Visualizza Versione Completa : Visualisti ed astrofotografi tradizionali si estingueranno?
Ora anche la Celesron immette nel mercato il suo telescopio "smart" (https://www.macitynet.it/smart-origin-un-telescopio-smart-di-celestron-al-ces-2024/), seguiranno tutti gli altri.
Per adesso tutti i telescopi smart non sono adatti alle riprese planetarie. Io li vedo complementari alle attrezzature classiche. Sui DSO uso solo il Seestar.
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Fa tutto da solo:
Si autoallinea al movimento celeste riconoscendo le stelle, riprende e fotografa inviando sullo smartphone o sul televisore le immagini, mette persino il fuoco da solo.
Non resta altro da fare che stravaccarsi sul divano senza far nulla ed aspettare quel poco che basta!
DavideGallotti
11-01-2024, 20:26
Si il sistema va in quella direzione, ma molti non capiranno la soddisfazione di cercare a vista le costellazioni, intercettare in modo manuale una nebulosa per osservarla o semplicemente fare delle foto con le reflex.
Mettere una scatoletta tascabile sul balcone mi e che fa tutto automatico, serve a condividere su Instagram o facebook, ma poi?
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faggio79
11-01-2024, 21:42
Finora le prestazioni di questi oggetti sono mediocri, ma soprattutto i costi sono esagerati perché funzionali a coprire le spese di sviluppo e non la reale qualità del prodotto.
Questo in particolare ha solo una cosa interessante: il tubo RASA da 6 pollici che rispetto agli altri telescopi smart è un enorme passo avanti. Per il resto è buio pesto, montatura altazimutale monobraccio derivata da Evolution, fonte inesauribile di bestemmie sui forum di mezzo mondo e un misero CMOS da 9mm di diagonale, nemmeno raffreddato. A completare il set ci pensa l'AI, pubblicizzata da Celestron come una cosa positiva, che servirà a produrre immagini bellissime, che con la luce che è passata attraverso il tubo avranno pochissimo a che vedere.
Con 4000 euro prendi un doppietto fpl-53 da 3", una EQ5 goto con modulo wifi, tele+camera guida e ti avanzano i soldi per un sensore raffreddato APS-C. E con un setup del genere produci immagini deep da togliere il fiato.
Quando questi giocattoli costeranno 1000-1500 euro, oppure per 4000 potrò acquistare un telescopio "smart" composto da montatura + tubo + CMOS di livello, ne riparliamo...
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Sono all'antica e mi sento prossimo all'estinzione... :wtf:
Capisco che la naturale evoluzione delle cose porti ad ipertecnologizzarsi ma queste ultime novità le vedo troppo "diseducanti", sono lontani Parsec ( !! ;) ) dal mio modo di fare astrofilia.
La cosa più inquietante è ci hanno infilato dentro anche la AI…
faggio79
11-01-2024, 22:42
La cosa più inquietante è ci hanno infilato dentro anche la AI…Esatto, basta vedere la AI applicata nei software di elaborazione e post-produzione, dove delle riprese originali alla fine resta poco o niente. Che senso ha? Per dire "l'ho fatta io"? Ma nemmeno per sogno, perché di "proprio" alla fine non c'è più niente. A quel punto mi scarico le foto del Webb dal sito della Nasa, che sono stupende, e risparmio...
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Pierluigi Panunzi
12-01-2024, 01:02
sarò anch'io all'antica, ma per adesso non ho parole, ma solo parolacce...
un oggetto così potrebbe pure essere bello , ma per convincermi dovrebbero regalarmelo...
non spenderei mai 4000 euro o dollari che siano, ma nemmeno 1500 fra qualche anno...
fondamentalmente odio l'IA o AI che dir si voglia, a meno che non sia utilizzata bene per scopi scientifici, come avevo scritto recentemente in un articolo...
concedetemi una battutaccia...
un oggetto così sta bene solo al CES...:sad:
Sono daccordo con faggio79, 6" a f2.2 con schema ottico RASA sono di sicuro interessanti per chi fa astrofotografia.
Trovo interessante che iniziano a vedersi schemi ottici e soluzioni diverse.
Non si capisce bene pero' quanto sia la liberta' di gestire questi telescopi.. nel senso....
"Funzionalità AI permettono di elaborare autonomamente ogni fotogramma in tempo reale generando immagini di galassie e nebulose, promettendo immagini “nitide, dettagliate e con colori brillanti”, il tutto senza alcun intervento da parte dell’utente."
Credo che nel tempo verra' a sparire un po tutta quella fase di preparazione, ottimizzazione, che oggi e' alla base del nostro hobby. Probabilmente questo e' quello che chiede il mercato visto che sempre piu' produttori si muovono in questa direzione.
Quello che a me lascia un po perplesso e' che ci sara' innegabilmente un livellamento delle prestazioni . Oggi, fare una astrofotografia richiede un percorso a monte che va imparato, richiede sacrifici e investimenti di tempo. Ma alla fine ti da la soddisazione e vedrsi migliorare di volta in volta e' gratificante e adrenalinico. E' come dopo un anno di palestra iniziare a vedere venire fuori i primi muscoli... ti spinge poi a continuare e a impegnarti di piu'....
Queste soluzioni invece ti fanno perdere tutta questa strada se davvero non lasciano margine di intervento all'utente.... per il resto invece sono piu' che utili se avvicinano piu' persone a questo hobby...
altazastro
12-01-2024, 11:16
Proprio perché è un hobby non si estingueranno, ma i telescopi smart si prenderanno una bella fetta, quello sì.
Io ne ho due e al momento sto usando quasi solo quelli: facili, comodi rapidi e talvolta la cosa conta molto, soprattutto se l'attrezzatura la devi montare e smontare ogni sera.
Se hai il setup montato permanentemente, in locale od in remoto, la cosa è diversa.
Io lo uso da tanti tanti anni il telescopio smart, si chiama computer, con un software specifico (mi pare si chiami gugol) che permette di visualizzare qualsiasi oggetto celeste presente in un database di miliardi di oggetti! Addirittura, funziona pure di giorno!!!
Riprendendo il titolo di questa discussione, direi: no, i visualisti non spariranno affatto, anche perché questo telescopio sembra quasi che nasca più per la fotografia che per l'osservazione reale. E neppure gli astrofotografi tradizionali spariranno. Semplicemente, si va a coprire una nuova fetta di mercato fatta dalle persone che non sono appassionate ma semplicemente curiose e che vogliono avere la botte piena (uno strumento che punta, mostra, fotografa da solo, e nel frattempo fa anche il caffè) e la moglie ubriaca (nessuna voglia di sbattersi a studiare e imparare i fondamentali di osservazione e fotografia).
La vedo un po' come il modellismo navale: c'è chi si costruisce i propri modellini sagomando i singoli pezzi e facendo un lavoro da artista, e c'è chi si compra i modellini in scatola di montaggio coi pezzi già sagomati e pronti da montare. Il risultato è che tutti possono avere modellini di nave, ma le due cose non sono confrontabili come qualità e soddisfazione... e in generale il modellismo inscatolato non ha affatto soppiantato il modellismo da artigiani. La differenza è che finora nel campo astronomico il mercato degli "appassionati in scatola e senza sbattimenti" non veniva coperto, mentre adesso forse lo sarà.
L'unica cosa che devi fare a quanto pare è posizionare l'oggetto all'aperto. Poi ti siedi sul divano col telefono, cerchi che so, M42, e guardi l'immagine che si forma sul televisore.
Da un punto di vista tecnologico lo trovo impressionante.
Per il resto...
Io lo uso da tanti tanti anni il telescopio smart, si chiama computer, con un software specifico (mi pare si chiami gugol) che permette di visualizzare qualsiasi oggetto celeste presente in un database di miliardi di oggetti! Addirittura, funziona pure di giorno!!!
Esattamente.
altazastro
12-01-2024, 13:37
L'avevo già scritto una volta quando avevo comprato l'Unistellar: parafrasando una vecchia pubblicità "l'hobby è un piacere, se ti stressa che piacere è?"
Questo per dire che ognuno se lo vive nel modo da cui trae il miglior rapporto, a suo giudizio, tra soddisfazione e sbattimento, dall'andare a piedi per le montagne di notte con -20 gradi e trenta chili sulle spalle a guardare le immagini su internet, come piace ad ale.cri .
Quello che finisce per creare più che altro dissapori e tensioni è la pretesa che ci sia un modo "giusto" o "vero" di fruire dell'hobby, tra l'altro spesso coincidente con il proprio.
Anche perché ancora oggi le foto astronomiche si potrebbero sviluppare in una camera oscura coi sali di argento ma non credo sia pratica molto diffusa.
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Ma no, nessuna pretesa di definire niente, ognuno si diverte come vuole.
E sono sinceramente impressionato dalla facilità d'uso, quando ho iniziato prima di poter cominciare a scattare una sola (brutta) immagine passavo ore al freddo a ravanare...
Però, da vecchio quale sono, vedo veramente pochissima differenza tra questo e cercare le foto sul web.
Quello che finisce per creare più che altro dissapori e tensioni è la pretesa che ci sia un modo "giusto" o "vero" di fruire dell'hobby, tra l'altro spesso coincidente con il proprio.
Ma infatti che senso ha spendere tutti quei soldi per un surrogato di un hobby? Che soddisfazione dà piazzare l'attrezzo sul terrazzo, spingere un bottone e sedersi sul divano? Davvero, se vuole vedere belle immagini astronomiche, va su internet e trova di tutto, dalla mie a quelle di Hubble. Io lo faccio spesso, e veramente ogni volta è un piacere, si scoprono sempre cose nuove. Ma l'hobby secondo me è altra cosa, richiede quel minimo di impegno psico-fisico che porta alla soddisfazione personale. Chiamatelo come vi pare, ma quello ha ben poco a che fare con l'astronomia (visualista e fotografica).
altazastro
12-01-2024, 14:39
Guarda, io anni fa ho provato i telescopi remoti in affitto e dopo poco mi sono detto "non è roba mia, non mi interessa", questi invece sono miei e sul terrazzo li metto io e per me quello fa la differenza ... ma questo non vuol dire che che chi affitta i telescopi remoti "sbagli", sono solo gusti diversi.
Per quel che mi riguarda, poi, cerco di spremere il più possibile da questi telescopi e vedere quanto si riesce a fare non solo con gli NGC, ma anche con gli IC, gli SH-2, magari qualche Abell e così via.
Riprendendo il titolo di questa discussione, direi: no…
Io invece credo che, magari non subito, ma dalla prossima generazione in avanti i visualisti e gli astrofotografi tradizionali come li intendiamo adesso saranno da cercare con il lanternino.
cherubino
12-01-2024, 16:05
Non capisco...
Del resto non capivo quattro anni fa il primo Unistellar...
Ho smesso di capire con internet.
Un click e migliaia di foto bellissime.. Nasa, Naso, Cerbottana...
Paolo
altazastro
12-01-2024, 17:48
Tornando al tema originario i visualisti "puri" non si estingueranno affatto e in realtà penso siano i meno interessati a questi strumenti.
Chi, per propensione o necessità dovuta all'IL, si adatta bene all'EAA sarà il cliente principale e anzi l'EAA tutta verrà probabilmente fatta solo con questi strumenti.
Quanto agli astrofotografi "equatoriale+autoguida+camera raffreddata" ci saranno per un bel po' di tempo, ma credo progressivamente erosi nei numeri dalla crescente sofisticazione dei telescopi smart.
Così parlò Nostradamus! :D
…Un click e migliaia di foto bellissime...
Un click??
Sei antiquato, con l’assistente vocale nemmeno quello!
C’è da dire che fare visuale dalle nostre regioni con alto IL diventa una sfida sempre maggiore
Giovanni1971
12-01-2024, 18:14
Sulla questione specifica, sono fondamentalmente d'accordo con altazastro, pero' c'e' un "rischio" che l'astrofilia visuale potrebbe diventare ancor piu'di nicchia perche' sempre meno neofiti metteranno occhio in un oculare tradizionale.
Tralasciando le considerazioni su inquinamento luminoso e ostacoli fisici che la tecnologia puo' effettivamente aiutare a superare, purtroppo in generale vivamo in un mondo dell'effimero. Basta pensare a quanto il concetto di "visualizzazione" su internet sia distante dal "visualismo" come lo intendono gli astrofili. Un mordi e fuggi superficiale piuttosto che un concentrarsi sull'oggetto osservato fino ad estrarne tutti i dettagli possibili.
