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Visualizza Versione Completa : Autocostruzione reticolo di Ronchi per testare le ottiche.



Angelo_C
16-05-2023, 13:36
Il Test di Ronchi è uno dei diversi metodi per testare qualitativamente le ottiche, insieme al Test di Foucault e il canonico star-test.
Tutti e tre i test sono abbastanza semplici da fare, ma mentre il Foucault è da fare sostanzialmente su banco ottico (quindi con una struttura adeguata, anche se autocostruita), lo star-test va interpretato ed è molto suscettibile al seeing (a meno di non utilizzare una stella artificiale, ma li si ricade nell'autocostruzione di una certa difficoltà), il Ronchi è fattibile con una stella di prima grandezza (anche con seeing abbastanza fetente) e un reticolo (appunto il reticolo di Ronchi) che è facilmente autocostruibile e come gli altri va bene per qualsiasi schema ottico.

Ovviamente ve ne sono di già fatti in commercio, con linee fotoincise (quindi molto precisi) come questo 4 l/mm https://www.adrianololli.com/articolo.asp?ID=5666 o questo 10 l/mm https://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p1812_Ronchi-eyepiece---evaluate-the-optical-quality-of-your-telescope-with-a-star.html il n° di linee per millimetro identifica la "densità" del reticolo.

Cominciamo col dire che maggiore è il numero di l/mm (linee per millimetro) o LpI (linee per pollice, ad esempio 4 l/mm = 100 LpI) maggiore è la sensibilità del test, ma minore è il n° di l/mm e più è facile "leggere" il test, quindi è buona cosa scegliere la "densità" giusta per il proprio telescopio, senza andarsi a complicare inutilmente la vita cercando reticoli ultradensi da laboratorio (che poi diventano anche ultracostosi), diciamo che un 4 l/mm (100 LpI) va bene per tutti gli strumenti con rapporto focale da f/8 a salire, al di sotto di questi meglio un 8 l/mm (200 LpI) oppure utilizzare una barlow 2x, MA la barlow deve essere di provata qualità, del tipo "lungo" come le televue (le corte anche se apo a 48 lenti, per via della loro focale ridotta potrebbero "visualizzare" una certa quota di sferica falsando il test) o del tipo "telecentrico".

Effettuare il test è estremame semplice, si osserva attraverso il reticolo posto in prossimità del fuoco dello strumento (senza alcun oculare) e si osservano le frange (muovere il focheggiatore fino a quando non si vedono tre frange), in base alla forma di queste si può capire di quali aberrazioni o errori zonali soffre (eventualmente) la nostra ottica, al livello qualitativo, ovvero per capire cosa c'è e cosa non c'è, infatti è utile anche per la verifica dello stato delle ottiche non a livello ottico (scusate il gioco di parole) ma a livello meccanico, come valutare la corretta distanza egli elementi di un gruppo ottico come sistemi a specchi "fissi" come cassegrain puri, DK, RC et simila, o gli elementi di un doppietto o tripletto a rifrazione (per il tripletto le cose si complicano), ecc.
Nei rifrattori grazie a filtri colorati, si può verificare ad esempio la correzione sferica, colore per colore (vedi ► https://www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?f=128&t=10421 ).

Questo test si può utilizzare (ma vanno usate "densità" maggiori) anche a livello quantitativo, ovvero per capire il grado "numerico" (frazioni di lambda) della lavorazione, MA le cose si complicano oltremodo e si deve conoscere BENE come interpretare le frange risultato del test e garantisco NON è cosa facile, ci sono anche calcolatori che vengono in aiuto https://www.bbastrodesigns.com/ronchi.html, MA si devono inserire dati corretti e per farlo si deve sapere quali sono i dati corretti.


Finito questo lungo preambolo, passiamo all'autocostruzione vera e propria; la maniera più semplice per fare un reticolo, è stamparselo, ma se non si ha una stampante di eccellente qualità, consiglio di andare in una copisteria a farsela stampare su foglio di acetato a bassa grammatura (di spessore più fine e quindi più trasparente) non con stampante laser (che usa un processo ad alta temperatura, che piace poco all'acetato) ma con stampante ink-jet (quelle professionali delle copisterie sono ottime).
Ho preparato un file in PNG (in modo da mantenere le "trasparenze") con griglie da 4, 8 e 16 l/mm (quest'ultimo dubito verrà preciso, a meno di stampante veramente ottima) da stampare a 400 dpi (in copisteria sanno come fare), il file (da dropbox) utilizza un foglio A4 (si potevano fare più piccoli, ma tanto il foglio di acetato lo pagate uguale sia se tutto stampato, sia se solo parzialmente :biggrin:) ► https://www.dropbox.com/s/o350yndkbovpczf/Reticoli%20di%20ronchi.png?dl=0 (in altro a sx cliccare su "scarica").

Dopo averlo stampato ritagliate la porzione nelle dimensioni e nella forma che vi serve e montatelo su un supporto adeguato, o anche se volete potete appoggiare grezzamente il pezzo sul focheggiatore.

Se avete un vecchio oculare da buttare, toglietegli le lenti e usate il corpo per trapiantargli il reticolo, potete fare la stessa cosa se avete una montatura per filtri da 31,8 mm o anche da 50,8 mm vuota (o il cui filtro si può sacrificare); il reticolo montato su chassis da filtro è utile per poterlo avvitare a una cam, così da riprendere le frange e darlo in pasto a uno dei tanti programmi che si trovano in rete per l'interpretazione del Rest di Ronchi (googlate «ronchi test software»).
Se montato su un oculare "vuoto", lo si può usare con uno di quegli adattatori per smartphone per fotografare col cellofono le frange, o più semplicemente lo montate con due punti di colla (non serve di più) sul classico portarullini su cui si è fatto un foro di 10/12 mm.

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Qui una panoramica, in senso orario partendo da dx un reticolo fotoinciso commerciale con barilotto da 31,8 mm; in basso un reticolo "casereccio" incollato sul supporto (casualmente da circa 1,25" di un rocchetto di nastro adesivo esaurito (quello che uso bellamente ad occhio); a dx un portarullino con cui si può fare un accrocchio simile a quello che si vede in basso; in alto la versione "oculare" fatto con un "super" di quelli che si dava a corredo con il mitico lidlscopio.

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Un dettaglio del reticolo da 4 l/mm da "occhio nudo".

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La versione "oculare" in dettaghlio.

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E un reticolo montato su chassis da filtro 31,8 mm (utile per le riprese a mezzo cam).

Lascio anche due link per l'interpretazione del test di ronchi.
Versione "semplice" ► https://www.otticasanmarco.it/supporto.asp?faq=36
Versione "meno semplice" per chi vuole studiare un po ► https://www.telescope-optics.net/ronchi_test.htm (occhio, il sito è in inglese, quindi usa la dicitura "imperiale" per la densità dei reticoli).

Spero possa essere utile.

Alby68a
16-05-2023, 20:18
Aggiungo questa nota adattata da un sito inglese, come contributo al bellissmo post di Angelo:
Per accertarsi che la distanza tra due specchi sia corretta, come si sa i CC e RC che sono molto sensibili a questo aspetto, bisogna prima di tutto fare una ottima collimazione per evitare di introdurre aberrazioni improprie, dopo di che inserire un oculare Ronchi. Se le linee corrono dritte, andando poco fuori fuoco, vuol dire che la distanza tra gli specchi è corretta. Se le linee si incurvano verso l'esterno gli specchi sono troppo vicini tra loro (fronte d'onda sottocorretto) o se si incurvano verso l'interno sono troppo distanti. (Fronte d'onda sovracorretto).