etruscastro
01-11-2013, 12:06
Nel terzo appuntamento del DSJ del mese di novembre, vorrei portare all’attenzione ben due oggetti del nostro cielo boreale, semplici da individuare dato che sono nella stessa porzione di cielo ma che, come vedremo, sono due oggetti completamente diversi tra loro….. parliamo di M52 (NGC 7654) e di NGC 7635 nota soprattutto come la "Nebulosa “Bolla” entrambe nella costellazione di CASSIOPEA. (http://www.astronomia.com/2011/05/20/la-costellazione-di-cassiopea/)
FOTO M52 e nello stesso campo NGC 7635:
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M52 è anche catalogato con i nomi di CR 455, MEL 243, scoperto da C.Messier il 7 settembre 1774 mentre seguiva la cometa di quell’anno di cui nei sui appunti osservativi lo descriveva come:
"Ammasso di piccolissime stelle, mescolate con nebulosità, che può essere visto solo in un telescopio acromatico... è sotto la stella d di Cassiopeia..."
ovviamente Messier si sbagliava (errore sicuramente causato dalla bassa qualità del suo strumento), mentre Lord Ross in seguito contava circa 200 componenti al suo interno.
È uno degli ammassi più densi dato si stima che abbia una media di 3 stelle per parsec cubico e addirittura nella sua parte centrale ci possa essere una densità di stelle pari a 50 per parsec cubico.
M52 si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 23h 24m 12s e di Declinazione di +61° 35’, ha una Magnitudine Visuale di +7.3 ed una Dimensione Apparente di 13’ con una Dimensione Reale di 19 a.l., è molto difficile stimare la sua distanza da noi dato che l’ammasso si trova nello stesso piano galattico del sistema solare, quindi la sua luce è fortemente influenzata dall’ assorbimento interstellare della nostra galassia,
comunque la distanza è compresa tra i 3900 ed i 4900 a.l. anche scientificamente viene accetta una distanza di 4500 a.l. l’ammasso è relativamente giovane dato che si stima un’età di 160 milioni di anni e al suo interno ha diverse stelle di classe spettrale B, quindi stelle azzurre e massicce.
Di diversa natura astronomica è ovviamente NGC 7635 catalogata anche come Sharpless 162 e C 11, essa è una nebulosa ad emissione ricca di H II, idrogeno ionizzato dall’emissione ultraviolette delle stelle calde e giganti al suo interno, la sua temperatura è tale che permette alla nebulosa di rendersi osservabile nello spettro visibile con il tipico colore rosso dell’idrogeno. NGC 7635, la nebulosa Bolla non è da confondersi con NGC 7638 che è la regione nebulare che è al suo contorno.
La nebulosa è stata per tempo confusa come una nebulosa planetaria proprio per la sua figura ben definita e precisa, in realtà è il risultato del forte vento stellare che al suo interno la stella SAO 20575 nota anche con la sigla BD+602522, una gigante e massiva stella di massa pari a 9 volte quella solare spinge alla fantastica velocità di 2000 km/s, essa è la causa anche della ionizzazione della nebulosa, questa stella fa parte delle categoria di Wolf-Rayet.
NGC 7635 si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 23h 20m 45.5s e di Declinazione +61° 12’ 45” (quindi a circa 35’ d’arco a SW da M52) con una Magnitudine Apparente di +11 ed una Dimensione Apparente di 15’ x 8’ con una Distanza stimata di 11.000 a.l., le sue Dimensioni Reali corrispondono a circa 5 a.l.
TROVIAMO M52 / NGC 7635 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
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Trovare M52 e, di conseguenza la nebulosa Bolla è molto semplice, basta partire da Caph (Beta Cassiopea + 2.25) e giungere con un retta immaginaria a Iota Cephei (+ 3.5), a circa metà retta si trova la brillante 4 Cassiopea (+4.95). M52 si trova a meno di 0.5° a SW.
APPUNTI DI ASTROFISICA
Le stelle catalogate come Wolf-Rayet (che prendono il nome da Charles Wolf e da Georges Rayet ) sono oggetti molto peculiari e statisticamente rare…. Esse sono stelle estremamente calde ( generalmente la temperatura è compresa tra i 25.000 e i 50.000 K) e massicce ( oltre le 20 masse solari) che sono caratterizzate da un fortissimo vento stellare con velocità che possono superare le 2.000 km/s e da una forte emissioni di polveri.
Le stelle di Wolf-Rayet sono un’evoluzione delle stelle supermassicce con evidenti linee di emissione di Elio e Azoto (classificate come WN) o di Elio-Carbonio-Ossigeno (classificate come WC o WO), proprio per le loro linee di emissione queste stelle sono relativamente semplici da osservare anche in galassie vicine. Nella nostra Via Lattea sono state catalogate circa 230 stelle di Wolfe-Rayet.
