orione2000
01-11-2013, 19:49
Nuove prove dal WISE e dal GALEX sono a favore della teoria del “inside-out” dell’evoluzione di una galassia:che sostiene che la formazione stellare parta dal nucleo di essa e si diffonde verso l’esterno della stessa.
La tecnica usata è la stessa di quella messa in atto attraverso lo studio degli anelli concentrici di un albero per stabilire la sua vita.
Si è notato che ad ogni esplosione di formazione stellare è seguita, dopo uno o due miliardi di anni, da nascite stellari nel margine esterno,causate da fusioni minori con i gas,che forniscono nuovo combustibile per le stelle. Dopo questa fase di formazione stellare la galassia diventa quiescente.
La scoperta potrebbe anche risolvere un mistero sulle galassie più vecchie. Infatti nelle galassie prese in studio,note come “red and dead” a causa del loro colore rosso e la mancanza di nuove nascite stellari,hanno una sorprendente quantità di luce ultravioletta proveniente dalle regioni esterne.L’’emissione di raggi ultravioletti è spesso generata da calde e giovani stelle,ma queste galassie sono state considerate troppo vecchie per ospitare una popolazione così giovane.
La soluzione del mistero è probabilmente dovuta alle calde e vecchie stelle. Gli scienziati del Virginia Tech,Blacksburg,in Virginia hanno usato un nuovo approccio multi-lunghezza d’onda per mostrare che la luce ultravioletta sembra provenire da una fase in ritardo nella vita delle stelle più grandi,quando soffiano gli strati esterni e la riscaldano.
Il motivo per cui si è scelto di usare GALEX e WISE è stato quello dell’operatività nei campi ultravioletti(GALEX) e nell’infrarosso(WISE),in modo da mappare i progressi della formazione stellare all’interno delle galassie.
Fonte:news NASA
Orione2000
La tecnica usata è la stessa di quella messa in atto attraverso lo studio degli anelli concentrici di un albero per stabilire la sua vita.
Si è notato che ad ogni esplosione di formazione stellare è seguita, dopo uno o due miliardi di anni, da nascite stellari nel margine esterno,causate da fusioni minori con i gas,che forniscono nuovo combustibile per le stelle. Dopo questa fase di formazione stellare la galassia diventa quiescente.
La scoperta potrebbe anche risolvere un mistero sulle galassie più vecchie. Infatti nelle galassie prese in studio,note come “red and dead” a causa del loro colore rosso e la mancanza di nuove nascite stellari,hanno una sorprendente quantità di luce ultravioletta proveniente dalle regioni esterne.L’’emissione di raggi ultravioletti è spesso generata da calde e giovani stelle,ma queste galassie sono state considerate troppo vecchie per ospitare una popolazione così giovane.
La soluzione del mistero è probabilmente dovuta alle calde e vecchie stelle. Gli scienziati del Virginia Tech,Blacksburg,in Virginia hanno usato un nuovo approccio multi-lunghezza d’onda per mostrare che la luce ultravioletta sembra provenire da una fase in ritardo nella vita delle stelle più grandi,quando soffiano gli strati esterni e la riscaldano.
Il motivo per cui si è scelto di usare GALEX e WISE è stato quello dell’operatività nei campi ultravioletti(GALEX) e nell’infrarosso(WISE),in modo da mappare i progressi della formazione stellare all’interno delle galassie.
Fonte:news NASA
Orione2000