Camilleri disse «Da quando ho perso la vista mi sembra di vedere con più chiarezza», finche' ci sara' qualcuno ad apprezzare questa frase forse ci sara' speranza.
Scusate la divagazione. Se dovessi venire in futuro a chiedere consiglio su un Seestar o simili, siete autorizzati a mandarmi a quel paese :D
Huniseth
12-01-2024, 19:56
I trabiccoli elettronici non sostituiranno gli astrofili praticanti alla vecchia maniera, i praticoni diminuiranno lentamente, ma ci sarà sempre qualcuno che vorrà mettere mano su un telescopio e guardarci dentro - più probabile invece che diminuiranno i fotografi perchè hanno poco senso, in effetti le foto in rete sono molto concorrenziali. I trabiccoli vivranno una vita per conto loro, sono considerati dagli stessi acquirenti poco più che giocattoli costosi, usa e getta.
MaurizioRvt
13-01-2024, 00:16
Non penso che ci saranno estinzioni, chi fa visuale hard non è interessato direttamente e il planetario è praticamente escluso, mentre i fotografi esigenti sanno di avere ancora qualche lunghezza di vantaggio sotto diversi aspetti. Però è un segnale che questa nicchia di mercato ha il suo fascino e i costruttori "di massa" non se la fanno scappare. Probabilmente si aprirà un filone parallelo, anzi è già aperto, con possibili travasi di utenti/clienti da quelli adiacenti. La trasportabilità unita alla semplicità sono fattori importanti.
Rispetto agli altri giocattoli astronomici il celestron mi è sembrato subito un passo avanti, meno giocattolo, e c'è un salto di qualità anche a livello hardware e ottico, il prezzo lo conferma.
Le scelte tecnologiche sono coerenti con l'obiettivo da raggiungere, cioè il deep sky veloce e senza sbattimenti, ma un sistema come quello celestron si rivolge a un target commerciale di livello superiore sia in termini di prestazioni che di prezzo.
Eccone alcune degne di nota:
- Montatura Alt-Az. autoalimentata con batterie ricaricabili interne che promettono di "durare una notte" e servono tutta l'elettronica di supporto.
- Camera di ultima generazione 14 bit con pixel da 2.4u illuminata da un ottica RASA da 300mm di focale a F2.
- Con pose di 10 sec si può fare a meno del raffreddamento e dell'autoguida.
- Inoltre 10 sec a F2 equivalgono a 40 sec a F4, 80sec a F5.6 etc. (solo oggetti estesi)
- Paraluce e lunotto termico di serie
- Possibilità di montare i filtri con apposito cassetto
Tra un po' vedremo le immagini pubblicate e potremo anche valutare se saranno, in qualche modo, paragonabil ai i setup tradizionali. Probabilmente ci saranno delle sorprese...
Comunque a me piace mettere le mani sul setup per modificarlo a mio piacere, questi aggeggi penso non lo permettano e ci saranno anche difetti e problemi che emergeranno col tempo. Quindi, lunga vita agli astrofili di ogni tipo!
Armando31
13-01-2024, 12:26
Aime rispondo da ex visulista puro, mi sono dovuto arrendere per motivi di salute e sopra tutto per il forte I.L. per vedere qualcosa dovevo spostarmi portandomi con pesi a me vietati:twisted:
Però non mi sono ancora arreso da poco ho il Seestar S50, chi lo vede come un giocattolino si sbaglia di grosso, ha una elettronica molto efficace un po meno il sensore (asi 446) però meno che i dso molto vasti ,gli altri li inquadra tutti per intero
Guardate la foto postata è di solo 120" di esposizione immaginate con una integrazione maggiore?
Il bello che tu vedi sul tablet come appare il dso in stack live ,Ora fa freddo appena si addolcisce la temperatura mi divertirò a fare lo stack di dso per me immaginabili su terrazzo di casa;)
52855
Fazio Probabilmente questo nuovo telescopio 'smart' fara' avvicinare qualche nuovo appassionato, magari giovane.
Ma mi rimane il dubbio su quanto siano educativi questi strumenti. Non ti fanno conoscere il cielo e nemmeno come funziona una montatura equatoriale... Possono essere utili a chi ha gia' una infarinatura di astronomia di base o per chi non ha la possibilita' di osservare/fotografare in maniera 'classica' ( per mancanza di tempo o di un cielo decente, ecc ).
E un altro dubbio di sorge, molto personale. Dove la mettiamo la soddisfazione?
Servirà ad intercettare una serie di appassionati che per motivi vari non possono o riescono a dedicarsi alla fotografia tradizionale.
Giovani e meno giovani e condivido che sono strumenti che insegnano poco o nulla.
Negli ultimi interventi emerge un elemento ulteriore che va approfondito: il senso di questi strumenti per chi già è rodato all'osservazione e/o alla fotografia, abbinato all'assenza di sbattimenti e alla velocità di realizzazione.
Io ho un passato di attività notevole su Wikipedia e ricordo che quando si trattava di deep e in particolare di nebulose, avere delle immagini a licenza libera da caricare per poterle utilizzare nelle voci è sempre stato un grande problema: la quasi totalità di coloro che fanno foto a oggetti diffusi pubblica solo sotto copyright, ed è anche una cosa comprensibile visto lo sbattimento che occorre per fare una buona foto, sia come dotazione strumentale che come lavoro di cattura immagine e postproduzione. E no, non basta "autorizzarne l'uso per Wikipedia", perché le regole consentono solo immagini pienamente libere, ossia prive anche della semplice clausola "uso non commerciale". In assenza di queste foto, ero stato costretto a contattare i centri di ricerca in possesso dei diritti sulle immagini DSS1 e DSS2 (quelle di Sky-Map/Wikisky, per intenderci) per farmi rilasciare un ticket specifico per Wikipedia, ma essendo le loro immagini libere solo in parte (clausola non-commercial), Wikipedia è obbligata dalle sue stesse regole a sostituirle con immagini libere degli stessi oggetti, anche di qualità notevolmente inferiore, qualora si rendessero disponibili a licenza libera. Se non altro però la fonte di tutte le immagini era una sola (i DSS) ed era quindi più facile da gestire invece che dover richiedere permessi a decine di persone diverse per singole foto, dovendo poi spiegare che le loro foto potrebbero anche essere rimosse dalle voci da un momento all'altro senza alcun preavviso qualora una foto anche di bassa qualità si fosse resa disponibile a licenza libera.
Tutto questo per dire che se all'epoca ci fosse stato uno di questi telescopi tuttofare, io che già allora ero visualista puro anche ben rodato ma non astrofotografo, non ci avrei pensato due volte a prenderlo e a fare foto "automatiche" una dietro l'altra al solo scopo di poterle caricare sui server Wikimedia con licenza libera, per poter finalmente illustrare le voci sugli oggetti senza troppi patemi né per cercare foto, né per dovermi imparare una nuova materia (l'astrofotografia, che non mi interessa personalmente). E come me, magari una grande diffusione di questi telescopi "faccio-tutto-io" avrebbe portato anche altri potenzialmente a seguire la stessa strada. Non tutto ciò che esce o ne deriverà da questi strumenti pertanto sarà da biasimare o da criticare, dipende molto dall'uso che se ne fa.
Grazie Ro84, hai tirato fuori un esempio a cui non avrei minimamente pensato :surprised:
... Non tutto ciò che esce o ne deriverà da questi strumenti pertanto sarà da biasimare o da criticare...
Lungi da me, ognuno è naturalmente libero di fare le sue scelte senza che qualcun altro stia lì a criticare; io mi domandavo solo in quanti, nei prossimi 15/20 anni, utilizzeranno un telescopio non "Smart" considerando anche il fatto che si evolveranno ulteriormente e non di poco.
faggio79
13-01-2024, 17:35
Mi accodo alla lucidissima analisi di Ro84 per aggiungere uno scopo che questi oggetti potranno sicuramente avere in futuro, ossia quello didattico. Fare EAA in una serata a tema con una scolaresca o un gruppo di studenti che vogliono avvicinarsi alla materia, è sicuramente la via più semplice per mostrare rapidamente le potenzialità degli strumenti attualmente reperibili. Un oggetto del genere è sicuramente indicato per chi fa didattica in tal senso, per portabilità e facilità d'uso batte per distacco qualunque "accrocco" formato da OTA + camerina + cavi vari + laptop.
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Senza dubbio un utilizzo molto valido ed efficace!
altazastro
13-01-2024, 18:12
Sempre per rimanere in tema di situazioni particolari: io devo smontare le varie combinazioni di setup "tradizionali" ogni volta per motivi logistico-casalinghi,quindi ogni volta sono dai 15 ai 30 minuti di montaggio/preparazione ogni volta a seconda delle combinazioni e con il vantaggio che io fotografo in altazimutale, con l'equatoriale si allungherebbe senz'altro.
Con gli smart telescope letteralmente 2-3 minuti ciascuno e ho spazio per metterli in parallelo e "raccogliere" il doppio, con quelli tradizionali sarebbe decisamente più complicato (2 montature, 2 serie di cavi, 2 caomputer, 2 tavolini).
Poi ci sono quelle belle sere che fai tutto ciò e dopo 15-20 minuti arrivano le nuvole ... un paio di volte ho veramente urlato al cielo, con tanto di vicini perplessi che uscivano sul balcone per vedere cosa succedeva... con gli smart telescope poco sbattimento, poco rimpianto.
Infine grande trasportabilità, certo più il Seestar che l'Unistellar, ma anche questo meglio del tradizionale, e per uno che ha una spider con 130 litri di bagagliaio questo conta parecchio.
A dir la verità ancora una cosa: la mia partner, mai molto contenta dei miei setup tradizionali con cavi e tutto il resto, si è subito innamorata dell'estetica dei telescopi smart, definendoli gli "ipad dei telescopi" e questo ha senz'altro facilitato l'acquisto ;-)
definendoli gli "ipad dei telescopi" e questo ha senz'altro facilitato l'acquisto ;-)
Si, effettivamente i telescopi 'smart' assomigliano di piu' a dei gadget che a degli strumenti ottici tradizionali, con tutti i pro e i contro che questo comporta. Tra i contro inserisco purtroppo l'obsolescenza tecnologica, cosa sconosciuta agli strumenti ottici tradizionali.
Armando31
13-01-2024, 18:43
Servirà ad intercettare una serie di appassionati che per motivi vari non possono o riescono a dedicarsi alla fotografia tradizionale.
Giovani e meno giovani e condivido che sono strumenti che insegnano poco o nulla.
Guarda che ho scritto per me è una manna per 70 anni ho visuliazzato di tuto è anche fotografato anche con la pellicola,non immaginate quante montature Eq ho posseduto:twisted:
Se leggete bene cosa ho scritto un invalido che deambula cosa deve fare ?
Ora seduto d'avanti a un monitor mi godo il deep, quando avevo tutte le mie funzioni sono stato uno dei primi a non piacermi gli smart ora mi sono ricreduto.
L'unica cosa soprannaturale di questi smart ,riescono a far vedere dopo pochi secondi i colori che i bastoncelli non riescono a far vedere
In linea di principio non mi sento contrario a questi telescopi "smart", capisco i pareri a favore di chi li ha comprati, ma se il fine è solo fare delle belle fotografie ce ne sono moltissime (e anche migliori) su internet: troppo poco per andare a spenderci molti soldi. Prenderei l'idea in considerazione se lo scopo sarebbe per fare qualcosa di serio, ad esempio ho letto di un astrofilo che con un Unistellar ha studiato la curva di una variabile (già anni fa le variabili erano trascurate dai professionisti, figuriamoci adesso). Personalmente io preferisco fare delle osservazioni contemplative all'oculare di un telescopio, nel 2020 ho passato delle bellissime ore osservando Marte e facendo il disegno di ciò che vedevo, grazie alla clemenza del clima ad Ottobre di quell'anno mi coricavo anche alle 2 del mattino e conservo ancora i disegni. Come insegnante di fisica vedo con interesse un uso didattico di questi strumentini (sono sempre delle ottiche piccole, diciamolo chiaramente) ma, ovviamente, "cum grano salis" perché i ragazzi di oggi sono abituati alla "pappa pronta" e la cosa potrebbe diventare diseducativa.
