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Visualizza Versione Completa : Sky-Watcher ESPRIT 100 ED SUPER APO - Video e recensione



Piergiovanni Salimbeni
23-06-2023, 17:11
Buon pomeriggio a tutti! Oggi vorrei condividere con voi la mia esperienza con il telescopio astronomico Sky-Watcher ESPRIT 100 ED SUPER APO. Questo rifrattore presenta una costruzione di alta qualità e un tripletto apocromatico che offre prestazioni ottiche eccezionali. Inoltre, viene fornito con molti accessori inclusi, tra cui uno spianatore di campo, una fantastica valigia per il trasporto e un paraluce collassabile. Ciò che mi ha colpito maggiormente, oltre alla sua ottima qualità ottica, è il focheggiatore preciso, che si è dimostrato addirittura superiore a prodotti giapponesi di alta gamma che ho testato personalmente.
Potete vedere la video recensione sul mio canale YouTube: https://youtu.be/S7pJlai_vY8
e leggere il lungo articolo su Binomania: https://www.binomania.it/?p=30188

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etruscastro
24-06-2023, 07:59
premetto che ancora non ho letto l'articolo, ma la dicitura -ED super apo- mi lascia perplesso.

Gonariu
24-06-2023, 17:35
In effetti o è ED (quindi un semiapocromatico) o apo (figuriamoci superapo!). Forse i Cinesi avrebbero fatto meglio a dire super ED ......

Angelo_C
24-06-2023, 18:51
ED e APO possono tranquillamente andare insieme, ED vuol dire solo Extra low Dispersion, ovvero che l'obiettivo ha nel suo schema uno o più elementi a dispersione extra bassa (ovvero qualsiasi vetro con numero di abbe superiore a 75, almeno secondo Ohara, ma sono abbastanza sicuro che nemmeno Schott si discosti da tale consuetudine), mentre APO vuol dire che (in teoria) rispetta la condizione di apocromaticità di Abbe.
Il primo è sostanzialmente una caratteristica fisica (ottica) del vetro utilizzato in un dato obiettivo, il secondo una caratteristica progettuale dell'obiettivo.

Quindi sia un obiettivo con elemento con n° di abbe 75,1 che uno con n° di abbe 100, possono (secondo le consuetudini dei maggiori produttori di vetro ottico) legittimamente fregiarsi della dicitura ED.

Tutto questo ovviamente al netto delle ciance pubblicitarie, che lasciano il tempo che trovano.

Altomare Secca
24-06-2023, 20:58
vado a leggerla con grande curiosità.
proprio qualche giorno fa leggevo che l'ESPRIT 100 di SW è il telescopio in assoluto più utilizzato in astrofotografia (mannaggia, non trovo più il link) e pare che il progetto ottico sia eccellente nonostante non si tratti di un marchio top di gamma

Altomare Secca
24-06-2023, 21:09
l'unico appunto che mi sento di fare è che nella recensione ci si riferisce costantemente ai sensori CMOS chiamandoli CCD come se fossero sinonimi...

etruscastro
25-06-2023, 07:42
sì sì. la differenza tra ED e APO la conosco bene, pur premettendo di non aver letto l'articolo mi lascia perplesso solo come, in altri lidi e non dalla professionalità del "nostro" Piergiovanni, molto spesso (troppo!) si danno degli ED come APO!

Angelo_C
25-06-2023, 12:46
Quello putroppo è la "pubblicità" che si è appropriata dei vari termini spesso (quasi sempre) a sproposito.

Alcuni se ne sono inventati di nuovi per far vedere che "loro sono meglio", quindi son venuti fuori i vari "UD" (ultra low dispersion), che i maggiori produttori di vetro (Schott e Ohara) non hanno mai usato, essendo rimasti al canonico "ED"; alcuni binocoli blasonati hanno dicitura "HD" (high definition), manco avessero i pixel. :biggrin:
Senza contare i vari semiAPO, superAPO, ultraAPO, ultraacromatico (nuova definizione della neonata ditta APQ) e robe varie che sono solo diciture commerciali (come dimenticare l'ormai mitico "premium").

Una volta, c'era zeiss (ma non solo lei) che non sparava definizioni a caso, ma nel loro certificato metteva la "spaziatura" dei colori, cose come «F/8.000 da 4.700 a 6.800 Å», che tradotto, stava a significare che i fuochi da 470 a 680 nm erano compresi entro 1/8.000° della focale dello strumento (ad esempio in uno zeiss AS 80/1200 i fuochi da rosso a blu erano entro 0,15 mm di distanza).
I russi ed est Europa (LZOS, LOMO, Astreya & co.), nei loro certificati mettono direttamente la massima distanza tra i fuochi estremi per ogni loro ottica, ad esempio sul certificato del mio LOMO 80/480 c'è «0,07 mm tra 430 e 700 nm».

Ma alla fine forse il metodo migliore di definire le ottiche è quella di Zambuto (eccellente produttore di specchi), che nel report scriveva semplicemente «Ottica verificata, funziona bene. Divertiti!» :biggrin:

Gonariu
25-06-2023, 18:45
Beh, chi fa un polverone lo fa per far apparire non so come quello che sta pubblicizzando che poi in realtà è meno notevole, la Zeiss, avendo sempre avuto ottimi prodotti, andava direttamente al sodo senza fronzoli retorici.

Piergiovanni Salimbeni
26-06-2023, 13:53
Ciao a tutti, scusate in primis per il ritardo nelle risposte. Grazie a tutti per i commenti e per suggerimenti, critiche e esperienze personali.
Riguardo la sigla ho dovuto come sempre citare correttamente il nome dello strumento che è definito sul manuale delle istruzioni: ESPRIT 100 ED SUPER APO, la sigla tripletto è poi citata sul sito ufficiale e su quello italiano. Presumo che sia ben conosciuta a voi tutti la differenza tra APO e ACROMATICO e le varie vie di mezzo, spero di avervi fatto comprendere la resa del prodotto dalla clip presente nel video, ad esempio, l'antenna in controluce e dal mio resoconto.
Riguarda CCD, errore mio, svista dovuta dalla rapidità della stesura, come sapete spesso esco con due video recensioni a settimana e la mole di lavoro è notevole. Sono quindi sempre ben apprezzate le vostre precisazioni. Grazie, provvederò alla correzione come suggerito
Riguardo lo star test, che dire? Se dovessi giudicare uno strumento solo da esso, la resa è senz'altro migliore in extra-focale di quanto si evidenzia nel mio FS 128.
Cieli sereni a tutti!