STORIA DELL’ASTROFISICA
Oggi portiamo un veloce e doveroso omaggio a due astronomi che hanno dato un prezioso contributo alla comprensione dell’evoluzione stellare, parliamo di Charles Wolf e di Georges Rayet:(cit. Wikipedia)
Charles Joseph Étienne Wolf è nato a Vorges il 9 novembre1827 e morto a Parigi il 4 luglio1918 è stato un astronomo francese.
Nel 1862 Urbain Le Verrier gli offrì un posto da assistente presso l'osservatorio di Parigi. Fu eletto membro dell' Académie des sciences nel 1883, di cui divenne presidente nel 1898. Venne poi nominato associato della Royal Astronomical Society nel 1874.
Nel 1867 scoprì, assieme a Georges Rayet, una nuova tipologia di stelle che prese dai due astronomi il nome di stelle di Wolf-Rayet.
Georges Antoine Pons Rayet Bordeaux, 22 dicembre – 14 giugno è stato un astronomo francese.
Iniziò a lavorare presso l'osservatorio di Parigi nel 1863. Era specializzato nella spettroscopia, che allora era un nuovo ambito di ricerca; si interessò anche di meteorologia.
Fu fondatore nonché direttore per oltre 25 anni (fino alla sua morte) dell'osservatorio di Bordeaux.
Scoprì nel 1867, assieme a Charles Wolf, le stelle di Wolf-Rayet.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE
Osservare M52 è estremamente semplice data la sua cospicua luminosità visuale, già in un binocolo 10x50 regala immense emozioni, ma data la sua compattezza, per poterne separare le sue componenti occorre un telescopio anche di modesta apertura.
Ultimamente ho osservato M52 con il CPC 11” a 112x scrivendo:
l’ammasso è ricchissimo, oltre 50 stelle sono separate visualmente, con un’addensamento elevato nella parte centrale, sicuramente uno degli ammassi più belli del cielo boreale….
NGC 7635 invece è un’oggetto che da il meglio di se in astrofotografia a lunga posa, visualmente è ostica data la sua bassa L.S., consiglio la visione distolta (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?1122-La-Visione-Distolta&p=14164#post14164 la visione distolta) e l’alternanza dei diversi filtri interferenziali uniti ad un telescopio dalla “veloce focale”, la “Bolla” si intravede sotto un cielo buio come un’ addensamento di luce più evidente del contorno della porzione del C.R.
Sotto allego una splendida foto amatoriale di un mio concittadino e amico (Alessandro Benedetti) con i seguenti parametri e strumentazione:
Location: Tarquinia, 31 luglio e 21 agosto 2010
- Ottica: GSO Newton 8" f/5
- Fotocamera: Canon EOS 350D modificata
- Guida: CCD S.E. Lodestar
- Esposizione: 3 ore (12x5 min. RGB + 12x10 min. Ha + 10 Dark)
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Buona lettura
Etruscastro
FOTO M52 e nello stesso campo NGC 7635:
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M52 è anche catalogato con i nomi di CR 455, MEL 243, scoperto da C.Messier il 7 settembre 1774 mentre seguiva la cometa di quell’anno di cui nei sui appunti osservativi lo descriveva come:
"Ammasso di piccolissime stelle, mescolate con nebulosità, che può essere visto solo in un telescopio acromatico... è sotto la stella d di Cassiopeia..."
ovviamente Messier si sbagliava (errore sicuramente causato dalla bassa qualità del suo strumento), mentre Lord Ross in seguito contava circa 200 componenti al suo interno.
È uno degli ammassi più densi dato si stima che abbia una media di 3 stelle per parsec cubico e addirittura nella sua parte centrale ci possa essere una densità di stelle pari a 50 per parsec cubico.
M52 si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 23h 24m 12s e di Declinazione di +61° 35’, ha una Magnitudine Visuale di +7.3 ed una Dimensione Apparente di 13’ con una Dimensione Reale di 19 a.l., è molto difficile stimare la sua distanza da noi dato che l’ammasso si trova nello stesso piano galattico del sistema solare, quindi la sua luce è fortemente influenzata dall’ assorbimento interstellare della nostra galassia,
comunque la distanza è compresa tra i 3900 ed i 4900 a.l. anche scientificamente viene accetta una distanza di 4500 a.l. l’ammasso è relativamente giovane dato che si stima un’età di 160 milioni di anni e al suo interno ha diverse stelle di classe spettrale B, quindi stelle azzurre e massicce.
Di diversa natura astronomica è ovviamente NGC 7635 catalogata anche come Sharpless 162 e C 11, essa è una nebulosa ad emissione ricca di H II, idrogeno ionizzato dall’emissione ultraviolette delle stelle calde e giganti al suo interno, la sua temperatura è tale che permette alla nebulosa di rendersi osservabile nello spettro visibile con il tipico colore rosso dell’idrogeno. NGC 7635, la nebulosa Bolla non è da confondersi con NGC 7638 che è la regione nebulare che è al suo contorno.
