vesna71
30-04-2024, 15:22
M-3 : ( osservazione del 29 aprile 2024 )
ammasso globulare mv 6,2 dimensioni 18' -
Osservazione fatta da casa dalle 22:20 ( seeing 4, SQM 19,19 ) alle 00:15 ( seeing 4, SQM 19,21 )
Dopo mesi di nuvole o seeing orribile oggi il cielo appare discretamente limpido anche se piuttosto luminoso con qualche nuvoletta bianca che sale da sud, il target prescelto é facile da individuare data la sua posizione a metà strada tra Cor Caroli e Arturo.
Individuato facilmente al cercatore 9x60 come un batuffolo di luce contornato da poche stelline, a 65 ingrandimenti il globulare é già “sgranato” fin quasi al centro, é incastonato tra tre astri disposti a triangolo isoscele mentre un po' più a sud/ovest spicca la SAO 82944, una stella dorata di mv 6,22 a circa 25'. Già a 120x, la risoluzione arriva fino al nucleo del globulare dandomi la sensazione di sfericità dell'oggetto, ad ingrandimenti maggiori le stelle di campo aumentano a tal punto da impreziosire questo gioiello del cielo, impressionante la visione binoculare a 230x, peccato solamente per il cielo urbano...
Alla fine preferisco la visione al 13mm che con i suoi 155 ingrandimenti ed il campo apparente di circa 38' è l'oculare che meglio spettacolarizza questo ammasso di stelle!
53520
Di seguito qualche nota storica:
Fu scoperto dall'astronomo francese Charles Messier il 3 maggio 1764 e fu catalogato come nebulosa:
“... ne ho scoperto uno tra Bootes e uno dei cani da caccia di Hevelius, il sud dei due, esattamente tra la coda e le zampe di questo cane, secondo le carte di Flamsteed. Ho osservato quella nebulosa sul meridiano con un telescopio gregoriano di 30 punti focali, che ingrandisce 104 volte, non contiene alcuna stella; il centro è brillante, e la luce si perde sbiadito all'esterno; è rotonda e potrebbe avere 3 minuti di arco di diametro. Si può vedere in un buon cielo con un normale rifrattore di un piede , non contiene alcuna stella, il suo centro è brillante, e la sua luce sta gradualmente svanendo, è rotonda...”
Fu in seguito Sir William Herschel a risolvere per la prima volta il globulare in stelle:
"... nel miei riflettori da 7, 10 e 20 piedi ho visto una sorta di nebulosità screziata, che io chiamerò risolvibile; in modo che mi aspetti che il mio attuale telescopio renda, forse, le stelle visibili di cui suppongo essere composta ... "
L'ammiraglio William Henry Smyth ha dato il meglio di se:
"...Una brillante e bella congregazione globulare di non meno di 1000 piccole stelle, tra il segugio meridionale e il ginocchio di Bootes; brilla splendidamente verso il centro e ha tentacoli in tutte le direzioni, tranne la sf [su sud; SE], dove è così compresso che, con i suoi vagabondi, ha qualcosa della figura della creatura oceanica luminosa chiamata Medusa pellucens. Questo nobile oggetto è situato in un triangolo formato da tre piccole stelle nel np [nord precedente; NW], nf [nord following; NE], e sf [ SE], che, per la loro luminosità comparata, aggiungono alla bellezza del campo. Questa massa è una di quelle sfere di stelle compatte e incuneate, le cui leggi di aggregazione è così impossibile da assegnare; ma la rotondità della figura dà piena indicazione di qualche legame generale attraente di unione...”
ammasso globulare mv 6,2 dimensioni 18' -
Osservazione fatta da casa dalle 22:20 ( seeing 4, SQM 19,19 ) alle 00:15 ( seeing 4, SQM 19,21 )
Dopo mesi di nuvole o seeing orribile oggi il cielo appare discretamente limpido anche se piuttosto luminoso con qualche nuvoletta bianca che sale da sud, il target prescelto é facile da individuare data la sua posizione a metà strada tra Cor Caroli e Arturo.
Individuato facilmente al cercatore 9x60 come un batuffolo di luce contornato da poche stelline, a 65 ingrandimenti il globulare é già “sgranato” fin quasi al centro, é incastonato tra tre astri disposti a triangolo isoscele mentre un po' più a sud/ovest spicca la SAO 82944, una stella dorata di mv 6,22 a circa 25'. Già a 120x, la risoluzione arriva fino al nucleo del globulare dandomi la sensazione di sfericità dell'oggetto, ad ingrandimenti maggiori le stelle di campo aumentano a tal punto da impreziosire questo gioiello del cielo, impressionante la visione binoculare a 230x, peccato solamente per il cielo urbano...
Alla fine preferisco la visione al 13mm che con i suoi 155 ingrandimenti ed il campo apparente di circa 38' è l'oculare che meglio spettacolarizza questo ammasso di stelle!
53520
Di seguito qualche nota storica:
Fu scoperto dall'astronomo francese Charles Messier il 3 maggio 1764 e fu catalogato come nebulosa:
“... ne ho scoperto uno tra Bootes e uno dei cani da caccia di Hevelius, il sud dei due, esattamente tra la coda e le zampe di questo cane, secondo le carte di Flamsteed. Ho osservato quella nebulosa sul meridiano con un telescopio gregoriano di 30 punti focali, che ingrandisce 104 volte, non contiene alcuna stella; il centro è brillante, e la luce si perde sbiadito all'esterno; è rotonda e potrebbe avere 3 minuti di arco di diametro. Si può vedere in un buon cielo con un normale rifrattore di un piede , non contiene alcuna stella, il suo centro è brillante, e la sua luce sta gradualmente svanendo, è rotonda...”
Fu in seguito Sir William Herschel a risolvere per la prima volta il globulare in stelle:
"... nel miei riflettori da 7, 10 e 20 piedi ho visto una sorta di nebulosità screziata, che io chiamerò risolvibile; in modo che mi aspetti che il mio attuale telescopio renda, forse, le stelle visibili di cui suppongo essere composta ... "
L'ammiraglio William Henry Smyth ha dato il meglio di se:
"...Una brillante e bella congregazione globulare di non meno di 1000 piccole stelle, tra il segugio meridionale e il ginocchio di Bootes; brilla splendidamente verso il centro e ha tentacoli in tutte le direzioni, tranne la sf [su sud; SE], dove è così compresso che, con i suoi vagabondi, ha qualcosa della figura della creatura oceanica luminosa chiamata Medusa pellucens. Questo nobile oggetto è situato in un triangolo formato da tre piccole stelle nel np [nord precedente; NW], nf [nord following; NE], e sf [ SE], che, per la loro luminosità comparata, aggiungono alla bellezza del campo. Questa massa è una di quelle sfere di stelle compatte e incuneate, le cui leggi di aggregazione è così impossibile da assegnare; ma la rotondità della figura dà piena indicazione di qualche legame generale attraente di unione...”