Angelo_C
13-01-2024, 20:44
Eccone alcune degne di nota:
- Montatura Alt-Az. autoalimentata con batterie ricaricabili interne che promettono di "durare una notte" e servono tutta l'elettronica di supporto.
- Camera di ultima generazione 14 bit con pixel da 2.4u illuminata da un ottica RASA da 300mm di focale a F2.
- Con pose di 10 sec si può fare a meno del raffreddamento e dell'autoguida.
- Inoltre 10 sec a F2 equivalgono a 40 sec a F4, 80sec a F5.6 etc. (solo oggetti estesi)
- Paraluce e lunotto termico di serie
- Possibilità di montare i filtri con apposito cassetto
Altre cose che ho trovato interessanti oltre le sù citate:
la possibilità di aggiornamento software (AI compresa), cosa che mi sembra sia Vaonis, Unistellar che Dwarf Lab con contemplino (forse ZWO si, ma non ne sono sicuro);
la possibilità di intervenire direttamente sull'immagine "grezza" (solo somma e registro) per poterla elaborare con softaware esterni (insomma in maniera "convenzionale");
il fatto che abbiano previsto per il futuro, la sostituzione del modulo sensore, infatti il vano del "secondario" dove trova posto il sensore è accessibile (così celestron approfitta anche per vendere gli upgrade che saranno ovviamente montati su uno chassis proprietario :biggrin: ).
Insomma questa soluzione di celestron, mi sembra oltre che più orientata all'astroimaging vero e proprio, anche un po più flessibile offrendo delle "scelte" che gli altri non offrono, oltre al vero PLUS, una vera ottica "fotografica" (anche di buon diametro) e non due lentine o uno specchietto.
Ora aspetto Meade, che sicuramente non vorrà perdere il treno; poi appena la situazione maturerà ulteriormente, sono sicuro che anche le aziende "brand budget" (tipo bresser, svbony e compagnia cantante) saranno della partita.
Relativamente alle considerazioni "filosofiche" esposte in questo 3D, sono più o meno le stesse che scrivemmo circa due anni e mezzo fa quando uscii il "pioniere" https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?37728-Stellina-Smart-Telescope
Io personalmente ai tempi su quel 3D scrissi questo:
Concordo col pensiero di altazastro e Andrea Castagna, stellina e unistellar sono solo degli apripista che apriranno una nuova nicchia, per questo costano tanto, ma se avranno (e io penso che lo avranno) successo costeranno sempre meno (come successe per i cellofoni), proprio perché si rivolgono a quelli che vogliono la pappa pronta e che vogliono "postare sui social".
Basta vedere nel settore neofiti di questo forum, quante richieste di "primo strumento" per fare foto, chevadanobenepertuttomachecostinopochissimo; quanti di questi diventaranno appassionati astrofili (con voglia di informarsi, di imparare di applicarsi costantemente, ecc) e quanti tolto lo sfizio e visto che (al momento) fare foto belle costa fatica, mollano?
Ecco, sti due aggeggi si rivolgono a quest'ultimi, sempre in sezione neofiti, a queste persone gli si risponde che fare astrofoto costa. Bene, quando non costerà più tanto, secondo me ci sarà l'assalto a questi aggeggi.
Io sono convinto che se questo stellina (o l'unistellar), costassero 500 € e non un rene, li ritroveresti a natale in tutti gli scaffali dei grandi magazzini; e stiamo tranquilli che ne usciranno di meno costosi.
E sono rimasto della stessa idea, d'altronde questi discorsi ricicciano fuori con contenuti concettualmente identici, per ogni cambiamento (più o meno) epocale, a iniziare da CD vs vinile, ma in astrofilia ricordo le discussioni (arcaiche, roba dei tempi di transizione tra BBS e forum propriamente detti) relative a motori sincroni vs passo passo e la Guerra Santa pellicola vs CCD, per non parlare dell'avvento del GOTO, di cui ancora oggi, c'è qualche recrudescenza "guerresca". :biggrin:
Antonello66
13-01-2024, 21:14
I barbari. Saggio sulla mutazione, di Gabriele Baricco.
Alpinista
13-01-2024, 22:11
Ci sono persone, di solito (ma non sempre) un po’ avanti con gli anni, che tendono a denigrare tutto ciò che è una novità tecnologica, per partito preso. A volte gli eventi gli danno ragione: d’altronde non sempre le novità prendono piede. Tuttavia, la maggior parte delle volte, diventano essi stessi utilizzatori di ciò che tanto avevano criticato.
Ci sono persone, di solito (ma non sempre) un po’ avanti con gli anni…
Mi ci metto dentro.
Anche se allora ero poco più che un pischello, quando uscirono i primi telefoni portatili li guardavo con disprezzo così come i loro primi utilizzatori; passati alcuni anni, anche per via della mia professione, ne ho dovuto acquistare uno.
Ora quando esco di casa una delle prime cose che controllo è se ho con me il mio smartphone.
Credo che al giorno d’oggi anche una suora di clausura ne abbia uno.
quando uscirono i primi telefoni portatili li guardavo con disprezzo così come i loro primi utilizzatori
Perdonatemi l'OT, ma vuoi mettere il fascino del fisso, bollette della SIP comprese? :biggrin:
Ora ti sblocco un ricordo! E ci metto dentro anche Gonariu che riconoscerà anche i volumi specifici.
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Richard1
14-01-2024, 02:12
Si va verso la semplificazione, verso il “tutto per tutti” ottenuto senza fatica. Un gioco al ribasso per venire incontro a chi non vuole impegnarsi, a chi pretende soddisfazioni senza muovere un dito.
Già da qualche anno addirittura i libri scolastici insegnano a trattare da handicappati i normodotati.
A questo punto non resta che ragionare con la propria testa ed evitare volontariamente la via più comoda e continuare a ricercare i motivi che ci hanno spinto per la prima volta ad alzare gli occhi al Cielo stellato. Quella magia dell’Universo di cui spesso non ci si ricorda neanche più, vista la rarità di un Cielo nero pece. Da parte mia sono appena tornato da Marsa Alam e ho visto il Cielo dal deserto. Era perfettamente distinguibile la Via Lattea invernale e ho sentito nuovamente quella sensazione emozionante che avevo quasi perso: alcuni di voi sanno di cosa parlo, e non c’è bisogno di scrivere altro. Altri invece continueranno a pensare alle scorciatoie di aggeggi elettronici che inventano oggetti Messier, NGC ed altre meraviglie, avendo come prima preoccupazione solo di stare al caldino in casina e vedere tutto in ottima definizione senza il minimo sforzo. E’ il gioco al ribasso di cui parlavo prima: d’altra parte va tanto di moda...
… Ora ti sblocco un ricordo!
Se è per questo ho avuto sempre in auto “Tutto città”…poi sugli smartphone è arrivata Google Maps e l’ho cestinato. 😄
Giovanni1971
14-01-2024, 09:50
Ci sono persone, di solito (ma non sempre) un po’ avanti con gli anni, che tendono a denigrare tutto ciò che è una novità tecnologica, per partito preso. A volte gli eventi gli danno ragione: d’altronde non sempre le novità prendono piede. Tuttavia, la maggior parte delle volte, diventano essi stessi utilizzatori di ciò che tanto avevano criticato.
C'è molto di vero in quel che dici.
Però il problema non è tanto chi azzecca la previsione e chi no. La questione è: possiamo davvero scegliere o siamo utilizzatori forzati? (Vedi smartphone per esempio).
Ora, il caso dello "smartelescope" è sicuramente differente. Nessuno è obbligato ad usarlo e ce ne sono sicuramente utilizzi molto virtuosi come quelli già menzionato sopra. Fin qui tutto bene.
Però è purtroppo un altro tassello che tende a ridurre la percezione diretta del mondo che ci circonda, a favore di una rappresentazione virtuale.
Bisogna semplicemente esserne consapevoli e soprattutto ricordare che gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e moltissime informazioni che li raggiungono sono "AI-enhanced". Il tema è vasto, ma tanto per fare un esempio calzante al nostro caso e non andare OT, un quindicenne potrebbe pensare che l'inquinamento luminoso e la proliferazione di satelliti non sono problemi reali perché tanto ci sono tecnologie che ne eliminano gli effetti.
E non proveranno mai quello che ha provato Richard1 perché lui ha "vissuto" e non semplicemente "visto". E' una distopia, lo so, ma di questi tempi meglio stare accorti...
Richard1
14-01-2024, 10:14
Sei molto saggio Giovanni1971.
Penso che molto poi dipenda da come sia iniziata la passione, dalle emozioni che ognuno di noi sentiva nel momento in cui ha iniziato. Emozioni nel trovarsi sotto un cielo davvero buio, con quell'aria che c'è nelle 4 stagioni nei vari luoghi che raggiungi in auto o in aereo? Oppure emozioni nello stare a casa sul divano mentre fuori i tuoi strumenti stanno acquisendo immagini a lunga posa? Nel secondo caso l'emozione è legata a una mera rielaborazione grafica strumentale. Non lo dico in senso ironico. Penso solo che questi aggeggi nuovi siano destinati ad "astrofili" con tanto di virgolette del secondo tipo.
Altomare Secca
14-01-2024, 10:26
io sono un novellino e forse non dovrei manco parlare ma i miei 2 centesimi li metto lo stesso.
probabilmente anche quando uscirono le prime montature Go-to moltissimi appassionati storsero il naso perchè non avrebbero insegnato molto sul cielo, eppure oggi anche i dobson ne sono dotati.
il punto, per me, è un altro: gli oggetti da vedere sono e saranno sempre lì, nella stessa posizione: quello che cambia è tutto il resto.
esattamente come il cambio automatico nelle auto: qualcuno lo usa, sì, ma la maggior parte ama il manuale e il piacere della guida.
questi telescopi "smart" eliminano totalmente l'aspetto ludico dell'astrofotografia (astrofotografia e basta, perchè di visuale non c'è assolutamente nulla): la scelta di un setup, dalla montatura ai filtri ai software di postproduzione, è un processo insostituibile, "giocoso" appunto, molte volte stressante e costellato di errori: la foto finale non è che la sublimazione di tutto ciò. Ossia qualcosa che anche un telescopio supersmart non potrà mai darti.
se le mie sessioni di astrofotografia dovessero limitarsi al "metti fuori l'aggeggio, collega il portatile e guarda la foto già pronta" allora preferirei guardare un film e se ho voglia di pleiadi mi vado a cercare una foto in rete; e se la maggior parte delle foto restituite da google sono della nasa e troppo "perfette" allora mi faccio un giro su astrobin.
no, decisamente sono contrario a questi giocattoloni e gli unici scopi validi per me sarebbero le serate didattiche e uso associazionistico (e anche lì ho i miei dubbi)
I due centesimi li hai spesi molto bene, mi sembra una disamina molto razionale.
Ha l'unico inconveniente di esser fatta oggi, chissà se tra 15/20 anni è ancora valida.
faggio79
14-01-2024, 10:57
Concordo con la disamina anche se l'esempio del cambio automatico sulle automobili è abbastanza infelice e suona come un campanello d'allarme. L'avvento di auto sempre più automatizzate ha fatto scomparire quasi del tutto quella percentuale di ragazzi nella fascia 18-30 appassionati di auto e guida sportiva, che negli anni 80-90 erano decisamente numerosi e oggi sono quasi del tutto estinti, e ai track day e raduni di auto sportive oggi trovi solo 40-50-60enni.
Speriamo non accada la stessa cosa nell'astrofilia ...
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Alpinista
14-01-2024, 10:58
Forse la questione che molti non hanno chiara è che non esiste “un modo” (il nostro) di appassionarsi e dedicarsi all’astronomia amatoriale. C’è chi è disposto a farsi km di strade montane di notte rischiando seriamente la pelle, chi si emoziona a vedere la via lattea dopo ore di volo intercontinentale e viaggio su fuoristrada nel deserto, e chi invece è soddisfatto se si dedica dal proprio balcone cittadino o da un osservatorio remoto a fare riprese. Non siamo tutti uguali, non proviamo tutti le stesse emozioni e non c’è un modo migliore di un altro di approcciarsi all’astronomia.