La nebulosa è stata per tempo confusa come una nebulosa planetaria proprio per la sua figura ben definita e precisa, in realtà è il risultato del forte vento stellare che al suo interno la stella SAO 20575 nota anche con la sigla BD+602522, una gigante e massiva stella di massa pari a 9 volte quella solare spinge alla fantastica velocità di 2000 km/s, essa è la causa anche della ionizzazione della nebulosa, questa stella fa parte delle categoria di Wolf-Rayet.
NGC 7635 si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 23h 20m 45.5s e di Declinazione +61° 12’ 45” (quindi a circa 35’ d’arco a SW da M52) con una Magnitudine Apparente di +11 ed una Dimensione Apparente di 15’ x 8’ con una Distanza stimata di 11.000 a.l., le sue Dimensioni Reali corrispondono a circa 5 a.l.
TROVIAMO M52 / NGC 7635 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)
4828
4829
4830
Trovare M52 e, di conseguenza la nebulosa Bolla è molto semplice, basta partire da Caph (Beta Cassiopea + 2.25) e giungere con un retta immaginaria a Iota Cephei (+ 3.5), a circa metà retta si trova la brillante 4 Cassiopea (+4.95). M52 si trova a meno di 0.5° a SW.
APPUNTI DI ASTROFISICA
Le stelle catalogate come Wolf-Rayet (che prendono il nome da Charles Wolf e da Georges Rayet ) sono oggetti molto peculiari e statisticamente rare…. Esse sono stelle estremamente calde ( generalmente la temperatura è compresa tra i 25.000 e i 50.000 K) e massicce ( oltre le 20 masse solari) che sono caratterizzate da un fortissimo vento stellare con velocità che possono superare le 2.000 km/s e da una forte emissioni di polveri.
Le stelle di Wolf-Rayet sono un’evoluzione delle stelle supermassicce con evidenti linee di emissione di Elio e Azoto (classificate come WN) o di Elio-Carbonio-Ossigeno (classificate come WC o WO), proprio per le loro linee di emissione queste stelle sono relativamente semplici da osservare anche in galassie vicine. Nella nostra Via Lattea sono state catalogate circa 230 stelle di Wolfe-Rayet.
STORIA DELL’ASTROFISICA
Oggi portiamo un veloce e doveroso omaggio a due astronomi che hanno dato un prezioso contributo alla comprensione dell’evoluzione stellare, parliamo di Charles Wolf e di Georges Rayet:(cit. Wikipedia)
Charles Joseph Étienne Wolf è nato a Vorges il 9 novembre1827 e morto a Parigi il 4 luglio1918 è stato un astronomo francese.
Nel 1862 Urbain Le Verrier gli offrì un posto da assistente presso l'osservatorio di Parigi. Fu eletto membro dell' Académie des sciences nel 1883, di cui divenne presidente nel 1898. Venne poi nominato associato della Royal Astronomical Society nel 1874.
Nel 1867 scoprì, assieme a Georges Rayet, una nuova tipologia di stelle che prese dai due astronomi il nome di stelle di Wolf-Rayet.
Georges Antoine Pons Rayet Bordeaux, 22 dicembre – 14 giugno è stato un astronomo francese.
Iniziò a lavorare presso l'osservatorio di Parigi nel 1863. Era specializzato nella spettroscopia, che allora era un nuovo ambito di ricerca; si interessò anche di meteorologia.
Fu fondatore nonché direttore per oltre 25 anni (fino alla sua morte) dell'osservatorio di Bordeaux.
Scoprì nel 1867, assieme a Charles Wolf, le stelle di Wolf-Rayet.
CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE
Osservare M52 è estremamente semplice data la sua cospicua luminosità visuale, già in un binocolo 10x50 regala immense emozioni, ma data la sua compattezza, per poterne separare le sue componenti occorre un telescopio anche di modesta apertura.
Ultimamente ho osservato M52 con il CPC 11” a 112x scrivendo:
l’ammasso è ricchissimo, oltre 50 stelle sono separate visualmente, con un’addensamento elevato nella parte centrale, sicuramente uno degli ammassi più belli del cielo boreale….
NGC 7635 invece è un’oggetto che da il meglio di se in astrofotografia a lunga posa, visualmente è ostica data la sua bassa L.S., consiglio la visione distolta (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?1122-La-Visione-Distolta&p=14164#post14164 la visione distolta) e l’alternanza dei diversi filtri interferenziali uniti ad un telescopio dalla “veloce focale”, la “Bolla” si intravede sotto un cielo buio come un’ addensamento di luce più evidente del contorno della porzione del C.R.
Sotto allego una splendida foto amatoriale di un mio concittadino e amico (Alessandro Benedetti) con i seguenti parametri e strumentazione:
Location: Tarquinia, 31 luglio e 21 agosto 2010
- Ottica: GSO Newton 8" f/5
- Fotocamera: Canon EOS 350D modificata
- Guida: CCD S.E. Lodestar
- Esposizione: 3 ore (12x5 min. RGB + 12x10 min. Ha + 10 Dark)
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Buona lettura
Etruscastro