Visualizza Versione Completa : questione campionamento
MissStrange
15-10-2024, 11:01
Nelle mie riprese planetarie oramai vado di default con il treno ottico perchè ho fatto i compiti e so che con la camera asi 224, il C8 e il focal extender 2x ottengo il campionamento ottimale con Giove. Poi lo so, dipende anche dal seeing, ma se fa pena non le faccio proprio le riprese. Insomma, quello che vedevo sul monitor mi soddisfaceva e procedevo di default. Però qualche giorno fa ho fatto una ripresa di Giove senza raddoppiare la focale, perchè volevo riprendere i satelliti. E' venuto più piccolino ma a me pareva che sono riuscita a riprendere molti più dettagli del solito. E' una mia impressione? Forse è meglio sottocampionare a questo punto? Il focal extender è quello della Explore Scientific e penso sia di buona qualità ma comunque sottrae luce, o no? Illuminatemi o voi guru dell'alta risoluzione:razz:
Non sono un esperto di HD , ma quando facevo le riprese planetarie e lunari con il mio MAK ho avuto esattamente la tua stessa esperienza. Spesso a campionamento ottimale ( o molto vicino) le immagini non erano cosi pulite e godibili come invece quando sottocampionavo. Puo' darsi che il mio seeing era ben lontano dall'esser ottimale (essenziale se si pretende di lavore con il giusto campionamento) o il set up in se che non era preparato bene..non ho mai investigato piu' di molto. Credo che in fondo sia un po come quando osservi, piu' allunghi la focale ( in questo caso il rapporto focale) piu' serve avere condizioni di contorno ottimali.Seguo le discussione perche' mi ha sempre interessato questo aspetto.
Ciao Iaco e Miss,
tema interessante quello posto.
Premessa, per ottenere delle immagini che mostrino i dettagli più fini di un pianeta è necessario riprendere sfruttando il Potere Risolutivo del proprio telescopio. Più c'è diametro più aumento il PR.
Quindi per cercare di sfruttare il nostro PR adottiamo un mix di focale e dimensione pixel che ci porta al campionamento ottimale. Ma basa questo?
In pratica le cose sono molto più complicate perché ci sono diversi fattori che lavorano contro di noi tanto più ci avviciniamo al campionamento ottimale. In primis la qualità ottica e meccanica del nostro telescopio, nessuno telescopio è privo di problemi meccanici o ottici.
In secondo luogo i fattori esterni, uno per tutti è il seeing. Ma non è l'unico. Anche la dispersione atmosferica è un altro fattore di cui tener conto ad esempio.
Un altro aspetto non semplice da gestire è la messa a fuoco. Ad esempio si potrebbe pensare che una messa a fuoco sulle stelle (infinito) possa andar bene anche per Giove, consideranto il rapporto tra la nostra focale di ripresa e l'enorme distanza di Giove. Invece no, Giove ha un fuoco diverso dalle quello delle stelle e non è affatto semplice o scontato che durante una ripresa si riesca a trovarlo esattamente, basta veramente poco per non essere bene a fuoco.
Altro aspetto è l'esperienza di elaborazione in post produzione che pesa un bel 50% sul risultato finale. Ad esempio nel mio caso ho impiegato centinaia di elaborazioni in questi anni per migliorare sempre di più il risultato. Confrontando anche più software di elaborazione planetaria. Alla fine sono tornato da dove ho iniziato, ossia Registax.
La ripresa planetaria a focali così alte non è una passeggiata ed occorre molta, molta pazienza prima di arrivare a risultati decenti, analizzando ogni volta cosa è andato storto e cosa potevi fare meglio.
Il consiglio che posso dare è di non rinunciare, non demordere e confrontarsi per capire come migliorare le proprie foto.
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