Altomare Secca
14-01-2024, 11:35
do per scontato che in generale, ma soprattutto in queste questioni, valga il "secondo me" sottinteso.
Richard1
14-01-2024, 11:39
Hai ragione Alpinista. Io penso che se fin dall'inizio a qualcuno non interessa cercare un Cielo buio e mettere l'occhio all'oculare, se fin dall'inizio osservando Orione o anche solo la Luna a occhio nudo non ti emoziona pensare che vedevano le stesse cose gli uomini primitivi, Alessandro Magno, Cleopatra, Napoleone, se fin dall'inizio non si provava nulla alla visione all'oculare di Saturno, Giove, o M42, allora si vive una passione molto diversa dalla mia e da quella di migliaia di altri astrofili. A quel punto allora può avere un senso comprare l'aggeggio che ti fa vedere la figurina delle Pleiadi e di chissà quale galassia da cielo cittadino. Mi spiego meglio: ho un amico (non faccio il nome per privacy) che è un famoso astrofotografo. Lui non prova quasi nulla nell'osservazione degli astri. Nè a occhio nudo nè al telescopio. A lui interessa avere strumenti molto performanti per acquisire immagini di oggetti celesti. La sua emozione (e anche un po'di narcisismo forse?) è rielaborare queste immagini coi suoi potenti computer e programmi, e mettere sotto la sua firma. Che dire? Se a lui piace questo fa bene a farlo, non è vietato dalla Legge di Stato. Ma io e lui abbiamo passioni molto differenti. A mio giudizio il vero astrofilo deve amare il fatto di osservare al telescopio la volta celeste! Poi c'è chi si fa chilometri per riuscire ad osservare mezza magnitudine in più, e chi invece osserva la Luna da casa. Io stesso sono certamente più attratto dall'osservazione di Luna e pianeti che non da elusive galassie. Amo dedicarmi alle foto planetarie e lunari. Ma le volte in cui so che vado sotto un Cielo stellato inizio a sudare dall'emozione già tre ore prima! Per cui per sintetizzare: spero che questi nuovi aggeggi vengano comperati da chi li desidera in quanto non vuole mettersi sotto il Cielo stellato per sua scelta. E non per pigrizia e per seguire la "via facilior".
Angelo_C
14-01-2024, 15:31
A mio giudizio il vero astrofilo deve... CUT ...
A mio giudizio non esistono "veri" e "finti" astrofili, esistono solo gli astrofili, quelli che si appassionano al cielo in ogni sua forma (fosse anche solo leggere libri) e i non astrofili.
Armando31
14-01-2024, 15:34
Chi più di me ha attraversato quasi un secolo, quando le notizie le leggevamo solo con la carta stampata con l'avvento della tv nel 1954 in italia si vedeva la cagnetta Laika sorvolare lo spazio gridammo tutti al miracolo,da quel lontano 1957 la scienza ha fatto passi da gigante, non è vero che questi smart telescopi , faranno diminuire la capacità di imparare il cielo , anzi io che non posso più come ho gia scritto in un post su , grazie a questi smart continuo a fare astrofilia
Richard1
14-01-2024, 16:01
Ma certo, come ho detto ognuno deve fare quel che più gli piace. Solo che a me fa ridere uno che si definisce astrofilo e non ha neanche interesse a mettere l'occhio all'oculare di un telescopio o ad osservare il Cielo ad occhio nudo nè con binocolo.
Che si comprino pure le macchinette che gli fanno vedere le foto finte fatte con l'intelligenza artificiale. Che osservino pure foto di elusive galassie piazzando l'aggeggio da cielo urbano Bortle 9. Contenti loro..
Sarò vecchio, sarò retrogrado, ma non cambierò mai questa idea. Qualche decina di migliaia di astrofili la pensa come me. Saremo forse tutti matti?;)
Alpinista
14-01-2024, 16:14
Matti certamente no, ma, detto amichevolmente e ironicamente, forse integralisti si.
Quando ho iniziato la discussione non era mia intenzione né sollevare un polverone né giudicare chi utilizza o utilizzerà gli smartelescopi, mi chiedevo solo se da qui ad un po’ di tempo fare astronomia amatoriale cambierà forma ed io credo che sarà inevitabile come tutte le cose.
altazastro
14-01-2024, 18:17
Figurati se non venivano fuori le più o meno accentuate polemiche.:D
A me ricordano un po' le discussioni sui forum di moto oramai un bel po' di anni fa, quando avevo la moto, su cosa fosse "il vero motociclista": chi faceva le mulattiere per i fuoristradisti, chi si sparava almeno 300 chilometri al giorno per chi aveva i supertourer, toccare con la "saponetta" ad ogni curva per gli amanti delle RR, una questione di look per i customisti ... alla fine ho venduto la moto e tenuto lo scooter, che mi serve nella sua praticità.
P.S.
Poi non è che queste "macchinette" ti facciano vedere foto "finte", non più di quanto lo siano le elaborazioni che si vedono in giro ... quanto sono "vere" le foto "starless" fatte da astrofotografi "tradizionali", tanto per dirne una?
Io penso questo: la tecnologia è una buona servitrice ma una cattiva padrona! Molte cose di oggi, compresi gli smart-telescopi, in sé sono buone ma è molto facile usarle male; bisogna quindi vedere l'uso che se ne fa. Il pericolo di chiudersi in un mondo puramente virtuale e solitario con tutto quello che abbiamo c'è, ma uno deve vivere in questo mondo e non in uno "finto" in quanto un essere umano ha sempre bisogno di vedere e toccare con mano perché se uno ha visto/toccato con mano ha fatto un'esperienza diretta e allora sa veramente. All'opposto, non ha neanche senso chiudersi di fronte ad ogni novità/innovazione perché si resterebbe indietro.
Perdonatemi l'OT, ma vuoi mettere il fascino del fisso, bollette della SIP comprese? :biggrin:
Ora ti sblocco un ricordo! E ci metto dentro anche Gonariu che riconoscerà anche i volumi specifici.
52862
Grazie, mi ricordo l'elenco telefonico delle pagine bianche, in quell'anno mi ero comprato il mio primo telescopio, un acromatico 60/700 (il Konus Hydra).
Io penso questo...
Sei una persona saggia ed equilibrata!
… P.S.
Poi non è che queste "macchinette" ti facciano vedere foto "finte", non più di quanto lo siano le elaborazioni che si vedono in giro…
Mi sembra che non faccia una piega!
È tutta una questione di gusti personali, io ad esempio preferisco le foto “deep” in B&N perché le trovo più naturali, più aderenti a quello che si vede all’oculare ma capisco chi si ammattisce a riprendere in tricromia perdendo ore.
Armando31
14-01-2024, 20:21
Ma parlate male perchè non lo avete provato non è vero che almeno il Seestar fa foto finte quanto ho fotografato M42 ho visto dove stava puntando con il binocolo putava precisamente M42
Il fatto che dopo che le foto appaiono colorate dopo pochi secondi è perchè include in automatico dei filtri che lasciano passare l'infrarosso
Ragazzotti! fate polemiche anche su cose che piacciono a altri, nessuno vi costringe a comprali , se vi da fastidio non posterò le foto fatte con il seestar.:surprised::biggrin:
Adriano_SW
14-01-2024, 20:45
Un Seestar da usare in una seconda casa sotto cieli piu' puliti e diversi da quelli normalmente a disposizione potrebbe anche essere una buona soluzione per evitarsi un doppio setup oppure la movimentazione di un unico pesante setup. Strumento interessante di sicuro. Sono tentato.
Alpinista
14-01-2024, 22:11
Poi non è che queste "macchinette" ti facciano vedere foto "finte", non più di quanto lo siano le elaborazioni che si vedono in giro ... quanto sono "vere" le foto "starless" fatte da astrofotografi "tradizionali", tanto per dirne una?
Per non parlare dei processi di deconvoluzione “AI Powered” come BlurXTerminator utilizzato da molti astrofotografi “tradizionalisti” che ne decantano le lodi. Prima o poi lo userò anch'io.
Ma parlate male perchè non lo avete provato non è vero che almeno il Seestar fa foto finte quanto ho fotografato M42 ho visto dove stava puntando con il binocolo putava precisamente M42
Il fatto che dopo che le foto appaiono colorate dopo pochi secondi è perchè include in automatico dei filtri che lasciano passare l'infrarosso
Ragazzotti! fate polemiche anche su cose che piacciono a altri, nessuno vi costringe a comprali , se vi da fastidio non posterò le foto fatte con il seestar.:surprised::biggrin:
Almeno per parte mia Armando, parlavo di "mondo finto" o "mondo virtuale" facendo un discorso molto generale, quindi includendovi altre cose come "Facebook", lo smartphone ecc. che in se stesse sono ottime cose ma che, usate male, rischiano di isolare una persona dal contatto con gli altri e di fargli perdere l'esperienza diretta e vissuta, per fare un paragone una cosa è guardare le partite di calcio, un'altra è giocare a calcio: sono entrambe delle belle cose ma bisogna fare in modo che l'una non escluda l'altra e viceversa. Concordo con te che questa nuova tecnologia ti abbia semplificato le cose e che ti faciliti il poterti continuare ad occuparti di astronomia ad un certo livello, anche per questo ben vengano queste novità; come insegnante penso ad un uso didattico di questi telescopi in quanto, "facendo tutto loro", permettono di risparmiare sui tempi. Perciò continua a mettere le tue fotografie che saranno ben gradite!
Giovanni1971
15-01-2024, 08:41
Quoto Gonariu al 100% :)
Armando31
15-01-2024, 09:37
Gonariu non era indirizzato a te ,rileggiti i post , qualcuno ha scritto anticappati , beati loro che hanno la possibilità di mettere occhio su un oculare e vedere qualcosa ,per vedere qualcosa devo usare per forza questa tecnologia standomi sulla sedia di anticappato, una cosa è dare il proprio giudizio e una cosa e dare anticappato.
etruscastro
15-01-2024, 10:24
calmi!
non capisco perché questa discussione è un arroccamento su posizioni -sì- o -no- su questo o su quell'argomento.
ragazzi, i tempi cambiano, sarebbe stupido e inutile alzare un muro al cambiamento o solo rallentarlo perché esso travolge tutti e tutto, questa è l'astronomia del XXI secolo, ci piaccio o no.
Da possessore del Seestar posso dirvi che quello che viene notevolmente semplificato è soltanto il set up della strumentazione.
Tutto il resto, compreso le immagini che si ottengono, sono successivamente da elaborare, se si vuole, così come avviene nell'astrofotografia attuale.
Io ho affiancato il Seestar ad un set up tradizionale che uso per il planetario esclusivamente, per ora, in visuale.
Ma, personalmente, non trovo gratificante impiegare più tempo per preparare l'attrezzatura necessaria ad ottenere lo stesso risultato che ottengo con il Seestar in 4 minuti.
Le immagini che si ottengono con set up ordinari sono tutte elaborazioni con interpretazioni personali dipendenti dal tempo e dalla capacità nell'utilizzare software di editing.
Il nuovo Origin della Celestron sembra più vocato ad un risultato già pronto, ma probabilmente si potranno elaborare immagini grezze, liberamente interpretabili con i software di editing dai singoli appassionati.
Per inciso, uso il Seestar per i DSO perchè mi ero stancato di vedere batuffolini più o meno definiti, che riconoscevo perchè prima mi ero studiato l'oggetto che stavo osservando con un dobson da 10 pollici.
I pianeti (esclusi Sole e Luna) rimangono comunque fuori dalla portata di questi strumenti, almeno per adesso.
Altomare Secca
15-01-2024, 11:38
Ho letto un solo post dove si parlava di handicap e la frase era esattamente il contrario dall'essere dispregiativa.
Nn facciamo al solito la caccia alle streghe solo perché qualcuno non è entusiasta della nostra strumentazione :rolleyes:
Armando31
15-01-2024, 12:33
Ha parlato il sapientone:surprised:
Red Hanuman
15-01-2024, 13:43
@Armando31 (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=53391) , stai buono... Non cominciamo, eh?:whistling:
E anche agli altri, calma, per favore...
Armando31
15-01-2024, 17:08
@Armando31 (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=53391) , stai buono... Non cominciamo, eh?:whistling:
E anche agli altri, calma, per favore...
