sul campo mi ha insegnato che la comodità di rimessaggio, trasporto ed uso sul campo, decidono su quante osservazioni faremo e se ci stuferemo presto, oppure continueremo per decenni ad essere degli astrofili soddisfatti.:)

Paolo25
12-01-2025, 16:16
Quando trovo il momento giusto (e il meteo giusto) per osservare di giorno uso anch'io con buona soddisfazione un acromatico corto (102/500), tipicamente a 20-30X, e un Mak 90/1250, tipicamente a 40-65X. Li trovo complementari, e l'acro fino a 30X ha un comportamento sostanzialmente "APO"; il tutto su cavalletto fotografico e testa fluida :)

Giovanni BRUNO
15-01-2025, 09:30
Quell'ACRO da 102/500mm è davvero pregevole per essere un tirato f5.

Lo scoprii mediante il bellissimo TEST di CHERUBINO, alias DARK-STAR sul suo bellissimo sito personale e quando lui lo mise in vendita come usato, subito comprai proprio l'esemplare oggetto del test ed in effetti era davvero un eccellente compromesso tra estrema compattezza e leggerezza e discrete prestazioni ottiche.

Ovviamente lo usai per estemporanee osservazioni deep sky balconare, non certo per osservazioni planetarie.

Lo scambiai con un ACRO SW da 120/600mm, certamente con più potenza ottica, ma già aveva meno secchezza di immagine, cosa del tutto logica, a pari rapporto focale ed al crescere del diametro, peggiora la correzione cromatica.

Ma anche l'ACRO da 120/600mm è un bel rifrattore per il deep sky
balconaro, ancora ben gestibile, se diaframmato a 90mm, aveva anche meno aberrazione cromatica del 102/500mm, essendo diventato un 90/600mm ad f6,67 .:)