Non preoccuparti red ,sono tanto calmo direi immobilizzato:biggrin:, non riesco a capire il perchè devono essere contro le innovazioni?
Nextstar8
15-01-2024, 17:20
Gentilissimi, possiamo cortesemente evitare di usare la parola "handicap" in modo inappropriato e quindi, non consono, soprattutto per riguardo di chi realmente soffre di determinate patologie invalidanti?
Grazie.
Gonariu non era indirizzato a te.
Ciao Armando, pensavo che qualche mia parola ti fosse dispiaciuta e ho voluto chiarire meglio il mio pensiero.
Leggendo ho visto che cosa si può fare con questo tipo di telescopi completamente robotizzati, oltre allo studio di una stella variabile ho letto che uno è riuscito a fotografare Plutone che ha una magnitudine di +14 circa, penso al calcolo di orbite di asteroidi e (forse) altri oggetti oltre l'orbita di Nettuno partendo dalla fotografia fatta. Sappiamo già che gli astronomi professionisti non riuscivano a seguire le stelle variabili già negli anni '80 e la pressoché unica fonte di dati erano le misure eseguite dagli astrofili visualmente (qualcuno allora si era comprato un fotometro fotoelettrico), mi chiedo come siano messi col seguire i corpi minori del sistema solare ...... Mi si risponderà che queste cose si possono fare anche senza queste ottiche ed è vero, ma ricordiamo che accanto agli "smanettoni" c'è anche chi è negato verso le cose pratiche ed alla fine ciò che conta è il progresso della scienza (ma anche di divertirsi). Io direi che sarebbe meglio vedere come si evolve la cosa, d'altronde nel XIX secolo, quando fu scoperta da Faraday l'induzione elettromagnetica, gli fu chiesto: "a che serve?", al che Faraday rispose: "a che serve un bambino neonato?".
Altomare Secca
15-01-2024, 21:06
può piacere o no, per carità. ognuno fa quel che preferisce.
è che il nostro armando è un maestro nel tentare di rigirare le frittate pensando che gli altri siano fessi. :biggrin:
Però così, conoscendo il carattere di Armando, vai a fomentare la polemica; ha poco senso.
Piaccia o non piaccia, il successo lo decide il mercato
Se vende vuole dire che c’è interesse per delle persone ad guardare/fotografare in questo modo
É questione di tempo ed abitudini
Oggi pochi comprerebbero una montatura eq manuale per grosse portate con solo i cerchi graduati. La maggioranza prende una foto ad occhi chiusi
Armando31
16-01-2024, 08:58
Però così, conoscendo il carattere di Armando, vai a fomentare la polemica; ha poco senso.
Non proccuparti ,ora uso il detto Non ti curar di loro guardali e passa:biggrin:
La maggioranza prende una foto ad occhi chiusi
….GOTO…volevo dire e non foto
Evviva il correttore automatico
MissStrange
16-01-2024, 12:39
A me piacerebbe pure sbattermi e studiare ma l'astrofotografia è un hobby troppo costoso. Una montatura equatoriale, una camera raffreddata, un telescopio decente, pure se li vuoi prendere usati, comunque costano parecchio. E i miei soldi preferisco spenderli per il visuale, per un telescopio buono, per buoni oculari. Per cui mi sono fatta passare lo sfizio di fare qualche foto comprando il seestar. 500 euro erano alla mia portata. I risultati sono mediocri? Può darsi, ma comunque non peggiori di quelli che avrei avuto cercando di adattare il mio C8 per il deep sky spendendo almeno il triplo. Alla fine la questione è puramente economica. Un giorno faranno telescopi smart più performanti del seestar e che costeranno comunque meno dei vari setup tradizionali, sicuramente ti daranno anche la possibilità di guardare all'oculare, così avrai la sensazione di un telescopio tradizionale ma vedrai le immagini a colori. Per il momento il costo di questi ultimi è molto alto, per cui ci vorrà un po'. Io non considero il seestar un telescopio, è un accessorio in più che ha una sua funzione e può essere divertente. Ma preferisco mille volte osservare all'oculare l'immagine in bianco e nero di una nebulosa piuttosto che vederla formarsi sullo schermo del tablet. Infatti le foto del deep sky che preferisco sono quelle in bianco e nero
Angelo_C
16-01-2024, 13:21
Ma certo, come ho detto ognuno deve fare quel che più gli piace. Solo che a me fa ridere uno che si definisce astrofilo e non ha neanche interesse a mettere l'occhio all'oculare di un telescopio o ad osservare il Cielo ad occhio nudo nè con binocolo.
Che si comprino pure le macchinette che gli fanno vedere le foto finte fatte con l'intelligenza artificiale. Che osservino pure foto di elusive galassie piazzando l'aggeggio da cielo urbano Bortle 9. Contenti loro..
Sarò vecchio, sarò retrogrado, ma non cambierò mai questa idea. Qualche decina di migliaia di astrofili la pensa come me. Saremo forse tutti matti?;)
Ne vecchio, ne retrogrado ne tantomeno matto, solo un po presuntuoso e non nell'accezione offensiva intendiamoci, ma relativamente al significato letterale del termine, semplicemente tu presumi che il tuo modo di essere astrofilo sia l'unico giusto o degno di definirsi tale.
Come ho detto per me è astrofilo (che letteralmente vuol dire amante del cielo, o meglio, degli oggetti celesti) chiunque abbia la passione per il cielo, quindi lo sono quelli che stanno attaccati a un oculare, come quelli che leggono solo libri sul tema, ma anche quelli che stanno attaccati a uno schermo a "pilotare" il loro strumento, a elaborare un file immagine, come anche quelli che si smazzano schermate e schermate di misure (di posizione, di magnitudini, di frequenze spettrali, ecc).
Richard1
16-01-2024, 13:36
Ah ecco! Certo. Bene così. Non capisco ma mi adeguo ;)
Che poi ci puo' anche esser il discorso inverso...uno inizia con uno smart scope magari senza sapere nulla ma attirato dalla novita' e poi inizia a scoprire e magari si appassiona alla astrofilia o astrofotografia piu' classica...
sono semplicemente strumenti "tutto pronto" di quello che già esiste da tempo. Non ci vedo una innovazione tecnologica.
Un rifrattorino piccolo con il fuoco motorizzato con una camerina cmos, un mini pc e una montatura piccina goto, pochi software sul pc ed il gioco è fatto, tutto automatizzato, senza guida e posso anche andarmene a dormire e controllalre tutto dal telefono una volta impostata la sessione.
Questi fanno esattamente le stesse cose che può fare un setup automatizzato che probabilmente chiunque fa foto ha gia da tempo. E solo uno strumento già pronto clicca e vai ma non ci vedo nulla di nuovo o di così epocale. potere del marketing
Non sono particolarmente contro ne a favore e non li stò denigrando, ma passarmeli per grandi innovazioni quello no perchè non ne vedo sinceramente
Epocale sarebbe una bella ottica adattiva economica che mi permette 0.2 arc sec di risoluzione dal mio cielo :)
etruscastro
18-01-2024, 09:34
"innovazione" non è la tecnologia, ma l'approccio che permette di fare cose (o di non farle perché fa tutto il telescopio!) fin da subito che fino a poco tempo fa necessitavano già di una discreta esperienza sul campo!
Si, è quello che mi aveva colpito. Niente di eclatante dal punto di vista tecnologico ma un pacchetto hardware/software ben confezionato e pronto all'uso, clicca e scatta.
Un po' come è successo quando il cellulare ha sostituito macchina fotografica e obiettivi: ormai pochi sanno cosa significhi un istogramma, una esposizione corretta, la profondità di campo, le basi insomma... e tutti sono convinti che la qualità delle immagini sia ottima.
Mi sembra un trend consolidato.
Salvatore
18-01-2024, 13:25
Ciao a tutti , per rispondere alla domanda della discussione:
Secondo me si , più che altro i visualisti del cielo profondo, pianeti e sistemi multipli per adesso no.
Quello che mi preoccupa é che probabilmente saranno sempre meno quelli che si lamentano dell' inquinamento luminoso.
Albertus
19-01-2024, 19:56
saluti
io credo che la comunità di visualisti e astrofotografi tradizionali verrà fortemente ridimensionata
gli hobbisti amano ottenere risultati al prezzo di sacrifici
quando ero ragazzo la comunità degli appassionati di elettronica amatoriale era fortissima
allora si progettava con diodi ,transistor resistenze e condensatori...poi vennero i circuiti integrati...poi i microprocessori...
adesso la comunità è ridotta a meno di un quarto
molti hanno abbandonato altri sono passati al software
che soddisfazione c'è a progettare un circuito elettronico se un ragazzino di 12 anni può fare la stessa cosa e anche meglio con i mattoncini della mindstorm ?
faggio79
19-01-2024, 21:06
Speriamo che gli strumenti per l'astronomia non facciano la stessa fine del mondo hw/sw. Con la progettazione a blocchi e il software modulare la qualità (e l'ottimizzazione) di quello che viene sviluppato ha subito un crollo verticale. Quando il codice veniva scritto quasi completamente a mano veniva cucito su misura per l'hardware su cui doveva girare, e quest'ultimo era davvero sfruttato a fondo. Oggi serve 1 GB di ram per far girare applicazioni elementari ma che si portano dietro librerie piene zeppe di codice inutile sfruttate al 3%...
Al momento questi smart telescopes hanno preso proprio lo stesso andazzo: fanno tutto ma lo fanno con risultati discutibili.
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Albertus
20-01-2024, 11:07
Speriamo che gli strumenti per l'astronomia non facciano la stessa fine del mondo hw/sw. Con la progettazione a blocchi e il software modulare la qualità (e l'ottimizzazione) di quello che viene sviluppato ha subito un crollo verticale. Quando il codice veniva scritto quasi completamente a mano veniva cucito su misura per l'hardware su cui doveva girare, e quest'ultimo era davvero sfruttato a fondo. Oggi serve 1 GB di ram per far girare applicazioni elementari ma che si portano dietro librerie piene zeppe di codice inutile sfruttate al 3%...
Al momento questi smart telescopes hanno preso proprio lo stesso andazzo: fanno tutto ma lo fanno con risultati discutibili.
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probabilmente faranno la stessa fine
gli smart scopes venderanno sempre di più quando il prezzo si abbasserà ma sarà duro classificare i loro urenti come : "astro fotografi "
per astro fotografo si intende, al giorno d'oggi, un appassionato di fotografia celeste che ha acquisito negli anni una notevole esperienza indispensabile per ottenere certi risultati
prima o poi gli smart telescopes produrranno fotografie della stessa qualità ammesso che non lo facciano già adesso ;)
comunque per me che non sono un appassionato di astrofotografia è un fatto positivo
ogni tanto non mi dispiacerebbe fare qualche foto di oggetti celesti senza sbattermi troppo ma non mi definirei un "astrofotografo" secondo il significato comune di questo termine
in compenso gli smartscopes dovrebbero rivitalizzare la comunità degli astronomi amatoriali attualmente una cenerentola
non credo che questi appassionati siano affetti da "strumentite" anzi la soffrano come un male necessario
per la maggior parte di loro dovrebbero importare solo l risultati vale a dire ottenere curve di luce e spettri i più accurati possibili da studiare e/o sottoporre agli astronomi professionali
in fondo è l'atteggiamento che dovrebbe avere qualsiasi individuo razionale
Armando31
20-01-2024, 11:43
Mi ripeto!
Dopo anni e anni di astrofotografia tradizionale e visualista sfegatato mi sono dovuto arrendere ,ho venduto tutto le mie capacita motorie non mi consentono di poter fare più
Per me il seestar mi ha fatto tornare la gioia di di fare astrofilia , meglio che mettere occhio su un oculare , chi non lo ha provato non può credere , ora l'oculare è il tablet ,dopo appena 10 secondi appare il dso ,man mano che scatta ogni 10 secondi appare più definito guardate m 42 che ho postato ,dopo 2 minuti appare quasi definito.
Quando mi potevo spostare sotto cielo bui e avevo le funzioni motorie sono stato il primo a criticare, ora mi sono ricreduto
Beati loro che possono , che hanno cieli bui "Molto Difficile":twisted:
faggio79
20-01-2024, 12:08
Questo thread ha evidenziato che la nostra è una passione molto soggettiva, come è giusto che sia. Ognuno in base alle proprie esigenze e aspettative sceglie. Non c'è nulla di universalmente giusto o sbagliato.
Questi strumenti si affiancheranno nei listini a quelli "tradizionali", non li soppianteranno MAI perché i secondi sono inarrivabili per versatilità: in un sistema modulare OTA + (riduttori/extender) + camera tu puoi avere la necessità di possedere più strumenti in modo da provare infinite combinazioni in base a quello che vuoi riprendere.
L'unica cosa che credo sia oggettiva è che - in quanto sistemi sostanzialmente "chiusi" - un singolo smart scope non raggiungerà MAI le prestazioni di un setup tradizionale modulare. Potrà avvenire per coincidenza su uno specifico Messier che si presta particolarmente alla combinazione focale + filtro + sensore integrati nello smart, ma non in modo generalizzato. Esempio pratico: con le loro focali bassissime, abbinati a sensori dignitosi, potranno essere competitivi nel risolvere discretamente M31 o qualche grossa nebulosa. Ma nel riprendere una nebulosa planetaria da un paio di primi d'arco un C11 + extender con i suoi 5 metri e passa di focale sarà sempre imbattibile. A meno che non inizino a sfornare uno smart scope da 5 metri di focale destinato solo al planetario e ai minuscoli DSO. Ma a questo punto perderebbe di senso il concetto per cui nasce lo smart scope, ossia rappresentare uno strumento unico e semplice: un utilizzatore appassionato di smart scopes avrebbe bisogno di 3 o 4 di questi strumenti, uno per ogni tipologia di oggetti da riprendere. E via di strumentite acuta! Non cambierebbe nulla rispetto ad oggi, a conti fatti.
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Albertus
20-01-2024, 13:23
Mi ripeto!
chi non lo ha provato non può credere , ora l'oculare è il tablet ,dopo appena 10 secondi appare il dso ,man mano che scatta ogni 10 secondi appare più definito guardate m 42 che ho postato ,dopo 2 minuti appare quasi definito.
":twisted:
questo secondo me è il grande vantaggio non solo dei possessori di smart telescopes quanto degli appassionati di EAA nei confronti dei visualisti
Albertus
20-01-2024, 13:43
- un singolo smart scope non raggiungerà MAI le prestazioni di un setup tradizionale modulare.
in principio questo è vero, qualsiasi strumento "universale" non potrà mai eguagliare le prestazioni di uno strumento "dedicato" non solo in astrofotografia
è altrettanto vero però che , grazie alle moderne tecnologie le differenze diventeranno sempre più sottili e quindi la comunità dei visualisti e astrofotografi sarà destinata , non dico ad estinguersi ma sicuramente a ridimensionarsi notevolmente come avvenuto per altri hobby
ripeto , ogni hobby dall'astrofotografia all'elettronica alla falegnameria da soddisfazione a condizione che richieda delle abilità acquisibili con sacrifici negli anni
il confronto tra smart telescope e strumentazione tradizionale poi non è corretto
i primi vengono usati soprattutto per l'EAA i secondi con tempi di integrazione lunghi
Celestron però sostiene che il loro smart scope è in grado di inseguire anche per ore, visitate il loro sito
si tratta di una montatura AZ, leggera e...orrore...orrore...monobraccio...
ma l'astrofotografia non si fa solo con montature equatoriali pesanti una tonnellata ?
ergo
O la Celestron conta palle o le moderne tecnologie rendono obsoleti i set-up tradizionali
ovviamente, da parte mia, è una domanda retorica ;)
faggio79
20-01-2024, 14:38
La domanda non è molto retorica in realtà.
1) Ai moti celesti non si sfugge: se riprendi oggetti che non stanno perfettamente a est o a ovest, piu di 15-20 secondi a posa non li puoi fare. E parlo da "altazimutista" convinto.
2) Alla fisica non si sfugge: quella montatura va bene per fare EAA e qualche integrazione di un'oretta. Se lo lasci nove ore a fare pose in condizioni notturne normali (ossia ogni tot si alzano 10-15 km/h di vento) metà delle pose le butti via. E se lo fai spesso dopo qualche mese butti via anche la montatura perché ha sicuramente meccaniche non dedicate a stare "in tiro" per nottate intere.
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Albertus
20-01-2024, 20:54
quindi contano balle
" se volessi che Origin lavorasse per te anche mentre dormi? Nessun problema con la funzione di osservazioni programmate. Basta indicare all’app quali oggetti desideri catturare, e ti risveglierai di fronte a una serie di immagini spettacolari."
io intendo che Origin può inseguire anche per tempi piuttosto lunghi, se non proprio 9 ore, senza alcun intervento dell'utente
forse non è un compito cosi difficile con le moderne tecnologie
forse basterebbe programmare interventi di plate solving ad intervalli regolari
Origin integra lo star sense
faggio79
20-01-2024, 21:40
quindi contano balle
" se volessi che Origin lavorasse per te anche mentre dormi? Nessun problema con la funzione di osservazioni programmate. Basta indicare all’app quali oggetti desideri catturare, e ti risveglierai di fronte a una serie di immagini spettacolari."
Il marketing è basato, fin dall'antica Roma, su piccole e grandi bugie. Se chiedi all'oste se il vino è buono, cosa vuoi che ti risponda? Per questo non do mai alcuna importanzaa a brochure e presentazioni dei produttori, perchè sono cose suonate e cantate da chi sta cercando di venderti il suo prodotto.
Aspettiamo qualche anno e vediamo su siti specializzati e forum se questo prodotto farà favile o farà versare lacrime e sangue. Le mie perplessità che ho citato prima - poi - sono oggettive, con un'altazimutale monobraccio puoi avere il software e l'hardware migliore del mondo, sarai sempre limitato dalla rotazione di campo e da vento e altri elementi che generano vibrazioni. La qualità del singolo prodotto c'entra poco.
Adriano_SW
20-01-2024, 22:00
Mi pare di aver capito che Seestar esegue il live stacking pero' salva anche le singole foto, mettendole a disposizione per una successiva selezione, stacking e post processing con software di terze parti.
Detto questo, ovviamente non e' necessario eseguire riprese dello stesso oggetto per ore durante la stessa notte, visto che e' quindi possibile in tempi successivi integrare quante immagini si vuole.
Personalmente sarei piu' contento se questo strumento consentisse, entro un certo range, di scegliere la durata dell'esposizione (es: da 3 a 10 secondi).
Alpinista
21-01-2024, 00:57
La durata dell'esposizione, per quanto riguarda il Seestar con riferimento alla versione attuale dell'app, può essere scelta dall'utente, ma solo o 10 sec o 20 sec o 30 sec. Viene comunque consigliato dalla stessa ZWO di utilizzare 10 sec. per evitare un maggior numero di immagini scartate causa difficoltà di inseguimento (il motivo principale è la rotazione di campo)
Si stanno comunque vedendo delle immagini davvero interessanti fatte con il SeeStar, e' indubbio che e' un mercato che crescera' e si sviluppera'. Sono daccordo in linea di massima con Albertus,si prendera'una bella fetta di utenti ma non credo che possa soppiantare in toto l'astronomia tradizionale ( sia foto , sia visuale) almeno fino a quando ci saranno cieli decenti e fino a quando usciranno sul mercato filtri e sensori che ci possno aiutare a contrastare gli effetti dell'inquinamento luminoso.
Purtroppo a oggi, ci sono solo soluzioni altazimutali e questo immancabilmente si porta dietro tutti i limiti della fotografia in altazimutale ( restando nell'ambito fotografico).
Che poi possano esser "aggirati" gia' si fa con soluzioni tradizionali. Pero' siamo sempre li, pose corte..crop della foto e via dicendo.. Non per niente sono tutti sensorini piccoli e non raffredddati, tanto piu' appunto di 15-20 secondi non si fa..
Gia' ad oggi una altazimutale classica ( sia monobraccio sia tradizionale) ti tiene il soggetto nel campo per ore... non mi sembra una novita'.
Ma credo che da qui a poco inizieranno a montare anche il rotatore di campo per renderli piu' flessibili ed adatti alla fotografia (e provare a smaltire qualche magazzino visto che hanno avuto un successo pari a zero...) .
Il problema del quale si dovra' rifletter e che gia' molti si pongono e' proprio questo.. quando saranno sistemi completi, quindi con rotatori e camere raffrddate e set di filtri completi, il prezzo sara' davvero cosi competitivo come ora? o sara' in linea con un setup tradizionale.... qui sencondo me sara' la vera sfida di queste soluzioni per poter poi esser utilizzate anche da chi oggi giustamente rimane scettico di fronte alle offerte disponibili.
Ho una domanda per chi utilizza il SeeStar ,quanto e' preciso il puntamento e il plate solving del sistema?
Immaginando appunto uno scenario come quello descritto da Adriano_SW, cioe' puntando un soggetto per un numero limitato di ore ma per piu' notti successive...
Avete mai misurato la ripetitivita' del plate solving? Puo' esse paragonato alle attuali soluzioni tradizionali? Si puo' impostare l'errore accettato dal plate solving?
Ringrazio anticipatamente
MissStrange
21-01-2024, 09:22
Iaco, ti posso dire che ho fatto riprese in più giorni e la porzione inquadrata è praticamente la stessa. Il plate solving è molto preciso, il puntamento e inseguimento è preciso e ultimamente hanno introdotto anche un miglioramento nel software per cui anche se non metti in bolla ti fa comunque il puntamento preciso. La messa in bolla esatta è richiesta solo per oggetti del sistema solare. Come ho già detto i risultati sono del tutto paragonabili a un stup tradizionale di fascia medio bassa. Con una differenza sostanziale nel prezzo. Se mi dessero una montatura equatoriale, una reflex e un piccolo rifrattore per il prezzo che ho pagato il seestar, farei volentieri a cambio. Il problema non è la fatica che ci vuole per imparare a fotografare come si deve, il problema sono i costi. Oggi il seestar se lo compra anche l'astrofotografo tradizionale perché è piccolo e portabile, domani, quando un aggeggio del genere sarà ancora più performante, chiunque voglia fare astrofotografia, lo preferirà e il tipo di astrofotografi che ci sono oggi non ci saranno più. Oppure sarà pari al numero di quelli che oggi usano il DOS come sistema operativo per i computer
Adriano_SW
21-01-2024, 16:20
Riguardo a Seestar, immagino che per non perdere degli scatti, l'esposizione con tempo minimo consenta su un pc medio almeno di completare lo stacking dell'immagine precedente.
Pero', se uno non desiderasse il live stacking, avrei consentito un tempo di esposizione minimo ancora piu' basso (compatibilmente con la memoria disponibile), in modo da compensare eventuali errori di inseguimento.
Eseguire successivamente lo stacking di migliaia di foto non mi spaventa, avendone in passato integrate anche migliaia per uno stesso oggetto.
Peccato anche che lo strumento non abbia un live stacking incrementale, capace cioe' di proseguire un live stacking iniziato in una sessione precedente, cosa questa utile a chi come me ha a disposizione un oggetto per massimo 1 ora a sessione. Un paio di anni fa avevo richiesto a ZWO questa funzionalita' per ASI Studio ma non mi pare l'abbiano mai implementata.
Con NINA e Pixinsight riesco a farlo con il mio attuale setup ed a volte, per oggetti secondari, preferisco partire dall'integrazione del live stacking di piu' sessioni per effettuare successivamente un post processing leggero.
Pero', anche con questo limite, un pensierino a questo strumento lo faccio.
Albertus
22-01-2024, 10:44
.
Ma credo che da qui a poco inizieranno a montare anche il rotatore di campo per renderli piu' flessibili ed adatti alla fotografia (e provare a smaltire qualche magazzino visto che hanno avuto un successo pari a zero...) .
Il problema del quale si dovra' rifletter e che gia' molti si pongono e' proprio questo.. quando saranno sistemi completi, quindi con rotatori e camere raffrddate e set di filtri completi, il prezzo sara' davvero cosi competitivo come ora? o sara' in linea con un setup tradizionale.... qui sencondo me sara' la vera sfida di queste soluzioni per poter poi esser utilizzate anche da chi oggi giustamente rimane scettico di fronte alle offerte disponibili.
Stellina monta già un de rotatore di campo
a quanto ho letto, i rotatori funzionano bene se sono calibrati insieme al resto sistema
Pyxis consiglia di inviargli il telescopio, possibilmente un c8, per montare il loro de rotatore
scoraggiante ovviamente :sad:
sembrerebbe questa la ragione per la quale i rotatori non hanno avuto successo come accessorio , dato che la messa a punto da parte dell'utente non è facile ma dovrebbero essere un'ottima soluzione per sistemi integrati
d'altronde se la tecnologia moderna consente di ottenere un inseguimento perfetto anche per ore con una AZ mono braccio non vedo per quale ragione non si debba essere in grado di compensare perfettamente anche la rotazione di campo
niente crop delle immagini quindi
rimarrebbe un solo problema, il de rotatore non funziona in prossimità dello zenit, diciamo oltre ad un'elevazione di 80-85 gradi
i costi, una volta ammortizzati i costi di sviluppo, dovrebbero diminuire rispetto ad un sistema tradizionale di pari qualità
i sistemi integrati in genere sono più economici
le montature AZ sono meno costose delle equatoriali
un rotatore non dovrebbe costare più di una buona autoguida con relativo telescopio
Stellina monta già un de rotatore di campo
E' vero, mi era sfuggito...
Sui costi di per se pensavo a quando immancabilmente verranno dotati di camera magari mono e raffreddata e con dei filtri che siano veri filtri .. Oggi i componenti montati sono di fascia molto economica senza parlare dell'OTA in se... ZWO ha fatto davvero una genialata, ha assemblato tutto quello che gia' aveva in magazzino ( quindi nenche i costi di sviluppo se non per la macchina finita) e l'ha immesso sul mercato ad un prezzo molto concorrenziale..davvero sono stati dei geni... ed e' di base quello che si appresta a fare Celestron e in futuro SW...
Ma io credo che la domanda a livello di qualita' salira' e ,come gia' avviene oggi, ci saranno soluzioni alla portata di tutti e soluzioni che costeranno un occhio della testa...
Tu vuoi lasciare a piedi uno che oggi fotografa con un 130-140 mm APO a non dargli anche a lui la possibilita' di avere il suo SeeStar + Pro.... non credo...:biggrin:
Alpinista
22-01-2024, 20:04
Penso che questi telescopietti smart che sono in commercio adesso, pur essendo divertenti da utilizzare, siano poco più che prototipi, solo una parvenza di ciò che uscirà in futuro, utili più che altro per saggiare la reazione del mercato e per divulgarne le potenzialità. Se questi primi esperimenti avranno successo, come credo, gli smart telescope che usciranno nei prossimi anni saranno ben più performanti, oltre che dotati di una tecnologia più avanzata, andando ad insidiare anche la fascia medio alta degli strumenti astrofotografici, e probabilmente saranno, almeno parzialmente, modulari, per cercare di eludere l’inevitabile obsolescenza tecnologica.
Meno male che certe ottiche di pregio vintage (Telementor, Vixen 102-M per esempio) resistono all'obsolescenza e non conoscono tramonto!
Io comunque, sarò retrogrado, preferisco osservare una bella donna dal vivo piuttosto che in foto.
Angelo_C
23-01-2024, 13:05
Anche io vorrei vedere Michelle Pfeiffer dal vivo, ma non volendo andare fino in california a bussare alla sua porta, mi accontento di una foto. :biggrin:
Huniseth
28-01-2024, 14:52
Perchè il deep fatto così è assimilabile alla visione diretta? Manco per niente, sono sempre foto - ho rinunciato già da tempo, il solo fatto di dire "l'ho fatta io" e poi confrontata con quello che si vede in rete è una ciofega il gioco non vale la candela, ossia lo sbattimento e le spese. Per farci cosa poi? Metterle sui social per gli amici? Ma quelli automaticamente le confrontano con le foto che si trovano in giro, quindi le nostre sono sempre peggio. Meglio vedere direttamente quello che si riesce con i nostri occhi, ovviamente ci vogliono i diametri adatti.
faggio79
28-01-2024, 15:00
Huniseth premesso che concordo sul fatto che soggettivamente il visuale possa essere più appagante dell'imaging, il discorso sulla scarsa utilità del fare riprese solo perché non saranno mai della qualità delle migliori in giro in rete è un ragionamento sbagliato, soprattutto se a leggerti fosse un novizio. Secondo il tuo ragionamento nessuno dovrebbe suonare uno strumento musicale perché a fronte dei grandi artisti il confronto sarebbe impietoso. Io sono molto orgoglioso delle mie "ciofeghe" fotografiche. Non sono le migliori al mondo? Lo so benissimo, ma amo apprezzare l'evoluzione della mia curva di apprendimento.
PS ricorda sempre che anche Chopin e Jimi Hendrix in un certo momento erano delle "pippe" nel suonare i loro strumenti preferiti. L'approccio deve essere sempre proattivo, altrimenti l'umanità finisce per involversi e non sfornare più i cosiddetti "geni" nelle varie discipline.
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MissStrange
28-01-2024, 15:07
Per te che sei un veterano, sì, hai ragione Huniseth ma per un neofita può essere un ulteriore modo per esplorare il cielo. Quando non hai la possibilità di avere cieli bui ti accontenti di tutto. Io ora mi sto appassionando al planetario. Secondo me offre molteplici possibilità, specie Giove che tra satelliti, ombre di satelliti, cicloni, assume sempre aspetti diversi. Mi piace cercare di ottenere il meglio possibile dal mio diametro. Ho il computer invaso da foto di Giove ed è brllo cercare di migliorare sempre. Quindi alla fine ognuno vive querta passione come può
Come insegnante di fisica penso che il Seestar debba essere bellino in campo didattico ma senza abusarne in quanto i ragazzi di oggi vogliono tutto facile, subito e pronto.
Albertus
28-01-2024, 15:43
Perchè il deep fatto così è assimilabile alla visione diretta? Manco per niente, sono sempre foto - ... Meglio vedere direttamente quello che si riesce con i nostri occhi, ovviamente ci vogliono i diametri adatti.
d'accordo per le foto un pò meno per l'EAA
vedere un immagine formarsi lentamente sullo schermo è un'emozione paragonabile, secondo me ,alla visione in diretta
senza poi contare che dalle città , in diretta, non si vede niente a meno che per "diametri adatti" tu non intenda dal metro in su :sad:
Albertus
28-01-2024, 15:46
Come insegnante di fisica penso che il Seestar debba essere bellino in campo didattico ma senza abusarne in quanto i ragazzi di oggi vogliono tutto facile, subito e pronto.
la differenza tra un fisico e un ingegnere ;)
Con la visione diretta io vedo luna, sole e pianeti (nemmeno tutti). Degli oggetti deep intuisco le forme e ne posso riconoscere i dettagli perché ho visto e studiato sui libri o in rete l'oggetto prima di mettere l'occhio nell'oculare. Se questo piace, va benissimo. Se piace che la tecnologia aiuti a vedere tramite uno smartscope, così come aiuta a vedere attraverso oculari da 500 o 1000 euro, va altrettanto bene.
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Albertus. Fisici ed ingegneri? Sono parenti!
Albertus
28-01-2024, 16:56
si Gonariu ma a noi piace vincere facile ;)
il mio professore di fisica al liceo ci vietava di usare le prime calcolatrici , voleva che usassimo il regolo
credo che i ragazzi di oggi non sappiano neppure cosa sia
il motivo ?
troppo facile e poi non sapete come funzionano le calcolatrici, per il regolo invece , basta studiare i logaritmi...
alla nostra obbiezione che il regolo forniva risultati approssimati ribatteva:
quello che conta è il metodo...
i risultati gli importavano poco o niente
ovviamente al primo anno di politecnico o buttato via il regolo...(ma non i logaritmi)
credo che la reazione negativa agli smart scope si inquadri in questo modo di pensare
Adriano_SW
28-01-2024, 17:58
A me interessa 'osservare' le piccole galassie e le nebulose dal comodo di casa mia in un Bortle 8/9 e preferisco fotografare questi oggetti come posso piuttosto che dotarmi di diametri impossibili (per il visuale), di spostarmi in campagna a KM di distanza, di guardare le foto di altri su internet. Ed ho iniziato a fare foto con un Dobson anche se alcuni pensano che con i Dobson non si faccia astrofotografia. E quello che 'osservo' dalle mie fotografie non mi da' certo meno soddisfazione di quando da ragazzo osservavo M31 con un binocolo oppure riconoscevo ad occhio nudo le costellazioni. Direi che c'e' spazio per tutti.
Huniseth
28-01-2024, 19:46
Mettete insieme cocomeri con piastrelle, la matematica bisogna saperla sviluppare, ovvio che le calcolatrici semplificano la vita ma se non sai risolvere una equazione a mano vuol dire che la matematica non l'hai capita. Vedere apparire una immagine da uno stack che emozione può dare? Alla fine sempre una foto rimane, diciamo che l'emozione è aver letto bene le istruzioni del marchingegno e averlo fatto funzionare. Decisamente meglio vedere il giovino tremolante, o l'ombra dei crateri lunari modificarsi durante la serata. Semplifico il discorso sia chiaro, altrimenti molti produttori di accessori chiudono.....
Poi, per un De-stimatore dei dobson come me, ebbene sì, per il deep ci vogliono proprio quelli, ma quelli veri di mr Dobson, da 300mm in su caricati sui camioncini.
Ultimamente sto pure diventando terrapiattista.... :) :biggrin:
Armando31
29-01-2024, 09:24
Huniseth secondo te quelli nella mi situazione devono rinunciare all'Astrofilia? Dove abito io non vedo nemmeno la polare altro che dobson da 300mm,ricordati cosa si diceva dei telefonini,ora non si può fare a meno, gli archimede pitagorico ci saranno sempre sia con la tecnologia e senza.
pensa a quanto bene ha fatto nel campo Medico , le Tac molte volte hanno salvato da tumori , senza la tecnologia non saremmo andati sulla luna.
Non tutte le formule matematiche sono alla portata della nostra materia grigia,
Poi se uno è portato a sviluppare le formule , non c'è tecnologia che tenga , non denigrare quelli la usano
Concludo sono soddisfatto per restare in tema non vedo differenza tra visualizzare mettendo occhio su un oculare o visualizzare su un schermo ,per uno pignolo se vuol vedere in mono cromo lo faccia
Se nelle tue vicinanze esiste un astrofilo che usa gli smart telescopi vai a provarli sono sicuro che cambierai idea:biggrin: ciao!
Huniseth
31-01-2024, 19:18
Ciao capitano, tu ti faresti fare una tac da un accrocchio elettronico da dilettanti o preferisci una bella macchina professionale come si deve? Le tue fotografie hanno il valore del primo caso, se vuoi vedere belle foto le scarichi da internet aggratis - cosa farei al tuo posto? ... mah, prenderei in considerazione altre attività più adatte alla situazione, io ho abbandonato l'astronomia pratica anche se l'operazione è andata bene, meglio non rischiare l'occhio e non prendere freddo la notte. - La mia idea resta l'osservazione diretta, con quello che si può e quando si può, i surrogati fittizi non mi interessano - mia opinione ovviamente.
Armando31
31-01-2024, 20:40
ciao Faraone!
hai fatto un paragone per me non idoneo:biggrin:
Le tac moderne sono tutte professionali non si scherza con la salute, oggi hanno fatto la tac a mia sorella ,si presume un tumore al polmone ,domani sapremo se è operabile o no Maledetta Italsider , a me hanno tolta la tiroide per tumore , ritorno in tema
anche io non posso prendere freddo come te è non posso usare i telescopi perchè mi sono operato agli occhi non posso sforzarli, avevo deciso di smettere, ho voluto provare il seestar ,ne sono rimasto entusiasta non è come dici tu di vedere le foto su internet , sto scoprendo che l'universo è infinito noi mortali non immaginiamo quanti milioni di galassie esistono:surprised: comunque non denigro chi può usare i telescopi tradizionali beati loro:biggrin:
Quando arriverà la primavera posterò di dso a me sconosciute ciao Faraone:biggrin:
si Gonariu ma a noi piace vincere facile ;)
il mio professore di fisica al liceo ci vietava di usare le prime calcolatrici , voleva che usassimo il regolo
credo che i ragazzi di oggi non sappiano neppure cosa sia
il motivo ?
troppo facile e poi non sapete come funzionano le calcolatrici, per il regolo invece , basta studiare i logaritmi...
alla nostra obbiezione che il regolo forniva risultati approssimati ribatteva:
quello che conta è il metodo...
i risultati gli importavano poco o niente
ovviamente al primo anno di politecnico o buttato via il regolo...(ma non i logaritmi)
credo che la reazione negativa agli smart scope si inquadri in questo modo di pensare
Ok, ma il problema non è la tecnologia che in sè è buona ma l'uso sbagliato che tante volte se ne fa! Pensa che in un paio di classi terze dove io inizio a spiegare fisica, per far capire le equivalenze (quelle che noi abbiamo imparato alle elementari ......) ho dovuto spiegare anche le divisioni per 10, 100 e 1000 (e a questo punto è veramente troppo): merito delle calcolatrici usate a sproposito. Un discorso analogo vale per questi telescopietti che fanno letteralmente tutto: molto belli e fantastici (ho visto alcune fotografie e devo dire che non sono niente male), l'idea di acquistarne uno mi solletica, il Seestar per circa 700 euro non è carissimo. Se me lo comprassi mi piacerebbe usarlo per lo studio di stelle variabili e per il calcolo di orbite di pianetini, ma per le osservazioni contemplative che faccio il Konus Vista tante volte mi soddisfa. Idem se mi comprassi un piccolo apocromatico, pretenderei da me stesso un salto di qualità in quello che faccio che ne giustifichi la spesa. Poi qui è "de gustibus", se ad uno piace di più far così o si trova meglio con un sistema completamente automatizzato fa bene a comprarselo e a farne l'uso che più gli piace, le considerazioni che ho fatto sopra per l'acquisto di un Seestar le ho fatte per me stesso, altri però hanno una visione diversa dalla mia: il mondo è bello perché è vario! Personalmente ne consiglierei l'acquisto alle scuole: i ragazzi di oggi si interessano quasi solo del cellulare, potrebbe essere un mezzo per riuscire veramente ad interessarli alle materie scientifiche, abbiamo bisogno per il futuro di buoni medici, ingegneri, informatici; gli adulti di domani sono loro e ad essi spetterà poi reggere il peso di questo mondo!
Gonariu non me ne volere.. però l'uso di questi strumenti smart alle scuole o in generale, a scopo didattico, mi sembra proprio il campo meno adatto di tutti.
Usa alexa o google home e gli dici di mostrarti la nebulosa di Orione che è la stessa identica cosa praticamente...
Alle scuole vedo bene un telescopio visuale, spiegare come funziona e mostrargli un immagine diversa e più "reale".
Metterli davanti a un cellulare/monitor, cliccare un tasto e visualizzare l'immagine, non mi sembra molto educativo, anzi il contrario.
Probabilmente sono solo opinioni personali ma quando a mia figlia di 5 anni faccio vedere la luna all'oculare e sotto al cielo ha tutto un altro sapore piuttosto che mostrargli l'immagine sullo schermo che riprendo con l'osservatorio comodo e sdraiato sul divano che, volendo, è piu smart degli smart telescopi.
Anzi non ho la sua minima attenzione in questo caso.
Stessa cosa la noto con gli adulti, le immagini le hanno già viste ovunque, basta cliccare sul telefono, oppure più comodamente, usare il comando vocale.
Non voglio polemizzare è solo il mio punto di vista.
Cieli sereni
etruscastro
01-02-2024, 09:17
è anche impossibile fare uno studio di variabili e pianeti, abbiamo dei limiti noi con un 12" a f3 su una eq8, figurati tu!
altazastro
01-02-2024, 11:59
Beh mica si pretende che sia lo strumento universale che fa tutto e sostituisce tutto il resto ...
Mezzo OT (ma forse no) sull'analogia calcolatrici e tutto il resto: mai usato il regolo ma le tavole logaritmiche sì ... quindi anche io appartengo a quell'epoca, però vedo adesso l'uso enorme che si fa dell'AI nella mia azienda e il fatto che si iniziano a tarare le assunzioni sull'abilità di fare le domande "giuste" (ovvero confenzionarle in modo che diano le risposte che si cercano) all'AI, capacità ("skill") oramai ritenuto di primaria rilevanza a scopo assunzione.
Mi chiedo quindi quanto cose che in passato venivano richieste (anche al limite "far di conto") verranno in futuro trascurate a favore del saper interagire con i dispositivi che hanno quelle capacità, fino magari al punto ritenere irrilevante saper contare o fare i calcoli, tanto c'è un dispositivo che lo fa per te, e magari domani collegato direttamente al tuo cervello (gli esperimenti di Musk sono notizia di questi giorni).
Tornando all'astrofilia: il cambiamento delle abitudini e standard della società finisce per ribaltarsi su tutto, e alla fine, magari più lentamente, anche sugli hobby, svaghi, gli sport.
Albertus
01-02-2024, 14:17
è anche impossibile fare uno studio di variabili e pianeti, abbiamo dei limiti noi con un 12" a f3 su una eq8, figurati tu!
intendi ottenere la curva di luce di una stella variabile ?
la fotometria è meno esigente dell'astrofotografia , certo devi avere un'aperture di almeno 150 mm , ma non ha alcuna importanza se la stella non è esattamente puntiforme
non credo che la maggior parte degli astronomi amatoriali siano malati di strumentite per loro (noi) conta solo il fine non il mezzo
Albertus
01-02-2024, 14:54
Beh mica si pretende che sia lo strumento universale che fa tutto e sostituisce tutto il resto ...
Mezzo OT (ma forse no) sull'analogia calcolatrici e tutto il resto: mai usato il regolo ma le tavole logaritmiche sì ... quindi anche io appartengo a quell'epoca, però vedo adesso l'uso enorme che si fa dell'AI nella mia azienda e il fatto che si iniziano a tarare le assunzioni sull'abilità di fare le domande "giuste" (ovvero confenzionarle in modo che diano le risposte che si cercano) all'AI, capacità ("skill") oramai ritenuto di primaria rilevanza a scopo assunzione.
Mi chiedo quindi quanto cose che in passato venivano richieste (anche al limite "far di conto") verranno in futuro trascurate a favore del saper interagire con i dispositivi che hanno quelle capacità, fino magari al punto ritenere irrilevante saper contare o fare i calcoli, tanto c'è un dispositivo che lo fa per te, e magari domani collegato direttamente al tuo cervello (gli esperimenti di Musk sono notizia di questi giorni).
Tornando all'astrofilia: il cambiamento delle abitudini e standard della società finisce per ribaltarsi su tutto, e alla fine, magari più lentamente, anche sugli hobby, svaghi, gli sport.
non ho capito se sei pro o con...il progresso intendo...;)
Gonariu si lamenta che i suoi allievi non sappiano dividere per 10,100,1000
ok mi fa un po senso ma non credo che saper fare un divisione tipo 345/527 , come ti insegnano alle scuole elementari, sia una cosa cosi importante
l'importante è aver chiaro il concetto di divisione
mia madre che era maestra mi diceva che , in quinta elementare , alcuni suoi allievi non avevano ancora capito quando dividere e quando moltiplicare
questo si che è grave :sad:
MissStrange
01-02-2024, 15:17
Albertus non capire le divisioni per 10, per 100 e per 1000 significa pure non avere ben chiare le proprietà delle potenze e le notazione scientifica, l'ordine di grandezza di un numero ecc. Manco li guardano i numeri. Sono solo simboli da piazzare in calcolatrice e che alla fine ti devono dare un risultato. Quindi magari sanno pure risolvere un problema di fisica, capiscono il ragionamento, ma non hanno una idea completa dei numeri che stanno maneggiando. Quindi va pure bene usare tecnologia che ti semplifica la vita ma qualcosa si perde.
altazastro
01-02-2024, 17:07
Albertus per formazione non è che mi piaccia molto, ma mi sembra qualcosa di ineluttabile e fare i lodatori del tempo passato finisce per essere un po' inutile.
rey: Concordo in linea di principio ed è lo stesso motivo per cui io non mi interesso di fotografia degli oggetti del cielo profondo (o "deep sky" per chi ama gli anglicismi) perché fotografie migliori si trovano su internet fatte da astronomi professionisti per motivi di studio e con grosse ottiche per giunta: a che pro spendere tanti soldi per costose apparecchiature a sensore raffreddato o per carissimi apocromatici dove un solo centimetro in più costa due occhi della testa? Il discorso è diverso se si fa un salto di livello ben più alto delle osservazioni visuali contemplative o della fotografia per far vedere quanto si sia stati bravi, cioé a fini che possano essere scientifici o, nel mondo della scuola, didatticamente validi. Inoltre per la scuola si possono presentare degli appositi progetti per cui ha senso comprare apparecchiature costose, Seestar compreso! Non eliminerei, almeno nello stadio iniziale, l'aspetto della "bella immagine" che il Seestar dà in quanto bisogna cercare di interessare i ragazzi, e questo insegnando è una delle cose più difficili perché nell'età dell'adolescenza (tra gli 11 ed i 18 anni) gli studenti hanno in testa ben altro che le materie scolastiche, salvo eccezioni. Se perciò si riesce a suscitare il loro interesse buona parte della cosa è fatta, ti dirò che una quinta che ho del liceo delle scienze umane si è stupita assai della visione del panorama che dava il mio Konus Vista o quasi 10 anni fa una mia classe del liceo musicale che aveva avuto la stessa reazione guardando all'oculare del Travelscope 70 (con mia grande sorpresa in entrambi i casi in quanto sono ottiche piccole e decisamente economiche, addirittura da molti ritenute giocattoli).
non ho capito se sei pro o con...il progresso intendo...;)
Gonariu si lamenta che i suoi allievi non sappiano dividere per 10,100,1000
ok mi fa un po senso ma non credo che saper fare un divisione tipo 345/527 , come ti insegnano alle scuole elementari, sia una cosa cosi importante
l'importante è aver chiaro il concetto di divisione
Ho fatto solo un rapidissimo cenno funzionale al mio discorso, per evitare di andare in OT ti risparmio il resto .......
Albertus
01-02-2024, 17:57
Albertus non capire le divisioni per 10, per 100 e per 1000 significa pure non avere ben chiare le proprietà delle potenze e le notazione scientifica, l'ordine di grandezza di un numero ecc. Manco li guardano i numeri. Sono solo simboli da piazzare in calcolatrice e che alla fine ti devono dare un risultato. Quindi magari sanno pure risolvere un problema di fisica, capiscono il ragionamento, ma non hanno una idea completa dei numeri che stanno maneggiando. Quindi va pure bene usare tecnologia che ti semplifica la vita ma qualcosa si perde.
ciao missStrange
stiamo andando un pò fuori tema ad ogni modo
Io contesto che certi modi "meccanici" di apprendimento siano così importanti , addirittura potrebbero essere dannosi
credo che la maggior parte dei ragazzi esca dalle scuole media convinti che il sistema decimale sia qualcosa di ineluttabile
invece i matematici del passato hanno commesso un piccolo errore , probabilmente perchè abbiamo 10 dita
Avrebbero dovuto scegliere il sistema duodecimale (in base 12)
quando questi ragazzi si trovano di fronte al sistema binario vanno in tilt
MissStrange
02-02-2024, 07:45
Va beh, a parte il sistema decimale, non c'è nulla di meccanico nel fare i conti a mano con numeri in notazione scientifica. Devi cercare di esprimere i numeri nella maniera più consona possibile in modo da applicare le proprietà e semplificare i calcoli. Non è come applicare un semplice algoritmo. Però ci dobbiamo adeguare perché i dispositivi tecnologici diventeranno sempre più performanti e non ha senso non usarli. Bisogna fare buon uso del tempo risparmiato, tutto qui.
A questo proposito mi viene in mente quel tizio nel "Piccolo principe " che vendeva pillole per togliere la sete. Pare si risparmiassero diversi minuti l'anno, forse un'ora, non ricordo. E il piccolo principe dice che lui se avesse un'ora di tempo da perdere camminerebbe adagio adagio verso una fontana.
etruscastro
02-02-2024, 10:20
torniamo in tema con il thread
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